Il creatore delle "Macchine della Morte"

Un filo che parte dalla "Bus Bomb Letter" di Zodiac, passa da Milano,Brescia,Bologna, da Una Bomber, e porta fino alle stragi di mafia dei primi anni '90

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    grazie mille Antonio, sei stato molto preciso ;)
    In effetti, tempo fa, sul precedente forum avevo postato (per cui dovrei averlo da qualche parte) gli atti sempre di qualche commissione, in cui FMB stesso raccontava della cena con Titta...io in realtà l'avevo postata proprio perchè da essa emergeva questi problemi che Titta aveva avuto con dei sardi delinquenti che gli occupavano dei terreni a cui teneva, e si era lamentato con il direttore Mei che a sua volta lo aveva messo in contatto con FMB.
     
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    CITAZIONE (Antonio Peri @ 29/7/2020, 15:46) 
    Un piccolo dettaglio: pare sia appurato che l' "amministratore" dell'Anello, Titta, la sera prima di morire cenò con il colonnello del Sismi. I due fatti, almeno ufficialmente, non sono mai stati collegati.
    Leggevo una seduta della Commissione Parlamentare d'inchiesta sul terrorismo in Italia e sulle cause della mancata individuazione dei responsabili delle stragi ed ha suscitato la mia attenzione questo particolare:

    "-Quando la P2 organizzava qualche omicidio non aveva bisogno di gambizzare. Bastava portarlo al ristorante e somministrargli qualche sostanza per metterlo fuori gioco. [...] i servizi segreti [...] potevano distruggere un individuo, ma potevano distruggerlo anche a tavola somministrando determinate sostanze.
    - Che sostanze somministravano?
    - Piatti speciali. "

    Ed anche il questore Molinari, che riferì queste affermazioni, membro della P2, di Gladio, commissario del caso Tenco, fu ucciso nel 2005 giusto 5 giorni prima dell'udienza al processo che aveva intentato contro la Banca d'Italia. Questa è si un'altra storia ma in fondo sempre parte dello stesso impianto.
     
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    Interessante questa vicenda del questore Molinari, non ti nascondo che non la conoscevo nel dettaglio, grazie mille Antonio, interventi molto stimolanti!
    In effetti ultimamente vari utenti mi stanno segnalando un sacco di aspetti interessanti, che con calma vorrei approfondire...
     
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    io invece avevo molto approfondito il caso Molinari, molto tempo fa.
    contattai l'avvocato di quel che è stato buttato in galera con la solita poco credibile confessione.
    curiosamente l'omicida-capro espiatorio del delitto scelse proprio l'avvocato di famiglia della vittima. un po' strano non trovate.

    andò così: trovarono il questore morto, Arrigo per quanto anziano era un super agente, uno che da ragazzo aveva affrontato i marsigliesi in sparatorie da film, P2ista, Gladiatore, sicuramente passato da qualche servizio, un omone.

    Non fu facile da ammazzare infatti la stanza era a soqquadro, tutto spaccato. Il figlio che dormiva alla stanza al piano di sopra non sentì nulla.
    (sic) disse che la vicina autostrada probabilmente copriva il suono.
    per me, molto poco credibile.
    figlio per altro ricattabile e poco di buono, pare invischiato in storie di macchinette da gioco e gioco d'azzardo.
    Arrigo aveva un'altra figlia, l'avv. mi disse che "non stava bene", mi fece capire che dopo la morte del padre non si era mai più ripresa, che praticamente non parlava.
    Certo una morte shockante ma per una reazione così per me era segno che aveva capito qualcosa di terribile, troppo angosciante, e il fatto che l'avv. mi disse subito che con lei non fosse assolutamente possibile parlare mi fece venire il sospetto che invece qualcosa da dire l'avesse.

    In ogni caso, il questore morto, il figlio sopra non sente niente e i sospetti si accettano subito sul cuoco.
    Storia interessante: Arrigo a questa persona aveva dato una possibilità di redenzione, ex galeotto, probabilmente conosciuto nel suo lavoro precedente, Arrigo lo volle assumere perché come si evince anche dalla sua testimonianza alla commissione sarà stato un piduista sicuramente massone e probabilmente spione gladiatore ma aveva anche dei principi.
    Non era Vigna, per intendersi.

    Esemplare infatti la sua battaglia contro gli istituti bancari. Era una persona con capacità deduttiva e comprese che nell'emissione della moneta c'era un qualcosa di irrazionale, truffaldino, e così studiò il meccanismo e forte della sua conoscenza in giurisprudenza riuscì perfino a portare in giudizio gli istituti bancari del suo territorio.

    Sono convinto che per lui fosse un modo per far aprire gli occhi alla gente, creare un precedente giuridico per poi proseguire con le banche più grosse.
    Arrigo Molinari, insieme ad altri come Giaconto Auriti, è diventato uno dei simboli di chi si oppone all'emissione della moneta così come avviene oggi, i cosiddetti signoraggisti. Che si oppongono appunto al signoreggio bancario, ovvero la vendita del denaro creato dal niente, ex nihilo, fiat money, e rivenduto per di più con l'aggiunta di un interesse, che secondo loro costituisce un guadagno illegittimo.


    Sono contento che si sia parlato di Arrigo, per me un personaggio imprescindibile per comprendere alcune logiche.
    Al tempo lo approfondii bene. Mi piacerebbe riportarvi la sua ultima intervista appunto prima di morire, che ben spiega contro quali tipi di interesse si stesse scagliando.

    La settimana scorsa «il Giornale» aveva intervistato Arrigo Molinari, in occasione dell’udienza presso il tribunale civile su due ricorsi da lui presentati contro Banca d’Italia e Banca centrale europea. Ecco la testimonianza che stava per essere pubblicata.
    Dica la verità, avvocato Molinari: anche lei ce l’ha con Fazio. Infierisce.
    «Neanche per sogno. Io ce l’ho con la Banca d’Italia e con i suoi soci voraci banchieri privati».
    Cos’hanno fatto di così terribile?
    «Hanno divorato l’istituto centrale di Palazzo Koch, rendendolo non più arbitro e non più ente di diritto pubblico. Con un’anomalia tutta italiana».
    Ai danni dei risparmiatori.
    «...che adesso devono sapere esattamente come stanno le cose».
    Ci aiuti a capire.
    «Sta tutto scritto nei miei due ricorsi, riuniti ex articolo 700 del codice di procedura civile, contro la Banca d’Italia e la Banca centrale europea per la cosiddetta truffa del “Signoraggio“, consentita alle stesse fin dal 1992».
    Ricordiamo chi era, allora, il ministro del Tesoro.
    «Era un ministro sottile che ha permesso agli istituti di credito privati di impadronirsi del loro arbitro Bankitalia, e quindi di battere moneta e di prestarla allo Stato stesso con tasso di sconto a favore delle banche private».
    Il “Signoraggio“ è questo?
    «Il reddito da “Signoraggio“ a soggetti privati si fonda su una norma statutaria privata di una società di capitali, e quindi su un atto inidoneo e inefficace per la generalità, per cui i magistrati aditi dei tribunali di Genova, Savona e Imperia non troveranno alcun ostacolo derivante da un atto di legge. L’inesistenza di una disciplina normativa consente di accogliere i tre ricorsi senza problema di gerarchia di fonti».
    Le conseguenze del “Signoraggio“?
    «Rovinose per i cittadini, che si sono sempre fidati delle banche e di chi le doveva controllare».
    Tutta colpa delle banche?
    «Sarò più chiaro, la materia è complessa. Dunque: le banche centrali e quindi la Banca d’Italia, venuta meno la convertibilità in oro e la riserva aurea, non sono più proprietarie della moneta che emettono e su cui illecitamente e senza una normativa che glielo consente percepiscono interessi grazie al tasso di sconto, prestandolo al Tesoro».
    Non si comportano bene...
    «Per niente! Ora i cittadini risparmiatori sono costretti a far ricorso al tribunale per farsi restituire urgentemente il reddito da “Signoraggio“ alla collettività, a seguito dell’esproprio da parte delle banche private italiane che, con un colpo di mano, grazie a un sottile ministro che ha molte e gravi responsabilità, si sono impadronite della Banca d’Italia battendo poi moneta e togliendo la sovranità monetaria allo Stato che, inerte, dal 1992 a oggi ha consentito questa assurdità».
    Un bel problema, non c’è che dire.
    «Infatti. Ma voglio essere ancora più chiaro. L’emissione della moneta, attraverso il prestito, poteva ritenersi legittima quando la moneta era concepita come titolo di credito rappresentativo della Riserva e per ciò stesso convertibile in oro, a richiesta del portatore della banconota».
    Poi, invece...
    «Poi, cioè una volta abolita la convertibilità e la stessa Riserva anche nelle transazioni delle Banche centrali avvenuta con la fine degli accordi di Bretton Woods del 15 agosto 1971, la Banca di emissione cessa di essere proprietaria della moneta in quanto titolare della Riserva aurea».
    Lei sostiene che Bankitalia si prende diritti che non può avere.
    «Appunto. Prima Bankitalia, nella sua qualità di società commerciale, fino all’introduzione dell’euro in via esclusiva e successivamente a tale evento, quale promanazione nazionale della Banca centrale europea, si arroga arbitrariamente e illegalmente il diritto di percepire il reddito monetario derivante dalla differenza tra il valore nominale della moneta in circolazione, detratti i costi di produzione, in luogo dello Stato e dei cittadini italiani».
    Un assurdo tutto italiano, secondo lei.
    «Certamente. Sembra un assurdo, ma purtroppo è una realtà. L’euro, però, è dei cittadini italiani ed europei, e non, come sta avvenendo in Italia, della banca centrale e dei suoi soci banchieri privati».
    Quasi tutto chiaro. Ma che si fa adesso?
    «Farà tutto il tribunale. Dovrà chiarire se esiste una norma nazionale e/o comunitaria che consente alla Banca centrale europea, di cui le singole banche nazionali dei Paesi membri sono divenute articolazioni, di emettere denaro prestandolo e/o addebitandolo alla collettività. L’emissione va distinta dal prestito di denaro: la prima ha finalità di conio, il secondo presuppone la qualità di proprietario del bene, oggetto del prestito».
    Lei, professore, ha fiducia?
    «Certo. La magistratura dovrà dire basta!».


    Non hanno fatto in tempo a fare la prima udienza, davvero una brutta storia che ben spiega contro chi stiamo combattendo e quanto siano determinati a mantenere il loro assurdo potere.

    In ogni caso, torniamo all'omicidio.
    Tutti cercano ovviamente questo cuoco con precedenti penali (rapina mi pare).
    D'altronde se il figlio dormiva dormiva.
    Il soggetto come vi dicevo si presenta, evidentemente lo conosceva, all'avvocato di Arrigo, giurando di non essere stato lui e chiedendogli il d'affari.
    Primo elemento che mi fece pensare in modo importante alla sua innocenza, o estraneità.

    L'avv. gli credette, gli disse che l'avrebbe difeso, e di costituirsi che se era innocente scappare sarebbe stato peggio.
    Ma il cuoco, conoscendo sbirri e secondini perché ne aveva già passate, non gli crede e scappa.
    Gli ripete che non è stato lui, che deve credergli, che non avrebbe mai fatto male ad Arrigo, che aveva creduto in lui, dato un lavoro ad un avanzo di galera e dato modo di rifarsi una faticosa ma onesta vita tranquilla, con cui manteneva la famiglia al sud.

    Salvo poi, poche ore o giorni dopo, invece non solo farsi rintracciare ma addirittura costituirsi senza tentare in processo la minima difesa.
    Per me studiando il caso fu assolutamente ovvio che il soggetto venne trovato e pesantemente minacciato negli affetti, motivo per cui si è inghiottito l'assunzione di responsabilità di un atto assolutamente improbabile.

    E stupido, nella versione ufficiale. Ma chi va a rubare in camera di un ex questore di 90 kg addestrato probabilmente dalla cia. sapendolo. dai. per cosa. per rubare 200 euro e perdere il lavoro. assolutamente non credibile.

    Tendo in ogni caso ad escludere JB da questa vicenda, anche se ormai non si sa più quante ne abbia fatte. E' plausibile pensare che i due si siano conosciuti, questo si.
     
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    per chi volesse approfondire il soggetto consiglio https://luigitenco60s.forumfree.it/?t=53948314


     
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    CITAZIONE (dedobiker @ 7/8/2020, 09:53) 
    Tendo in ogni caso ad escludere JB da questa vicenda, anche se ormai non si sa più quante ne abbia fatte. E' plausibile pensare che i due si siano conosciuti, questo si.

    Certo Dedo, ho tirato in ballo il questore Molinari solo perchè fece queste affermazioni in Commisssione stragi:

    "-Quando la P2 organizzava qualche omicidio non aveva bisogno di gambizzare. Bastava portarlo al ristorante e somministrargli qualche sostanza per metterlo fuori gioco. [...] i servizi segreti [...] potevano distruggere un individuo, ma potevano distruggerlo anche a tavola somministrando determinate sostanze.
    - Che sostanze somministravano?
    - Piatti speciali. "


    E mi è venuta in mente la cena che FMB e Titta ebbero la sera prima che quest'utltimo morisse ;)
     
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    si esatto volevo dire lo stesso...credo Antonio avesse tirato fuori questa testimonianza, che in effetti fa riflettere se pensata in relazione a questa famosa ultima cena.
     
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    Miei cari lettori, oggi ho avuto un confronto illuminante con il mio amico Jack Impavido, che ogni volta mi da degli spunti davvero pertinenti, e interessantissimi.
    Entrambi, abbiamo la comune idea, che ci sta un altro personaggio che va assolutamente inquadrato nella strategia malefica portata avanti dal Nostro per decenni...ed è pure questo un pezzo davvero importante.
    E voglio farlo anche con questa metafora scacchistica, che penso era un altro modo di pensare, un altra filosofia che viene riflessa dal suo modo di agire.
    Dobbiamo immaginare che il Nostro in termini assoluti si vedeva come il giocatore che muoveva tutti i pezzi...per cui, in termini scacchistici possiamo dire che era rappresentato dal Re, dal Re dell'armata nera, il Re della Notte come l'ho soprannominato io ormai da un po' di tempo.
    Tutti i pezzi, hanno eguale valore, cambia solo la loro capacità di muoversi nella scacchiera, per svolgere l'uniche finalità per cui esistono:
    Eseguire le direttive del Re al fine di proteggere il Re stesso, e provare ad annientare l'armata avversaria fino a dare lo Scacco Matto al Re avversario.
    Nei prossimi giorni aprirò un tread apposito chiamato "L'armata degli scacchi" in cui presenterò quello che io ipotizzo sia stato l'organigramma della rete informativa-operativa del Re della Notte.
    Oggi andremo a parlare di un nuovo pezzo, un pezzo davvero importante: uno dei due cavalli neri.
    E nel fare questo mi fa piacere ricordare ed omaggiare la circostanza scoperta da Panino, che in un manuale del Cid vi era proprio una scacchiera con un pezzo in bella vista insieme al revolver...

    Edited by JimMorrison84 - 13/8/2020, 16:13
     
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    Sta diventando di dominio pubblico.
    Da Fontana a Bologna passando per il rapido.
    Da leggere.
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    In tema piazza Fontana è curioso come i primi in assoluto delle forze dell'ordine ad arrivare sul luogo dell'attentato furono 2 agenti di polizia ed un giovane apprendista commissario alla sua prima uscita in assoluto in veste di caposquadra, A.S., noto anche in ambito MDF.
    Da quella prima missione iniziò poi la sua importante carriera.

    Curioso anche il fatto che la sede della Curia Arcivescovile di Milano sia proprio nel palazzo di fianco dove esplose la banca.
     
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    Ammiraglio Fulvio Martini direttore del SISMI 1984 - 1991– dichiarazioni 27.10.1993:
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    Non ricordo quale sia stato l’elemento scatenante che determinò, infine, l’allontanamento del Mannucci da Firenze. C’erano comunque già da tempo ragioni di incompatibilità ambientale che consigliavano il suo allontanamento. Ricordo che era in rotta di collisione con il dr. Vigna e, in precedenza, anche con il capo della prima divisione

    Piccola curiosità: l'amm. Martini aveva il nome di battaglia "Ulisse" :)
     
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    Una volta escluso l'impossibile, cio' che resta, per quanto improbabile, non puo' che essere la Verita'. (A.C.Doyle)

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    FMB , presente in loco a Bologna. Incriminato, poi assolto. A memoria, ma potrei sbagliare, sembra coinvolto anche a Milano 1969. Coinvolto in tutte le porcate di quel periodo. Il collegamento fra Sismi e agenti USA e' ipotetico , ma alquanto probabile. E a Firenze dimorano JB, OdA, FMB. Oltre a Senzani e alcuni gruppi terroristici come quelli sgominati in Via Latini, o al bar di Sorgane ( gruppo della Benedetti). Quindi nessuna meraviglia se come detto parecchie volte, la psicopatia di uno sia stata coperta per sfruttarla in ambito terroristico per impedire il compromesso storico. Anzi, indagare sui delitti, deviava energie ed uomini , da indagini sui varii covi presenti nell'area. E guarda caso , anche le bombe sui treni ( 1974 e 1984) vengono messe a Firenze.

    Edited by doctor1949 - 4/9/2020, 20:10
     
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    doctor1949 siamo tutti, o quasi, d'accordo su questo forum su quello che dici.
    Tra l'altro non dimentichiamoci delle bombe forse di "prova" piazzate sempre a Firenze nel 1985 in via D'Angiò e nel 1987 in via Toscanini oppure dell'arsenale bombarolo e chissà di quale altro armamentario trovato nell'appartamento in uso a FMB, inoltre ricordiamoci anche che Senzani abitava in Borgo Ognissanti vicino ai carabinieri che "indagavano" sul MDF e su tante altre cose che hanno visto Firenze "capitale" di tante storie deviate.

    Queste cose sono state già riportate nelle varie discussioni anche qui sul forum.
    Di tanto in tanto aggiungo /amo piccoli dettagli che potrebbero risultare interessanti ai fini del puzzle che staimo provando a completare.

    Gazza21 particolare il fatto che riporti circa la presenza di un centro SISMI a San Francisco, città proprio dove avvennero gli incontri tra Virgilito e JB e dove viene tirato in ballo anche il Consolato d'Italia di quella città. Magari il centro SISMI era proprio in seno al Consolato?
    Questo dettaglio illuminerebbe un punto di vista in più sulle deposizioni di Virgilito.
    dedobiker che dici?
     
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    Riporto un po di elementi utili al puzzle "Bologna":

    Il tedesco presente a Bologna il giorno della bomba Thomas Kram:
    CITAZIONE
    [...] Allo scoppio della bomba che provocò la strage di Bologna, quindi, decise di andare subito a prendere la corriera per raggiungere Firenze [...].

    Dice Marco Affatigato, legato ad Ordine Nuovo ed utilizzato come "capro espiatorio" per Ustica e Bologna dal SISMI tramite FMB:
    CITAZIONE
    [...]Tutti (le intelligence intendo) sin dal maggio 1980 sapevano che un fatto grave sarebbe accaduto a Bologna nel corso dell’estate… l’intelligence francese, come quella americana, come quella tedesca, come… quella italiana che anziché attivarsi per prevenirlo e cercare di evitarlo, sin da giugno si attivò per “coprire” il “fatto grave che sarebbe avvenuto a Bologna” dando l’incarico all’allora tenente colonnello Federigo Mannucci Benincasa (Capo Centro Sismi a Firenze e non è da sottovalutare il fatto che precedentemente era stato Capo Centro Sismi a Padova) di indicare il mio nome come autore dell’attentato sotto la sigla Nar… l’attentato di Bologna, che non è collegato a Ustica come sino ad oggi si pensava, doveva aver luogo e l’intelligence italiana “doveva coprirlo”… e da qui i depistaggi sul mondo di estrema destra… [...]

    CITAZIONE
    [...]Fatto sta che il Sismi era a conoscenza di un “fatto grave” che sarebbe avvenuto a Bologna e di questa “conoscenza” , pur non sapendo la data, ne aveva informato il capocentro Sismi di Firenze prima del fatto di Ustica. Tutto lascia supporre, in tempistica, che ciò sia avvenuto nella prima quindicina del mese di giugno. Ma a questa domanda dovrebbe rispondere il Colonnello Mannucci Benincasa».[...]
     
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    State facendo tutti degli ottimi interventi, delle ottime osservazioni, e delle ottime riflessioni.
    Mi dispiace che in questo periodo ho avuto meno tempo a disposizione, avrei voluto completare una serie di nuovi post che ho ancora in bozza.
    Per cui raccolgo anche la metafora di Antonio del puzzle che tutti stiamo cercando di completare insieme, e vi dico facciamolo insieme...
    Allora il nuovo "Cavallo Nero" su cui io e Jack Impavido abbiamo aperto un focus è Paolo Bellini.
    Ci sono una serie di circostanze intorno alla vita di questa persona che si incastrano con una serie di vicende che stiamo analizzando sotto la nostra ottica Jb.

    1- Era a Bologna poco prima della deflagrazione, ci stanno foto e video, non si sa a che fare, e viene se non dico una sciocchezza tirato in mezzo dalla cellula di Kram che soggiornava al Jolly insieme la squadra del nostro.

    2- Pare "sia andato in carcere" a "svolgere funzioni speciali" , proprio come Mr Stark, per cui in seguito verrà anche ringraziato.

    3- Da diverse testimonianze, pare la persona che consigliò il nucleo stragista corleonese di primi anni novanta con le parole:
    " Se elimini un magistrato, lo Stato ne manda un altro, se distruggi la Torre di Pisa, è come far fuori un intera città"

    Questo credo sia un elemento importante, se riuscissimo a collegarlo e provare il suo ruolo nella scacchiera sarebbe un passo fondamentale per arrivare a comprendere tutte le dinamiche.
     
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