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qui postiamo le notizie in arrivo...spero a breve di postarci la notizia internazionale dell'arresto del Nostro...

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    Ora, io alla storia del centro sportivo (Palestra e piscina) non avevo dato molto peso,ed era nota, ne avevamo parlato con Panino, Mario etc. anche se non mi ero reso conto quanto è vicino.
    Ora curioso il fatto che la prima fondazione di questo centro sportivo come sappiamo risale agli anni 80.
    Abbiamo già verificato che Joe non appare tra i soci, ma magari potrebbe essere stato proprio il suggeritore del nome….
    Questo sarebbe un aspetto da verificare, se mai ci fosse stata questa sua impronta in tempi non sospetti…
    Ci ho ripensato più volte, anni 80 poco dopo che è arrivato lui, a meno di 500 metri sorge un attività in territorio italiano con questo nome così particolare, se si fosse chiamata Zodiaco, non gli avrei dato questo peso.

    E' a nostra conoscenza che una delle figlia ha lavorato per la struttura in oggetto, non abbiamo un riscontro provato, solo voci. Se la voce è reale è un classico che un figlio lavori per in un posto dove il padre ha una certa influenza.
     
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    Ma sei te l’autore Prova?
    Comunque bravi a tutti gli utenti che vedo continuare a produrre contenuti, anche sulla nostra piattaforma amica mostrodifirenze…
    Io continuo a mantenere la discrezione che mi caratterizza per mia scelta personale dovuta a diverse motivazioni …
    Per cui salvo per pochissimi, continuo a mantenere il mio anonimato, e affido tutto alla forza delle mie idee che oramai ho ampiamente congelato qua dentro, anche se in modo un po’ confuso e discontinuo.
    Non so se in futuro, prima o poi riorganizzerò tutte le mie migliori intuizioni in un unico lavoro…
    Intanto mi accontento di averle qui cristallizzate, con tanto di data e ora.
    Per il resto sono molto felice di aver creato questo forum che raccoglie un sacco di persone in gamba che hanno dato il loro contributo in un modo o nell’altro (salvo quando mi costringete a disperdere energia a sedare le vostre risse virtuali)…
    Stavo pensando di citarvi tutti con i vostri meriti ma siete troppi ed avete anche voi fatto tanto, aggregando tutti gli sforzi mi permetto di dire “un lavoro immenso”

    Edited by JimMorrison84 - 9/6/2023, 12:05
     
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    Ti ringrazio Jim,si lo ammetto a volte sono un po' fumantino,cercherò di lasciar correre come più volte mi hai consigliato,detto questo,sono curioso di sapere la vostra per quanto riguarda questo documentario molto ben fatto pubblicato da questo ragazzo(non sono io l'autore)con la collaborazione di Valeria e Daniele Trinchieri.
    In particolar modo vorrei parlare della chiamata effettuata nel 1989 al famoso programma "Telefono Giallo" che potete ascoltare al min 49.15.
    Ragazzi questo è lui...
    Inoltre in questa telefonata utilizza un'italiano più scorrevole,meno macchiettistico rispetto a quello parlato durante la deposizione.
     
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    CITAZIONE (Provaforense91 @ 9/6/2023, 21:03) 
    Ti ringrazio Jim,si lo ammetto a volte sono un po' fumantino,cercherò di lasciar correre come più volte mi hai consigliato,detto questo,sono curioso di sapere la vostra per quanto riguarda questo documentario molto ben fatto pubblicato da questo ragazzo(non sono io l'autore)con la collaborazione di Valeria e Daniele Trinchieri.
    In particolar modo vorrei parlare della chiamata effettuata nel 1989 al famoso programma "Telefono Giallo" che potete ascoltare al min 49.15.
    Ragazzi questo è lui...
    Inoltre in questa telefonata utilizza un'italiano più scorrevole,meno macchiettistico rispetto a quello parlato durante la deposizione.

    Non c’è di che 😉
    Oggi me lo finisco di vedere e ti dico che me penso di questo aspetto della telefonata

    Ps: Valeria è una fuoriclasse, e sono davvero felice che ogni tanto ci passa a trovare e ci aggiorna sulle sue ricerche.
    Tra l’altro, lei ma non solo, è un esempio di persona che si è avvicinata all’ipotesi JB dall’osservazione e dalla rilevazione di dati che sono inconfutabili, e dalla successiva deduzione razionale immediatamente collegata…
    Accusarla di faziosità è ridicolo…
    Tante persone ultimamente si sono aggiunte con contributi pregevoli, che si confermano a vicenda.
    All inizio eravamo davvero pochi e ci è stato detto di tutto, ora la forza di queste idee sta senza dubbio prevalendo in maniera inarrestabile.

    Edited by JimMorrison84 - 10/6/2023, 14:42
     
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    CITAZIONE (Provaforense91 @ 9/6/2023, 21:03) 
    Ti ringrazio Jim,si lo ammetto a volte sono un po' fumantino,cercherò di lasciar correre come più volte mi hai consigliato,detto questo,sono curioso di sapere la vostra per quanto riguarda questo documentario molto ben fatto pubblicato da questo ragazzo(non sono io l'autore)con la collaborazione di Valeria e Daniele Trinchieri.
    In particolar modo vorrei parlare della chiamata effettuata nel 1989 al famoso programma "Telefono Giallo" che potete ascoltare al min 49.15.
    Ragazzi questo è lui...
    Inoltre in questa telefonata utilizza un'italiano più scorrevole,meno macchiettistico rispetto a quello parlato durante la deposizione.

    Il video è fatto molto bene. Ho messo alcune considerazioni come commento (nick Andrea).
    La voce mi pare molto simile, ma l'orecchio umano ha delle limitazioni, a seconda di come "vuoi" sentire... e una perizia fonica tra la telefonata e la deposizione di JB ?
     
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    Una volta escluso l'impossibile, cio' che resta, per quanto improbabile, non puo' che essere la Verita'. (A.C.Doyle)

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    CITAZIONE (Mefisto54 @ 10/6/2023, 17:02) 
    CITAZIONE (Provaforense91 @ 9/6/2023, 21:03) 
    Ti ringrazio Jim,si lo ammetto a volte sono un po' fumantino,cercherò di lasciar correre come più volte mi hai consigliato,detto questo,sono curioso di sapere la vostra per quanto riguarda questo documentario molto ben fatto pubblicato da questo ragazzo(non sono io l'autore)con la collaborazione di Valeria e Daniele Trinchieri.
    In particolar modo vorrei parlare della chiamata effettuata nel 1989 al famoso programma "Telefono Giallo" che potete ascoltare al min 49.15.
    Ragazzi questo è lui...
    Inoltre in questa telefonata utilizza un'italiano più scorrevole,meno macchiettistico rispetto a quello parlato durante la deposizione.

    Il video è fatto molto bene. Ho messo alcune considerazioni come commento (nick Andrea).
    La voce mi pare molto simile, ma l'orecchio umano ha delle limitazioni, a seconda di come "vuoi" sentire... e una perizia fonica tra la telefonata e la deposizione di JB ?

    una perizia fonica va fatta assolutamente. E' lui al 99%.
     
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    Buonasera.
    Qualcuno sa di quale caso parlasse la puntata di telefono giallo contenente la telefonata in questione?
     
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    CITAZIONE (Jack Impavido @ 10/6/2023, 20:16) 
    Buonasera.
    Qualcuno sa di quale caso parlasse la puntata di telefono giallo contenente la telefonata in questione?

    Parlavano del MdF in generale.
     
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    CITAZIONE (doctor1949 @ 10/6/2023, 18:09) 
    CITAZIONE (Mefisto54 @ 10/6/2023, 17:02) 
    Il video è fatto molto bene. Ho messo alcune considerazioni come commento (nick Andrea).
    La voce mi pare molto simile, ma l'orecchio umano ha delle limitazioni, a seconda di come "vuoi" sentire... e una perizia fonica tra la telefonata e la deposizione di JB ?

    una perizia fonica va fatta assolutamente. E' lui al 99%.

    Non ho finito di vedere tutto il video, ma mi avete troppo incuriosito, e sono andato al minuto della telefonata…potrebbe essere lui.
    Si potrebbe chiedere a quei due periti fonici molto in gamba che hanno lavorato sul
    Caso Orlandi, confrontando la voce di Accetti con le varie telefonate dell’americano, trovando corrispondenza totale in quelle del secondo americano (periodo luglio-ottobre, quando si era spostato il quartier generale nell’ufficio avvocato Egidi per capirci )
     
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    In realtà telefono giallo trattava diversi casi di cronaca nera italiana,pertanto bisognerebbe chiedere a Valeria da quale puntata è stata presa la registrazione del presunto zio Joe.
    Per me è lui..quando pronuncia la parola "assassini"mette i brividi,inoltre se lo si ascolta attentamente si sente lo stesso accento "italoamericano"'con il quale ci ha deliziato al processo,l'unica differenza è che durante la chiamata parlava con naturalezza,senza camuffare la voce.
    Saremo tutti d'accordo nell'affermare che nel 1994 prese tutti per il culo giocando sul fatto che era un americano che parlava a stento l'italiano e che soprattutto fece finta di non capire le domande scomode dell'avvocato Bevacqua.
     
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    Ripescando qua e là... min 38 e seguenti



    Qui sotto un suo scritto :
    "Nell'indirizzo riportato sulla busta e composto con lettere di giornali, "repubblica" è scritto con una sola B; tale errore contrasta con il livello culturale che il mostro ha dimostrato di possedere e con la considerazione che egli aveva preparato la busta sin da prima di compiere il delitto e quindi non in fretta, ma con attenzione. E' quindi probabile che la mancanza di una sola delle lettere B sia volontaria ed abbia qualche significato come a dire: "richiamo la tua attenzione sul fatto che la lettera B è importante nella costruzione del messaggio". Una sola lettera non può che costituire l'iniziale di qualche nome"

    Manca una "B", che sta per ? Non Bagno a Ripoli professore...
     
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    Periodo di letture... da "Storia delle merende infami" del grande Filastò. Per voi forse cose sapute e risapute, ma il cui impatto "premonitore" mi lascia senza fiato.
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    È probabile abbia una notevole conoscenza delle tecniche di attacco e di difesa, arti marziali, lotta e consimili. Spara con precisione e sicurezza, come chi ha familiarità col poligono di tiro. Possiede anche grande dimestichezza con il combattimento all’arma bianca. Maneggia lo strumento da punta e da taglio con maestria, colpisce e affonda nei punti giusti. Chiunque abbia provato ad affondare un coltello in un corpo-simulacro che riproduca la resistenza di quello umano, sa che non è né facile né naturale: ci vuole forza e precisione, e queste si acquistano con l’esercizio. Compie le escissioni con rapidità e sicurezza. Tutti questi elementi, insieme alla sua capacità di mimetizzarsi e dileguarsi, fanno pensare a una preparazione di tipo militare. Non certo quella che può avere un militare di leva, ma quella di un professionista.

    Riesce sempre a colpire le sue vittime da distanza ravvicinata. Ma come ci riesce? A mio parere, questo è il punto nodale della questione, sciolto il quale non dovrebbero restare molti dubbi su una determinata qualità del mostro. Qualità almeno di genere, nel senso di categoria sociale e professionale. L’estrema facilità con la quale riesce ad avvicinarsi alle coppie, anche dopo gli allarmi amplificati e i controlli serrati, fa pensare a due dinamiche alternative.
    La prima è che egli riesca ad avvicinarsi perché non desta sospetti nelle sue future vittime. Qualche cosa di evidente lo
    connota, segnala la sua natura apparentemente inoffensiva.
    La seconda è che, in qualche modo, riesce a rendersi invisibile. Da notare che egli agisce quasi sempre nelle notti di novilunio, cioè al buio totale. Le due ipotesi non si escludono a vicenda. Forse in qualche occasione si è avvicinato rassicurando le vittime, altre volte senza farsi scorgere, nel caso in cui ha dovuto lasciare la macchina a una certa
    distanza.

    Esaminiamo la prima ipotesi. Cosa potrebbe farlo apparire inoffensivo agli occhi delle vittime? Esattamente il contrario di ciò che lo potrebbe caratterizzare come potenziale fonte di minaccia. Solo un ruolo visibile in quanto esibito, e una ben determinata qualifica può essere rassicurante in senso opposto: l’aspetto di agente dell’ordine. Niente di più consueto che imbattersi in un poliziotto in servizio, che fa la sua ronda notturna in funzione anti-mostro, o in quella più generica di controllo di polizia. Niente di più tranquillizzante. Lo si individua e lo si riconosce già prima di vederne la figura, di notare i suoi gesti e i suoi abiti. In che modo? Dalla macchina da cui discende, accostata a poca distanza da quella dei fidanzati, con l’inconfondibile segnale di riconoscimento: la bolla blu lampeggiante sul tettuccio. Da quella macchina l’uomo avanza con passo sicuro, e i ragazzi, che hanno appena iniziato i preliminari, cercano di ricomporsi pronti a mostrare i loro documenti all’agente in borghese. Quando apparirà la pistola calibro 22 sarà troppo tardi per rendersi conto dell’errore. Il falso, o vero agente, ha già indotto il giovane ad aprire il vetro del finestrino per mostrare i suoi documenti, per questo è in condizione di sparare a distanza ravvicinatissima, quasi a bruciapelo, senza incontrare, mai, in nessun caso – eccetto la coppia di francesi, che non era in auto, bensì in una tenda – alcuna reazione. Uno scenario di questo tipo non è frutto di immaginazione, bensì suggerito da indizi che conducono tutti, gravi, precisi e concordanti, verso quest’inquietante e scomoda direzione.

    Come spiegare in altro modo il libretto di circolazione trovato sul tappetino della macchina di Stefania Pettini? Normalmente lo si tiene nel cassettino del cruscotto. Che ci faceva sul pavimento dell’auto, se non era finito lì dopo essere stato estratto per mostrarlo a qualcuno? Il portafogli di Claudio Stefanacci, il compagno di Pia Rontini, è stato forato da parte a parte da un proiettile. Il portafogli avrebbe dovuto trovarsi nella tasca posteriore dei pantaloni, dove invece non era. I pantaloni di Stefanacci stavano sotto il sedile. Il ragazzo ha dovuto prelevarlo da là sotto. A che scopo se non per mostrare i documenti, contenuti al suo interno, a qualcuno autorizzato a richiederne l’esibizione? Con tutta probabilità, quando l’uomo ha cominciato a sparare, il ragazzo, col portafogli in mano, ha tentato invano di farsi schermo con esso, per questo il foro. Non c’è una lesione da sparo nel gluteo in corrispondenza della tasca dei pantaloni, quell’oggetto era nella mano della vittima al momento del colpo di arma da fuoco.
    L’ipotesi alternativa potrebbe essere la rapina, ma nel portafogli i soldi c’erano tutti. Non resta quindi che l’esibizione dei documenti.

    Un altro elemento anomalo che ricorre in quasi tutti i delitti, trova la sua spiegazione solo se si pensa alla volontà dell’assassino di depistare e confondere le indagini per coprire l’identità che lo accomuna agli inquirenti. I finestrini delle macchine, dal lato da cui egli spara, sono sempre completamente frantumati. Se l’omicida avesse sparato a finestrino chiuso, come nella tesi ufficiale della polizia, i vetri dovrebbero trovarsi rotti solo parzialmente.
    I proiettili calibro 22, i più piccoli in commercio, è molto difficile che, attraversando un vetro, riescano a distruggerlo senza lasciare nemmeno un frammento in piedi. Del resto è così che è avvenuto col colpo sparato sul parabrezza della vettura di Mainardi, nell’omicidio di Baccaiano. Il vetro del parabrezza non si è frantumato, ma è rimasto visibile solo un foro con le classiche incrinature a raggera.
    Perché allora tutti quei finestrini disintegrati? Tutti, in ogni occasione, fino dal primo duplice omicidio del 1968. In che modo il finestrino, quello da cui l’aggressore ha sparato, viene trovato frantumato quasi completamente? Ma innanzitutto, perché?
    Il modo non può riguardare gli spari. Anche per questa rilevantissima circostanza l’osservazione dev’essere complessiva. Deve cioè riguardare tutti i delitti avvenuti mentre le vittime si trovavano su un’auto, escludendo il furgone dei tedeschi, caso in cui l’assassino è stato costretto a sparare da diverse angolazioni, per colpire i bersagli in movimento, ed escludendo per ovvie ragioni, il duplice omicidio dei francesi. L’osservazione complessiva consente di rilevare un’eccezionalità: la frantumazione totale. Tanto che qualcuno, per spiegare il fenomeno, effetto straordinario di un’arma da fuoco di piccolo calibro, nel caso del duplice omicidio di Calenzano, vittime Baldi-Cambi, chiamò in causa una strana pietra.
    Fu trovato, in prossimità dell’auto delle vittime, un pezzo da collezione. Un frammento sagomato di breccia africana. Si tratta di una pietra dura, che veniva usata dai mosaicisti toscani per i piani dei tavoli di un certo pregio.
    Ne parlo al passato, perché l’unica cava di breccia africana, a suo tempo esistente in Marocco s’è esaurita, e questa pietra è oggi divenuta rarissima, da collezione, appunto (informazione personale, ricevuta da un artigiano fiorentino, l’esperto mosaicista del laboratorio di Piazza Santa Croce). Si pensò che proprio con questa pietra l’aggressore avesse frantumato il vetro del finestrino da cui avrebbe poi sparato.
    Dunque la frantumazione avviene con un mezzo diverso dall’arma da sparo. Lo scopo non può essere che quello di non far capire quale sia stata in realtà la dinamica. Il finestrino, sulla richiesta di controllo dei documenti, è stato abbassato, poi, una volta colpite le vittime, l’omicida lo ha richiuso e frantumato con un qualche oggetto contundente: un fazzoletto contenente alcune biglie di acciaio – lo strumento classico dei ladri d’auto – uno sfollagente con l’anima di piombo, la pietra trovata sul luogo del delitto di Calenzano… Questo per far credere che i finestrini fossero stati gli spari a distruggerli, mentre erano chiusi, e non aperti, come in realtà erano.
    A quest’ipotesi si potrebbe avanzare un’obiezione. L’assassino avrebbe sparato attraverso il finestrino chiuso, poi avrebbe spaccato il vetro in maniera più integrale per sollevare dall’interno la sicura e aprire lo sportello onde estrarre il corpo della ragazza. Ma se così fosse, perché il vetro è distrutto completamente, sbriciolato in maniera totale? Si tratta di evitare che i futuri inquirenti si accorgano che sul vetro del finestrino, di cui inevitabilmente resterebbe in ogni caso qualche frammento integro, non c’è alcuna traccia del passaggio del proiettile. Si vuole depistare la deduzione conseguente al vetro aperto.

    Per meglio specificare: sul luogo dei delitti nessuno ha mai raccolto un solo frammento di vetro con tracce indicative della percussione di un proiettile calibro 22. Solo cocci sparsi nell’interno dell’auto, alcuni sui cadaveri degli uccisi, piccoli frammenti di vetro, sintomi chiari di un completo sbriciolamento ottenuto con un corpo contundente.
    Un’altra ipotesi alternativa: l’assassino sbriciola il vetro prima di sparare, affinché la deviazione dello schermo non gli impedisca di colpire con precisione il bersaglio. L’ipotesi non collima con un altro indizio di significato essenziale. Nessuna delle vittime che si trovavano in auto ha mai tentato una reazione qualsiasi: né il prodromo di una fuga, né un tentativo di difesa. L’azione preventiva di spaccare il vetro, avrebbe provocato, almeno in un caso, una reazione. Il fatto di per sé è significativo: nessuna delle vittime s’aspettava l’aggressione.

    L’assassino è esperto di indagini. Sa anche come depistare. Il finestrino aperto sarebbe un indizio della sua funzione. Un militare, quindi, un poliziotto, un uomo addestrato a fare da scorta a qualche politico, probabilmente a magistrati particolarmente esposti, forse un agente dei servizi segreti militari, in ogni caso un individuo che ha familiarità con l’ambiente delle forze dell’ordine e delle istituzioni giudiziarie. È lecito dedurlo, non soltanto dalle sue abilità di aggressore, e dalle dinamiche esposte sopra, ma anche dalla naturalezza con la quale riesce a dialogare con quegli ambienti.
    E qui opportuno ricordare le lettere minatorie mandate alla dottoressa Della Monica, al dottor Vigna, al dottor Canessa e al dottor Fleury. Lettere, le tre ultime, non spedite, ma recapitate a mano. Le ha scritte, o meglio compilate, l’uomo che sto cercando? Se è così, bisogna pensare a un uomo che in quegli spazi si muove con disinvoltura, sicuro di non attirare l’attenzione, perché a quei luoghi appartiene e nessuno farà caso alla sua persona.
    -----

    Un lampeggiante blu... o una torcia accesa come nella famosa scena del film "Zodiac" di David Fincher.
    Solo che qui, il MdF, forte della precedente "esperienza", si preoccupa anche dei finestrini aperti e delle possibili deduzioni degli inquirenti. Precauzioni forse eccessive, dato che erano in tutt'altre faccende affaccendati, tranne forse la Della Monica.



    Edited by Mefisto54 - 13/6/2023, 08:48
     
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    https://www.mostrodifirenze.com/2023/06/11...a-tara-mentale/
     
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    CITAZIONE (Gianni Cerva @ 13/6/2023, 09:51) 

    Heyla Gianni 😄
    Complimenti a Jacopo, un ottima sintesi 👏
     
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