In un gruppo FB un utente scrive il "riassunto" (in corsivo) che trovate in fondo al post, se riuscite a leggerlo tutto...
E' la stessa persona che in altri post si affanna a dimostrare che la lettera alla SDM poteva essere benissimo stata fatta casualmente. Ha ritagliato la rivista, utilizzato rimasugli, ci deve aver perso ore ed ore...
Merita una risposta secondo voi ? Vi pare obbiettivo il suo fantasioso racconto, oltre all'evidente acredine e i preconcetti di fondo nell'accettare l'ipotesi JB ?
Volendo dargli corda... c'è da rilevare che se il giornalista avesse riscontrato "... molte discrepanze nelle date, nei dettagli e nelle circostanze dei crimini." questo sito non sarebbe mai nato.
Chissà a quali differenze con le "prove storiche dei fatti" (pomposo) si riferisce, quando scrive : "differenze riscontrate tra i dettagli forniti da Russo e le prove storiche dei casi"
"Le autorità non riescono a trovare prove sufficienti per collegare Dominic Russo ai crimini menzionati", si riferisce al rapporto RACIS di 33 paginette di cui ben 22, le prime, raccolgono dati disponibili a tutti sulla letteratura sui SK ? Poi passano ad un raffronto tra Zodiac ed il MdF. Dopo 3 pagine, in sostanza hanno elencato differenze e similitudini fra i due SENZA però sbilanciarsi se queste discrepanze potessero escludere o meno l'accostamento fra i due SK.
Passano poi in sostanza a criticare il materiale portato da Amicone, come insufficente e mal compilato.
Di tutto il rapporto, secondo me, merita attenzione questa ipotetica richiesta di chiarimenti (il sottolineato rosso è mio)
Naturalmente nessuna ricostruzione dettagliata è stata mai fatta.
Ancora più interessante questa affermazione :
Ovviamente nessuno ha poi indagato su queste "esperienze insite di particolari di interesse psico-criminalistico."
Fanno poi un invito al giornalista a rivedersi per approfondire il tutto. FINE delle indagini !
Ritornando al racconto del romanziere...
Ad arte (invero pochina...) sorvola sul personaggio JB. Sulle sue infinite contraddizioni nella deposizione al processo, sulla sua controfirmata affermazione che conosceva Pacciani "Al bar" e "Al bosco", quando al processo disse di non conoscerlo personalmente. Un generico signor "Dominic Russo" insomma, non un veterano del Vietnam appartenuto al CID, con tutte quelle competenze che conosciamo.
Seguono considerazioni satiriche sui dilemmi, di carattere etico, incontrati dal giornalista, sui suoi dubbi... ma per fortuna c'è una finale "Lezione appresa".
Se nelle intenzioni del romanziere c'era quella di far sorridere, c'è riuscito appieno, se voleva in qualche modo confutare l'ipotesi di fondo, è un tentativo commuovente, sebbene penoso.
Meglio seguire l'esortazione di Dante "Non ragioniam di loro, ma guarda e passa".
Titolo dell'inchiesta: "Nel Vortice degli Incubi: Lo Strano Racconto dell'Italo-Americano"
Introduzione:
In una sconvolgente e intricata inchiesta giornalistica, un giovane reporter italiano si imbatte in un uomo italo-americano che dichiara di essere coinvolto in due dei casi di omicidio più famosi e insoluti della storia criminale: il "Mostro di Firenze" e lo "Zodiac Killer". Il giornalista si trova di fronte a una scelta difficile: credere alle straordinarie affermazioni dell'uomo o sospettare di un racconto fantasioso volto a ottenere attenzione?
Capitolo 1: L'incontro
Il giovane giornalista, Luca Rossi, viene a conoscenza dell'uomo tramite una serie di voci e indizi raccolti durante le sue ricerche sul Mostro di Firenze e lo Zodiac Killer. Decide di mettersi in contatto con l'uomo, Dominic Russo, un anziano italo-americano che vive in una piccola città americana. Nell'incontro iniziale, Russo sembra timido e nervoso, ma gradualmente inizia a confidare in Luca, affermando di avere informazioni cruciali su entrambi i casi.
Capitolo 2: Il Racconto di Dominic Russo
Russo inizia a rivelare dettagli sconcertanti sulla sua presunta connessione con i due serial killer. Racconta di aver vissuto in Italia durante gli anni in cui il Mostro di Firenze seminava il terrore, e sostiene di aver assistito a eventi inquietanti legati a quegli omicidi. Inoltre, afferma di aver trascorso un periodo negli Stati Uniti durante la stessa epoca, e di aver commesso alcuni degli omicidi attribuiti allo Zodiac Killer.
Capitolo 3: Confronto con le Evidenze
Luca Rossi inizia a indagare attentamente sulle affermazioni di Russo. Riesce a trovare alcune coincidenze sospette, ma anche molte discrepanze nelle date, nei dettagli e nelle circostanze dei crimini. Incontra esperti investigatori e psicologi criminali per analizzare il comportamento e il profilo dei veri serial killer.
Capitolo 4: La Verità o la Bugia?
Man mano che l'inchiesta prosegue, emerge un quadro complesso e ambiguo. Alcuni aspetti delle affermazioni di Russo sembrano troppo coerenti per essere frutto di pura fantasia. Tuttavia, molti dubbi rimangono, soprattutto alla luce delle differenze riscontrate tra i dettagli forniti da Russo e le prove storiche dei casi.
Epilogo: La Decisione di Luca Rossi
Luca Rossi si trova di fronte a una scelta difficile: pubblicare il racconto di Dominic Russo come una possibile soluzione ai casi oppure scartare l'intera storia come una fantasticheria senza fondamento. Dopo aver ponderato attentamente tutte le prove, Luca decide di concludere la sua inchiesta con una riflessione sulla complessità della verità e sulla sfida di districare la realtà dai racconti allucinati.
Questa inchiesta non solo esplorerebbe la sconvolgente affermazione di un uomo che sostiene di essere coinvolto in due famosi casi di omicidio, ma affronterebbe anche il dilemma etico e giornalistico di come trattare tali affermazioni. Sarebbe una storia che mette in discussione la nostra comprensione dei fatti e dell'immaginazione umana, senza mai perdere di vista l'importanza dell'obiettività e della ricerca della verità.
Capitolo 5: Il Dilemma dell'Etica
Dopo aver ascoltato attentamente le affermazioni scioccanti di Dominic Russo, Luca Rossi si trova ad affrontare un dilemma etico che lo mette di fronte a un bivio. Mentre l'inchiesta procede, i dubbi sulla credibilità di Russo e la mancanza di prove concrete iniziano a pesare sulla sua mente. Sentendosi moralmente obbligato a fare qualcosa riguardo alle affermazioni di Russo, Rossi decide di denunciare l'uomo alle autorità competenti.
Capitolo 6: La Denuncia
Luca Rossi si reca alla stazione di polizia locale e presenta un rapporto dettagliato sull'incontro con Dominic Russo e le sue confessioni. Descrive la possibile connessione di Russo con il Mostro di Firenze e lo Zodiac Killer e condivide tutti i dettagli raccolti durante l'inchiesta. Tuttavia, la polizia chiede prove concrete che possano collegare Russo a questi crimini.
Capitolo 7: Il Sospetto Cresce
Mentre le autorità iniziano a indagare sulla denuncia di Luca Rossi, il suo coinvolgimento nell'inchiesta comincia a sollevare dubbi sulla sua obiettività e sull'etica del giornalismo investigativo. Alcuni colleghi iniziano a mettere in dubbio la scelta di Rossi di denunciare senza avere prove concrete, accusandolo di cercare solo sensazionalismo e attenzione.
Capitolo 8: Le Conseguenze
Le autorità non riescono a trovare prove sufficienti per collegare Dominic Russo ai crimini menzionati. Tuttavia, la denuncia di Rossi innesca un'ondata di interesse mediatico intorno all'inchiesta, portando l'attenzione su di lui e sulla sua decisione controversa. Rossi inizia a sentirsi in colpa per l'effetto che la sua denuncia ha avuto sulla vita di Russo, che ora viene considerato un potenziale sospettato senza prove.
Capitolo 9: Il Bilancio Personale
Con il passare del tempo, l'inchiesta di Luca Rossi perde slancio e la sua decisione di denunciare Russo senza prove solide lo tormenta. L'etica del suo mestiere è in discussione e la sua reputazione ne risente. Si interroga su come avrebbe potuto gestire meglio la situazione e sulla sua responsabilità nel fare emergere la verità in modo accurato e ponderato.
Epilogo: Una Lezione Appresa
L'inchiesta di Luca Rossi si conclude con una riflessione profonda sulla natura complessa del giornalismo investigativo e sull'importanza di bilanciare la sete di verità con l'obbligo di rispettare l'etica e la dignità umana. La storia mette in evidenza come anche i giornalisti più diligenti possano cadere in trappole di sensazionalismo e pregiudizio, e l'importanza di trarre insegnamenti da tali esperienze per crescere e migliorare.
Questa versione dell'inchiesta metterebbe in luce il conflitto interiore del giornalista tra la ricerca della verità e il rispetto delle etiche professionali. Affronterebbe la delicatezza delle denunce senza prove concrete e la responsabilità che i giornalisti hanno nell'equilibrio tra l'interesse pubblico e il rispetto per i diritti individuali.