Sneak JB Fellowship

Votes taken by dedobiker

  1. .
    Perché negli ultimi mesi della sua vita Falcone indagava silenziosamente Gelli, la P2, l'estremismo di destra, e GLADIO?

    Roberto Scarpinato, procuratore generale di Palermo, spiega l'omicidio Mattarella.
    Mattarella a suo dire era l'erede di Moro e del Moro pensiero, aveva ricreato in Sicilia una sorta di compromesso storico, per questo doveva essere fermato.

    "Falcone giunge alla conclusione che non è stato ucciso da mafiosi, ma è stato ucciso da due esponenti della destra eversiva: Cavallini e Fioravanti, gli stessi che saranno coinvolti nella strage di Bologna, e da quel momento in poi comincia ad indirizzare la sua attenzione su GLADIO"

    Successivamente all'accusa di Falcone i due, Cavallini e Fioravanti, vennero assolti dall'accusa di omicidio di Piersanti Mattarella, ma l'indagine rimase aperta.

    Parliamo di un'organizzazione militare promossa dalla C.I.A. nell'immediato dopoguerra, organizzata per contrastare una possibile invasione dell'Europa Occidentale da parte dell'unione Sovietica.

    Ne rivelò l'esistenza Giulio Andreotti che fornì al giudice Casson una lista alleggerita di soli 622 elementi."

    Giornalista Report: "la commissione parlamentare stragi del 2001, diretta dal senatore Pellegrino, accerta che oltre i 622 nomi ufficiali appartenenti a Gladio ve ne erano altri 331."
    Felice Casson, ex magistrato tribunale di Venezia: "E' vero che sarebbe stato interessante approfondire proprio per i contatti che questi personaggi avevano non soltanto con il vecchio mondo di destra, ma anche con gli ambienti malavitosi sia del nord che del sud mafioso.

    GR: quali possono essere stati i rapporti precedenti tra Cosa Nostra e GLADIO (noi qualche legame lo sappiamo, ndr)

    Casson: Mi ricordo che al tempo Giovanni Falcone mi aveva consegnato un verbale di Buscetta nel quale si parlava di un interesse da parte della CIA e della MASSONERIA durante il GOLPE BORGHESE in cui avrebbero dovuto collaborare l'EVERSIONE DI DESTRA ITALIANA, I SERVIZI ITALIANI, E LA MAFIA.

    (come volevasi dimostrare. abbiamo analizzato approfonditamente il golpe borghese. esattamente quel che si intende dalle dichiarazioni del poero Virgilitto peraltro ndr)

    "tra il 1990 e il 1994 centinaia di TELEFONATE ANONIME arrivano ai giornali una siglia invia minacce a politici e giornalisti, e rivendica gli attentati di Capaci e via D'Amelio del 92, e Firenze Roma e Milano del 93.

    Ma chi sono i falangisti?
    La procura di Roma apre un fascicolo di indagine ma viene rapidamente ARCHIVIATO.
    I primi sospetti, si concentrano sugli uomini di GLADIO.


    Report: che idea si è fatto lei della FALANGE ARMATA?
    Paolo Inzerilli, ex comandante Stay Behind: " da quel che ricordo è una cosa montata"

    :D :D :D scusate la risata ma mi è scappata

    invece, Roberto Tartaglia, ex PM processo trattativa STATO-MAFIA, alla stessa domanda: "E' CERTAMENTE UN'OPERAZIONE DI INTELLIGENCE.
    Ed è un'operazione di Intelligence fatta da chi sa fare la GUERRA NON ORTODOSSA in questo paese.

    E allora la domanda diventa questa, chi è che INSEGNA a Salvatore Riina il LINGUAGGIO che abbina cieca violenza mafiosa di Salvatore Riina e Cosa Nostra, alla RAFFINATA GUERRA PSICOLOGICA di Informazione che c'è dietro l'operazione della falange armata"

    We know who he is ndr

    Report: L'ambasciatore Fulci sostiene che le telefonate da cui provenivano le rivendicazioni della falange armata erano sedi dei centri periferici dei servizi, sentito a verbale nel 2014, disse:
    "MI SONO CONVINTO CHE TUTTA QUESTA STORIA DELLA FALANGE ARMATA FACEVA PARTE DI QUELLE OPERAZIONI PSICOLOGICHE PREVISTE DAI MANUALI DI STAY BEHIND. OVVERO GLADIO.
    Facevano esercitazioni per capire come procurare il PANICO in mezzo alla gente e creare le condizioni per destabilizzare il paese.

    https://www.facebook.com/ReportRai3/videos...231786438448276

    qui la puntata integrale

    https://www.rai.it/programmi/report/inchie...8190747f7d.html
  2. .
    images

    MR WOLF IS BACK IN ACTION
  3. .
    già, ricordavo a grandi linee questa vicenda. hai fatto benissimo a ricordarcela.
    sempre pi convinto che esista una sorta di tradizione, rievocata a partire dalla fine dell'800 con Jeckyll e Hide cui segue Jack the rapper e tutti gli altri, tra cui questo e Joe.
    Persone coperte e tutelate, capaci di mandare in galera dei perfetti estranei o comunque di manipolare i capri espiatori come nel MdF, e mettere a tacere eventuali indagini e processi, e ne sappiamo qualcosa.
    Le analogie sono sorprendenti e costanti, credo pubblicherò il tuo intervento anche in PsyOp.
  4. .
    Gilles_De_Rais
  5. .

    Le origini del Mostro di Firenze




    «I CORPI DEI MORTI DI MORTE VIOLENTA ~ HANNO GRANDI POTERI OCCULTI. ESSI NON CONTENGONO VITA, BENSÌ IL BALSAMO DELLA VITA~»





    Ieri facendo un post in cui pubblicavo alcune ovvietà da un manuale di criminologia, giusto per sfatare i troppi dogmi degli incompetenti sulla vicenda, salta fuori il nome di Gilles de Rais, considerato il primo serial killer della storia.

    Lo raccontavo per spiegare quanto sia ridicola l'affermazione che i "i delitti rituali non esistono" e le altre sciocchezze che sentiamo troppo spesso dire.

    La cosa però interessante, che apprendo oggi, è che persino questo terribile Gilles de Rais aveva appreso i delitti ed era guidato proprio da un fiorentino. Chi ha la pazienza di arrivare in fondo ne vedrà delle belle.



    www.adir.unifi.it/rivista/2002/mass...v19Sw6gMPg_U9xs



    Intorno al XV secolo, è stato documentato il caso del maresciallo di Francia Gilles de Rais. Si stima che, dal 1432 al 1440, egli abbia ucciso circa ottocento bambini usandoli come vittime sacrificali a causa del suo interesse per la magia nera; prima degli omicidi, alimentava le sue fantasie perverse con l'assunzione di alcool e droghe, che incrementavano il suo stato di eccitazione e di delirio; poi torturava le vittime e le faceva decapitare assistendo alla loro agonia. Si può affermare che, questo caso, segna l'inizio, in epoca moderna, dell'omicidio seriale di natura sessuale e delirante, non legato alla conquista del potere politico o a guerre in atto



    Sempre ieri un altro utente ci ricorda un vecchio articolo della solita Selvatici:







    «Più ci si addentra in questi mondi di tenebra - spiega - più ci si accorge che sono tante le coincidenze che collegano efferati delitti attribuiti a serial killer a certi riti criminosi, connessi alla magia sessuale». La premessa della sua analisi è racchiusa in alcune citazioni. La più sconvolgente è tratta da «Il mondo magico di Paracelso» di Hartmann: «I corpi dei morti di morte violenta ~ hanno grandi poteri occulti. Essi non contengono vita, bensì il balsamo della vita~». Vittorio Fincati sostiene che Firenze ha una forte tradizione di magia nera. Ricorda il maestro di pratiche cruente Francesco Prelati, vissuto nel XV secolo, che fu chiamato a corte da Gilles de Rais (colui dal quale derivò il feroce personaggio di Barbablu). Ricorda l' atroce novella del Decamerone che racconta di una fanciulla trafitta e sventrata dal cavaliere fiorentino Guido degli Anastagi. Ricorda l' uso del sangue nell' alchimia di laboratorio, secondo le pratiche dei Rosa + Croce d' Oro. E si domanda: «Queste prescrizioni alchemiche riesumate dal profondo del tempo~ sono lettera morta~ oppure c' è chi le mette in pratica?». A Firenze opera un occultista, cultore di «magia sexualis», definito da Fincati «moderno interprete fiorentino della tradizione stregonica», che insegna ad evocare «anche le sfere più pericolose e distruttive». Se ci riesca non si sa. Ma è certo che 10 anni fa questo maestro di pratiche occulte aggredì una prostituta con un drago di marmo a sette teste, e nel suo studio furono trovate provette di sangue umano.

    FRANCA SELVATICI






    https://ricerca.repubblica.it/repubblica/a...5uGshOqFlctuu1U





    Allora decido di approfondire sia questo testo, che non conosco, in cui vi è scritto «I corpi dei morti di morte violenta ~ hanno grandi poteri occulti. Essi non contengono vita, bensì il balsamo della vita~» che la figura di questo fiorentino Francesco Prelati



    Il Mondo Magico di Paracelso


    La vita e le dottrine di Philippus Theophrastus di Hohenheim conosciuto sotto il nome di Paracelso

    Franz Hartmann



    Il medico « rosicruciano » Franz Hartmann fa rivivere, in queste pagine, il soffio della sapienza magica di Paracelso (1493-1541), figura emblematica e straordinaria di Mago e Terapeuta rinascimentale.

    L'insieme della dottrina del Mago viene esposto con rara chiarezza e penetrazione, fornendo allo studioso lo strumento per addentrarsi nei particolari più « tecnici », bene al di là di ogni ripetitiva e trita generalizzazione.

    Dalla fondamentale concezione ermetica, ripresa nel Rinascimento, secondo la quale l'uomo (microcosmo) è specchio ed immagine fedele dell'universo (macrocosmo), Paracelso enuclea una serie di nozioni che si rivelano indispensabili per formarsi una concezione appropriata del gran Tutto e della Vita che circola inesausta al suo interno, secondo una visione che taluno ha definito « panvitalistica » ma che in realtà è soltanto una semplice conseguenza dell'antica e tradizionale concezione qualitativa e magica della realtà.

    Dietro le quinte del mondo visibile ve ne è un altro invisibile, intessuto di energie sottili e viventi, così come nell'uomo, oltre il suo corpo fisico, carnale, sussiste un'altra entità di natura sottile, che costituisce appunto il suo corpo astrale. E così come, con il corpo fisico, l'uomo entra in contatto con l'universo esteriore, visibile, ed agisce su di esso, parimenti, mediante il corpo astrale, gli è possibile conoscere il mondo sottile, ovvero l'anima del mondo, ed esercitare una influenza su di esso.





    Vediamo ora meglio la figura di Prelati:



    Nativo del borgo di Montecatini Castello, nella repubblica di Firenze, si ritirò giovanissimo in un cenobio di Arezzo con l'approvazione del vescovo al cui ministero partecipava. Presto, però, mise da parte il percorso religioso e fu iniziato, a Firenze, alla negromanzia e ricerca della pietra filosofale dal noto medico Giovanni Fontanel. Definito ecclesiastico tonsurato, dotto in tutte le arti, di bell'aspetto, con pelle olivastra e una grazia che sa di perdizione[1], sosteneva di avere un rapporto diretto e privilegiato con il demone Barron.[2]

    Prese parte agli omicidi commessi da Gilles de Rais dal 1439 al 1440[3] e si ritiene che sia stato un suo possibile partner sessuale, non disdegnando di cedere corruttivamente i propri favori in cambio di denaro.[4][5] Sostenne di poter evocare demoni e coinvolse Gilles in questa pratica.[6][7]

    Gilles de Rais, famoso non solo perché compagno di Giovanna d'Arco ma soprattutto per i misfatti compiuti su centinaia di giovinetti, aveva dilapidato una parte delle sue ricchezze: desiderava dunque trasformare il piombo in oro e, secondo lui, solo tramite un patto con il diavolo poteva ottenere ciò. Il suo cappellano personale Eustace Blanchet, consigliato da un certo Guglielmo da Montepulciano, contattò Francesco che subito raggiunse il castello di Tiffauges, nel ducato di Bretagna, residenza preferita dal barone, nel maggio 1439.[8]


    Prelati riuscì subito a conquistare la totale fiducia del signore promettendo l'apparizione del demone vestito d'azzurro, con mantello viola, giovane e bello in cambio di un congruo compenso. I risultati, però, non ci furono e il toscano, per accontentare Gilles, qualche volta si travestiva da diavolo approfittando dei suoi momenti di follia. Se Barron non si manifestava era necessario offrirgli sacrifici di sangue umano e il nobiluomo acconsentiva a violentare e uccidere un numero sempre maggiore di ragazzi durante le cerimonie negromantiche organizzate da Francesco nei sotterranei di Tiffauges.[9][10]

    La vicenda divenne insostenibile e i responsabili degli efferati crimini vennero arrestati e processati. Gilles si arrese, dunque, al capitano Jean Labé, inviato dal duca Giovanni V di Bretagna, davanti al ponte levatoio del castello di Machecoul dove spesso soggiornava e soppresse una buona parte delle sue giovani vittime. Lui, Francesco e i complici furono imprigionati nella fortezza di Nantes.[11] Il 26 ottobre 1440 de Rais venne giustiziato insieme ai suoi servi Etienne Corillant e Henriet Griart. Francesco Prelati, invece, dovette scontare il carcere a vita. Riuscì però a evadere e a riparare nell'Angiò dove, ad Angers, fu assoldato in qualità di alchimista nella corte del duca Renato. Ora aveva assunto un'altra personalità: capitano di Laroche-sur-Yon, si faceva chiamare, dal luogo natale, François de Mont-catin. Si vendicò del tesoriere del duca di Bretagna Giovanni VI, Geoffroy le Ferron, reo di averlo fatto recludere, inventando false accuse per farlo cadere in disgrazia. Non riuscì nell'intento e il Consiglio reale del re di Francia Carlo VII lo condannò a morte sul rogo ad Angers alla fine del 1446.[12]




    https://it.m.wikipedia.org/wiki/Francesco_Prelati





    Mi viene subito da pensare che di fronte a cotanto orrore qualcuno ne abbia voluto proseguire e citare le gesta e gli “insegnamenti” alchemici.



    E infatti, tra le note vi è anche qualche indizio in questo senso.

    Lèggiamo.





    L'alchimista toscano è citato nel thriller storico "Alphabetum La confraternita del saio nero", di Massimo Pietroselli, poi intitolato La profezia infernale. I resti di Prelati, scampato al rogo, sarebbero stati traslati dalla Francia a Roma nel 1486 e tumulati nella cripta della piccola chiesa dei Tre Santi, cimitero gentilizio dei Del Drago, degli Antimonti e degli Sferelli. La lapide funeraria recita così: "D.O.M. Cineres et ossa Francisci Prelati arretini huc traslata MCDLXXXVI - Obsculta praecepta magistri"; una chiara indicazione a continuare i misteriosi rituali dell'artista neerlandese detto il Maestro del Monogramma. Ma in realtà le ossa apparterrebbero al pittore veneto negromante Marcello Morosini.[15]



    Ora, mi sono deciso ad acquistare sia il libro di Hartman che i due film in cui viene citato il prelati.

    Intanto leggiamo la recensione su Amazon:

    1599. A pochi mesi dall'apertura dell'Anno Santo, una terrificante rivelazione sta per scuotere la Città Eterna. Nelle proprietà di Francesco Cenci, ucciso dalla figlia Beatrice, un antiquario rinviene un teschio deforme. L'uomo lo sottopone subito a Leonia e Grifo, emissari di Rodolfo II, il folle imperatore noto per la sua passione per gli oggetti bizzarri. Ma davanti a quei resti così inquietanti, Leonia non ha alcun dubbio: è il cranio del famoso e temibile Maestro del Monogramma, il pittore romano condannato dall'Inquisizione, autore dell'Alfabeto di Erode, il libro che conteneva incisioni raccapriccianti e sacrileghe. L'inattesa scoperta sembra dischiudere per Leonia e la sua guardia del corpo una grande opportunità. E se quel reperto fosse un indizio per rintracciare un testo così raro e smisuratamente prezioso? Roma intanto è teatro di gravi eventi. Durante le sue ripetute estasi, una suora annuncia un giubileo infernale e l'apertura del Regno dei Morti. Poco dopo, quattro bambini, con i nomi degli Evangelisti, spariscono misteriosamente. C'è forse un legame tra l'angosciante profezia, le incisioni dell'"Alfabeto di Erode" e le quattro scomparse? Chi trama per seminare sospetti e paure in una Roma che si prepara all'Anno Santo? Nelle viscere della città, dove un tempo si svolgevano strani riti e terribili sacrifici, è nascosta la verità... Già pubblicato con il titolo "Alphabetum. La confraternita del saio nero" nella collana "Nuova Narrativa".

    ...continua...

    Edited by dedobiker - 19/5/2021, 13:36
  6. .
    Tra un paio di giovedì avremo anche Franceschetti

    https://m.youtube.com/watch?v=f9cwW8MMiHM&...0QEqEkNqZP7yhdU
  7. .
    Stasera ore 21.00 dibattito live con Alessandro Flamini sulla pagina “i mostri di Firenze” sulla teoria Macchina di Morte

    È graditissima la partecipazione anche solo con commenti dei cavalieri della compagnia ma se qualcuno vorrà entrare in video basterà scriverlo.

    La contro propaganda è cominciata, guerriglia mediatica! 😂😂😂
  8. .
    Vi consiglio questa serie su Sam.
    Come sapete secondo me anche Sam è una PsyOp e credo che il killer sia stato formato dallo stesso Joe.
    Molto interessante
  9. .
    Questo la nostra ultima fatica. Spero vi piaccia

  10. .
    Riporto un mio post


    IL CSM SOSTITUITO DA UNA LOGGIA
    una robetta insomma

    Ora, ripensiamo a Rizzuto, Virgillito, Mandelli, Golden Gay e Golden Gai, Cittadino Amico, i proiettili nei faldoni, le prove di Scopeti nei faldoni e la tenda sul tetto, Pacciani e la sua somiglianza con l’unico test che lo vede, la sua morte, il digossino evacuante, il silenzio di Mele e tutti quelli che vanno in galera, la Ciulli, Narducci, l’assordante silenzio mediatico sull’impossibile coincidenza sull’identificazione del reo confesso di piazza Fontana come il testimone di Pacciani, il deposito di Sant’Agostino, Brogioni de la nazione che se lo scorda per 35 anni, i proiettili serie H con armi comuni e dei terroristi, i delitti collaterali, le assurdità giudiziarie. Joe. L’identikit che raffigura un procuratore e per questo viene nascosto.
    Etcetra Etcetra Etcetra

    Ma intendiamoci. Non siamo né a Topolinia né a Paperopoli, siamo in questo paese qui, con questa avvocatura e soprattutto magistratura qui, con questo “stato di diritto”.
    Deviato e puzzolente, dalla testa.
    La P2 era il Pacciani del livello sopra, è la P1 il problema. Quella saldamente al comando, incolume, più potente che mai.

    Ha senso confrontarsi se siamo nello stesso orizzonte di senso, se uno risponde “fosse come dici lo avrebbero indagato” o si aggrappa alle cd “verità giudiziarie”, incapaci di essere coerenti persino tra loro, che senso ha?

    Il commissario basettoni è buono per definizione, e topolino vince sempre, ma qui è quasi il contrario per entrambe le affermazioni, soprattutto la prima.
    Perché qualche bravo “topolino” lo abbiamo avuto, penso ad Amore, Giraudo, Petri, anche Rizzuto per quanto privato, ma sono finiti tutti come sono finiti.
    E più in alto sono arrivati maggiore è stato il botto con cui li hanno fermati, penso a Falcone, Borsellino, Dalla Chiesa.

    Chi è rimasto ha avvallato il sistema è chi ha fatto carriera lo ha ben agevolato.

    Aprite gli occhi

    Ripensare al tutto in questo modo, in questo mondo, in questo scenario, non in quello ideale.

    Disney


    https://www.ilriformista.it/magistratura-g...ndagato-215313/

    Pensavo che piovesse. Invece grandina. Questo giornale da un anno e mezzo, cioè da quando è tornato in edicola, parla tutti i giorni del degrado che sta travolgendo il vertice della magistratura italiana. E dell’asservimento del giornalismo giudiziario alle Procure. Ci siamo beccati anche un sacco di querele, e di polemiche, per la nostra denuncia quotidiana. Però neanche noi potevamo immaginare che si fosse arrivati a questo punto.


    Quello che sta emergendo a proposito della Loggia Ungheria che aveva sostituito il Csm (all’insaputa di una parte del Csm), a proposito dei verbali segreti che venivano smerciati in vario modo, e degli occultamenti, e del silenzio dei giornali, e del coinvolgimento di Davigo, e della denuncia di Di Matteo, e dei tentativi di travolgere anche il presidente della Repubblica, e dei guai di Conte, e delle riunioni incappucciate… beh tutto questo ci dice che, in fondo, siamo anche noi dentro quel “pensiero unico” che non riesce ad avvicinare la realtà e resta sempre basso basso, affidandosi a una modesta immaginazione. Avevamo, sì, accostato la cupola della magistratura (come è stata definita da diversi magistrati anche abbastanza moderati) al ricordo della P2. Ma eravamo molto ottimisti.


    La P2 – come hanno ricordato recentemente sulle nostre pagine Paolo Guzzanti e David Romoli – era una associazione segreta di modesta potenza, che non commise grandi crimini e che alla fin fine riuscì solo ad appropriarsi del controllo sul Corriere della Sera. Qui parliamo invece di una organizzazione assai più potente. Micidiale. Che sostituisce le istituzioni e non controlla semplicemente un giornale ma tutta la macchina della giustizia. E che orienta la giustizia, decide le nomine, i poteri e soprattutto le inchieste e le sentenze. Abbattendosi come una schiacciante dittatura sulla politica, che la conosce e ne è terrorizzata, e sulla vita personale di centinaia di migliaia di cittadini che finiscono nel tritacarne, immaginano di trovarsi di fronte a una macchina imparziale e ad alto contenuto morale, e invece si trovano di fronte a una combriccola che non si occupa minimamente di diritto ma solo di potere. Ed è capace di spaventose vessazioni. Processi infiniti, carcere, gogna, condanne.


    Avete capito? Provo a ricapitolare la storia in modo ultra-sintetico. Dunque, un Pm milanese di grande prestigio (l’erede, dicono, della Boccassini) interroga l’avvocato Amara, che è anche il teste chiave sul quale è stato costruito il processo a Palamara. Immagino quindi che sia un teste considerato attendibile. Questo teste dice una quantità enorme di cose che gettano un’ombra cupa su molti magistrati, inguaia anche l’ex premier Conte, e – pare – denuncia l’esistenza di questa Loggia Ungheria, che probabilmente prende il nome da piazza Ungheria a Roma. Per qualche ragione che noi non conosciamo, e che non viene chiarita, il Pm (che si chiama Storari) trova intralci alle sue indagini, e allora prende il fascicolo con tutte le dichiarazioni dell’avvocato Amara – che evidentemente non considera un pallonaro, altrimenti avrebbe dovuto indagarlo per calunnia – va a Roma e lo consegna a un mostro sacro della magistratura (e del partito dei Pm) come Piercamillo Davigo, che in quel momento è consigliere del Csm e la cui corrente fa parte della maggioranza rosso-bruna (estrema destra più estrema sinistra) che all’epoca governa il Consiglio superiore. Davigo, ricevuto il plico, che fa? Lui ha dichiarato: “avverto chi di dovere”.


    E chi sarebbe? E che vuol dire “avverto”? Boh. Il giornale del quale è editorialista e consigliere numero uno del direttore, cioè il Fatto (al quale gli scandali piacciono moltissimo, ma non tutti, questo per esempio piace pochissimo…) cerca di difenderlo chiamando in causa Mattarella. Dice: Piercamillo lo ha detto a Mattarella, lo ha detto a Mattarella… Sarà vero? Speriamo di no. Altrimenti lo scandalo supererebbe in gravità tutti gli scandali precedenti, da quello della banca Romana di 130 anni fa in poi. Comunque, a quanto pare, Davigo (che avrebbe ricevuto questi documenti sconvolgenti un anno fa), non consegna il plico al Csm. Tace. In quei giorni lui sta combattendo la sua battaglia personale (aiutato anche dalla politica e da alcuni gruppi parlamentari) per restare in Csm, illegittimamente, dopo la pensione. Ma questa battaglia la perde. A ottobre deve lasciare. E cosa succede a ottobre? A quanto pare la sua segretaria consegna il plico prima a Repubblica poi al Fatto Quotidiano. È un reato. I due giornali, che hanno sempre pubblicato vagonate di intercettazioni coperte dal segreto sostenendo la tesi che il diritto di cronaca è diritto di cronaca, stavolta diventano serissimi. Dicono: no, non possiamo pubblicare perché c’è il segreto. E così la cosa resta incappucciata.

    Ma alla fine, dice la storia, c’è sempre il rischio che esca fuori qualcuno che si accorge che il re è nudo e, ingenuamente, lo fa notare. Chi é? È Nino Di Matteo. Anche lui, recentemente, ha ricevuto il plico. Dice di non sapere da chi. Che è stata una spedizione anonima. Proviamo a indovinare: o dal sostituto milanese o da Davigo, o dal suo entourage, a occhio. Comunque Di Matteo ci pensa qualche giorno e poi denuncia. Come è suo dovere. “Ho un plico. È pieno di calunnie”. Già, ma chi l’ha detto che sono calunnie? Neanche Di Matteo, forse, ci crede molto. È solo che deve mantenere quel minimo minimo di diplomazia. A questo punto lo sputtanamento è generale. Repubblica reagisce denunciando tutto in modo gridato: con un titolo di apertura in prima pagina. Giusto. Un po’ tardi? Beh, sì, un po’ tardi. Il Fatto invece inguatta la notizia a pagina 6. Il povero Antonio Massari è lasciato solo a firmare tutti i pezzi. Gli dicono: veditela tu, non tirarci in mezzo. Almeno un editorialino di Travaglio? Implora Massari. Lascia stare, Travaglio è preso da Pietrostefani, non ha tempo… E in prima pagina il Fatto continua a scagliarsi contro Renzi che ha scritto un articolo filo-arabo e a denunciare il fallimento della campagna vaccinale proprio nel giorno in cui si raggiungono i 500 mila vaccini. So’ pure sfortunati. Succede.

    (...)

    P.S. Niente paura. Su tutto questo casino indagherà la Procura di Roma. Il procuratore è stato nominato con il contributo decisivo di Davigo.

    https://www.ilriformista.it/loggia-ungheri...-matteo-215272/
  11. .
    Facciamoci due risate
  12. .
    Attenzione:
    Zodiac parla di Slaves in Paradice.

    Grazie a Donato Pastore ora sappiamo cosa vuol dire.

  13. .
    Senza di voi, Jim in primis che ci ha riunito dal vecchio forum, anzi da prima ancora appunto dall’uccisione della discussione dal momento in cui portammo l’archiviazione forse questa cosa sarebbe morta lì.
    Invece grazie alla pazienza e sagacia dei cavalieri, un giorno, forse, tutti sapranno
  14. .
    !
  15. .
    La storia di un killer di mezza età che si è nascosto in Italia..
    Da vedere, i cavalieri più sagaci ed esperti non mancheranno di notare troppe suggestioni per non essere emblematicamente ispirato al nostro.

313 replies since 10/8/2013
.