Ricostruzione biografica e psicologica di JB

Qui andremo ad analizzare la vita di JB sotto tutti gli aspetti, biografici, psicologici, gli hobby, le passioni etc. etc.

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    Ahaha ecco perché, Tutti promossi! :lol:
     
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    CITAZIONE (Jurassic @ 16/9/2019, 04:40) 
    Todos caballeros?

    Tutti cavalieri che inseguono i mulini a vento...anzi ad acqua...

    ripropongo per riassumere ed ampliare:

    CITAZIONE (JimMorrison84 @ 15/9/2019, 18:58) 
    interessante Paul..
    andrebbero riassunte tutte le fonti di ispirazione di JB...
    I fumetti di Holt, le canzoni dei Beatles, i film: l'esorcista, la Grande Caccia, il Conte Zarof, Maniac...
    Il personaggio Giulio Cesare.
    La mitologia, o anche l'epica, greca e romana.
    Il quadro Primavera di Botticelli, e forse il suo antesignano scovato da Paul
    Ditemi se mi scordo altro...anzi sicuro

    Ps: la critica di Ragghianti sul Botticelli.
     
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    La passione per l'acqua, il JB come "predestinato", nella sua mente e forse in quella di chi lo ha coperto negli anni, uno nato poco prima di Natale, con il J B nel nome (capisaldi iconico massonico) e dalle discendenze (forse solo presunte) molto importanti.
    Cerco di capire da dove venga la famiglia Bevilacqua.

    Mi sembra estremamente interessante.


    http://www.treccani.it/enciclopedia/ercole...io-Biografico)/



    BEVILACQUA, Ercole. -(non devo certo ricordarvi chi è Ercle nella mitologia. ndr) La famiglia dei Bevilacqua, originaria del Modenese, si trasferì a Mantova ai primi del Quattrocento. Il B. nacque nella seconda metà dei sec. XVII da Giuseppe, creato conte dai Gonzaga di Mantova nel 1680, e da Lucrezia Bemardi, modenese. Ingegnere idraulico alla stessa maniera del padre, fu sovrintendente delle acque e delle degagne ("distretti di terreni conferenti in arginatura") del ducato, dapprima sotto la direzione del padre e, dopo la morte di questo, per altri trenta anni. Successivamente fu questore del Magistrato di Mantova, pur continuando a esercitare la sovrintendenza generale sulle acque per la sua particolare competenza. Dopo l'unione del ducato di Mantova all'Austria, avvenuta nel 1708, il B. restò al servizio imperiale e Carlo VI lo confermò nel 1725 in alcuni diritti di immunità e di esenzione, già concessigli dai Gonzaga. Sposò Margherita Palizzi, dalla quale ebbe il solo figlio Giuseppe. S'ignora l'anno della sua morte. La sua famiglia si estinse nel 1777.

    Il B. fu egregio ingegnere alle acque, uno della lunga serie che annovera fin dal sec. XII il celebre Pitentino e nei secc. XVI-XVII Gabriele Bertazzolo, e volle, come egli stesso afferma, con alcuni scritti "lasciare ai miei successori que' lunii, che la pratica mi ha dimostrati efficaci e giovevoli per il buon regolamento delle degagne, de' sgoli e delle acque per quanto importano dette mie ingerenze". Pubblicò a questo scopo un'Informazione in tre parti: la prima (Informazione sopra gli argini, gli sgoli ed adacquamenti dello Stato mantovano), uscita a Mantova nel 1734, fu dedicata a Filippo langravio d'Assia Darmstadt, feldmaresciallo generale d'Austria e governatore di Mantova. "Le deplorabili contingenze delle passate guerre e le indisposizioni da me ultimamente sofferte" furono causa che il B. pubblicasse, sempre a Mantova, la seconda e la terza parte solo nel 1737; queste (Informazione sopra gli sgoli ed adacquamenti dello Stato Mantovano e Informazione alli Signori Giudici ed Eletti delle digagne del Ducato di Mantova) furono dedicate a Carlo Stampa, pure governatore di Mantova dal 1735 al 1737. L'Informazione,di grande importanza dal punto di vista tecnico, si esaurì rapidamente. Nel 1838 lo storico mantovano L. C. Volta ne auspicava una ristampa aggiornata "con l'attuale regolamento delle degagne". Il desiderio fu soddisfatto nel 1866 dall'ingegnere Adalulfo Falconetti, che ripubblicò l'opera e ne arricchì l'edizione originale nella parte relativa alle leggi sulla materia e portò a trentadue il numero delle tavole illustrative (Informazione sugli argini, sgoli ed adacquamenti dello Stato Mantovano dei conte Ercole Bevilacqua…, Mantova 1866).

    Fra le delineazioni, sei sono interessanti anche per il geografo, perché rappresentano lo stato della idrografia del Mantovano nella prima metà del sec. XVIII. Cinque di esse sono allegate alla parte seconda dell'Informazione ("carta idrostatica del territorio di San Benedetto", "fiumi seriole e sgoli esistenti tra li fiumi Mincio ed Olio", "disegno de' sgoli da Luzzara sino a Sechia", "sgoli delli territori di Quistello Revere e Sermide", "idrostatica del territorio viadanese"). è allegata alla terza parte dell'opera una grande "carta idrostatica delli fiumi Mincio, Molinella, Tartaro e Tione". Tutte queste carte sono preziosi documenti relativi alla situazione idrografica nel sec. XVIII di una zona che la natura e gli uomini concorrono a modificare.

    Bibl.: Archivio di Stato di Mantova, C. d'Arco, Notizie delle Accademie, dei Giornali e delle Tipografie che furono in Mantova…(ms. del sec. XIX), II, pp. 66-68; L. C. Volta, Compendio cronologico-critico della storia di Mantova, Mantova 1838, V, ad annum 1738, p. 107.
     
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    interessante. vediamo chi erano i bevilacqua. vi ricordate l'Avv. Bevacqua quando lo interroga e gli dice: "oh io mi chiamo come te, la radire è quella". mi sono sempre chiesto che cosa intendesse. forse vale la pena fare una ricerca.



    https://it.wikipedia.org/wiki/Bevilacqua_(famiglia)

    Bevilacqua è una nobile famiglia vissuta a Verona sin dal XIII secolo che si ramificò anche a Cremona, Ferrara, Bologna e Modena. I conti Bevilacqua furono presenti anche a Mantova dal 1653 al 1777.[2] I Bevilacqua avrebbero tratto origine dai Principi Germani e dalla terra di Ala nel contado del Tirolo.

    beh, non c'è che dire, tra gli avi di JB ci sono maestri d'armi, precursori di spie, fidatissimi consiglieri e condottieri, nnché appartenenti ai più disparati ordini che tanto odorano di settarie robe massoniche, guardate qui



    Ramo di Verona

    I componenti del ramo veronese furono persone di fiducia degli Scaligeri, signori di Verona.
    Morando Bevilacqua (1154 circa-1221), ghibellino, capostipite della famiglia, Primo Conte di Bevilacqua
    Federico Bevilacqua (?-1297), uomo di fiducia di Mastino I della Scala
    Guglielmo I Bevilacqua (1272-1335), condottiero al servizio degli Scaligeri. Mise le fondamenta del castello che da lui prese il nome (Castello Bevilacqua), a Bevilacqua, in provincia di Verona
    Francesco Bevilacqua (1304-1368), uomo di fiducia e d'armi di Mastino II della Scala
    Guglielmo Bevilacqua (?-1397), uomo d'armi al servizio degli Scaligeri e dei Visconti. Da questi nel 1385 ricevette il feudo di Maccastorna col relativo castello
    Francesco Bevilacqua (?-1419), condottiero
    Geleotto Bevilacqua (1374-1441), condottiero al servizio dei Visconti
    Erneste Bevilacqua (?-1450), allievo di Guarino Veronese, fu al servizio degli Sforza
    Francesco Bevilacqua (?-1479), condottiero al servizio della Repubblica di Venezia
    Guglielmo Bevilacqua (1423-1486), condottiero al servizio di Gianfrancesco Gonzaga, marchese di Mantova
    Antonio Bevilacqua (1502-1570), condottiero al servizio della Francia e degli Estensi
    Giulio Bevilacqua (1532-1571), Capitano dei Corazzieri nelle armate della Repubblica di Venezia
    Alfonso Bevilacqua (1576-1611), Cameriere Segreto del Duca di Mantova
    Claudio Bevilacqua (1558 - assassinato Venezia 1614), Cameriere Segreto del Duca di Mantova nel 1581
    Alessandro Bevilacqua (1559-1615), Cavaliere dell'Ordine del Redentore nel 1608, Cameriere Segreto del Duca di Mantova nel 1604, Vicario della Casa dei Mercanti nel 1595, Provveditore di Sanità di Verona 1598, Provveditore del Comune di Verona dal 1599 al 1607,
    Ambasciatore del Comune di Verona al Doge di Venezia nel 1613 e compositore di musica
    Giovanni Bevilacqua (XVII secolo), Paggio dell'Elettore di Baviera, Capitano dei Corazzieri nelle armate della Repubblica di Venezia nel 1615
    Gian Francesco Bevilacqua (1609-?), Paggio del Duca di Mantova
    Gregorio Bevilacqua (1589-1629), figlio di Claudio Bevilacqua, fu Cavaliere dell'Ordine del Redentore nel 1618, Capitano dei Corazzieri nelle armate della Repubblica di Venezia nel 1615, Governatore della Banda Generale d'Armi della Gente di Verona nel 1619
    Giulio Bevilacqua (XVII secolo), Cavaliere dell'Ordine del Redentore nel 1639, Governatore della Banda Generale d'Armi della Gente di Verona nel 1636
    Gian Federico Bevilacqua (XVII secolo), Paggio dell'Imperatrice Claudia Felicita d'Austria
    Gaetano Bevilacqua (*1627-1716), aggregato alla Cittadinanza di Vicenza nel 1649, Capitano delle Armate del Duca di Modena nel 1665
    Ippolito Bevilacqua (1721-1794), Sacerdote dell'Istituto dell'Oratorio di San Filippo Neri (Oratoriano) il 1-1-1742, teologo, filosofo, poeta ed esegeta
    Gerolamo Bevilacqua (1???-Brescia 1822), Cavaliere dell'Ordine di Malta, Paggio del Viceré Eugenio, Capitano dell'Imperiale Esercito Austriaco
    Felicita Bevilacqua (Verona 1822 - Venezia 1899), creata Duchessa, Marchesa e Contessa Bevilacqua dal Granduca di Toscana il 19 ottobre 1851 (titoli spettanti ai rami cadetti della famiglia ed a lei conferiti in quanto esponenti della linea primogenita)
    Gerolamo Bevilacqua (1823, - in battaglia di Pastrengo 30-4-1848), Tenente di Cavalleria nell'Armata Sarda
    Guglielmo Bevilacqua (1825-1857), creato Duca, Marchese dal Granduca di Toscana il 19 ottobre 1851 (titoli spettanti ai rami cadetti della famiglia ed a lei conferiti in quanto esponenti della linea primogenita)






    una lunga disendenza nobiliare, sempre al servizio dei potenti, maestri d'armi, esperti in idraulica, croci e ordini...
    non credo sia tempo perso raga. sarebbe interessante sapere di più sulle sue origini


    anche gli altri rami vantano discendenze parimenti rilevanti

    Ramo di Ferrara[modifica | modifica wikitesto]

    Palazzo Bevilacqua Costabili a Ferrara.
    I componenti del ramo ferrarese furono persone di fiducia degli Estensi, signori di Ferrara.
    Cristin Francesco Bevilacqua (1399-1468), conte di Maccastorna e figlio di Galeotto fu il fondatore del ramo ferrarese della famiglia, Consigliere Segreto del Duca di Ferrara nel 1450, Luogotenente Supremo del Ducato di Ferrara nel 1450, Capitano Generale delle Armate del Duca di Ferrara
    Galeotto Bevilacqua (?-1486), condottiero al servizio degli Sforza
    Bonifazio Bevilacqua (1436-1497), uomo di fiducia e d'armi al servizio degli Estensi
    Antonio Bevilacqua (1453-1505), condottiero al servizio degli Estensi
    Bona Bevilacqua (?-1530), contessa di Maccastorna, sposò il condottiero Teodoro Trivulzio
    Gherardo Bevilacqua (1546-1591), Capitano delle Armate del Duca di Ferrara 1467, Ambasciatore del Duca di Ferrara al Duca di Milano, Cameriere del Duca di Ferrara, Governatore di Reggio e Modena
    Ercole Bevilacqua (1554-1600), Capitano delle Armate di S.M. Cattolica nel 1574, Gentiluomo di Tavola del Duca di Ferrara nel 1575, Capitano della Guardia a Cavallo del Duca di Ferrara nel 1587, Cameriere Segreto del Duca di Ferrara 1587, Consigliere di Stato e di Guerra del Duca di Ferrara 1587
    Ernesto Bevilacqua (1578-1624), 1º Marchese di Bismantova, Cameriere Segreto del Duca di Modena, Colonnello delle Guardie Svizzere del Duca di Modena, Capitano delle Guardie del Corpo del Duca di Modena, Governatore di Carpi nel 1617, Governatore di Reggio nel 1622
    Bonifazio Bevilacqua Aldobrandini (1571-1627), cardinale



    Ramo di Bologna (Bevilacqua Ariosti)[modifica | modifica wikitesto]
    Luigi Bevilacqua (1672-1724)
    Cesare Bevilacqua (1710-1787), ambasciatore di Ferrara presso la Santa Sede
    Francesco Bevilacqua (1771-1812), senatore del Regno
    Carlo Bevilacqua (1803-1875), cavaliere dell'Ordine di Malta e senatore del Regno di Sardegna
    Lamberto Bevilacqua (1895-1933), vice presidente della Sezione Bolognese della Croce Rossa Italiana, Membro della Commissione Araldica delle Romane dal 1893, Presidente della Commissione Araldica delle Romane dal 1925 al 1931
    Carlo Vittorio Bevilacqua (1978), attuale conte di Maccastorna e annessi Corno Giovine, Cornovecchio, Meleti, Passone e Lardaria, Patrizio di Bologna, Patrizio di Ferrara
    Francesco Bevilacqua (1982), conte di Maccastorna e annessi Corno Giovine, Cornovecchio, Meleti, Passone e Lardaria, Patrizio di Bologna, Patrizio di Ferrara, Membro della Linea di Successione dei Titoli della Famiglia di Bevilacqua
    Note[modifica | modifica wikitesto]
    ^ Scaligeri.com. Bevilacqua.
    ^ Antonio Frizzi, Memorie storiche della nobile famiglia Bevilacqua, p. XIX, Parma, 1779
    Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
    Pompeo Litta, Famiglie celebri d'Italia. Bevilacqua di Verona, Torino, 1835, ISBN non esistente.
    Luigi Ughi, Dizionario storico degli uomini illustri ferraresi, Ferrara, 1804
    Antonio Frizzi, Memorie storiche della nobile famiglia Bevilacqua, Parma, 1779, su books.google.it.

    mi vado pure a vdere che dice wiki sull'etimologia del nome BEVILACQUA

    Bevilacqua è un cognome italiano.
    È diffuso largamente in tutta Italia, Sardegna e Valle d'Aosta escluse. Evidentemente composto dall'unione delle parole bevi e acqua fu usato sin dal medioevo soprattutto come soprannome, anche se alcuni rami potrebbero derivare da dei toponimi in cui si è riversato il cognome (vedi quelli delle provincie di Ferrara, Verona, Bologna). Da ricordare anche la nobile famiglia dei Bevilacqua, originaria di Ala (TN) e nota a Verona presso gli Scaligeri. La etimologia del cognome è di mestiere: i "bevilacqua", nome di modo ironico, erano fin dall'inizio della storia medievale e forse ancora prima, coloro che, nel processo di fluitazione del legno, curavano la tratta da monte alle chiuse, seguendo i tronchi lungo il corso d'acqua ove venivano gettati per giungere a valle, e scendendo in acqua per disincagliarli quando si fermavano. Altra etimologia sempre ironica e di mestiere, ma sicuramente molto più tarda, deriva dal taglio di legno, pietra o altro a getto d'acqua, i cui operatori si trovavano a essere sistematicamte bagnati.



    anche i discendenti di questa famiglia si distinguono per riservatezza, cultura, una memoria matematica quasi sintetica.
    https://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/c...to-duca-1.62119

    e secondo me questo cardinale potrebbe esser suo parente protettore https://it.wikipedia.org/wiki/Anthony_Joseph_Bevilacqua

    ma decido di guardare più ai suoi avi per capire che tipo di segreti potessero custodire e tramandarsi, qualcosa che ci richiami all'attenzione uno dei tanti elementi tradizionali esoterici, rituali etc etc.
    Comincio dai primi di cui però wiki non dice granché, eventualmente cercherò in altri ambiti ma già il primo che ha il nome in blu e quindi una su pagina mi sembra di grande interesse:

    Morando Bevilacqua (1154 circa-1221), ghibellino, capostipite della famiglia, Primo Conte di Bevilacqua

    qui si trova qualcosa
    https://books.google.it/books?id=U_Z7kegfv...stipite&f=false


    Federico Bevilacqua (?-1297), uomo di fiducia di Mastino I della Scala

    Guglielmo I Bevilacqua (1272-1335), condottiero al servizio degli Scaligeri. Mise le fondamenta del castello che da lui prese il nome (Castello Bevilacqua), a Bevilacqua, in provincia di Verona

    lui è il primo ad aver una pagina dedicata:


    Era figlio di Federico Bevilacqua, uomo di fiducia di Mastino I della Scala.
    Originario di Ala dove svolgeva l'attività di commercio di legname con Verona, (come diceva ben wiki sull'etimologia del nom) grazie all'amicizia con Guglielmo da Castelbarco, entrò nella grazie degli Scaligeri, signori di Verona. Nel 1311 accompagnò Cangrande I della Scala a Milano per l'incoronazione dell'imperatore Enrico VII.
    Partecipò all'assedio di Brescia, città guelfa, dove nel 1311 morì Walramo, fratello di Enrico VII. Accolse nel 1312 l'esiliato Dante Alighieri (DANDANDAN!!!! ECCOCI AL COLLEGAMENTO CHE CERCAVO!!!) presso la corte scaligera. Nel 1332 venne nominato "fattore generale" dei Della Scala. Per i servizi resi ai signori di Verona, fu da loro concesso di porre nel cimiero dello scudo il cane rosso rampante scaligero.
    Guglielmo fece erigere nel 1336 il castello di Bevilacqua, feudo della famiglia, per difendersi dalle potenti famiglie dei Carraresi e degli Estensi. Nel 1335 ricoprì la carica di governatore di Parma, quando la città passò sotto la dominazione scaligera. Qui morì nel 1335 e venne tumulato nella Chiesa dei Santi Apostoli a Verona.

    è tramite la famiglia scaglieri di cui i suoi avi erano consiglieri, condottieri, vassalli nelle varie generazioni che i Bevilacqua sono entrati in contatto con i massimi maestri esoterici, Dante in primis. da qui hanno carpito i segreti della tradizione omicidiaria rituale:

    https://it.wikipedia.org/wiki/Della_Scala

    Massima espansione e ricchezza della Signoria

    La statua equestre di Cangrande, presso Castelvecchio
    Cangrande della Scala fu Signore illuminato e rispettato, ospitò per il secondo periodo Dante, esiliato da Firenze, nella reggia fatta allestire apposta per i grandi rifugiati politici, gli scienziati, poeti e artisti di talento che coprì generosamente di denaro e doni. A Cangrande Dante dedicò una menzione d'onore nel canto XVII del Paradiso nella Divina Commedia: Dante sperava che questo principe valoroso e potente potesse realizzare l'unificazione italiana dal poeta vagheggiata.

    anche lo stemma della famiglia è interessante, con i cani "campioni"

    Bevilacqua

    nei secoli lo stemma cambia

    https://www.heraldrysinstitute.com/lang/en...alia/idc/17354/

    peraltro, leggendo del castello Bevilacqua, apprendo di più recenti implicazioni d discendenti nelle guerre di indipendenza.
    https://it.wikipedia.org/wiki/Castello_Bevilacqua

    Felicita Bevilacqua.
    Infermiera per i soldati della Repubblica romana, conobbe e sposò Giuseppe La Masa. Con la sua eredità fu fondata la mecenate fondazione Bevilacqua La Masa.
    Giuseppe La Masa[modifica | modifica wikitesto]
    Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Giuseppe La Masa.
    Nato nel 1820 a Termini Imerese, Giuseppe La Masa viene cresciuto da uno zio che vorrebbe avviarlo alla vita religiosa. Giuseppe però capisce che la carriera che vuole intraprendere è quella letteraria. Così si trasferisce a Firenze dove continua a scrivere poesie a sfondo patriottico e contro la corruzione religiosa. Dopo l'incontro con Felicita Bevilacqua partecipa alla prima guerra d'indipendenza. Continuerà per molti anni a seguire le vicende politiche finché nel 1860 parte con i Mille alla volta della Sicilia. Morirà a Roma nel 1881.
    Tra miti e leggende[modifica | modifica wikitesto]
    La carrozza d'oro
    La leggenda racconta che la contessa Felicita Bevilacqua, qualche anno prima di morire, abbia voluto far seppellire sotto le mura del castello una carrozza piena d'oro e di gioielli. Nonostante gli innumerevoli lavori di restauro fino ad ora intrapresi non è ancora stato trovato alcun indizio che faccia pensare all'esistenza di questa carrozza.
    Il fantasma di Alessandro
    Il Castello Bevilacqua divenne, nel 1848, la sede di un gruppo di patrioti padovani che decisero di insorgere contro gli austriaci. Questi ultimi partirono alla volta di Verona e successivamente raggiunsero Porto di Legnago dove li aspettavano gli alleati. Marciarono verso Bevilacqua e una volta raggiunto il castello lo assediarono.
    Alcuni soldati croati, alleati con gli austriaci, profanarono la tomba di Alessandro Bevilacqua e una volta trovate le ceneri le dispersero al vento. Da quel momento si dice che il fantasma buono di Alessandro vaghi per il castello e che lo difenda da eventuali ospiti malintenzionati. Sembra inoltre che la sua voce sia talvolta udibile nel giardino pensile.
    I passaggi segreti
    Durante i lavori di restauro sono venuti alla luce due passaggi segreti: uno ad est del castello che porta al paese di S. Salvaro in cui sorgeva un monastero e l'altro a nord del castello e che portava vicino al cimitero di Minerbe. Il primo passaggio era alto 2,5 metri ed era usato come via di fuga ma anche come canale di drenaggio. Il secondo passaggio partiva dal castello e arrivava nella cantina di una casa che si trovava a circa 500 metri dal maniero. Da qui proseguiva per quasi 5 km fino ad arrivare al cimitero di Minerbe.


    io mi sa che un giretto nel castello me lo faccio

    www.castellobevilacqua.com/it

    FORTITER ET FIDELITER


    Valorosamente e fedelmente questa forse è la chiave. sono storicamente persone affidabili, che sanno mantenere i segreti.

    ma torniamo alla genesi della famiglia.
    https://it.wikipedia.org/wiki/Francesco_Be...qua_(XIV_secolo)

    francesco ha due figli, di cui uno è Guglielmo.

    https://it.wikipedia.org/wiki/Guglielmo_Be...qua_(XIV_secolo)
    il quale di figli ne ha molti.
    Caterina, sposò Giovanni Pico della Mirandola https://it.wikipedia.org/wiki/Giovanni_I_Pico
    e il loro figlio https://it.wikipedia.org/wiki/Gianfrancesco_I_Pico Gianfrancesco fu il padre di Padre del celebre filosofo umanista Giovanni Pico della Mirandola

    altro elemento interessante per la cultura neoplatonica cabalistica
    Paultrone o come diavolo ti chiami ora aiutam tu!
    https://it.wikipedia.org/wiki/Giovanni_Pico_della_Mirandola



    praticamente la nonna di Pico era una Bevilacqua. Va beh vado a mangiare, proseguo dopo.
    Ma questi sono elementi importanti.
    Se è vero che i Massoni anche solo prima di farti entrare di fanno una carta del cielo, ZODIACale, e conta moltissimo discendenza etc, con un'ava così, se JB fosse di quel ramo, ovvio che le più sanguinarie arcane e tradzionali scuole misterico-omicidiarie abbiano visto il nostro come l'angelo sterminatore designato dal grande architetto in persona.
    Nato il 20 dicembre.
    JB

    un sogno..

    chiedo aiuto anche a te Fosforo. Sono sicuro di aver trovato una cosa molto interessante

    il bevilacqua successivo di cui ci parla wiki è Alessandro.

    cavaliere di quest'ordine

    https://it.wikipedia.org/wiki/Ordine_milit...es%C3%B9_Cristo


    l'ordine militare del santo graal
     
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    da Gregorio in poi (1589-1629), figlio di Claudio, i Bevilacqua riprenderanno ufficialmente spesso questo ordine.


    vale la pena capire meglio questo ordine. Intanto si apprende che era stato fondato dagli stessi gonzaga e solo una ventina di messeri vi erano ammessi. insomma era un titolo cavalleresco di una certa importanza.

    L'Ordine venne istituito a Mantova il 25 maggio 1608[1] dal duca Vincenzo I Gonzaga, con la divisa: "Domine probasti me", o: "Nihil hoc triste recepto" nel giorno seguente all'entrata a Mantova degli sposi Francesco IV Gonzaga e Margherita di Savoia.[2] In realtà l'idea della fondazione di un ordine cavalleresco erano già pervenuti nella mente del duca l'anno precedente, ma egli decise di far sanzionare ecclesiasticamente l'ordine dal pontefice Paolo V e perciò le pratiche si protrassero sino all'anno successivo. Nel giorno della fondazione il duca Vincenzo I Gonzaga ricevette privatamente lʼabito del Gran Maestro dellʼOrdine, nella cappella di corte, direttamente dal figlio, il cardinale Ferdinando, il quale benedisse l'ordine in nome del Papa. Quindi si recò in SantʼAndrea dove creò come primo cavaliere dell'ordine il figlio Francesco, quindi altri 20 gentiluomini che ricevettero, dopo il giuramento, il collare dellʼordine.[3]



    Jean Hermant dà, all'interno delle proprie opere, alcuni accenni relativi a tale ordine e lo ricondurrebbe alla reliquia del sangue di Gesù conservata presso la Basilica di Sant'Andrea di Mantova. L'ordine infatti ebbe sede nella basilica, dove, dietro l'altare dell'Immacolata, venne ricavata la Sagrestia dei Cavalieri, luogo dove si riunivano.[4]
    I cavalieri giuravano di difendere con le armi la dignità del Papa, la religione cattolica, l'onore delle dame, delle vedove e degli orfani.


    L'Ordine aveva l'unica classe di Cavaliere (che nel corso del secolo di vita dell'onorificenza furono circa 100) che erano limitati a 20 membri, oltre al Gran Maestro, la cui carica coincideva con la persona del duca.


    La medaglia dell'Ordine era composta da una croce decussata a smalto rosso scuro bordata di bianco ed accollata tra le braccia da aquile nere. Al centro si trovava un medaglione a smalti raffigurante due putti che sostengono un ostensorio nel quale è conservato il Preziosissimo Sangue di Cristo venerato a Mantova.
    Il nastro era rosso bordato di bianco ai lati. Il collare doveva essere restituito alla congregazione dopo la morte del cavaliere insignito.
    La veste dell'ordine consisteva in un fastoso abito rosso ed in una gorgiera da cerimonia. Essa veniva usata sia in occasione dell'incoronazioni dei nuovi duchi di Mantova, sia nelle cerimonie religiose riguardanti l'Ordine. La veste si completava con un anello a smalto nero con inscritto in oro il motto NIHIL HOC TRISTE RECEPTO. I cavalieri dell'Ordine si vestivano in una stanza nel campanile della Basilica di Sant'Andrea e si riunivano nella cappella ducale di Santa Barbara, nella camera dʼudienza del duca e nella Galleria di corte. La medaglia era sormontata dalla corona ducale coperta.





    qui c'è la storia antica degli ordini cavallereschi in cui si cita i bevilacqua

    https://books.google.it/books?id=VGv6AC0OV...epage&q&f=false




    840px-Coat_of_arms_of_the_House_of_Gonzaga__1433_

    oggetto di culto dei cavalieri è proprio il sangue di cristo. ce l'hanno un po' col sangue e con il macabro https://it.wikipedia.org/wiki/Preziosissim...es%C3%B9_Cristo

    qui nel dettaglio tutti gli appartenenti all'ordine.
    guardate quanti Bevilacqua.

    https://it.wikipedia.org/wiki/Cavalieri_de...es%C3%B9_Cristo


    signore e signori, stiamo parlando dell'ordine cavalleresco che si ritiene il protettore di nientepopodimenoche il SANGUE DI CRISTO

    https://it.wikipedia.org/wiki/Cavalieri_de...es%C3%B9_Cristo

    e io raga non so che farci ma tanto si torna sempre li. non se ne esce e non si scappa .

    (sarebbe interessante leggere anche questo perché anche su Caterina de Medici credo si apra un mondo. ma lasciamo perdere per ora. vediamo meglio presunti legami tra questo ordine di cavalieri del sangue di cristo ed eventuali omicidi rituali. però a futura memoria lo metto qui https://www.academia.edu/22400348/LETTERE_...MARIA_PIA_PAOLI )

    di interesse, assolutamente,

    Gli ordini cavallereschi: Storie di confraternite militari
    Di Paolo Chinazzi



    https://books.google.it/books?id=oVgLAQAAQ...sacroce&f=false

    e infatti google mi suggerisce http://icavalieritemplari.it/blog/?p=3120

    e questo


    http://www.sacrograal.eu/index.php?option=...id=60&Itemid=72

    Alla ricerca del Santo Graal nelle Terre dei Gonzaga.

    Per due Millenni, Milioni di Pellegrini, Curiosi turisti

    hanno potuto essere vicino al Santo Graal

    senza sapere di esserlo.

    Esiste un città, in Italia, che da quasi duemila anni custodisce

    il “Sang Real”, I Sacri Vasi contenenti il Sangue del RE dei RE:

    MANTOVA


    aprite il link vi prego c'è anche musichetta eroico templare :D

    questo vale la pena di riportarlo per intero. è la conferma di quanto andavo cercando amici, oltre ogni più rosea previsione. leggete.



    I GONZAGA ED IL “SANG REAL”



    I Gonzaga hanno legato indissolubilmente il loro nome, la loro storia e la loro fortuna alla città di cui divennero Signori da quel 16 Agosto 1328, giorno in cui il capostipite della dinastia, Luigi, con la sua astuzia e con la sua ferocia eliminò Passerino Bonaccolsi e prese possesso di Mantova.

    Mantova che da quasi duemila anni custodisce fra le sue mura la più preziosa reliquia di tutta la Cristianità: il Preziosissimo Sangue di Gesù Cristo, il Sangue del Re dei Re, il “Sang Real”,

    portato a Mantova, dalla Palestina, da Longino, il soldato romano che trafisse con la propria lancia il costato di Cristo. A seguito delle persecuzioni dei Romani lo stesso nascose nell’orto dell’ospedale per i pellegrini (ove attualmente sorge la Basilica di S. Andrea) il Sangue di Cristo, prima di essere ucciso per decapitazione il 2 dicembre del 37 d.C. Passarono diversi secoli prima che nel 804, S. Andrea, apparso in sogno ad un fedele, indicasse ove era nascosta la Reliquia; il Papa Leone III saputo della scoperta si recò a Mantova con l’ Imperatore Carlo Magno ove accertò la veridicità del ritrovamento tanto che l’Imperatore riportò con sé a Parigi una particella del Preziosissimo Sangue per collocarla nella Cappella Reale.

    Successivamente nel 923 o 924 le reliquie furono di nuovo nascoste temendo l’invasione degli Ungari e solo nel 1048, S. Andrea riapparve in sogno al mendicante tedesco Adalberto indicandogli dove ritrovare la Reliquia che era stata nascosta nell’orto di S. Andrea (nel luogo in cui era posto l’ospedale dei pellegrini, dedicato poi a S. Maddalena, era nel frattempo sorto un oratorio).

    Signori di Mantova in quel periodo erano Bonifacio di Canossa e la moglie Beatrice di Lorena, genitori di colei che sarà chiamata la vice-regina d’Italia Matilde di Canossa, i quali parteciparono al ritrovamento. Da quel momento e fino al 1848 il Preziossimo Sangue rimarrà ininterrottamente

    custodito fra le mura della chiesa di S. Andrea a Mantova.

    E i Gonzaga ? Essi probabilmente ritenevano di essere la “stirpe” destinata, per nobiltà, purezza, discendenza a custodire per diritto divino il “Sang Real”.

    Tale riconoscimento viene a mio parere “consacrato” di fronte a tutte le famiglie nobili d’Europa quando l’Imperatore Sigismondo di Lussemburgo, legato ai Cavalieri Teutonici e Gran Maestro dell’Ordine dei Cavalieri del Dragone (si dice l’ordine cavalleresco più antico al mondo), di ritorno da Roma dove era andato per farsi cingere della corona imperiale si ferma a Mantova il 22 settembre 1433 ad investire del titolo di Marchese dell’Impero Gianfrancesco Gonzaga e per dare ai Gonzaga un nuovo stemma araldico molto interessante, come lo descrivono le cronache di allora “…li diede uno scudo con l’arma delle quattro aquile in campo bianco, distinto da una croce rossa (n.d.a.Croce rossa patente)…”. Ora, se le aquile inquartate nello stemma stanno a significare la sottomissione dei Gonzaga all’Impero , neppure il maggior esperto di araldica gonzaghesca da me interpellato ha saputo rispondere alla domanda sul significato della croce rossa patente. Tutti sanno che la croce rossa patente in campo bianco era l’emblema con il quale si riconoscevano i Templari, pertanto ritengo che l’inserimento di tale segno nello stemma araldico stesse ad indicare “a coloro che sapevano” che i Gonzaga erano legati con i discendenti dell’Ordine Templare: i cavalieri del Priorato di Sion !

    A rafforzamento di tale tesi bisogna dire che circa cento anni dopo, nel 1527, diventa Gran Maestro del Priorato di Sion (secondo quanto scritto nei “dossier segreti” custoditi nella Biblioteca Nazionale di Parigi) Ferrante Gonzaga,
    personaggio di primo piano nella storia italiana del Cinquecento, figlio di Isabella d’Este, la Signora del Rinascimento, che sarà Vicerè di Sicilia e poi Governatore di Milano per conto dell’Imperatore Carlo V e capitano delle sue truppe. Egli sarà anche il primo italiano ad essere insignito dell’onorificienza del Toson d’Oro.

    Successivamente un altro Gonzaga diventerà Gran Maestro dell’Ordine del Priorato di Sion:

    Luigi di Gonzaga – Nevers. Vorrei soffermarmi anche in questo caso sull’importanza dello stemma araldico di questa famiglia che era costituito, stranamente, dall’insieme degli stemmi araldici

    delle famiglie che si erano imparentate con i Nevers ed i Gonzaga( i Cleves, i La Marck, gli Artois e poi ancora Brabante, Borgogna, Rethel, Albret-Orval, Alençon, Boemia, Aragona, Bar, Sassonia, fior fiore della nobiltà europea) ed in cui erano inquartati i tre stemmi araldici che indicavano una discendenza imperiale-divina: l’Aquila di Bisanzio, la Croce di Costantinopoli e la Croce di Gerusalemme.

    Se prendiamo atto che l’araldica in quell’epoca era un “scienza esatta” e che niente veniva inserito negli stemmi senza un preciso significato, occulto o palese, possiamo capire l’importanza di quanto sopra descritto e ad ulteriore conferma di quanto detto, vorrei citare la conclusione tratta da F. Cadet de Gassicourt e dal Barone Du Roure de Pauline nel loro libro “L’ermetismo nell’arte araldica” (Ed. Arkeios): “…che, anche per tutte le armi la cui origine ci è attualmente sconosciuta, un’idea abbia per forza dovuto presiedere alla loro scelta…Partendo dunque dal principio che nel Medio Evo molti personaggi, non dei minori, fossero affiliati a sette occulte - Templari, Rosacroce, antichi massoni, ecc.- abbiamo supposto, non senza verosimiglianza, che la maggior parte dei membri di quelle società segrete abbiano nel loro blasone dei simboli che permettessero di farsi riconoscere fra di loro, senza fare scoprire ai profani ciò che doveva restare nascosto…”

    I Gonzaga, inoltre, si dichiaravano discendenti dalla stirpe merovingia. A riprova di ciò alcuni anni fa fu battuto ad un asta un gigantesco albero genealogico dei Gonzaga che iniziava indicando come capostipite addirittura Genebaldo, antenato di Meroveo fondatore della dinastia merovingia,

    appartenente alla stirpe dei Franchi Sicambri, Primo duca dei Franchi Occidentali, morto nel 356 o nel 358.E’ chiaro che il discendere dalla stirpe merovingia era importantissimo per i Gonzaga, poiché se i Merovingi discendevano direttamente dalla stirpe di Gesù Cristo ( come è anche teorizzato nel libro di Baigent, Leigh e Lincoln: “Il Santo Graal”) allora anche nelle vene dei Gonzaga scorreva il “Sang Real”,quindi si sentivano legittimati a custodire il “Preziosissimo Sangue” .

    Numerosi altri sono gli elementi di collegamento fra i Gonzaga ed il Santo Graal,basti pensare all’attrazione che essi avevano per il primo grande romanzo della cultura occidentale, quello riguardante Re Artù ed i Cavalieri della Tavola Rotonda, ove erano presenti tre temi: La Dama, il Re ed il Graal, tanto da custodire nel loro palazzo un’importante biblioteca di codici cavallereschi e di manoscritti narranti le gesta di Lancillotto, Parsifal ed i Cavalieri della Tavola Rotonda. Oppure basti osservare visitando palazzo Gonzaga a Mantova la sala detta “del Pisanello”, così chiamata dal nome dell’autore che dipinse gli affreschi e le sinopie che coprono le pareti di questo magnifico ambiente (che sembra fosse destinato in passato a sala delle riunioni dei cavalieri più importanti del ducato oppure di qualche ordine cavalleresco sconosciuto) rappresentanti alcune scene del torneo di Louverzep tratte dal romanzo “Queste du Graal”.

    L’articolo di Marcuzio Isauro “Et in Arcadia ego”, apparso sul n. 2 di questa Rivista ed in particolare il paragrafo riguardante “I Conti di Collalto”, hanno evidenziato incredibili coincidenze fra la storia dei Collalto stessi e quella dei Gonzaga, a partire dal rapporto con Sigismondo di Lussemburgo, il Toson d’Oro, i Merovingi, oltre al fatto che le famiglie strinsero anche legami di parentela nel corso dei secoli poichè Scipione I Collalto sposò Eleonora Gonzaga e una Collalto, Silvia, si unì in matrimonio con Federico Gonzaga. Ma è soprattutto quel senso di appartenenza a quelle che io chiamo “le famiglie del Graal”, la cosa che più le unisce..

    Ritengo infatti che siano esistite ed esistano tuttora in Europa, famiglie di antichissima nobiltà, legate fra di loro, oltre che da vincoli di parentela, anche da un legame fortissimo dovuto al fatto di ritenere di essere discendenti della “Stirpe Divina”, la Stirpe del “Sang Real”.

    Alberto Cavazzoli


    Articolo tratto dal numero 5 della rivista “Templari” – Edizioni Trentini



    CIAO



    ancora una volta, come sempre, tocca dire COME VOLEVASI DIMSTRARE, forse anche di più, anche troppo. ma non è colpa mia

    ora, quanto volete scommettere che se facciamo un ricerca JB è primogenito diretto di quei cavalieri?

    jordan-the-shrug
     
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    Mi piace questa ricerca storico genealogica :) ;)

    Già che ci sono ti ricordo un altra buffa coincidenza...

    CITAZIONE (JimMorrison84 @ 23/11/2019, 19:03) 
    Mentre verifico un nuovo caso per la scia, che mi ha portato all'attenzione un nuovo utente, voglio ricordare a me ed a tutti degli obbiettivi che avevo fissato in quanto ritengo possano portare elementi utili:

    1- Strage di Via Caravaggio Napoli-75 Voglio vedere la lettera anonima di otto pagine che ha riaperto le indagini molti anni dopo, firmata Blue Angel.

    2-Mostro del Trapano di Genova-95 Voglio vedere la lettera anonima arrivata molti anni dopo con particolari che gli inquirenti hanno ritenuto degni di interesse.

    3- Delitto Anna Maria Bevacqua- 96 Voglio vedere le 3 lettere anonime con la sfida/minaccia agli inquirenti FDO

    4- Via Poma Voglio vedere la lettera anonima che indirizza verso la pista Videotel


    Come avevo accennato sto verificando il delitto di Francesca Alinovi, portatomi all'attenzione da un caro utente, che ringrazio...

    www.youtube.com/watch?v=PGD024ZIItM

    Iniziamo al minuto 13 con una strana scritta lasciata, in inglese...

    aBUvcKm


    - L'arma del delitto, non è stata identificata, ed Augias fa notare, che nessuno dei 47 colpi era mortale, ma penetrava appena...inutile dire quantomeno sospetto anche qui questo piquerismo ostentato che ricorda la Pettini, oppure Lake Berryssa o tanti altri casi...


    Ciliegina sulla torta, che non si sa perchè, in un modo o nell'altro spunta sempre...niente sedi del Consolato stavolta.
    Cosa poteva interessare al nostro là intorno?
    In effetti acqua, laghi o fiumi in questa zona scarseggiano...

    3W0hJxh
    :D :lol: :D :lol: :D :lol: :D :lol: :D :lol:
     
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    La pista Videotel-Minitel secondo me andrebbe tenuta presente anche per il delitto degli Scopeti. Un precedente contatto Videotel, di cui difficilmente si troverebbero tracce, spiegherebbe la presenza dei francesi in quel luogo così improbabile. Bisognerebbe appurare se uno dei due, più probabilmente Nadine che era commerciante, aveva il Minitel.
     
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    Assolutamente Jurassic...mi feci presente tempo qua quest'osservazione, e sono pienamente d'accordo...

    Cazzo Dedo, ho avuto un illuminazione...
    Da controllare bene tutta la mappa dei fiumi su cui è intervenuto l'antenato ingegnere!!!!!!!
    Ma vuoi vedere che magari ha lavorato sullo Zena, o su qualche altro torrente dove potrebbe aver effettuato alcuni dei suoi delitti?!!?!?!!?
    Mi è venuto in mente oggi che ho ripensato al delitto della Alinovi avvenuto dietro palazzo Bevilacqua...
    Da controllarci un attimo questi:

    "Fra le delineazioni, sei sono interessanti anche per il geografo, perché rappresentano lo stato della idrografia del Mantovano nella prima metà del sec. XVIII. Cinque di esse sono allegate alla parte seconda dell'Informazione ("carta idrostatica del territorio di San Benedetto", "fiumi seriole e sgoli esistenti tra li fiumi Mincio ed Olio", "disegno de' sgoli da Luzzara sino a Sechia", "sgoli delli territori di Quistello Revere e Sermide", "idrostatica del territorio viadanese"). è allegata alla terza parte dell'opera una grande "carta idrostatica delli fiumi Mincio, Molinella, Tartaro e Tione". Tutte queste carte sono preziosi documenti relativi alla situazione idrografica nel sec. XVIII di una zona che la natura e gli uomini concorrono a modificare."
     
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    Schermata_2020-02-16_alle_09

    dunque, possiamo dire che i Gonzaga e quindi i Bevilacqua, fedeli servitori e maestri d'armi, tanto da essere puntualmente nominati cavalieri dell'odine nelle varie generazioni, fossero direttamente intrecciati con quegli ordini che i fanatici "cospirazionisti" vorrebbero vedere da secoli a capo del mondo?
    http://www.sacrograal.eu/index.php?option=...id=59&Itemid=71

    per loro non ci sono dubbi. ed è interessante leggere quel che dicono.


    SIMBOLI ESOTERICI NELL’ARALDICA GONZAGHESCA
    “… Partendo dunque dal principio che nel Medio Evo molti personaggi, non dei minori, fossero affiliati a sette occulte – Templari, Rosacroce, antichi massoni, ecc… - abbiamo supposto, non senza verosimiglianza, che la maggior parte dei membri di quelle società segrete abbiano nel loro blasone dei simboli che permettessero di farsi riconoscere tra di loro, senza far scoprire ai profani ciò che doveva restare nascosto…” ( F. Cadet de Gassicourt – Barone Du Roure de Pauline “L’ermetismo nell’arte araldica “, Edizioni Arkeios).




    stemmagonzaghesco2

    Se osserviamo lo stemma originario dei Gonzaga e il “Beusant”, la bandiera dei Templari, notiamo che i colori sono gli stessi: il bianco (o argento) ed il nero !

    Ma qual è il collegamento fra una delle più antiche stirpi italiane e l’Ordine dei Cavalieri del Tempio ?

    Per trovarlo dobbiamo ricostruire la storia partendo dalla fine dell’Ordine.

    Nel 1314 esso viene sciolto ed i Templari, perseguitati dal Re di Francia, Filippo il Bello, a seguito di tale repressione si dispersero per tutta l’Europa e principalmente in Scozia, Portogallo, Paesi Baltici. Una parte di loro si rifugiò anche in Lombardia.

    Proprio in Lombardia, ed in particolare nel Mantovano, si era sviluppata una forte presenza di eretici Catari, proprio quei Catari ai quali cento anni prima i Templari avevano dato protezione nei loro castelli per difenderli dallo sterminio degli eserciti che avevano partecipato alla crociata indetta contro di loro da Papa Innocenzo III (gli stessi Bonaccolsi, dei quali i Gonzaga erano stati vassalli prima di spodestarli, erano stati scomunicati perché eretici).

    I Templari che si erano rifugiati in Lombardia dopo il 1314 avrebbero potuto quindi raggiungere le terre mantovane contando sull’appoggio degli eretici catari con i quali probabilmente entrarono in contatto e aiutare i Gonzaga a conquistare Mantova nel 1328.

    Se i Bonaccolsi erano legati da tempo all’Ordine dei Cavalieri Teutonici, i Gonzaga non potevano allora essere legati ai Cavalieri Templari ?

    E’ su questa serie di congetture, costruite principalmente su un legame di simboli araldici, che si basa l’ipotesi che vi fosse un nesso fra i Cavalieri dell’Ordine rifugiatisi in Lombardia e la nobile famiglia mantovana che proprio in quel periodo riusciva a conquistare il potere.


    stemmaaraldico

    Il 22 settembre dell’anno 1433 , Gianfrancesco Gonzaga, ottiene dall’Imperatore del Sacro Romano Impero Sigismondo di Lussemburgo, di ritorno da Roma ove era andato per farsi incoronare dal Papa, il titolo di Marchese dell’Impero. Le cronache del tempo riferiscono che l’Imperatore, “…li diede uno scudo con l’arma delle quattro aquile in campo bianco, distinto da una croce rossa…”.

    L’Imperatore quindi non solo concede ai Gonzaga il titolo nobiliare ma dà loro uno stemma araldico completamente nuovo nel quale sono inquartate le quattro aquile con le ali abbassate, simbolo di sottomissione all’Impero, e la croce patente rossa in campo bianco.

    Neppure il più grande esperto di araldica gonzaghesca , il prof. Malacarne Giancarlo, è riuscito a dare una spiegazione circa il significato e la motivazione della croce patente rossa in campo bianco o argento nello stemma gonzaghesco.

    La mia versione è che quella parte del blasone fosse un simbolo ermetico interpretabile solo da pochi eletti ed indicasse il legame dei Gonzaga all’estinto Ordine Templare ( simbolo dei Cavalieri Templari era infatti una croce patente rossa su un mantello bianco).

    Forse il legame che voleva simboleggiare, ancor più che con l’Ordine Templare, era quello con il Priorato di Sion, l’ordine cavalleresco più segreto e potente di tutti i tempi dal quale si riteneva fossero nati i Templari.

    Ancora una volta l’anello di connessione fra i Gonzaga e l’Ordine è rappresentato dai simboli araldici.

    Due note anche sull’Imperatore Sigismondo di Lussemburgo. Appartenente al casato dei Luxembourg, uno dei più antichi d’Europa, egli si dichiarava discendente dei Re dragoni di Gerusalemme della famiglia dei Lusignano. Egli aveva rifondato quello che era ritenuto l’ordine cavalleresco più antico al mondo, l’Ordine della Corte Imperiale e Reale del Dragone ed era molto legato ai Cavalieri Teutonici che so
    steneva di controllare.


    etc etc




    Gli stemmi araldici della famiglia Gonzaga evidenziano che, a partire dal fasciato, prima d’argento e di nero e poi d’oro e di nero, per passare allo stemma moderno, quello con le quattro aquile affrontate in campo d’argento e la croce patente rossa, fino ad arrivare allo stemma allo stemma dei Gonzaga-Nevers, costituito dall’inquartamento di 18 stemmi araldici, tutti contengono messaggi esoterici che dovevano essere compresi da pochi eletti, come l’appartenere quasi sicuramente ad una società segretissima: il Priorato di Sion.



    Alberto Cavazzoli



    Gli stemmi araldici sono tratti dal libro “Araldica Gonzaghesca” G. Malacarne – Edizioni Il Bulino


    Articolo tratto dal n. 10 della rivista “Graal”- edizioni Hera


    ricorderete la mia teoria sul piano Vinci, e l'importanza che ha Leonardo Da Vinci per questi esoterici invasati.

    Ebbene nello stesso sito se ne parla lungamente in merito proprio all'ultima cena, un'altra ultima cena dal racconto allegorico ancor più chiaro.

    Ho trovato sia il dipinto che l'affresco circostante. Ancor più chiaro.

    http://www.sacrograal.eu/index.php?option=...id=61&Itemid=73

    correggio-architetture-polirone

    Qualcuno sostiene che la cerca del Santo Graal a Mantova inizia proprio qui, dall’Abbazia di Polirone a S. Benedetto Po e forse l’abate Gregorio Cortese con le opere da lui fatte eseguire, in particolare l’Ultima Cena nel Refettorio ed il dipinto della Fede posto nella cappella di S. Simeone all’interno della chiesa, ci ha voluto fornire gli indizi per iniziare la ricerca.

    non vi sto a raccontare chi sono le figure nell'affresco altrimenti pi J Quest mi cazzia dicendo che copioincollo a sproposito :D :D :D ma secondo me vale la pena aprire il link e leggere i nomi delle figure. la chiave della narrazione esoterica che sti mentecatti si tramandano da centinaia di anni è quella. un mix tra Dan Brown e Mauro Biglino. :D :D :D

    https://www.ilgiornale.it/news/cronache/ri...na-1530715.html

    ovviamente i templari si riuniscono a S. Apostoli, luogo nevralgico di intrecci tra sette, vaticano, criminalità, basti pensare al De Pedis e la povera Orlandi



    anzi ho detto una cazzata, ogni tanto ci scappa. De Pedis è a Sant'apollinare

    a parte questi mentecatti che giocano a fare i cavalieri jedi de noiartri, è interessante capire un attimo sti templari chi erano in realtà. attenzione:



    https://metismagazine.com/2017/01/06/stori...sto-i-templari/

    I TEMPLARI: STORIE E LEGGENDE DEI SOLDATI DI CRISTO
    BY REDAZIONE METIS MAGAZINE ON 6 GENNAIO 2017


    Templari sono conosciuti come un “mistico” ordine cavalleresco, ma in pochi sanno che essi erano dei veri e propri monaci guerrieri, i Soldati di Dio. L’ordine “militare” nacque a Gerusalemme nel 1119 grazie ad un Cavaliere dell’aristocrazia terriera, Hugues de Payns, e di altri dieci confratelli. Fu però solo nel 1129, con il Concilio di Troyes, che essi ebbero un riconoscimento ufficiale: S. Bernardo di Chiaravalle, autorità influente dei frati Cistercensi, si incaricò, non senza remore iniziali, di redigerne una Regola specifica. Il nuovo ordine univa ai voti di obbedienza, povertà e castità, anche quello dello “stare in armi” del guerriero valoroso. Lo scopo originario era, infatti, di offrire protezione ai fedeli europei in visita alla Città Santa, conquistata dopo la I Crociata, pattugliando le strade che conducevano al Santo Sepolcro.

    La sede, posta nell’ala sud del palazzo reale di Gerusalemme, presso le rovine del Tempio di Salomone fu alla base del loro nome: Ordine dei Poveri Cavalieri di Cristo e del Tempio di Gerusalemme, da cui il celeberrimo Cavalieri Templari. La loro maggiore autorità era il Gran Maestro ed indossavano mantelli bianchi, simbolo di purezza e castità, con una croce rossa sul petto, a ricordo del sangue di Cristo.

    Nell’arco di due secoli l’Ordine crebbe in potenza e ricchezza, acquisendo terre, castelli e casali in tutta Europa, dove furono erette chiese, mansiones e commende (case fortificate con chiese e fattorie).


    Essi vivevano secondo regole rigidissime, tanto da esser tenuti ad osservare frequenti riti religiosi e digiuni, a fare l’elemosina, a consumare in silenzio i pasti a due a due da una sola scodella (e sempre a coppia dovevano uscire dalle commende per difendersi meglio dagli agguati e dalle tentazioni), [questa cosa dell'agire in coppia è molto importante] a portare capelli corti, barba e baffi.

    Stupisce che molti di essi fossero “teste calde”, emarginati con una sommaria fede cristiana: prelevarli per questo nobile compito era un modo per arginare una piaga sociale; inoltre, attraverso il giuramento alla Regola, durissime prove ed allenamenti ferrei i reietti erano forgiati perfettamente per il loro compito. [vi ricorda niente?]

    In tal modo si creavano killer spietati senza esitazioni, che i Musulmani, terrorizzati, soprannominavano Diavoli rossi; !!!!!!! nello stesso tempo erano fedelissimi alla Croce e soprattutto al loro Gran Maestro. Addirittura pare che gli iniziati dopo percosse e minacce psicologiche dovessero baciare il suo ano. Era loro intimato, infine, di sputare sulla Croce! Il gesto serviva a valutare la tempra dei nuovi ammessi: la fedeltà alla Croce poteva essere messa alla prova dopo una eventuale cattura. D’altro canto, per assurdo, chi vi sputava sopra praticava obbedienza agli ordini del Gran Maestro e dunque di un ministro del Signore! In battaglia ciascuno di loro aveva perfino l’obbligo di resistere da solo ad un intero reparto in caso di necessità. [vi ricordate JB n Vietnam?!]

    ....tutto torna raga...

    qui si fa un lungo sproloquio che però mette insieme la Orlandi, Izzo, MDF, e altri.
    http://donatellapapi.blogspot.com/2014/09/...no-ecco-la.html

    Mi sembra però interessante un racconto di Izzo di cui riporto alcuni stralci

    Da un racconto di Angelo Izzo: "Il rito di Valvisciolo"

    “Finito lo spettacolo degli ingressi Valerio e il Secco si allontanarono e andarono a passare la mattinata ad un pub in un paese della Ciociaria vicino Anagni. Fra panini, canapè, toast e birra fecero ora di pranzo. Ma la sentenza era prevista per il tardo pomeriggio. Decisero così di allungarsi ad un santuario non lontano in cui tanti anni prima avevano fatto un patto ed erano divenuti fratelli di sangue. L’ abbazia di Valvisciola, un’ abbazia Templare in gran parte in rovina. Entrarono nella cappella sconsacrata da secoli a pregare. Pregarono perché Angelo e Valerio fossero assolti. E pregarono alla maniera Templare come quando erano ragazzi. Terminando: “ Niente per noi o Signore, ma per la gloria del Tuo nome.” E furono assaliti dai ricordi.
    In quella cappella medioevale era successo qualcosa di molto importante tanti anni fa, lo racconta in uno scritto sempre nei suoi racconti Angelo. Scrive : “Finalmente arrivò il giorno degli iniziati al Sacro Ordine del Drago, della Croce d’ oro e della Rosa rossa. Era il giorno della candelora e la cerimonia cominciò con la lettura di un brano della regola Templare scritto da Bernardo di Chiaravalle e un bacio sulle labbra al Gran Maestro, una cosa molto simile all’ iniziazione dei Templari, ma poi passammo al rito di sangue. Eravamo in nove attorno ad un tavolo con il viso sprofondato nel buio. Tutti scalzi indossavamo delle tuniche bianche con sopra cucita in corrispondenza del cuore una rosa rossa. Oltre Colui che presiedeva la cerimonia c’eravamo io, Cowboy, Cubo, Virgilio, il Lupo, Marco, Vilfredo, e Marco il gemello. L’ unica flebile luce giallastra proveniva dalle centinaia di candele accese sul pavimento della grande sala. Altre candele erano sul tavolo intorno al corpo nudo della ragazza che era lì sdraiata, sembrava priva di sensi.
    etc etc

    chi fa uscire di galera Izzo?

    ora, rimettete insieme tutti i pezzi, con quel che sappiamo delle PSYOP, aquino, la chiesa di Seth e vi si comporrà il disegno.


    SERIAL KILLERS; Military, Michael Aquino, Church Of Satan, Process, Manson, Zodiac Killer (Post121)


    https://archive.org/details/serialkillersm...ackillerpost121

    per chi sa l'inglese il ragazzo del video arriva alle mie stesse conclusioni sull'etimologia stessa di ZODIAC vi invito a vederlo.

    Schermata_2020-02-16_alle_10

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    oddio, non proprio le stesse le stesse, ma insomma il collegamento che fa lui è più vicino a quello di FA e degli orologi.
    FA che mi ha detto che JB gli ha parlato di esperienze sataniste in gioventù

    questo Randy, ad esempio, anche senza citare JB e senza quindi sapere che THE SUSPECT era ufficialmente nelle stesse PSYOPS di M. Aquino dice le stesse cose. Attenzione:

    www.randyrocketcody.com/the-zodiac-black-magick-666/

    abbiamo anche un po' di date della permanenza di Aquino in Vietnam

    “Lt. Colonel Dr. Michael A. Aquino, Ph.D. Lt. Colonel, Psychological operations (Ret.) United States Army After commencing his military career as Cadet Colonel of the Santa Barbara High School Jr. ROTC in 1964, Michael Aquino was commissioned in the Regular Army as a Sr. ROTC Distinguished Military Graduate of the University of California in 1968. After a year with the 1/17th Cavalry, 82nd Airborne Division, he completed the PSYOP Officer Course at the John F. Kennedy Special Warfare School, in which he was among select students cross-trained with the concurrent Special Forces Officer Course. During 1969-70 he was assigned to the 6th PSYOP Battalion, 4th Group, Vietnam.”





    Gente per bene questi delle PSYOPS


    The program also involved heavy PSYOPs (Aquino’s expertise) using propaganda (by way of passing out flyers and playing cards that signaled death), straight up terrorism and believe it or not, creating fear among the populace by working off the superstitions of the civilians, such as the locals’ belief in vampires.”

    The Vietnamwar.info explains,

    “The forms of torture used to extract information during interrogation at PICs included rape, gang rape, rape using snakes, eels and other hard objects, rape followed by murder. Some reports revealed that the interrogation process also featured the use of electric shocks which was rendered by attaching military field telephone wires to the genitals and other sensitive organs of the body.”


    Letter mailed by the Zodiac Killer on March 13th 1971,“This is the Zodiac speaking. Like I have always said, I am crack proof. If the Blue Meannies are evere going to catch me, they had best get off their fat asses + do something. Because the longer they fiddle + fart around, the more slaves I will collect for my after life. I do have to give them credit for stumbling across my riverside activity, but they are only finding the easy ones, there are a hell of a lot more down there (referencing other murders). The reason I’m writing to the Times is this, They don’t bury me on the back pages like some of the others.”
     
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    Un sacco di carne al fuoco Dedo! Oltretutto cominciano a diventare veramente tante ste coincidenze.... cerco di darti una mano come posso sulla parte simbolica che sto approfondendo in questi giorni, per il resto casomai fammi qualche domanda specifica. Secondo me poi, la storia delle società secrete è una componente fondamentale sui cui poco si parla (almeno qui in italia). Intanto credo che la massoneria (come tante altre istituzioni non segrete) ha un canale privilegiato di arruolamento: la famiglia; In oltre credo che nei circoli interni difficilmente si liberi qualche posto (può succedere...ad esempio nelle estinzioni dei rami principali delle famiglie.)
    Sui Templari e il bacio dell' ano.... Io mi sono fatto l'idea che la cosa sia stata distorta dalla propaganda pontificia e che possa essere invece vero che durante il rito di iniziazione dovessero baciare (un' immagine) Anus cioè An; Se si guarda attentamente le immagini ricostruite del "Bafometto" (altro elemnto principe dell' accusa nel processo all' ordine) si noterà che è molto ma molto simile all' immagine del "Demone Pazuzu" (lo so il nome fa un pò ridere... ma tant'è ). Potete incontrarlo anche come Lamatshu Ed è spesso rappresentato con caratteristiche androgine; oppure come nell'immagine sotto "separato dalla sua parte femminile".
    800px-PazuzuDemonAssyria1stMil_2_0
    Lamashtu_Relief1
    lamashtu
    Tale demone il riferimento alla base della serie di lungometraggi dell' "Esorcista" . Un' immagine da un film della serie:
    jpg

    Sullo stemma dei Gonzaga, non sono esperto di araldica però..... i simboli son sempre quelli... e fanno riferimento sempre alla "mistica mesopotamica": Gli uccelli (solitamente predatori d'aria) sono i simbolo d' appartenenza familiare al terzo cerchio (Intellettuali e religiosi) il leone/Cane/scoprione il simbolo di apparteneza al secondo cerchio (quello per così dire Militare)
    Notare il leone rampante con la doppia coda da scorpione (rappresentato anche con due teste di serpente in certe tradizioni)
    La madre di tutti i simbolismi : Gobekli Tepe 10.000 A.C circa
    http://thesymbologist.thesymbologist.net/2...bekli-tepe.html
    gobeklitepe-t-sutun
    Ora son di corsa dopo ti posto un pò di link

    PS una roba che ho notato di recente anche se ot circa la faccenda di JB e il codice Enea. En Ea letteralemente in accadico dovrebbe significare "Il Signore dell' Acqua". (esisteva propio una divinità chiamata Ea o En Ea)
    pps Se l'ha già fatto notare Amicone (ora non ho l'articolo sotto mano) prendetela per una conferma :D

    Edited by Razihell - 16/2/2020, 17:07
     
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    si esatto, confermo

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    Si direi un bel po' di carne al fuoco...un barbecue della Domenica.
    Ripeto ad entrambi, dovreste leggere i testi di Sitchin...
    Sebbene questo autore ha subito forti critiche dalla scienza e dall'archeologia ufficiale per diverse motivazioni...
    In primis, tra lui e gli stessi contestatori, possiamo contare su un paio di mani, il numero degli esperti in grado di tradurre ed interpretare il linguaggio cuneiforme-pittorico in questione, che non è l'accadico, bensì la sua matrice originaria, il sumerico...
    Poi il senso comune ha ricamato molto sulle teoria di Sitchin, portandole anche a forzate e fasulle interpretazioni, o esagerazioni di vario genere...
    Da lui nasce la teoria degli ingegneri Elohim o Annuaki, e del pianeta Nibiru, su cui è stato molto ricamato negli anni scorsi.
    In secondo luogo, anche per la formazione dello stesso autore, vi è stata diciamo la mancanza di un sapere scientifico, che riscontrava molte delle sue teorie ed intuizioni...
    Ciò nonostante, ritengo che nelle sue opere ci sono delle intuizioni interessanti, degne di attenzione...
    Per Sitchin, gli insediamenti come quello di Goblekli hanno una spiegazione molto interessante.

    Come vedete il Cicap, ne discute ancora:

    www.cicap.org/n/articolo.php?id=273885

    Comunque, ciò che per me è innegabile, a prescindere su tutti i discorsi più complessi sui vari pianeti, è che nel sigillo sumerico "Va 243", non si sa, se per coscienza acquisita in maniera autoctona, o trasferita conoscenza superiore, o semplicemente fantasia appoggiata da un po di fortuna, ha innegabilmente provato che questo antico popolo fu il primo a rappresentare ed esprimere una visione eliocentrica di un sistema solare (che sia il nostro oppure no), cosa a cui siamo arrivati circa 5000 anni dopo...
    Questo è l'appunto che faccio pure a quelli del CICAP...
    Che sia il nostro sole oppure no, questi sono dettagli...
    Trovatemi un altro cazzo di esempio prima di Galileo e Copernico, dove viene rappresentato un sistema dove la stella è il centro, con i pianeti che gli orbitano intorno...

    Edited by JimMorrison84 - 16/2/2020, 19:29
     
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    io continuo il mio ragionamento e ricerca tra satanismi, psyops, Aquino e i fattacci di casa nostra.
    Questo sito mi incuriosisce, sembrerebbe una wiki con tutte le references in modo da informare gli elettori.

    Welcome to the CAVDEF election integrity wiki! The purpose of this wiki is to provide a comprehensive guide to election integrity in the United States. It's especially focused on explaining voting processes, chronicling suspect elections, and documenting election contractors.

    http://cavdef.org/w/index.php?title=Main_Page

    Benvenuto nella wiki sull'integrità elettorale del CAVDEF! Lo scopo di questa wiki è di fornire una guida completa all'integrità elettorale negli Stati Uniti. Si concentra soprattutto sulla spiegazione dei processi di voto, sulla cronaca delle elezioni sospette e sulla documentazione dei contraenti elettorali.





    non la mandano a dire. secondo loro JFK è stato ammazzato dall'American Security Council diretto dall'Aquino.

    http://cavdef.org/w/index.php?title=Michael_Aquino

    Gli articoli e i link contro Aquino sono innumerevoli, incredibile che quest'uomo sia ancora a capo dell'esercito nelle sue divisioni più oscure.

    A me interessa la questione del controllo mentale. http://cavdef.org/w/index.php?title=Mind_control_programs

    traduco

    Per decenni, la comunità dell'intelligence americana ha dedicato notevoli risorse allo studio del controllo mentale: sovvertendo il libero arbitrio di un individuo e ponendolo sotto l'influenza di altri. Uno dei programmi più noti di questo tipo è il progetto MKUltra della CIA, che è spesso diventato sinonimo di tutte le ricerche del governo degli Stati Uniti sul controllo mentale. In realtà, ci sono stati numerosi programmi di controllo mentale sovrapposti da diverse agenzie di intelligence statunitensi, tra cui OSS, CIA e intelligence militare.


    La CIA ha affermato che la sua ricerca si è conclusa nei primi anni '70 e ha incontrato poco più che un fallimento. Vi è, tuttavia, una notevole quantità di prove che suggeriscono che la ricerca sul controllo mentale ha avuto un discreto successo, è stata impiegata in operazioni segrete all'estero e in patria, e ha continuato segretamente oltre la sua conclusione ufficiale, usando spesso culti come fronti negabili. Per la comunità dell'intelligence americana, l'obiettivo finale del controllo mentale non è semplicemente il controllo degli individui, ma la formazione di intere società, una dottrina incarnata nel Programma Phoenix e il concetto di "Mindwar" di Michael Aquino.


    di ognuno di questi gruppi legati al mind control escono cose orrende.
    http://cavdef.org/w/index.php?title=The_Finders

    articoli dell'fbi e dell'washington post, per intendersi.

    altri che vengono dichiarati come collegati al progetto di controllo mentale non hanno una pagina ma se cercate con wiki c'è il raccapriccio. questi ad esempio si chiamano i Ripper Crew

    https://en.wikipedia.org/wiki/Ripper_Crew

    ma veniamo alle cose che ci interessano di più:

    i serial killers


    Come sostiene Dave McGowan in Programmed to Kill, il profilo standard dei serial killer come pazzi solitari guidati solo dai loro demoni interiori è spesso selvaggiamente impreciso. Quando vengono raccolte le prove di numerosi casi di alto profilo, c'è un numero sorprendente di parallelismi che creano un'immagine molto diversa del serial killer. Molte uccisioni in serie sono in realtà omicidi di significato politico, usati per proteggere le imprese criminali come il traffico di stupefacenti o gli anelli sessuali. Ancora più inquietante, ci sono spesso prove della programmazione del controllo mentale da parte dell'intelligence: militari, carceri, ospedali psichiatrici, medici, culti satanici, ecc. Tale programmazione è usata per condizionare questi "serial killer" a commettere crimini che altrimenti non avrebbero o confessare crimini che non hanno effettivamente commesso. Di conseguenza, il trattamento dei serial killer da parte delle forze dell'ordine e dei tribunali è pieno di irregolarità. Prima di commettere i crimini che li hanno portati alla notorietà, molti serial killer hanno ricevuto un trattamento estremamente indulgente fino al punto di nascondersi, evidentemente godendo della protezione come bene del governo. Una volta che non erano più necessari, furono costretti a cadere in caduta come un killer solitario, a cui fu impedito di mantenere la loro innocenza o di rivelare complici.


    elenco di serial killers che potrebbero essere stati creati da questi gruppi e in qualche modo "vittime" di operazioni di controllo mentale.

    Henry Lee Lucas e Ottis Toole - presunti funzionari di un culto satanico con connessioni militari e membri dell'alta società impegnati in omicidi politici
    Rafael Resendez-Ramirez - nato e cresciuto nello stesso ambiente di culto in Matamoros responsabile di Lucas / Toole e Adolfo Constanzo
    David Berkowitz - si è rivelato essere stato semplicemente un attivista per il culto delle "Quattro P" che era un ramo della Process Church
    Cary Stayner - ha confessato avidamente la sola responsabilità degli omicidi di Yosemite quando le prove hanno indicato una grande rete di traffico di droga
    Stanley Baker - ha confessato il coinvolgimento nel culto delle "Quattro P" al suo arresto
    John Linley Frazier - fu accusato e confessato degli omicidi del Dr. Victor Ohta e della sua famiglia, nonostante avesse l'aspetto di un successo professionale
    Herb Mullin - è stato diagnosticato un disturbo di personalità multipla e ha trascorso molto tempo in istituzioni psichiatriche cooptate
    Edmund Kemper
    Richard Chase
    Kenneth Bianchi - è stato diagnosticato un disturbo della personalità multipla, che gli psichiatri affiliati alla CIA hanno quindi contestato
    John Wayne Gacy - aveva molti legami politici e legami con l'anello del traffico sessuale di John Norman; ha mostrato segni di disturbo di personalità multipla
    Doug Clark
    Bobby Joe Long
    Richard Ramirez - ha commesso i suoi crimini come un chiaro satanista, dopo essere cresciuto in Messico vicino a operazioni di culto e pedofili
    Leonard Lake e Charles Ng
    Bob Berdella
    Gary Heidnik
    Jeffrey Dahmer
    Herb Baumeister
    Albert DeSalvo - quasi sicuramente incastrato per crimini che non ha commesso e ha alimentato confessioni fraudolente da un ipnotizzatore collegato alla CIA
    Arthur Shawcross - era un assassino in Vietnam come parte del Programma Phoenix prima di tornare a casa per applicare il suo addestramento militare ai cittadini statunitensi


    vi è proprio una pagina dedicata ai SERIAL KILLERS.
    Ovviamente c'è sia ZODIAC che il MDF.

    Udite udite.

    vi evito la introduzione perché un po' si ripete, andiamo dritti alle righe che ci interessano di più:


    Altri omicidi non hanno alcun motivo politico, ma si adattano al profilo degli omicidi di culto satanici o di una versione domestica del Programma Phoenix volta a terrorizzare il pubblico fino alla sottomissione. Sebbene questa sia senza dubbio una posizione controversa da assumere nei confronti dei serial killer, c'è spesso un numero sorprendente di elementi comuni nei casi di serial killer che indicano un qualche tipo di coinvolgimento governo / intelligence. Il "serial killer" presentato al pubblico è spesso un fallito che si assume la responsabilità delle azioni di gruppo o (in occasioni più rare) una pacchiana del tutto innocente.

    http://cavdef.org/w/index.php?title=Serial_killers

    MOSTRO DI FIRENZE


    http://cavdef.org/w/index.php?title=Serial...ter_of_Florence

    segue come in tutte le pagine copiosissima bibliografia e ref:

    BOOKS, BULLETS AND BAD OMENS, "Il Mostro di Firenze – Italy’s first serial killer", 2017/09/20
    Satanic cult allegations
    The Times UK, "Net closes on satanic high priest" by Richard Owen, 2001/04/05
    The Guardian, "Monster of Florence may still be alive" by Rory Carroll, 2001/08/07
    The Observer, "Italian mass killer 'was servant of Satanic sect'" by Rory Carroll, 2001/09/09
    The Telegraph, "Monster of Florence blamed for mutilations" by Bruce Johnston, 2002/07/06
    Sunday Herald, "Sixth Mutilated Corpse Revives 'Monster' Fears" by Hillary Clarke, 2002/07/07
    The Telegraph, "Monster of Florence 'killed on cult's order'", 2004/01/23
    BBC, "Cult theory in Italy murder probe", 2004/01/23
    Sydney Morning Herald, "Magic ritual men's club suspected of killing couples", 2004/01/24
    The Age, "Murder most foul", 2004/06/09
    The Australian, "Police name the man behind the Monster", 2006/06/06
    NewsBlaze, "Alexander Litvinenko and Satanic Society Ritual Murders" by T. Stokes, 2007/01/01: "A new suspect has now been charged with being the "Monster of Florence" And that is Francesco Calemandrei, a wealthy pharmacist, who is said to have implicated Satanists from the very top of society, including those close to Silvio Berlusconi, the intimate circle of Tony Blair and even an ex US President, I must not say more at this time."





    tradotto:
    Un nuovo sospettato è stato accusato di essere il "Mostro di Firenze". E questo è Francesco Calemandrei, un farmacista benestante, che si dice abbia implicato i satanisti ai vertici della società, compresi quelli vicini a Silvio Berlusconi, la cerchia intima di Tony Blair e persino un ex presidente degli Stati Uniti, non devo aggiungere altro in questo momento

    http://web.archive.org/web/20070101224534/...S/Opinions.html
    aprendo l'articolo prosegue:

    Similar crimes to this have been reported not by the British mainstream media, but by the underground press.
    Such groups as this have always existed, with tentacles into the higher reaches of politics, the church and Britain's WWII war effort. In 1996 a case was broken open at Tilbury docks, and bush meat parts from an Africa war zone were intercepted en route, these included parts of women's sexual anatomy. This particular ceremony is demonic, and demands a particular mindframe that is not normal.


    Crimini simili a questo sono stati segnalati non dai media mainstream britannici, ma dalla stampa clandestina.
    Gruppi come questo sono sempre esistiti, con tentacoli nelle aree più alte della politica, della chiesa e dello sforzo bellico britannico durante la Seconda Guerra Mondiale. Nel 1996 un caso fu aperto ai moli di Tilbury e parti di carne di arbusti provenienti da una zona di guerra in Africa furono intercettate lungo il percorso, comprese parti dell'anatomia sessuale delle donne. Questa particolare cerimonia è demoniaca e richiede un particolare schema mentale che non è normale




    Operation Gladio connection


    in questo articolo, sarà che è in inglese, mi sembra che fili tutto molto bene
    www.italianinsider.it/?q=node/5688

    "Le indagini sugli omicidi di Monster of Florence sono state riaperte, collegando gli otto doppi omicidi a una" strategia di tensione "e un nuovo sospetto di 86 anni, Giampiero Vigilanti, secondo le autorità locali. [...] Vigilanti, il nuovo sospettato, si ritiene abbia conosciuto Pietro Pacciani, uno dei quattro condannati; entrambi vivevano nel villaggio di Vicchio, nel Mugello, nel 1951, quando Pacciani uccise il suo rivale d'amore dopo averlo sorpreso con la sua ragazza. Poco dopo il primo doppio omicidio e prima dell'accusa di Vicchio, Vigilanti si arruolò nella Legione Straniera. Il pensionato è anche associato a gruppi di destra. [...] L'indagine riaperta esamina anche la teoria lanciata dall'avvocato Vieri Adirani 30 anni fa, che ha suggerito che i crimini di Monster of Florence fossero una "pista nera", suggerendo che i crimini servivano come distrazioni per i magistrati e l'opinione pubblica da ciò che stava accadendo in Italia durante la "Strategia di tensione". La "Strategia di tensione" italiana si riferisce ad atti terroristici negli anni '70 e '80 commessi da estremisti di destra, come i bombardamenti di Bologna del 1980, che miravano a spostare la colpa sui comunisti per sedare i movimenti comunisti e ottenere sostegno per la loro destra causa."


    Ora purtroppo non ho tempo di aprirmi tutti i link. Però forse ci fa un po' bene leggere le cose dalla stampa estera
    Andiamo a



    ZODIAC
     
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