Il creatore delle "Macchine della Morte"

Un filo che parte dalla "Bus Bomb Letter" di Zodiac, passa da Milano,Brescia,Bologna, da Una Bomber, e porta fino alle stragi di mafia dei primi anni '90

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    Si , Bellini era a Bologna con Kram, in carcere con Stark ed in contatto diretto con il mafioso Antonino Gioè, anche lui poi ucciso in carcere a quanto pare.
    Un tipo misterioso Bellini, al centro anche lui di vari misteri.
    Arrestato tra l'altro proprio a Firenze.
    Fu anche utilizzato dai Carabinieri per recuperare dei quadri rubati dalla Pinacoteca di Modena. Alcuni pensano questa sia una copertura affidatagli dai servizi per introdursi in alcuni ambienti.
    Ultime notizie lo davano titolare di una pizzeria nella zona di Reggio Emilia e sposato con una donna bulgara.

    A questo proposito segnalo personaggi sempre presenti nei misteri italiani sui quali forse converrebbe approfondire:

    - Paolo Bellini
    - Elio Ciolini
    - Giustino De Vuono
     
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    CITAZIONE (Antonio Peri @ 8/9/2020, 14:59) 
    Si , Bellini era a Bologna con Kram, in carcere con Stark ed in contatto diretto con il mafioso Antonino Gioè, anche lui poi ucciso in carcere a quanto pare.
    Un tipo misterioso Bellini, al centro anche lui di vari misteri.
    Arrestato tra l'altro proprio a Firenze.
    Fu anche utilizzato dai Carabinieri per recuperare dei quadri rubati dalla Pinacoteca di Modena. Alcuni pensano questa sia una copertura affidatagli dai servizi per introdursi in alcuni ambienti.
    Ultime notizie lo davano titolare di una pizzeria nella zona di Reggio Emilia e sposato con una donna bulgara.

    A questo proposito segnalo personaggi sempre presenti nei misteri italiani sui quali forse converrebbe approfondire:

    - Paolo Bellini
    - Elio Ciolini
    - Giustino De Vuono

    Esattamente Antonio hai individuato punti essenziali ;)
     
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    Scusate la mia assenza, questo settembre mi ha preso un po' alla sprovvista su tanti fronti. Ottimi interventi ragazzi, grazie di cuore a tutti per battere così tenacemente questa pista con intuizioni alle volte davvero sorprendenti.
    Credo sinceramente che questa discussione sia ORO, una vera vena d'oro nelle oscure e profonde caverne di questo paese in cui tutti amano dimenticare.
    Spero di non sembrare pomposo nel sostenere che le vittime delle stragi meritano i nostri studi e disquisizioni, più o meno puntuali, è un modo per non dimenticare e pretendere la giustizia che meritano.
    Ricordo ancora il giorno in cui quando mettemmo l'archiviazione di Fontana sul vecchio forum ci arrivò addosso una valanga di fango, financo la chiusura dello stesso pur di non parlarne, al tempo nessuno voleva ammettere questa fin troppo eloquente evidenza.
    E' bello sapere che in pochi mesi ci siamo trovati in molti su questa pista.
    Spero di tornare operativo quanto prima. Bologna è la chiave. Continuiamo così' senza paura, se anche non si arriverà mai ad una verità giudiziaria, e probabilmente neanche giornalistica-mainstream, le vittime e i loro parenti meritano che qualcuno capisca chi li ha fatti fuori e perché. Troppa gente innocente è stata strappata in quelle decadi.
    Nella "mia" discussione psyop farò presto un intervento sull'istituzione del segreto di stato.
    Ovviamente si ricollega a questo filone e spiega perché non arrestino il soggetto, ma non a pubblico qui per non spostare il focus della discussione che mi sembra stia andando come un treno. E speriamo che a sto giro nessuno ci metta un ordigno sopra :D

    A presto
     
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    Riprendiamo questo filo in mano, e per rincuorarvi che non siamo affatto fuori strada, vi pubblico questo interessante documento redatto dal COPASIR
    (COMITATO PARLAMENTARE PER I SERVIZI DI INFORMAZIONE E SICUREZZA E PER IL SEGRETO DI STATO), dove mi sembra di capire che si giunga alle stesse nostre conclusioni:

    www.camera.it/_bicamerali/sis/documen/xii34_1.htm


    "38. La vicenda di Federigo Mannucci Benincasa

    Inquietante ed a suo modo emblematica appare la vicenda del colonnello Federigo Mannucci Benincasa, responsabile del Centro di controspionaggio di Firenze dal 29 gennaio 1971 al 28 febbraio 1991.

    E’ vicenda singolare per l'inamovibilità di questo funzionario, nonostante gli interrogativi che hanno contrassegnato il suo incarico di alta responsabilità: per un ventennio egli è stato capocentro in una città che è delicato e primario punto geografico di incontro di notevolissimi interessi e di interscambi a raggio internazionale, entro un'area tradizionalmente ad altissima densità massonica.

    Si è accertato che il colonnello Federigo Mannucci Benincasa è stato, di concerto con un ufficiale del Servizio informativo dell'aeronautica, il colonnello Umberto Nobili, l'autore di una lettera anonima al Procuratore della Repubblica di Roma (preceduta da una telefonata ugualmente anonima risultata del Nobili), con la quale si indicava Licio Gelli quale mandante dell'omicidio del giornalista Mino Pecorelli.

    Sempre in collaborazione con il colonnello Nobili egli fece pervenire un'altra lettera anonima al giudice istruttore Gentile, titolare dell'inchiesta sulla strage alla stazione di Bologna, segnalando il coinvolgimento di Gelli nella strage compiuta sul treno Italicus e in quella del 2 agosto 1980.

    Mannucci Benincasa risulta essersi inserito in varie maniere nel processo relativo a quest'ultima strage, trovandosi a Bologna nei momenti cruciali delle indagini, violando il segreto circa gli accertamenti sugli esplosivi e stabilendo un rapporto diretto con gli inquirenti, al fine di orientarne l'attività.

    Deve essere inoltre ricordato il modo del tutto anomalo con cui ha gestito il patrimonio informativo su Licio Gelli agli atti del suo Centro di controspionaggio (del quale Gelli è peraltro sospettato di essere un informatore), garantendo una sorta di cordone sanitario intorno alla figura del maestro venerabile della loggia P2. Il Mannucci Benincasa non trasmetteva le informazioni in suo possesso agli altri organi di intelligence o investigativi richiedenti (pregiudicando gravemente, negli anni 70, i tentativi di far luce sull'identità e sulle attività svolte dal capo della loggia P2), ma preferiva farne un uso del tutto personale.

    La sentenza istruttoria del dottor Grassi evidenzia i rapporti del colonnello Mannucci con le vicende gelliane e il gruppo di potere che ha operato dal 1970 al 1981 all'interno del Servizio segreto militare.

    La ricordata sentenza ordinanza del dottor Grassi ha disposto la trasmissione del provvedimento, nonché degli atti più rilevanti, alla Procura della Repubblica di Roma, affinché proceda nei confronti di Mannucci Benincasa e di altri (trattasi di Maletti, La Bruna, D'Ovidio, Nobili, Musumeci, Belmonte e Gelli) per i delitti di cui agli articoli 283 e 305 c.p.(45)

    Si deve inoltre ricordare che, nell'istruttoria relativa alla strage di Ustica, il Mannucci Benincasa ha ricevuto comunicazione giudiziaria per i delitti di cui all'articolo 476 c.p., in relazione agli articoli 490 e 351 c.p.(46). Attorno al colonnello è infine in corso un'investigazione per accertare l'eventuale suo coinvolgimento nella organizzazione e custodia di un deposito d'armi e munizioni da guerra fortuitamente ritrovato nel marzo 1993 in un locale che, a detta del proprietario, è stato per anni nella disponibilità appunto del responsabile del Centro SISMI di Firenze.

    Concludendo, c'è da chiedersi quali protezioni abbiano consentito, nel lungo arco di venti anni, la permanenza, in un incarico cosi delicato, di un soggetto che ha operato in modo tanto anomalo e con una visione così personale degli interessi del Servizio.(47)
    "
     
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    CITAZIONE (JimMorrison84 @ 1/11/2020, 15:53) 
    Attorno al colonnello è infine in corso un'investigazione per accertare l'eventuale suo coinvolgimento nella organizzazione e custodia di un deposito d'armi e munizioni da guerra fortuitamente ritrovato nel marzo 1993 in un locale che, a detta del proprietario, è stato per anni nella disponibilità appunto del responsabile del Centro SISMI di Firenze.

    Il piede a terre si trovava in pieno centro storico a Firenze e furono trovati armi ed esplosivo del tutto compatibile con quello utilizzato sui treni.
    Il monolocale non era lontanissimo dall' appartamento dove viveva Senzani e poi neanche da quello utilizzato da FMB come ufficio.
    Ma queste sono coincidenze geografiche, il centro di Firenze in fondo non è poi così grande.
    Se vogliamo buttarla nelle coincidenze, però, aggiungerei anche che il proprietario del piede a terre era un nobiluomo originario della provincia di Arezzo.
    Tutte curiosità geografiche che ho segnalato nell'altra discussione, comunque.
     
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    CITAZIONE (Antonio Peri @ 2/11/2020, 09:29) 
    CITAZIONE (JimMorrison84 @ 1/11/2020, 15:53) 
    Attorno al colonnello è infine in corso un'investigazione per accertare l'eventuale suo coinvolgimento nella organizzazione e custodia di un deposito d'armi e munizioni da guerra fortuitamente ritrovato nel marzo 1993 in un locale che, a detta del proprietario, è stato per anni nella disponibilità appunto del responsabile del Centro SISMI di Firenze.

    Il piede a terre si trovava in pieno centro storico a Firenze e furono trovati armi ed esplosivo del tutto compatibile con quello utilizzato sui treni.
    Il monolocale non era lontanissimo dall' appartamento dove viveva Senzani e poi neanche da quello utilizzato da FMB come ufficio.
    Ma queste sono coincidenze geografiche, il centro di Firenze in fondo non è poi così grande.
    Se vogliamo buttarla nelle coincidenze, però, aggiungerei anche che il proprietario del piede a terre era un nobiluomo originario della provincia di Arezzo.
    Tutte curiosità geografiche che ho segnalato nell'altra discussione, comunque.

    Esattamente Antonio, hai individuato il nocciolo, ed i luoghi essenziali che gli gravitano intono, come elettroni...
    Ti ringrazio sempre, visto i tuoi interventi, sempre di qualità, e pertinenti!
    Vero che il centro è piccolo, anche se, mi chiedo, come abbiamo fatto in passato, mettendo tutti i puntini su mappa...magari anche con i delitti segnalati, che immagine ne verrebbe fuori.
     
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    www.ilfattoquotidiano.it/2020/02/1...cm9WUjhpV3NkREc.


    "Bellini, il Super 8 della strage – La posizione più delicata è sicuramente quella di Bellini, l’ex estremista nero protagonista di una vita spericolata. Per la strage di Bologna era già stato indagato e prosciolto il 28 aprile del 1992: negò la sua presenza, indicata da due testimoni, in città la mattina del 2 agosto e fornì un alibi ottenendo il proscioglimento, annullato solo qualche mese fa dalla giudice Francesca Zavaglia. Una revoca che era stata richiesta dalla Procura generale e legata a tre nuovi elementi raccolti. Tra questi c’è un fotogramma che compare in un filmato amatoriale Super 8 girato da un turista tedesco negli attimi immediatamente precedenti alla strage. A recuperarlo nell’archivio di Stato i difensori dei familiari delle vittime, gli avvocati Andrea Speranzoni, Giuseppe Giampaolo, Nicola Brigida e Roberto Nasci, che lo hanno poi depositato alla procura generale. In quel video compare un uomo che si aggira nei pressi del primo binario della stazione: ha i baffi e capelli ricci e dimostra una “spiccata somiglianza” con le foto segnalatiche dell’epoca di Bellini. A differenza di quello che avviene oggi con gli smartphone, infatti, nel 1980 le riprese amatoriali erano realizzate solo da pochi appassionati in possesso di videocamere. Il turista filmò dal treno l’arrivo in stazione sul primo binario, alle 10.13, 12 minuti prima dello scoppio. Quell’uomo è Bellini? Per cercare di capirlo la procura ha di nuovo messo sotto inchiesta l’ex estremista nero.
    L’aviere e la trattativa – Il secondo elemento che “inguaia” Bellini è rappresentato da un’intercettazione ambientale del 1996: Carlo Maria Maggi, ex capo di Ordine Nuovo, condannato per la strage di Brescia e ora deceduto, parlando con il figlio disse di essere a conoscenza della riconducibilità della Strage di Bologna alla banda Fioravanti e che all’evento partecipò un “aviere“, che portò la bomba. Proprio Bellini Bellini era infatti conosciuto nell’ambiente dell’estrema destra per la passione per il volo tanto che conseguì il brevetto da pilota. Il terzo elemento arriva dal processo di Palermo sulla trattativa ‘Stato-Mafià, dalla cui sentenza di primo grado risulta la sussistenza di rapporti tra Bellini e Sergio Picciafuoco, quest’ultimo, seppur definitivamente assolto dal delitto di partecipazione alla strage dopo la condanna in primo grado, certamente presente alla stazione di Bologna la mattina della strage. “Il mio cliente si è sempre proclamato innocente“, dice l’avvocato Manfredo Fiormonti.
    La primula nera che parlava con Cosa nostra – Un passato in Avanguardia Nazionale, condito da diversi arresti mancati che gli hanno fatto conquistare sul campo il soprannome di Primula Nera, Bellini oggi ha 66 anni e una storia da film alle spalle: esperto di opere d’arte, fuggito in Brasile, noto per diversi anni come Roberto Da Silva, nel 1999 finisce in manette e decide di collaborare con la magistratura, confessando una decina di omicidi, tra cui quello dell’esponente di Lotta Continua Alceste Campanile. Poi collabora anche con la procura di Palermo che indaga sulla Trattativa tra pezzi dello Stato e Cosa nostra. Racconta anche di aver conosciuto Nino Gioè e di aver intrattenuto con lui una sorta di trattativa parallela: i mafiosi avrebbero fatto ritrovare alcune opere d’arte rubate, e in cambio avrebbero ottenuto l’alleggerimento del carcere duro. Ipotesi mai andata in porto, ma una delle tante piste dietro alle stragi di Firenze, Roma e Milano, conduce proprio alla Primula Nera, che sarebbe stato l’ispiratore degli attentati mafiosi al patrimonio artistico italiano. Per la procura siciliana, tra l’altro, Bellini si trovava a Enna quando Totò Riina ordinò agli altri boss mafiosi di rivendicare omicidi e stragi commessi dal 1992 in poi con l’oscura sigla della Falange Armata. Le stragi, la Trattativa, gli anni di piombo, gli omicidi e ora anche la strage di Bologna: pezzo di un puzzle dove Bellini compare più volte. Forse anche in un filmino amatoriale girato da un turista tedesco in stazione. Pochi minuti dopo la strage, che per gli inquirenti fu pensata dalla P2 e dall’uomo nero del Viminale, finanziata da Gelli e Ortolani, depistata dai servizi segreti.



    Sono sempre più convinto dell'ipotesi che Bellini è stato "Cavallo Nero" di Big Joe e di FMB. Anzi visto l'assonanza, un "cavallo nero alato! Un Pegaso Nero..."

    Post scriptum

    Se apriamo il fascicolo Maggi-Brescia appare un altro fantasma...anzi due fantasmi! Due fantasmi della Cia...
    Il capitano Carrett, ed il capitano Richard...
    Serie di Domande da 100 milioni di paperdollari...questi due soggetti sono realmente esistiti? Chi sono? Sono persone in carne ed ossa? O erano identità di copertura? Big Joe ha impersonato una di queste figure per un certo periodo?

    Post post sriptum:
    Ma a questo Super 8 non gli vogliamo dare un occhiata?
    Magari vediamo Bellini che saluta Big Joe, che sembra proprio ( e stiamo portando avanti ulteriori verifiche) abbia alloggiato quello stesso giorno insieme alla sua squadra al misterioso Jolly Hotel a poche centinaia di metri dalla stazione.


    Arrivo al terzo post scriptum:

    Sono ben due i video che riprendono Bellini a Bologna nel luogo e nel momento della strage, uno è il video super 8 girato dal tedesco, e quest'altro che lo riprende correre con in mano una paletta della polizia:

    www.reggioreport.it/2020/06/strage-...ne-del-filmino/



    E pare che al momento in Procura a Bologna, stiano lavorando proprio su questo, e gli mando i miei migliori auguri!

    www.antimafiaduemila.com/home/rass...-a-bellini.html

    www.ilrestodelcarlino.it/bologna/c...llini-1.5155823

    www.laregione.ch/estero/estero/143...-strage-bologna

    E cercando, ho trovato un particolare che mi ha devo dire, non poco colpito:

    https://bologna.repubblica.it/cronaca/2020...013/?ref=search

    "Raccontando di un episodio che l'aveva "particolarmente colpita", Maurizia Bonini ricorda "un telegramma che Paolo mandò a Francesco Cossiga quando cessò l'incarico di presidente della Repubblica, nel quale Paolo gli disse: 'Sarai sempre il mio Presidente'". Un altro fatto raccontato da Bonini riguarda invece un incontro casuale avvenuto a Reggio Emilia, città d'origine di Bellini, con l'ex procuratore Elio Bevilacqua: "Paolo gli andò incontro e i due si abbracciarono. La cosa mi stupì e perciò chiesi, in seguito, a Paolo il perché di tanta confidenza. Paolo mi rispose che il dottor Bevilacqua aveva aperto un ufficio di consulenza come avvocato e mi precisò che era un massone". Paolo era un massone? "Non lo so", risponde la donna agli inquirenti."


    Fermi un attimo...ma fosse mai che questo procuratore, è parente di Big Joe???? E se così fosse si potrebbe confermare una conoscenza tra i due...

    Facendo qualche ricerca escono diversi articoli che lo riguardano...se davvero sono parenti (circostanza che sarebbe opportuno verificare), fa riflettere che Big Joe poteva contare su quest'ulteriore appoggio, che sedeva al vertice di una delle procure del "Triangolo D'Oro" del baseball.

    https://ricerca.repubblica.it/repubblica/a...la-procura.html

    http://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgen...IANO_192900.php

    https://ricerca.gelocal.it/gazzettadireggi...C1PO_EC101.html

    Ed infine fa davvero riflettere, che un altro testimone, riporta che il fratello del Bellini abbia confermato la sua partecipazione alla strage, e curioso che afferma anche che gli avrebbe rivelato che l'esplosivo arrivava proprio dalla Toscana, ma guarda un po'...

    https://necrologie.gazzettadireggio.gelocal.it/news/102493

    " il fratello di Paolo Bellini, circa un mese prima di morire gli confessò che la Primula Nera aveva preso parte alla strage: «Egli mi disse: “Mio fratello c’entra con la strage di Bologna”», confidandogli inoltre di aver portato dalla Toscana il materiale utilizzato per l’attentato."

    Anyway, riporto infine, questo documentario, che trovo molto ben fatto, che riassume tutta la vicenda ed il suo iter giudiziario.

    www.youtube.com/watch?v=bVZzkwQ1CEU&t=2344s

    Incredibile, Il Venerabile Gelli che intervistato:

    "Io credo sia stato un mozzicone di sigaretta, che è stata lanciata, c'è stato un surriscaldamento...ed è esploso!"


    In effetti, mi ha convinto...che risposte ci sono da cercare, era così semplice ed ovvio.

    Edited by JimMorrison84 - 11/11/2020, 18:35
     
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    Sto ancora riflettendo sulle scoperte dell'ultimo post...
    In pratica, ci sono 2 video che inequivocabilmente collocano Bellini con fare sospettissimo sul luogo della strage, di cui uno è stato confermato dalla ex moglie.
    Grazie al primo video, ed alla testimonianza di conferma, grazie ai riferimenti dell'abbigliamento, possiamo al 100% affermare che nel secondo video, abbiamo Bellini che corre con una paletta della Polizia di Stato in mano...
    Ricordiamo che il soggetto in quegli anni era rientrato da latitante dal Sud America con le false credenziali di Roberto Da Silvia...forse aveva anche qualche distintivo e paletta, forniti da chissà chi, mi viene da pensare.
    Ed inoltre il mio spirito di osservazione mi ha spinto a farmi anche qualche interrogativo su questo soggetto che sembra stare accanto al Bellini prima di iniziare a correre...

    ab28yMm

    Perchè secondo me, la nostra Primula Nera, aveva sicuramente gli occhi addosso di JB e di FMB...
     
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    Grande Jim, complimenti per l’ottimo lavoro su Bologna!
    Il cerchio ⭕️ si stringe attorno alla ❌
    Stiamo (quasi) tutti riguardando a quelle pagine di storia con un’altra lente, un’altra luce..
    Certo dopo tanti anni non è semplicissimo.
    Si dice di riguardare le foto ma è anche facile suggestionarsi.
    Molte foto della strage sono in realtà scattate giorni dopo, lo si capisce dai lavori già ben avviati.
    Se Joe è passato da lì lo ha fatto a caldo, a fiutare l’odore del sangue e delle lacrime provocate.
    E di foto con le vittime da una primissima ricerca non se trovano molte, farò una ricerca più estesa.
    E certo sarà suggestione, chiamatela ossessione, ma come mi è già capitato una volta che poi vi racconterò, proprio mentre mi dicevo “no dai non può essere lui, così, alla prima” e invece era lui rieccoci un’altra volta.
    Questa meno certa, devo dire, però potrebbe tranquillamente essere lui.
    Orologio, spalle, postura, VITTIMA FEMMINILE in primo piano, lui che la segue per gustarsi l’opera...
    ma magari è solo suggestione, per carità.
    Anzi spero che presto riusciremo a trovare elementi più concreti ma intanto volevo condividere con voi questa “impressione”
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    Vestito da medico! Sembra una scena di un episodio della serie Romanzo Criminale.
    Allora per me bisogna avere un immagine più pulita possibile!
    E ti dico pure, che il baffetto che emerge parzialmente a sinistra oltre il basco del soccorritore a me sembra sempre Bellini...
    Magari ci sbagliamo, ma in tal caso, dovrebbe essere un medico vero, realmente esistito (che per puro caso assomiglia a Big Joe)...in ogni caso mi fa piacere avere il parere di tutti!

    Edited by JimMorrison84 - 11/2/2021, 10:41
     
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    Lavoro molto interessante Jim !!!

    Mi autocito (sotto) ricordando che da alcuni documenti risulterebbe che Bellini e Kram erano insieme a Bologna ma soprattutto che è possibile avesse una ampia libertà di movimento, magari anche paletta forze dell'ordine in mano, perchè è assodato che era un uomo dei ROS dei carabinieri: il maresciallo Tempesta, che lo gestisce, con la scusa di recuperare delle opere rubate dalla Pinacoteca di Modena lo invia in Sicilia dove ha contatti con Gioè il quale gli accenna delle imminenti bombe del 1992 per far partire una trattativa (poi saltata a quanto pare) con lo Stato. Bellini è poi nei dintorni di Enna (confermato dalla ricevuta alberghiera) nello stesso giorno in cui si tenne la riunione della Cupola con Riina presente.
    Il maresciallo Tempesta ha come diretto superiore il colonnello Mori (lo stesso che poi non fece perquisire il rifugio di Riina quando fu arrestato) il quale aveva rapporti con Bellini stesso.

    Sull'esplosivo "toscano" ricordiamo le due bombe di "prova" esplose a Firenze di cui abbiamo già accennato; quelle sui treni ed il deposito rinvenuto, con stesso esplosivo compatibile, sempre a Firenze ad uso esclusivo di FMB.

    E Bellini, a quanto pare, fu anche compagno di cella di Stark.

    Oltre ad aver subito un arresto proprio a Firenze, città "compiacente" a questo punto. Infatti la detenzione durò poco. O fu un falso arresto magari.

    CITAZIONE (Antonio Peri @ 8/9/2020, 13:59) 
    Si , Bellini era a Bologna con Kram, in carcere con Stark ed in contatto diretto con il mafioso Antonino Gioè, anche lui poi ucciso in carcere a quanto pare.
    Un tipo misterioso Bellini, al centro anche lui di vari misteri.
    Arrestato tra l'altro proprio a Firenze.
    Fu anche utilizzato dai Carabinieri per recuperare dei quadri rubati dalla Pinacoteca di Modena. Alcuni pensano questa sia una copertura affidatagli dai servizi per introdursi in alcuni ambienti.
    Ultime notizie lo davano titolare di una pizzeria nella zona di Reggio Emilia e sposato con una donna bulgara.
     
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    Grandissimo Antonio, come sempre interventi interessantissimi, e che consolidano ed approfondiscono molti collegamenti fatti!
    Tra l'altro a parte la collaborazione che hai citato con il Ros, che non sono certo da quando è iniziata, tra i condannati in via definitiva come mandanti e pianificatori per questa strage ci sono il Venerabile Gelli, e Federico Umberto D'Amato (Direttore Ufficio Affari Riservati e come testimoniato dal giornalista ed ex agente segreto Peter Tompkins è stato al servizio della Cia per 30 anni), per cui penso che non era un problema far arrivare "qualcosa" al Bellini, penso volendo da tutti i reparti, a te la scelta ;)
    Sarei curioso di avere un parere sulla foto postata da Dedo (e vorrei pure quello di Doc)...quando me l'ha mandata sono saltato dalla sedia (anche se ormai comincio a considerare fatto normale che continuano a spuntare foto incredibili)
     
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    Una volta escluso l'impossibile, cio' che resta, per quanto improbabile, non puo' che essere la Verita'. (A.C.Doyle)

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    LUI i n quei momenti dopo l'esplosione, a parer mio, era con la squadra che accompagnava come al solito. Peraltro non vedo addome prominente e tipica capigliatura brizzolata con doppia scriminatura. Magari reperendo piu' foto possibili ci sta di trovarlo. Cosa fecero i giocatori? Scesero dal Jolly e si misero ad aiutare? Purtroppo l'unica vera novita' e' il n(m)ostro a Calenzano. Non e' nessun altro per me. E' uguale. Andare in Procura a Bologna con il materiale. Poi se muore, probabilmente , non avremo piu' trippa per i gattini.
     
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    CITAZIONE (doctor1949 @ 12/11/2020, 18:04) 
    LUI i n quei momenti dopo l'esplosione, a parer mio, era con la squadra che accompagnava come al solito. Peraltro non vedo addome prominente e tipica capigliatura brizzolata con doppia scriminatura. Magari reperendo piu' foto possibili ci sta di trovarlo. Cosa fecero i giocatori? Scesero dal Jolly e si misero ad aiutare? Purtroppo l'unica vera novita' e' il n(m)ostro a Calenzano. Non e' nessun altro per me. E' uguale. Andare in Procura a Bologna con il materiale. Poi se muore, probabilmente , non avremo piu' trippa per i gattini.

    Sulla pettinatura hai ragione, ma non è detto che in tal situazione si sia presentato con quella abituale...peccato per l'ombra sul viso.
    Sull'orario della partita, al momento non sono sicuro quanto sia successivo cronologicamente a questa foto.
    Sull'addome prominente, sia per gli elementi che si sovrappongono sia per il camice non si riesce a capire bene se è presente, però la corporatura, la dimensione degli avambracci, l'orologio, il profilo del naso, ed il dettaglio che si riesce a percepire delle sopracciglia li trovo abbastanza compatibili.

    Edited by JimMorrison84 - 11/2/2021, 10:42
     
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