PsyOp

Cerchiamo in questa stanza di meglio comprendere di cosa si tratti

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1   Like  
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Mr Wolf
    Posts
    1,318
    Reputation
    +275

    Status
    Offline
    JB era uno PsyOp in Vietnam e il Nostro Panino ce ne ha fornito le prove.
    Eppure a mio modesto avviso si tende a sminuire questo elemento, forse proprio perché misconosciuto non crea interesse.

    Ritengo quindi doveroso da parte nostra almeno tentare di meglio districarsi in questa oscura disciplina denominata Guerra Psicologica.
    La speranza è quella di incontrare e verificare elementi, come ha ad esempio ottimamente fatto Jim per la losca e sconosciuta figura di Ronald Stark nell'apposito spazio, che possano coincidere con quel che sappiamo essere elementi del nostro (omicidio rituale e comunicazione-propaganda degli stessi, fino ai più eloquenti e più semplicemente decifrabili fatti esplosivi)

    Non sapevo proprio in quale treat o stanza andare ad aggiungere queste considerazioni. Ho deciso quindi di crearne una apposita. Spero di non annoiarvi e di riuscire, per quanto possibile, ad essere chiaro nell'esposizione.

    Giustamente spesso mi si contesta di passare un po' confusamente di palo in frasca e di spiazzare il lettore.
    Per cui a costo di apparire un tantino prolisso mi piacerebbe con voi fare una disanima il quanto più completa possibile, appoggiandomi come diceva il grande maestro Leonardo alle spalle dei giganti che hanno vissuto e studiato il fenomeno prima di me.

    L'intenzione era quella di approfondire la "visione" bellica enunciata da Micheal Aquino e altri satanisti a capo di codesti gruppi e procedere con la mera traduzione, anzitutto, di uno dei suoi scritti più eccellenti, From PsyOp to MindWar, desecretato per sbaglio e scritto a quattro mani con il Valley che reputo essere della cricca.

    Ma andando a riprendere questi testi, e cercando meglio, mi sono imbattuto in più ampia letteratura e parzialmente già in italiano che mi sento di condividere con voi.

    Ritengo essenziale comprendere quale sia la filosofia di questi gruppi, l'idea del potere e dei popoli, come si sono evoluti nelle decadi e quindi quale era il ruolo di JB, per meglio comprendere -come si vedrà- non solo il CHI, ma anche il PERCHE', PER COME E PER COSA.

    Non sarà un excursus breve e per quanto si tenterà di dare una documentazione ampia e puntuale dovremo necessariamente creare più un indice dei vari argomenti che non un altrimenti enciclopedico resoconto delle varie operazioni, di cui a mio parere Covid-19 e la dittatura sanitaria che vediamo oggigiorno è l'esempio più eccellente, come si tenterà di dimostrare.

    Per cui è opinione di chi scrive che valga la pena immergersi in questa disciplina, per quanto orrida, e che l'analisi della stessa ci possa dare una cartina di tornasole, una bussola, o quel che volete per orientarsi e decifrare non solo il nostro uomo ma anche tutto il mondo che viviamo.

    Vediamo più viviamo, come spiego il buon Sartoris l'essere umano è più Homo Videns che Sapiens Sapiens, chi comanda e chi gestisce l'esercito lo sa molto bene e negli anni ha studiato approfonditamente come economizzare la guerra, ovvero riuscire ad arrivare agli stessi scopi preposti dall'eventuale conflitto con enorme risparmio di costi per le amministrazioni americane in primis.

    Credo possiamo essere d'accordo che per quanto ogni vita, anche solo una, che l'impatto sia di Zodiac che del Mostro nelle società che voleva colpire sia stato ben più ampio della perdita oggettiva delle vite sottratte.
    Voglio dire, il suo scopo era quello di terrorizzare tanto e forse più che uccidere in se. E lo ha raggiunto.
    Questa storia la comprenderemo con il principio di causalità, studiando quindi cosa ha causato, non solo le pulsioni omicidiarie ovviamente.

    Il primo documento che vorrei includere nella ricerca in questione è di un autore di cui apprendo solo oggi, ma che fa una panoramica davvero ampia. Non riesco ad aprire le note che invece molto spesso sono di grande interesse. Chiedo aiuto in questo senso alla compagnia.
    Per agevolare il lettore, tutti i miei interventi e segnalazioni saranno tra parentesi e siglate con NDR (nota del redattore).
    Mentre invece le cose che ritengo più di specifico interesse saranno evidenziate con differenti colori.
    Buon viaggio.


    https://marcos61.wordpress.com/2017/01/18/...ta-delle-menti/

    LE OPERAZIONI PSICOLOGICHE MILITARI (PSYOP) OVVERO LA CONQUISTA DELLE MENTI


    marcos61's blog




    LE OPERAZIONI PSICOLOGICHE MILITARI (PSYOP) OVVERO LA CONQUISTA DELLE MENTI







    INTRODUZIONE





    Sun Tzu[1] aveva scritto “…il massimo dell’abilità consiste nel piegare la resistenza del nemico senza combattere”. Sun Tzu, si potrebbe dire che fu uno degli anticipatori della guerra psicologica, poiché teorizzò l’importanza del fattore psicologico nel campo militare. Certamente il suo studio si riferiva, in particolare, alla comprensione e interpretazione dello stato morale delle truppe nemiche più che il loro

    condizionamento; è però innegabile che molte delle scoperte nel campo, appunto, della psicologia militare siano tuttora alla base di teorie contemporanee. Quindi, se non proprio come il vero inventore delle PSYOP, possiamo almeno considerare Sun Tzu un validissimo precursore di quella che oggigiorno è una dottrina diffusa in ogni scenario e teatro operativo moderno.



    Il termine PSYOP sta per Psychological Warfare ovvero Guerra di operazioni psicologiche sui singoli o sulla massa, in cui l’informazione è adoperata per influire e per modificare pensieri e opinioni di soggetti neutrali o nemici.



    Le PSYOP sono una delle forme dell’Information Warfare (guerra dell’informazione) che è una metodologia di approccio al conflitto armato, imperniato sulla gestione e l’uso dell’informazione in ogni sua forma e a qualunque livello con lo scopo di assicurarsi il decisivo vantaggio militare specialmente in un contesto militare combinato e integrato. La guerra basata sull’informazione è sia difensiva sia offensiva, che spazia dalle iniziative atte a impedire all’avversario di acquisire o sfruttare informazioni, fino alle misure mirate a garantire l’integrità, l’affidabilità e interoperabilità del proprio assetto informativo.



    Nonostante la connotazione tipicamente militare, la guerra basata sulle informazioni ha manifestazioni di spicco anche, nella politica, nell’economia, nella vita sociale ed è applicabile anche nella cosiddetta “sicurezza nazionale” dal tempo di pace al tempo di guerra. Infine la guerra basata sulle informazioni tende a colpire l’esigenza di comando e controllo del leader nemico e sfrutta le tecnologie per dominare il campo di battaglia. In realtà il concetto di Information Warfare è stato ripreso e formulato da numerosi studiosi ed enti di ricerca accademici e militari.

    Le PSYOP sono una delle sette forme in cui sono suddivise l’Information Warfare.







    Le altre sei sono:



    Command and Control Warfare (C2W). Guerra di Commando e Controllo. Che mira a colpire la testa dell’avversario.
    Intelligence Based Warfare (IBW). Guerra basata sulle informazioni. Che consiste nel progettare e proteggere i propri sistemi per la gestione delle informazioni e nell’ingannare e inquinare quelli avversari al fine di dominare il campo di battaglia.
    Electronic Warfare (EW). Guerra elettronica. Che sfrutta sofisticati apparecchi radioelettronici e strumenti di crittografia.
    Hacker Warfare (HW). Guerra degli esperti informatici. Che prevede l’attacco a computer, reti telematiche e sistemi di elaborazioni dati. In questa guerra si è soliti assoldare, come nuovi mercenari, quell’universo appartenente all’underground e in apparenza “alternativo” e “antagonista”. Personaggi che sono chiamati in vario modo: hacker, cracker, pheaker, cyberpunk, che sono capaci di aggredire un sistema informativo protetto. Si tratta di professionisti con un livello di aggiornamento tecnico elevato ed allenati ad operare nelle situazioni più difficili orientandosi in complessi sistemi informatici. Le operazioni di Hacker Warfare consistono in attacchi ai sistemi (paralisi totale degli elaboratori o semplici malfunzionamenti, modifiche al software di base, danneggiamento di programmi applicativi, installazioni di procedure malefiche, interruzione fraudolenta di assistenza e manutenzione), attacchi alle informazioni (cancellazione, alterazione/modifica del contenuto degli archivi, inserimento indebito dei, copia abusiva/furto di elementi di conoscenza, e attacchi alle reti (blocco del traffico telematico, deviazione delle richieste fatte a terminale su archivi clonati e modificati residenti su elaboratori diversi da quello originale, intercettazione delle comunicazioni autorizzate, introduzione di comunicazioni indebite mirate a disturbare.
    Economic Information Warfare. (EIW). Guerra delle informazioni a rilievo economico. Che prevede la paralisi delle informazioni o il loro pilotaggio volto a garantire la supremazia economica.


    Ciberwarfare. Guerra cibernetica. Che è la sintesi delle operazioni più futuribili sul campo di battaglia con l’utilizzo di alta tecnologia informatica, elettronica, satellitare ecc. Si traduce nell’alterazione e addirittura nella distruzione dell’informazione e dei sistemi di comunicazione nemici, procedendo a far sì che sul proprio fronte si mantenga un relativo equilibrio dell’informazione. La Cyberwarfare si caratterizza per l’uso di tecnologie elettroniche, informatiche e dei sistemi di telecomunicazioni. Esistono molte metodologie di attacco nel Cyberwarfare. Vandalismo Web: attacchi volti a “sporcare” pagine Web o mettere fuori uso i server (attacchi denial-of-service). Normalmente queste aggressioni sono veloci e non provocano grandi danni. Propaganda: messaggi politici che possono essere spediti a coloro che sono collegati alla Rete. Raccolta dati: le informazioni riservate ma non protette possono essere intercettate e modificate, rendendo possibile lo spionaggio. Distruzione delle apparecchiature: le attività militari che utilizzano computer e satelliti per coordinarsi sono potenziali vittime di questi attacchi. Ordini e comunicazioni possono essere intercettati o sostituiti, mettendo a rischio i soldati. Attacco a infrastrutture critiche: i servizi energetici, idrici, di combustibili, di comunicazioni, commerciali e dei trasporti sono tutti vulnerabili a questo genere di attacchi. Gli USA hanno ammesso di essere sotto attacco da parte di diversi Stati, come la Russia e la Cina. I due attacchi più famosi sono passati alla storia con i nomi di Titan Rain[2] e Moonlight Maze.[3] Le regole base del Cyberwarfare: minimizzare la spesa di capitali e di energie produttive e operative; sfruttare a pieno le tecnologie che agevolino le attività investigative e di acquisizione di dati, l’elaborazione di questi ultimi e la successiva distribuzione dei risultati ai comandanti delle unità operative; ottimizzare al massimo le comunicazioni tattiche, i sistemi di posizionamento e l’identificazione amico-nemico (IFF – Identification Friend or Foe). Con la Cyberwarfare si conosce un radicale riassetto delle concezioni organizzative militari. Le tradizionali strutture gerarchiche si vedono progressivamente soppiantate da sistemi a rete, con nuovi ruoli di complementarità e integrazione si fanno così spazio entità operative caratterizzate da: ridotta consistenza numerica; elevato livello di supporto tecnologico; efficacia. Il controspionaggio Cyberspaziale è l’insieme delle misure a identificare, penetrare o neutralizzare operazioni straniere i mezzi Cyber come metodologie di attacco primario, come gli sforzi dei servizi segreti che, attraverso l’uso di metodi tradizionali, cercano di portare avanti attacchi di Cyberwarfare.



    Tornando alle PSYOP, una cosa certa è che da almeno trent’anni, gli USA hanno raggiunto e mantenuto una notevole leadership nel settore sotto tutti i punti di vista (dottrinale, addestrativo, tecnico, ecc.) tanto da farne non solo un punto di forza per loro stessi, ma una risorsa da condividere con gli altri membri della NATO. Le forza armate USA, infatti, non lesinano di organizzare corsi di istruzione ad appannaggio degli altri membri della NATO, dispensando anche “buoni consigli” laddove osservano che i Paesi alleati o amici (eufemismo per dire subalternità ai voleri dell’imperialismo USA) cominciano a valorizzare le PSYOP con la creazione di specifiche Unità.







    PARTE PRIMA



    BREVI NOTE SULL’UTILIZZO DELLE PSYOP





    Storicamente, la messa in atto di operazioni psicologiche si è dimostrata efficace in combattimento almeno quanto l’oculato utilizzo della manovra e della potenza di fuoco. Tuttavia l’utilità delle operazioni psicologiche come “moltiplicatore della forza”, per conseguire gli obiettivi d’interesse con il minimo dello sforzo e della distruzione, è stata in origine individuata solamente da alcuni dei più percettivi leader militari e statisti. Va ricordato, che è solo dalla seconda guerra mondiale che le PSYOPS sono state assunte al rango di effettivo “sistema d’arma” e come tale impiegate. I passi da gigante fatti nel campo delle scienze comportamentali, che ora consentono di conoscere e comprendere cosa c’è alla base di certi modi di fare, combinati con gli strepitosi sviluppi nella sfera della comunicazione di massa, hanno di gran lunga moltiplicato le capacità le capacità ed il valore intrinseco delle PSYOP; un’analisi dei recenti conflitti ne ha dimostrato l’efficacia dentro e fuori il campo di battaglia. Il risultato ottenuto è che, oggigiorno, ogni comandante, se vuole portare a termine il compito a lui assegnato con il minimo delle perdite, deve considerare l’opportunità di impiegarle adeguatamente e, alla stessa stregua, la necessità da quelle messe in atto dall’avversario.





    FABBRICARE IL CONSENSO






    Capire come si fabbrica il consenso, è indispensabile per comprendere maggiormente le PSYOP.



    Partendo dall’abbattimento del governo della Repubblica Federale Jugoslava del 1999 fino alle “rivoluzioni colorate” in Georgia (2003), Ucraina (2004, 2014), Uzbekistan (2005), Kirgizstan (2005), i media occidentali hanno fatto passare questi avvenimenti come rivoluzioni popolari.



    Il termine di rivoluzione è stato normalmente usato dalla sinistra (in particolare dai comunisti e dagli anarchici). Ma quando il putsch violento ha avuto luogo nel Kirgizstan, il Times si è tanto entusiasmato a proposito delle scene di Bichkek[4] che ricordavano all’articolista i film di Eisenstein sulla rivoluzione di Ottobre; il Daily Telegraph esaltava la presa del potere da parte del popolo”[5] e il Financial Times faceva ricorso a una metafora maoista ben conosciuta quando vantava la “lunga marcia del Kirgizstan verso la libertà”.[6]



    Una delle idee chiave che stanno alla base di questa impostazione è che il popolo appoggia questi avvenimenti e che questi ultimi sono spontanei. In realtà, queste “rivoluzioni” sono operazioni ben concertate, spesso messe in scena tramite i mezzi di comunicazione, che sono strumenti del potere dell’Occidente.



    I teorici della manipolazione non possono certo appellarsi per questo tipo di “rivoluzioni” a Marx o a Lenin, per i quali per rivoluzione si deve intendere la presa del potere da parte del proletariato e l’avvio del cambiamento dei rapporti di produzione e dell’insieme dei rapporti sociali.



    Sono autori come Curzio Malaparte che hanno ridotto l’idea di rivoluzione a colpo di Stato.



    Malaparte fu l’autore di Tecnica del colpo di Stato,[7] dove ha dato forma a queste idee.



    Pubblicato nel 1931, questo libro presenta il ribaltamento di regime come una procedura tecnica. Malaparte era in disaccordo con chi pensava i cambiamenti, avvenivano spontaneamente. Egli inizia il suo libro riportando una discussione fra diplomatici a Varsavia nella primavera del 1920.



    In Polonia stava avanzando l’Armata Rossa come risposta all’invasione dell’Ucraina sovietica da parte della Polonia (nel 1920 le truppe polacche avevano occupato Kiev), ed era alle porte di Varsavia.



    Questa discussione si svolse fra il ministro della Gran Bretagna, Sir Horace Rumbold, e il Nunzio papale, Monsignor Ambrogio Damiano Achille Ratti (che due anni più tardi divenne Papa con il nome di Pio XI).



    L’inglese affermava che la situazione politica interna della Polonia era così caotica che era inevitabile una rivoluzione e che il corpo diplomatico dovesse abbandonare la capitale e rifugiarsi a Poznan. Il Nunzio non era d’accordo, insistendo sul fatto che la rivoluzione era senza dubbio possibile in un paese civilizzato come l’Inghilterra, l’Olanda o la Svizzera e non in un paese in preda all’anarchia. Naturalmente l’inglese era sconvolto all’idea che una potesse scoppiare. “Mai” sbottò.



    Come si sa l’Armata Rossa fu sconfitta alle porte di Varsavia e la rivoluzione non scoppiò, e questo secondo Malaparte, perché le forze rivoluzionarie non erano ben organizzate. Nella sostanza Malaparte riduceva la rivoluzione a tecnica, gli sfuggiva che essa non fu vittoriosa per i limiti delle forze rivoluzionarie che non seppero praticare la critica-autocritica, fare dei bilanci, praticare una linea di massa.



    Per Malaparte (e chi la pensa come lui) l’aspetto della manipolazione mediatica, è decisamente importante e costituisce un elemento della procedura tecnica per i cambiamenti di regime anche al giorno d’oggi.



    Senza dubbio, il controllo dei media durante un capovolgimento di regime è così importane che una delle caratteristiche di queste “rivoluzioni colorate” consistè nella costruzione di una realtà virtuale. Il controllo di questa realtà è esso stesso uno strumento di potere, tanto che al momento dei colpi di Stato classi nelle “repubbliche delle banane”, la prima cosa di cui s’impadronivano i golpisti era la radio.





    Mi rendo conto, che per la maggior parte delle persone è difficile digerire l’esistenza di questa realtà, poiché c’è una forte (e giustificata) ripugnanza all’idea che gli avvenimenti politici siano deliberatamente manipolati.



    Questa ripugnanza, in parte, è un prodotto dell’ideologia dell’informazione, che lusinga la vanità delle persone e le induce a credere di avere accesso a una somma considerevole d’informazioni.



    In effetti, l’apparente diversificazione d’informazioni derivate dai media moderni nasconde un’estrema povertà delle fonti originali, nella stessa maniera in cui una strada piena zeppa di ristoranti su una spiaggia nella Grecia può nascondere la realtà di un’unica cucina nel retrostante.



    Le informazioni sugli avvenimenti importanti provengono spesso da un’unica fonte, di solito da un’agenzia, e anche coloro deputati alla diffusione delle informazioni, come la BBC, si accontentano di riciclare le informazioni ricevute da queste agenzie, comunque presentandole come farina del loro sacco.



    I corrispondenti della BBC spesso stanno nelle loro camere di albergo quando spediscono i loro dispacci, leggendo per gli studi di Londra le informazioni che sono state trasmesse da colleghi in Inghilterra, che a loro volta le hanno ricevute da agenzie di stampa.



    Un secondo fattore che spiega la ripugnanza a credere alla manipolazione dei media è legato al sentimento di onniscienza che la nostra epoca di mezzi di comunicazione di massa ama assecondare: criticare le informazioni di stampa è come dire alle persone che sono credulone, e questo messaggio non è gradevole da ricevere. (credo che in queste brevi parole l'autore abbia spiegato perché la teoria JB, per quanto evidente, sia così inaccettabile per il mainstream ma soprattutto per la gente che ne è succube. NDR)



    La manipolazione mediatica ha molteplici aspetti. Uno dei più importanti è l’iconografia politica. Questa è uno strumento molto importante utilizzato per diffondere la legittimità dei regimi politici. Un esempio è l’uso usato dai regimi revisionisti nel legittimare la rivoluzione di ottobre, nella riduzione di questa ricorrenza come fonte di un’eterna di legittimità, snaturandola (il comunismo è il movimento che trasforma la realtà esistente o è solo una caricatura).



    Ciononostante, l’importanza della costruzione politica d’immagini va ben al di là dell’invenzione di emblema specifico per ciascun regime politico. Esso implica un controllo rigoroso dei mezzi di informazione e generalmente questo controllo deve essere esercitato per un lungo periodo, e non solo al momento del cambiamento di regime.



    Il nipote di Freud Edward Bernays potrebbe essere considerato uno dei primi teorici sulla psicologia della manipolazione dell’opinione pubblica. Egli scriveva nella sua opera Propaganda, apparsa nel 1928, come se questa fosse un fatto del tutto naturale, è giustificava in tale opera il fatto che i governi plasmassero l’opinione pubblica per fini politici.[8]



    Il primo capitolo porta il titolo: Organizzare il caos. Per Bernays, la manipolazione consapevole e intelligente delle opinioni e delle abitudini delle masse è un elemento importante delle società democratiche.

    (usando il principio di causalità il lettore, ad esempio, che volesse approfondire i fatti del mostro di Firenze, ad esempio, dovrebbe chiedersi se i fatti in questione abbiano o meno cambiato abitudini e opinioni nelle masse. Beh, direi che visti gli effetti immediati e soprattutto sociali che la storia del mostro ebbe, con i genitori che fino al giorno prima promuovevano la castità cattolica fino al matrimonio che andavano al cinema per lasciare l'intimità anche sessuale ai giovani poco più che adolescenti. NDR)

    Bernays ritiene che coloro che manipolano i meccanismi segreti della società costituiscono un governo invisibile, che rappresenta il potere effettivo. La sostanza del suo discorso è che alla fine della fiera noi siamo eterodiretti, i nostri pensieri sono condizionati, i nostri gusti sono costruiti ad arte, le nostre idee sono suggerite essenzialmente da uomini di cui non abbiamo mai inteso parlare. È la conseguenza logica della maniera in cui la nostra società democratica è strutturata.



    Un gran numero di esseri umani deve cooperare per vivere insieme in una società che funzioni bene. In quasi tutti gli atti della nostra vita quotidiana, che si tratti della sfera politica, di affari, dei nostri comportamenti sociali o delle nostre concezioni etiche, noi siamo dominati da un numero relativamente ridotto di persone che conoscono i processi mentali e le caratteristiche sociali delle masse. Sono queste persone che controllano l’opinione pubblica.



    Per Bernays, molto spesso questi membri del governo invisibile non conoscono essi stessi chi sono gli altri membri. La propaganda è il solo mezzo per impedire all’opinione pubblica di sprofondare nel caos.



    Bernays ha continuato a lavorare su quest’argomento dopo la seconda guerra mondiale e nel 1947 pubblicò The Engineering – La costruzione del consenso,[9] titolo al quale Edward Herman e Noam Chomsky hanno fatto riferimento quando nel 1988 hanno pubblicato la loro opera La fabrique du consentement.[10]



    Il rapporto con Freud è decisivo poiché la psicologia è uno strumento fondamentale per influenzare l’opinione pubblica.



    Secondo gli autori La fabrique du consentement, ogni leader politico deve fare appello emozioni umane primarie al fine di manipolare le opinioni.



    L’istinto di conservazione, l’ambizione, l’orgoglio, la bramosia, l’amore per la famiglia e i bambini, il patriottismo, lo spirito d’imitazione, il desiderio di comando, il gusto dell’azione, così altri bisogni, sono le materie psicologiche che ciascun leader deve prendere in considerazione nei suoi tentativi per conquistare l’opinione pubblica alle sue idee.



    Per mantenere la fiducia nei leader, la maggior parte delle persone ha necessità di essere sicuri che tutto quello in cui credono sia corrispondente al vero.



    In sostanza si parte dal bisogno fondamentale di ogni essere umano di credere in ciò che essi vogliono credere. Thomas Mann faceva allusione a questo fenomeno quando attribuiva l’ascesa di Hitler al desiderio collettivo del popolo tedesco di credere a un “racconto di fate” che dissimulava la squallida realtà.



    Un altro personaggio importante sulle attività inerenti alla manipolazione dell’opinione pubblica è stato senza dubbio il giornalista statunitense Walter Lippmann (1889 – 1974), che nel 1922 definì il termine opinione pubblica in questi termini: “Le immagini che sono nella mente di questi esseri umani, le immagini di sé stessi, di altri, delle loro esigenze, dei loro intenti e dei loro rapporti sono le loro opinioni pubbliche. Le immagini in base a cui agiscono gruppi di persone, o individui che agiscono in nome di gruppi, costituiscono l’Opinione Pubblica con le iniziali maiuscole”.[11] Lippmann, fu il primo a tradurre in inglese le opere di Freud, divenne uno dei più influenti opinionisti politici.[12] Il libro di Lippmann Public Opinion (Opinione Pubblica) apparso nelle librerie nel 1923, un anno dopo Psicologia delle masse di Freud, e che toccava temi molto simili. Scrive Lippmann, che la maggior parte delle persone giunge a sviluppare quella “immagini nelle loro teste”, dando così ai media un potere terrificante.



    Su quest’argomento, meritano di essere citate altre opere che non trattano per ragioni temporali della propaganda elettronica moderna ma che si rivolgono piuttosto verso la psicologia delle masse. Pensiamo ai classici come la Psicologia delle masse (1895) di Gustave Le Bon, Massa e potere (1960) di Elias Canetti e Lo stupro delle folle da parte della propaganda politica (1939) di Serge Tchakhotine.



    Tutte queste opere fanno abbondante riferimento alla psicologia e all’antropologia. Non bisogna dimenticare l’opera grandiosa dell’antropologo René Girard, i cui scritti sulla logica dell’imitazione (mimesis) e sulle azioni violente collettive sono eccellenti strumenti per comprendere perché l’opinione pubblica può, tanto facilmente essere indotta a sostenere e altre forme di violenza politica.



    Dopo la seconda guerra mondiale, sono state sviluppate numerose tecniche inerenti formazione dell’opinione pubblica, soprattutto negli USA come è stato dimostrato dal lavoro di Frances Stonor Saunders, Chi conduce la danza? La CIA e la guerra fredda culturale (2003).



    Saunders spiega in maniera dettagliata come all’inizio della cosiddetta Guerra Fredda, gli statunitensi e i britannici dettero inizio a un’importante operazione clandestina destinata a finanziare intellettuali anticomunisti.[13]

    (si pensi appunto all'eccellente disamina su Stark nell'apposita stanza dell'ottimo Jim. NDR)

    L’elemento fondamentale è che essi concentrarono su alcune persone della sinistra. Molte di questi intellettuali divennero in seguito dei neoconservatori di primo pino, in particolare Irving Kristol, James Burnham, Sidney Hook e Lionel Trilling.



    Saunders cita Michael Warner quando scrive “Per la CIA la strategia di sostenere la sinistra anti-comunista doveva diventare il fondamento teorico delle operazioni politiche della CIA contro il comunismo nel corso dei due decenni successivi”.



    Questa strategia era descritta in The Vital of Cneter: The Politics of Freedom Schlesinger (1949) opera che costituisce una delle pietre angolari di quello che più tardi divenne il movimento neo conservatore.



    Saunders scrive: “L’obiettivo di sostenere gruppi di sinistra, non era né di distruggere né di dominare questi gruppi, ma piuttosto di mantenere con loro una discreta prossimità e di dirigere il loro pensiero, di procurare loro un modo per liberarsi dalle inibizioni inconsce e, al limite, di opporsi alle loro azioni nel caso in cui fossero diventati eccessivamente … radicali.[14]



    Le modalità attraverso cui questa influenza di “sinistra” fece sentire i propri effetti furono molteplici e variegate.



    Gli USA erano decisi a fornire di se stessi un’immagine progressista, che contrastasse con quella di un’Unione Sovietica definita “reazionaria”.



    Nel 1954, al CIA aveva finanziato un festival della musica a Roma nel corso dell’amore “autoritario” di Stalin per compositori russi come Rimski-Korsakov e Tchaikovski veniva dalla musica moderna non ortodossa ispirata dal dodecafonismo di Schoenberg. Per Nabokov Nicolai, un personaggio molto influente negli ambienti musicali USA (nonché cugino dell’autore di Lolita) e uno dei principali esponenti del Congresso per la libertà della Cultura, promuovere una musica che eliminava le gerarchie naturali, era lanciare un chiaro messaggio politico.



    Un altro cosiddetto “progressista”, il pittore Jackson Pollok, ex comunista, fu allo stesso modo sostenuto dalla CIA. I suoi “imbrattamenti” erano considerati come una rappresentazione dell’ideologia americana di “libertà” opposta a quello che era definito l’autoritarismo della pittura del realismo socialista.



    Teniamo conto che quest’alleanza di intellettuali provenienti dal Movimento Comunista e che si definivano rivoluzionari, era nata prima della cosiddetta Guerra Fredda: un esempio fu il patrocinio da parte di Abby Aldrich Rockefeller del pittore Diego Rivera. Ma la loro collaborazione ebbe bruscamente termine quando Rivera si rifiutò di ritirare un ritratto di Lenin da una scena di massa dipinta sui muri del Rockefeller Center nel 1933.



    Questa commistione fa la cultura e la politica fu incoraggiata apertamente da un organismo della CIA che portava un nome orwelliano, l’Ufficio di Strategia Psicologica, PSB.



    Nel 1956, quest’organizzazione sostenne una tournée europea della Metropolitan Opera (Met), che aveva lo scopo di incoraggiare il multiculturalismo. (si vedano gli sforzi di oggi di devastare la cultura sia sessuale che nazionale, le folli politiche migratorie, etc etc NDR)



    L’organizzatore, J. Fleischmann affermava; “Noi, negli Stati Uniti, siamo una melting-pot e con questo dimostriamo che i popoli possono intendersi indipendentemente dalla razza, dal colore della pelle o dalla loro confessione.

    Utilizzando il termine melting-pot, o una qualsiasi altra espressione, noi potremmo presentare il Met come un esempio per cui gli Europei immigrati negli Stati uniti hanno potuto intendersi, e, di conseguenza, suggerisce che una specie di Federazione europea è sicuramente possibile”.[15]



    Agli inizi degli anni ’50, Raymond Allen, direttore dell’Ufficio di Strategia Psicologica (l’Ufficio di Strategia Psicologica fu immediatamente designato unicamente attraverso le sue iniziali PSB, senza dubbio allo scopo di tenere nascosto quello che era direttamente espresso dal nome intero) era già pervenuto alla conclusione che i principi e gli ideali contenuti nella Dichiarazione di Indipendenza e alla Costituzione degli USA sarebbero dovuti diventare un patrimonio comune di tutti gli uomini del mondo.



    Certamente, sarebbe falso attribuire la diffusione delle idee unicamente alla manipolazione clandestina. Le idee s’iscrivono in vasti movimenti culturali, le cui fonti originali sono molteplici. Ma è fuori dubbio che il dominio di queste idee può essere considerevolmente facilitato mediante operazioni clandestine, partendo dal fatto che una grossa parte della popolazione delle metropoli imperialisti è facilmente influenzabile all’influsso dei media. Non solamente essi credono a ciò che dicono, ma immaginano di essere arrivati in modo autonomo alle conclusioni. Di conseguenza, l’astuzia per manipolare l’opinione pubblica consiste nell’applicare quello che è stato teorizzato da Bernays, ed sviluppato ed applicato dalla CIA.



    La CIA e le altre agenzie spionistiche imperialiste hanno messo in esecuzione la strategia per arrivare nei diversi paesi un’egemonia culturale, che al contrario di quello che teorizzava Gramsci che era uno strumento essenziale per la rivoluzione socialista, aveva uno scopo controrivoluzionario, diventava uno degli strumenti della controrivoluzione preventiva.

    (l'altro lato di Gladio, così come esisteva un esercito pronto ad intervenire vi erano soldati sceltissimi in grado di operare Black Propaganda Operation al fine di influenzare la cultura dominante degli alleati e renderla filo atlantista, americana. Era quindi forse essenziale incrementare con un forzato colpo di reni l'indipendenza anche sessuale dei giovani, sbrigliandoli con una coltellata dalle redini culturali particolarmente lente, soprattutto nelle campagne e nei ceti sociali medio bassi, ad intraprendere quella rivoluzione sesso-droga-rock'n'roll che oggi sappiamo molte divisioni dei servizi spingevano? Rimando ancora al treat su Ronald Stark. Ipotesi, per carità, ma pungolo con questi incisi per non dimenticare la storia e quindi la prospettiva da cui e per cui analizziamo questi testi. ci si ricordi anche come più volte sottolineato ad esempio da Doc anche la ricorrenza con alcune date dei nostri omicidi. NDR)


    Sulle tecniche di disinformazione esiste una quantità enorme di testi.



    Tchakhotine, formulò la tesi che il ruolo dei giornalisti e dei media è fondamentale per assicurarsi che la propaganda avvenga in modo costante. (si guardi oggi al Covid-Golpe. NDR) Egli afferma che la propaganda non dovrebbe interrompersi mai, formulando così una delle regole fondamentali della disinformazione moderna, vale a dire che il messaggio, per passare deve essere ripetutamente reiterato.



    Prima di tutto, Tchakhotine afferma che le campagne di propaganda devono essere dirette in modo centralizzato e ben organizzate, cosa prassi nel tempo attuale in questa che è definita la “società della comunicazione”. Non è certamente un caso che i membri laburisti del Parlamento Britannico non possono comunicare con i media senza l’autorizzazione del Direttore per le Comunicazioni, al numero 10 di Downing Street.



    Durante la seconda guerra mondiale Sefton Delmer era allo stesso tempo un teorico e un esperto esecutore della Black propaganda (propaganda sporca, disinformazione), aveva creato una falsa stazione radio, trasmetteva dalla Gran Bretagna verso la Germania che diffondeva la notizia che esistevano dei buoni patrioti tedeschi che si opponevano a Hitler. Si sosteneva la finzione che si trattasse in realtà di una stazione tedesca clandestina che trasmetteva utilizzando frequenze vicine a quelle delle stazioni ufficiali. Questo genere di Black propaganda fa ancora parte dell’arsenale della comunicazione governativa USA.



    Certamente un altro discorso è verificare sull’efficacia reale di questo tipo di propaganda. Un esempio evidente sta nel fatto durante la seconda guerra mondiale, essa non contribuì a favorire un’insurrezione da parte del popolo tedesco contro Hitler. Lenin ha ripetuto rilevato che i sentimenti, gli stati d’animo, gli istinti, in una parola gli stati psichici delle varie classi e delle masse, nascono dalle loro condizioni economiche e dagli interessi economici fondamentali. Ciò costituisce la prima e più importante fonte dei fenomeni psico-sociali. È inutile rivolgersi alle masse con la propaganda senza rivendicazioni economiche. “La massa è attratta dal movimento, vi partecipa energicamente lo apprezza altamente e sviluppa il suo eroismo, il suo sacrificio, la sua tenacia e la sua fedeltà alla grande causa soltanto nella misura in cui la situazione economica di chi lavora migliora”.[16] Eliminare le rivendicazioni economiche dal programma significherebbe “sopprimere gli interessi economici che spingono ad una lotta grandiosa, inaudita, piena di abnegazione del popolo umiliato, intimorito, ignorante”.[17] La rivoluzione ha inizio non perché brontola e s’indignano decine o centinaia di politici borghesi ma perché decine di milioni di “gente minuta” non c’è la fanno più e per questo motivo che la tra le masse popolari matura silenziosamente la rivoluzione. La situazione economica predetermina sia la temporanea passività politica e il letargo, sia l’attrazione delle varie classi lavoratrici per la rivoluzione.



    Ci sono numerosi autori che hanno trattato il tema della disinformazione uno dei più recenti è Roger Mucchielli, La Subversion pubblicato in francese nel 1971 (nuova edizione rivista e aggiornata nel 1976), che cerca di dimostrare che la disinformazione una volta ritenuta tattica ausiliaria durane la guerra, sia divenuta la tattica predominante.



    Secondo Mucchielli, la strategia si è sviluppata al punto tale che l’obiettivo attualmente quello di conquistare un paese senza assolutamente attaccarlo fisicamente, in particolare facendo ricorso ad agenti interni che condizionano l’opinione pubblica.



    Essenzialmente, si tratta dell’idea proposta più recentemente da Robert Kaplan nel suo saggio pubblicato in The Atlantic Monthly nel luglio agosto 2003 e intitolato Supremacy by Stealth – Supremazia assunta furtivamente.



    Kaplan è uno dei teorici del cosiddetto “Nuovo Ordine Mondiale” che nella realtà era la possibilità, che partendo dal fatto che le difficoltà dell’accumulazione del capitale stanno aumentando, una frazione della Borghesia Imperialista mondiale tenti di imporre un’unica disciplina a tutta la Borghesia Imperialista costruendo attorno agli USA il proprio nuovo Stato sovranazionale: quest’ultimo assorbirebbe più strettamente in sé gli altri Stati limitandone ulteriormente l’autonomia.



    Negli anni trascorsi dopo la seconda guerra mondiale, si è formato un vasto strato di Borghesia Imperialista Internazionale, legata alle multinazionali con uno strato di personale cresciuto al suo servizio.



    Già sono stati collaudati numerosi organismi (monetari, finanziari, commerciali) sovrastatali nei quali quello Strato di Borghesia Internazionale esercita una vasta egemonia.



    Parimenti si è formato un personale politico, militare e culturale borghese internazionale. di conseguenza il disegno della fusione dei maggiori Stati imperialisti in unico Stato ha oggi maggiori basi materiali di quanto ne avessero gli analoghi disegni perseguiti nella prima metà del secolo scorso, dalla borghesia anglo-francese (Società delle Nazioni), dalla borghesia tedesca (Nuovo Ordine Europeo nazista), dalla borghesia giapponese (Zona di Coprosperità). Ma la realizzazione di un processo del genere, mentre avanza e si accentua la crisi economica, difficilmente si realizzerebbe in maniera pacifica, senza che gli interessi borghesi lesi dal processo si facciano forte di tutte le rivendicazioni e i pregiudizi nazionali e locali.



    Quello che è successo dopo dalla metà degli anni ’70 con l’avvio della crisi generale del capitalismo, l’avvio della crisi del Movimento Comunista e del cosiddetto “blocco socialista” corrosi dal revisionismo, è che gran parte del mondo si ridotto a un territorio di caccia delle scorribande dei vari capitalisti. Gli Stati nazionali sono ridotti ad essere principalmente delle agenzie addette ad estorcere soldi soprattutto per soddisfare le pretese delle istituzioni finanziarie e per sopperire alle spese pubbliche residue (alcune voci delle spese sono in costante crescita: riarmo, aggressioni imperialiste, repressione, controllo, prebende per imbonitori), i loro governi e le loro pubbliche amministrazioni si occupano sempre meno dei servizi e degli affari pubblici (ivi compreso il sistema sociale dell’economia reale), i patrimoni pubblici residui sono venduti (e spesso svenduti) perché i capitalisti sono alla ricerca forsennata di terreni di investimento per i loro capitali e per lo stesso motivo crescono i debiti pubblici lo Stato USA e alcuni altri Stati e centri di potere esercitano il ruolo di polizia senza frontiere e con azioni all’impazzata (spacciati come “spedizioni umanitarie”, “azioni contro il terrorismo” ecc.) usando basi e agenzie che hanno installato in tutto il mondo l’uso ereditato dal passato e radicato nel senso comune di avere periodiche votazioni a suffragio universale (democrazia borghese)ha fatto sorgere in ogni paese e a livello internazionale una gigantesca macchina di diversione, di disinformazione e intossicazione delle coscienze e dei sentimenti.

    (opinioni della fonte. ma seguiamone il ragionamento. NDR)


    Il corso delle cose che si determina porta a una crescita continua di conflitti e di guerre intestine e tra Stati. I gruppi imperialisti non riescono più (stante la crisi generale in corso) a creare in alcun paese ordinamenti politici stabili, riescono solo a distruggere quelli che ancora trovano come ostacolo. Il variopinto movimento islamico non ha prospettive di svilupparsi in un nuovo sistema di ordinamento sociale.



    I contrasti tra l’Unione Europea (UE) – soprattutto da parte della Germania – e gli USA si accentuano (la messa in scena del DATAGATE per frenare gli USA è un indizio di tutto ciò). Così pure i contrasti all’interno dell’UE (con le elezioni europee, se le cose continuano come sono in corso, porteranno a Bruxelles un gran numero di formazioni politiche che sono contro l’UE e tutto ciò inevitabilmente avrà delle ripercussioni in ogni singolo paese). Il progetto (accarezzato da Mitterrand, Jacques Delors & C.) di costruire sotto l’ombrello militare della NATO comandata dagli USA, il polo imperialista europeo indipendente dall’imperialismo USA e quindi alla fin fine a esso contrapposto, fa acqua. La politica mercantilistica, (esportare il più possibile e importare il meno possibile come linea guida) e monetarista (il pareggio delle entrate e uscite contabili, la stabilità dei prezzi e del cambio come regole) della borghesia tedesca è la traduzione pratica della consunzione del progetto.



    L’Euro e l’UE naufragano: è inevitabile perché l’UE imperialista poteva esistere solo come polo alternativo al polo USA, ma aveva bisogno di un contesto e di forme istituzionali che la Borghesia Imperialista non è in grado di costruire. Il problema attuale è costruire il dopo UE: mobilitazione reazionaria (sotto l’ombrello dei gruppi imperialisti USA, europei e sionisti la cui forza posa sempre di più sull’apparato militare), oppure rottura (tramite l’abolizione del Debito Pubblico) con il mondo finanziario euro-americano e guerra contro i vari imperialismi che inevitabilmente cercheranno di stritolare il paese che cercherà di porsi questo obiettivo.



    Tornando al saggio di Kaplan, il suo saggio tratta del ricorso alle operazioni segrete, alla forza delle armi, agli inganni, alla disinformazione, alle influenze clandestine, alla costruzione dell’opinione pubblica, perfino agli assassini politici, tutto mezzi che rivelano una di “etica pagana” destinati ad assicurare il predominio mondiale dell’imperialismo USA.



    Un altro punto da sottolineare a proposito di Mucchielli è che è stato uno dei primi teorici a propugnare il ricorso delle ONG, come organizzazioni di facciata, per provocare un cambiamento politico interno di un altro paese.



    Come Malaparte, Mucchielli ritiene che per provocare il successo o il fallimento di una rivoluzione, non fossero le circostanze oggettive, ma la percezione di queste circostanze create ad arte dalla disinformazione, in sostanza si riduceva il tutto a una tecnica. Tutto ciò nasceva dalla visione che vedeva i movimenti di massa, come massa di manovra di un ristretto numero di cospiratori molto ben organizzati.

    Mucchielli insisteva sul fatto che la maggioranza della popolazione doveva essere completamente esclusa dai meccanismi inerenti alle decisioni politiche, poiché nella sua visione i cambiamenti avvengono per opera un ristretto numero d’individui e non della massa. L’opinione pubblica costituisce il “forum” dove si pratica la sovversione e Mucchielli descrive i differenti modi di comunicazione di massa per creare una psicosi collettiva. Secondo lui, i fattori psicologici sono molto importanti a questo riguardo, in modo particolare nella ricerca di strategie importanti, come la demoralizzazione di una società. L’avversario deve essere indotto a perdere fiducia nella giustezza e nella fondatezza della sua causa e tutti gli sforzi devono essere prodotti per convincerlo che il suo avversario è invincibile.

    (questo resterà il mantra ufficiale delle PsyOp. sempre usando il principio di Causalità, chiediamoci se Piazza Fontana e-o altrettanto il Mostro non abbiano a buon mercato, soprattutto il secondo, fiaccato e demoralizzato una società in preda a divisioni interne e potenziali moti che potevano riecheggiare quelli degli anni 60-70. La paura indotta dai delitti poteva essere ritenuta come un'arma di dissuasione di eventuali rivolte o radicalizzazioni, riemersioni degli scontri di piazza e quant'altro? io sono sicuro di si. che nell'opulenta società votata all'atlantismo americano soprattutto dei primi anni 80, Jeans Paninari Drive in televisione, giusto per fare una panoramica degli anni, easy rider sulla nuova tv per giovani Italia 1, una botta d'inquietudine ripeto -a buonissimo mercato, i cal. 22 poi costano davvero pochissimo :) poteva essere vista come un'arma psicologica. altrocheno. NDR)





    L’ISTITUTO TAVISTOCK





    Non si può parlare di guerra psicologica senza parlare dell’Istituto Tavistock.

    Fondato nel 1920 sotto la direzione del generale di brigata e psichiatra dr John Rawlings, il Tavistock nacque per occuparsi dei soldati traumatizzati durante la prima guerra mondiale. Gli psichiatri e psicanalisti scoprirono presto che questi individui erano acutamente suggestionabili; e che lo stesso effetto poteva ottenuto attraverso interrogatori brutali e torture. Essi prepararono tecniche del controllo comportamentale, che furono praticate come parte di vasti programmi di guerra psicologica.



    Nel 1945, in un suo libro (The shaping of psichiatry by war), il generale Rees, propose che metodi analoghi a quelli sperimentati in guerra, potevano attuare il controllo sociale d’intere società o gruppi, in tempo di pace. Scrive Rees: “Se proponiamo di uscire all’aperto e di aggredire i problemi sociali e nazionali dei nostri giorni , allora abbiamo bisogno di “truppe sociali” psichiatriche, e queste non possono essere le equipes psichiatriche stanziali delle istituzionali. Dobbiamo avere gruppi di psichiatri selezionati e ben addestrati che si muovano sul territorio e prendano contatto con la situazione locale nella sua area particolare”.[18]



    Dal 1947 il generale Rees fece carriera nell’apparato dell’ONU, dove creò con Sir Julian Huxley, allora capo dell’UNESCO; e secondo Brewda, un giornalista ebreo americano che è convinto che i terroristi suicidi, sia quelli che si fanno saltare in Israele, sia (se ci sono mai stati) quelli sugli aerei dell’11 settembre 2001, possano essere fabbricati,[19] entrambi (Rees e Huxley) elaborarono un progetto per la selezione dei quadri nelle colonie dell’impero britannico, ormai traballante per via che si stavano, sviluppano dei movimenti di liberazione nazionale non controllati dall’imperialismo britannico, per addestrare alla futura “indipendenza” ovvero per uno sviluppo semicoloniale. Gli specialisti del Tavistock perciò cominciarono da allora a creare dei movimenti rivali a quelli che conducevano la lotta di liberazione nazionale: il primo esperimento avvenne in Kenya. Nei campi di prigionia taluni detenuti sarebbero stati selezionati e preparati con metodi psicologici traumatici a formare delle fazioni che si sarebbero dovuto inserire della nella rivolta che era definita dei Mau Mau. L’idea era di infiltrare il movimento di liberazione keniota con gruppi rivali, che le penetrassero e frazionassero, creando lotte intestine. I rivali dovevano usare metodi terroristici feroci, per screditare il movimento.

    (ci ricorda niente? giusto un po' la storia di Italia verrebbe da dire... NDR)

    Facciamo un passo indietro per capire qualcosa sul ruolo delle associazioni psichiatriche britanniche e il loro ruolo.



    Norman Montagu nel 1944 che era il governatore della Banca di Inghilterra si dimette, e cominciò ad avviare un progetto che ironicamente era collegato ai suoi ripetuti esaurimenti nervosi e ricoveri ospedalieri. Norman organizzò l’Associazione Nazionale Britannica per la Salute Mentale. Nei suoi stadi iniziali questa Associazione ebbe come sede la casa londinese di Norman. Il suo assistente presso la Banca di Inghilterra fu nominato tesoriere dell’Associazione.



    Nel 1948 l’Associazione Nazionale per la Salute Mentale di Norman radunò i leader mondiali della psichiatria e della psicologia al Congresso Internazionale sulla Salute Mentale, presso il Ministero della Salute del Regno Unito. In questo Congresso fu formata la Federazione Mondiale per la Salute Mentale, con lo scopo di gestire i servizi psicologici del pianeta. Lady Norman, l’hostess del Congresso, fu investito del potere esecutivo. Norman scelse per presidente della Federazione Mondiale il capo dell’istituto Tavistock il generale Rees.



    Le due agenzie delle Nazioni Unite con cui la Federazione Mondiale lavora di più strettamente sono la Federazione Mondiale della Sanità (FHO) e l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza, e la Cultura (UNESCO).



    Con lo scopo di disarticolazione dei movimenti di liberazione nazionale, la Federazione Mondiale della Salute mentale lanciò nel 1949-50 un ampio studio sui profili psicologici di vari paesi. Il programma si chiamava: Tensione mondiale: la psicopatologia delle relazioni internazionali”. Furono studiate le reazioni, le suscettibilità psicologiche di diversi gruppi etnici, secondo Brewda, per poterli meglio controllare. In questo quadro lo studio più approfondito fu condotto sugli ebrei: dapprima sui sopravvissuti alle persecuzioni genocide naziste che erano riparati in Israele. Secondo la tattica suggerita da Rees, psichiatri ben addestrati furono mandati sul territorio. Nacque a Gerusalemme la Società per l’Igiene Mentale in Israele. La guidava il dottor Abraham Weinberg, un uomo del Tavistock.



    Prevedibilmente, Winberg, diagnosticò, nella psicodinamica ebraica, la leva su cui poteva agire la psichiatria di guerra: la convinzione di essere un “popolo eletto”. Il fatto che nei secoli gli ebrei soprattutto nell’Europa cristiana non solo furono perseguitati, ma siano stati fatti sentire diversi dagli altri popoli, non ha fatto che rinforzare questo carattere, affermava l’uomo del Tavistock. Perciò secondo lui, questo fattore non ha fatto che rinforzare una “personalità ebraica” intimorita e diffidente nel prossimo. Di fronte alla persecuzione nazista, la popolazione ebraica ha reagito in maggioranza rinnovando la fedeltà alla propria identità ebraica etnica e alla “missione degli ebrei” nel mondo: la sofferenza subita era parte di questa “missione”, e la creazione dello Stato di Israele, il ritorno alla terra promessa dopo duemila anni, era il compenso di questa sofferenza. Scriveva Weinberg nel 1948 che per la prima volta dopo diversi millenni: “è possibile creare una vera personalità ebraica, fondata sulla sofferenza del genocidio e sull’ambiente controllato in Israele”.[20] Di fatto, secondo Brewda, questa diagnosi giustifica (e provoca) la riduzione dell’israeliano d’oggi a membro di un culto del sangue e del suolo; il fatto che Israele pratiche in “Terra Santa” una politica di segregazione e d’igiene razziale nei confronti degli arabi, sarebbe la prova del successo del Tavistock.



    Nello stesso tempo, Tavistock conduceva lo stesso tipo di studi sugli arabi, attraverso un affiliato Istituto di Igiene Mentale con sede al Cairo, queste ricerche finirono per convergere con studi analoghi, che gli specialisti israeliani di guerra psicologica stavano conducendo per scopi militari. I risultati di queste indagini si ritrovano nell’opera monumentale di Raphael Patai (uno degli specialisti israeliani di profili psicologici), The arab mind.[21] Patai afferma di aver scoperto che nella “mentalità araba” il punto debole, che la rende vulnerabile alla manipolazione: la sua tendenza a confondere, specie sotto stress, “realtà e retorica”. Secondo la tesi di Patai l’arabo tipo vuole apparire come una persona eloquente piuttosto che profonda, e la sobrietà è un tipo di carattere che dai leader arabi non viene molto apprezzato. Per questo motivo, secondo lo studioso israeliano nelle sue affermazioni che hanno forti venature razziste, veri e propri pazzoidi (come Gheddafi) possano godere di un autentica popolarità.



    È, come si vede, uno studio di “profiling”, ben noto ai servizi segreti più sofisticati: un gruppo etnico viene “profilato psicologicamente” dal nemico, per farlo agire – a sua insaputa – a vantaggio del nemico stesso. Quest’arte orribile non è nemmeno nascosta. Sul del 22 giugno 2001 della rivista Bulletin of Political Psychology è comparso un articolo dal titolo: “L’utilità della ricerca psicologica per accedere e sedare la violenza: gli “scopritori” di terroristi e la selezione e gestione di giovani terroristi”.[22] Ne è l’autore, il dottor Jerrold Post, fondatore del Bulletin, che per 21 anni è stato a capo, alla CIA del centro Analysis and Political Bheavior, in questa veste Post ha studiato infiniti profili psicologici di capi, di sette, di gruppi definiti terroristi, di capi di Stato: ha studiato fra gli altri Bin Laden, Saddam Hussein e la psicologia dei dirottatori di aerei.







    Parte seconda


    ALCUNI ESEMPI DI OPERAZIONI PSYOP



    SECONDA GUERRA MONDIALE





    Le operazioni psicologiche furono usate estensivamente nel corso di questo conflitto. In quel periodo le trasmissioni radio divennero uno dei mezzi principali di disseminazione di propaganda riversata contro il nemico; il Giappone utilizzò la nota emittente Tokyo Rose per trasmettere musica, propaganda e messaggi di sconforto, nei confronti degli statunitensi e dei loro alleati, mentre i tedeschi si affidarono a Mildred Gillar, meglio ricordata come Axis Sally. Il migliore e più innovativo uso della guerra psicologica deve essere però attribuito alle trasmissioni della British Broadcasting Corporation (BBC). Tra maggio e settembre 1940, quando l’invasione dell’Inghilterra ormai imminente, un programma regolarmente trasmesso dalla BBC, indirizzato agli ascoltatori tedeschi, iniziò una serie di lezioni in inglese a favore dei potenziali invasori. Le speaker spiegavano le ragioni per le quali sarebbero state utili ai soldati del Reich conoscere un po’ di inglese e, nel contempo, enunciava delle frasi del tipo: “la nave sta affondando” ed ancora “ripetiamo insieme – io brucio, egli brucia, ecc…”. Nonostante la relativa crudezza del prodotto radiofonico prescelto dagli inglesi, rimane il fatto che lo stesso si è rivelato molto efficace. Le frasi concernenti il “bruciare nel Canale d’Inghilterra” sembrarono infatti confermare le insistenti voci che gli agenti britannici infiltrati stavano diffondendo tra le truppe tedesche sul consistente; queste facevano appunto riferimento ad un collaudato sistema che avrebbe consentito ai britannici di incendiare gran parte del canale qualora Hitler avesse lanciato l’invasione. Sebbene privi di fondamento, questi messaggi furono così ben pianificati e altrettanti abilmente disseminati che testimonianze raccolte fanno intendere come alcuni reduci tedeschi fossero ancora convinti, a distanza di decenni della loro veridicità.





    COREA





    Forte dell’esperienza maturata nel corso della seconda guerra mondiale, la cellula Progetti Speciali della branca G-2 divisionale, a sua volta inserita nel Comando USA in estremo oriente, iniziò ad effettuare le trasmissioni radio ed il lancio di volantini in Corea del Sud proprio all’indomani dell’intervento del Nord a sud del 38° parallelo.



    Si può dire che è passata nell’opinione pubblica la visione americana di questo conflitto come “invasione” da parte del Nord comunista[23] nei confronti del Sud “democratico”.[24]



    Le origini di questo conflitto hanno origine dagli equilibri che sono sorti alla fine della seconda guerra mondiale, in una fase dove la Rivoluzione Proletaria Mondiale passava dalla fase della difensiva strategica a quella dell’equilibrio strategico, con la formazione del campo socialista, la rivoluzione cinese e l’avvio delle lotte di liberazione nazionale.



    Per entrare nei particolari bisogna partire da una data ben precisa: il 14 novembre 1947 quando una risoluzione ONU, fortemente voluta dagli Stati Uniti, indisse per il 10 maggio dell’anno successivo le prime 3 aprile “elezioni “democratiche” di Corea, dopo più di trent’anni di dominazione giapponese. L’evento non incontrò il favore dei partiti comunisti coreani, né dell’Unione Sovietica, che dal 1945 aveva liberato la parte nord della penisola in modo da favorire un governo di ispirazione socialista. Il partito comunista del Sud, contrario alla divisione del paese e alle elezioni-truffa, decise di indire per l’1 marzo una giornata di mobilitazione che non ebbe mai luogo a causa dell’arresto di 2500 militanti politici nei giorni precedenti.



    Il 3 aprile, nell’isola sudcoreana di Jeju, il partito promosse una sommossa contro l’occupazione militare americana e le forze di polizia locali, giudicate conniventi col precedente regime giapponese. Gli effetti furono devastanti: gli insorti attaccarono 11 stazioni di polizia e 85 uomini tra poliziotti e ribelli persero la vita, mentre i 3000 soldati inviati dal governo in sostegno delle forze dell’ordine si ammutinarono il 29 aprile, consegnando le armi ai dimostranti.



    Il 10 maggio, con l’elezione di Syngman Rhee, già presidente del governo provvisorio in esilio e appoggiato da tutto il blocco occidentale, la repressione sull’isola di Jeju si fece incalzante. I guerriglieri comunisti crearono le proprie basi strategiche sulle montagne, lasciando alle truppe governative il controllo delle città costiere, e riportarono numerose vittorie nonostante fossero non più di 4000 e male equipaggiati. Alla fine del 1948 i rivoltosi erano definitivamente schierati con la Corea del Nord, alla quale chiedevano di essere uniti, mentre le truppe del sud si componevano principalmente di paramilitari anticomunisti e rifugiati nordcoreani.



    Il 25 giugno 1949 furono inviati dal governo sudcoreano quattro nuovi battaglioni, che nel giro di poche settimane riuscirono a soffocare nel sangue la rivolta comunista, arrivando a ucciderne uno dei leader, Yi Tuk-ku, il 17 agosto. Si dice che circa il 70% dei villaggi dell’isola fu dato alle fiamme, e che le truppe governative si resero colpevoli di omicidi, stupri e violenze di ogni tipo sotto lo sguardo inerte dell’esercito statunitense. Gli storici locali stimano che circa 2500 isolani furono uccisi tramite esecuzione nelle settimane successive alla pacificazione.



    Dopo l’attacco della Corea del Nord nel 1950, grande attenzione fu posta dai servizi segreti sudcoreani nei confronti dei prigionieri politici comunisti, in particolare delle migliaia di Jeju, suddivisi in quattro gruppi (A, B, C, D) sulla base della supposta pericolosità. Il 30 agosto 1950 un ordine scritto dell’ufficiale superiore dell’intelligence navale sudcoreana ordinò l’esecuzione degli appartenenti ai gruppi C e D tramite fucilazione non più tardi del 6 settembre.



    Le vittime certificate del massacro sull’isola di Jeju furono 14.373, ma si stima che il totale possa raggiungere le 30.000, mentre alcuni storici locali ne hanno quantificato addirittura 60.000.[25]



    Nel corso della guerra di liberazione, davanti ai gravi pericoli che minacciavano il paese, si sviluppò un processo di unificazione e consolidamento di tutte le forze patriottiche, democratiche e amanti della pace della Corea.



    Nel giugno 1949 era stato fondato il Fronte unico patriottico democratico. Al suo congresso costitutivo presero parte i rappresentanti di 72 partiti e organizzazioni sociali della Corea settentrionale e meridionale. Il congresso si rivolse al popolo coreano con una dichiarazione contenente un programma concreto per l’unificazione pacifica del paese e per assicurare l’indipendenza nazionale e lo sviluppo democratico.



    Tra le condizioni principali figuravano le seguenti: ritiro immediato delle truppe americane, cessazione dell’attività della commissione dell’ONU per la Corea, elezioni contemporanee al nord e al sud per un unico organo legislativo del paese.

    Un avvenimento importante per la vita politica del paese fu l’unificazione, avvenuta nel giugno del 1949, del Partito del lavoro sudcoreano e di quello nordcoreano in un unico Partito del lavoro della Corea.



    Il 20 luglio 1949 gli operai della Corea del sud proclamarono uno sciopero di solidarietà con le decisioni del Fronte unico patriottico democratico. Essi furono sostenuti dai contadini, da vasti strati di intellettuali e della piccola e media borghesia. In molte città e in molti villaggi, nonostante la repressione, ebbero luogo comizi e dimostrazioni.



    Il movimento partigiano s’intensificò, accompagnato da rivolte contadine.



    In queste condizioni, le autorità di Syngman Rhee oltre a intensificare il terrore, a lanciare spedizioni punitive nelle regioni partigiane per infierirvi ferocemente, presero misure per minare il movimento dal suo interno. Insinuarono i loro agenti negli organi dirigenti delle organizzazioni di partito, delle formazioni partigiane e inscenarono provocazioni.



    Nello stesso tempo affermavano che sarebbe stata fatta la riforma agraria, per la quale starebbe già stata preparando la relativa legge.



    Tutto ciò contribuì ad affievolire il movimento partigiano e alla fine del 1949 i centri fondamentali erano sottomessi.[26]



    Nel corso dell’autunno del 1950 la Prima Compagnia di disseminazione (audio e volantini) si schierò nella Corea del Sud. Questa Compagnia avrebbe così, ininterrottamente da quel momento fino alla fine delle ostilità, operato al servizio dell’Ottava Armata come Unirà tattica di guerra psicologica. La Prima Compagnia utilizzò degli altoparlanti montati su veicoli terrestri e su mezzi aerei, al fine di diffondere i messaggi vocali nel modo più efficace possibile. Rimasero comunque i volantini, in analogia a quanto accaduto nei precedenti conflitti che hanno visto il coinvolgimento degli USA, il mezzo di dissuasione maggiormente utilizzato, i temi riportati su questi ultimi riguardavano la convenienza ad arrendersi, il buon trattamento che gli Stati Uniti riservavano ai prigionieri, la nostalgia della casa lontana e della famiglia.





    VIETNAM






    Le operazioni psicologiche si può dire che furono attuate da entrambe le parti. Ad Hanoi operava l’emittente Hanoi Hanah che trasmetteva giornalmente un programma di musica, abbinata a messaggi riportanti la visione politica presente nel Vietnam del Nord assieme ad altre notizie sconfortanti per le truppe USA.



    Gli USA controbattevano con i loro programmi radiofonici e con la disseminazione di volantini.



    Nel Vietnam gli USA condussero massicci attacchi aerei contro obiettivi militari e civili che avevano l’obiettivo strategico di ottenere degli effetti sotto il punto di vista psicologico; si riproponevano infatti di costringere i leader del Nord a negoziare la “pace” (ovvero capitolazione nei confronti dell’imperialismo USA) in tempi brevi ed a condizioni favorevoli.



    Nel Vietnam ha operato il ben noto specialista di guerra psicologica (nonché esponente di sette sataniche come la Chiesa di Satana e il Tempio di Set), Michael Aquino.



    Gli Stati Uniti stavano sperimentando dei sistemi d’arma ad alta tecnologia, utilizzando delle basse frequenze. Il famigerato Delgado nell’ambito del programma MK-ULTRA determinò che “il controllo fisico di molte funzioni cerebrali è un dato di fatto dimostrato… è anche possibile creare e gestire le intenzioni… con la stimolazione elettronica di strutture cerebrali specifiche, i movimenti possono essere indotti da comando radio… con il telecomando”.[27]

    Secondo un documento scritto dal colonello Paul Vallee e dal maggiore Aquino, intitolato From PSYOP to Mindwar: The Psychology of Victory, l’esercito statunitense aveva utilizzato un sistema d’arma operativo per mappare le menti di individui neutrali e nemici, e quindi modificarli secondo gli interessi dell’imperialismo USA. Questa tecnica sarebbe stata la causa della resa di 29.276 Vietcong e di soldati dell’esercito del Vietnam del Nord, tra il 1967 e il 1968. La marina degli Stati uniti era anch’essa pesantemente coinvolta nella ricerca psicotronica.[28] Molti dei soldati statunitensi che prestavano servizio nella zona che divideva il Sud dal Nord Vietnam, affermarono di vedere UFO regolarmente. I Pentagon Papers rivelarono che una barriera elettronica fu posta lungo la zona di confine dalla società JASON.[29] Il maggiore Aquino era come si diceva prima uno specialista della guerra psicologica, dove la sua unità nel Vietnam era specializzata nella stimolazione attraverso le droghe, il lavaggio del cervello, le iniezioni di virus, di impianti cerebrali, l’ipnosi, l’uso dei campi elettromagnetici e le onde radio a frequenza estremamente bassa.

    (quando dico che il covid è una psyop... NDR)

    Nonostante l’uso di tutti questi strumenti alla fine della fiera si rilevò un fallimento poiché non riuscì a dissuadere la Resistenza vietnamita nel continuare le ostilità contro l’imperialismo USA e giungere alla fine alla vittoria.



    Sconfitta determinata fortemente da come gli americani concepivano la guerra.



    Se si considera lo sviluppo della guerriglia dal 1945 in poi, si deve constare che solo dopo la guerra di Corea gli americani hanno cominciato a tener conto di questa forma di lotta, benché dal punto storico la conoscessero già da molto tempo. Tanto nella guerra d’indipendenza americana (1775-1783) quanto nella guerra civile (1861-1865) si era sviluppata un’intensa attività guerrigliera. Tuttavia, malgrado una breve periodo di guerriglia in Estremo Oriente durante la seconda guerra mondiale, la mentalità americana era dominata fino agli anni ’50 dall’idea della grande guerra regolare, dalla concezione perfezionistica della guerra tecnica spinta quasi alla perfezione, di una strategia di precisione con l’impiego di un’immensa quantità di materiale e di regolari eserciti di massa.



    Le vittorie ottenute nelle due guerre mondiali, in fondo senza perdite e gravami eccessivi, avevano portato gli americani a credere che la guerra moderna fosse soprattutto lo sviluppo di un calcolo matematico, il compito di una logistica ben funzionante (produzione e organizzazione, calcolo dello spazio e del tempo, coordinamento, concentrazione, accostamento del nemico, azioni di combattimento), un semplice problema di opportuna concentrazione di materiale, con un incessante afflusso di rifornimenti.



    Gli avvenimenti della guerra di Corea (1950-1953) e le azioni di guerriglia, per lo più vittoriose, che dopo il 1945 si andavano intensificando in tutto il mondo, costrinsero gli americani, soprattutto nel periodo di Kennedy, a un nuovo orientamento e li spinsero a studiare più profondamente la teoria e la prassi della guerriglia.



    La progressiva emancipazione politica e sociale dei popoli Tricontinente, le vicende della guerra di Corea, l’importanza e il peso assunti dalla Cina con la vittoria della rivoluzione di nuova democrazia (1949) e non ultima la rivoluzione cubana (1959), fecero maturare nei circoli dirigenti degli USA la decisione di battere il nemico con le sue stesse armi, ossia di contrapporre alla guerriglia la controguerriglia.



    I principali esponenti della controguerriglia americana divennero i corpi speciali, gli Special Focers. Fondati nel 1952, sotto la presidenza Eisenhower, come unità scelte per la lotta contro le formazioni di guerrigliere in tutto il mondo, la loro forza sotto la presidenza Kennedy, arrivò a 4.600 unità. Alla fine della feria furono un fallimento.



    Il generale nordvietnamita Nguyen Van Vinh riteneva nel 1966 di poter constare il fallimento di queste forze speciali americane: “La special warfare americana nel Vietnam del Sud è sostanzialmente fallita, dopo essere stata sperimentata per più di tre anni con strategie e tattiche diverse, con nuove armi e nuove tecniche, accompagnate da metodi estremamente crudeli: i loro principali sostegni, le truppe e l’amministrazione del governo fantoccio, sono anch’essi in decadenza; il sistema dei “villaggi strategici”, ch’essi consideravano la loro spina dorsale, è stato in sostanza distrutto; la tattica degli elicotteri e dei mezzi anfibi, che erano considerati più agili e più facilmente manovrabili, è stata un fiasco solenne; le città, e altri territori temporaneamente occupati, che erano stati considerati dagli aggressori come le loro più sicure retrovie, sono accerchiati, notevolmente ridotti in estensione, e davanti all’incessante lotta politica condotta nelle città e nelle campagne da milioni di uomini del popolo si trovano in pieno scompiglio; il carattere neocolonialista dell’imperialismo USA è stato smascherato agli occhi di tutto il mondo; gli sforzi del nemico per arginare e isolare la lotta del popolo sudvietnamita, e per compiere atti di sabotaggio nel Vietnam del Nord mediante commandos di truppe del su, sono miseramente falliti”.[30]



    L’insuccesso delle Special Force americane come delle operazioni di guerra psicologica è stato determinato essenzialmente dall’appoggio alla resistenza vietnamita da parte delle masse popolari di questo paese.



    In una guerra come quella vietnamita che ha assunto la forma di guerra popolare l’esito del conflitto non è stata determinata dalla semplice forza delle armi, dalle operazioni militari o dalle operazioni di guerra psicologica, bensì dall’atteggiamento rivoluzionario delle masse popolari vietnamite del campo civile insomma. In altre parole: l’uomo, e il suo vigore psichico è più importante dei materiali, l’elemento decisivo non è il computer, bensì la personalità, l’abnegazione individuale, la capacità di sacrificare tutto.



















    LA PRIMA GUERRA DEL GOLFO







    La prima guerra del Golfo (1991) introdusse un concetto completamente nuovo su come usare la tecnologia e le forme di comunicazione multimediale a favore delle operazioni psicologiche tramite le trasmissioni radio e TV, i volantini e i messaggi vocali diffusi con gli altoparlanti, usarono i temi della fratellanza araba, dell’isolamento dell’Iraq dal resto del mondo islamico, dello strapotere aereo della coalizione per indurre un gran numero di soldati iracheni a disertare.



    Una delle tattiche più efficaci fu quella di lanciare dei volantini su una determinata Unità informandone i componenti che, nell’arco di 24 ore, sarebbero stati bombardati e che l’unica soluzione per evitare la distruzione sarebbe stata la resa. In un periodo di sette settimane circa 29 milioni di volantini, di almeno 14 tipologie diverse, furono disseminati dietro le linee irachene, raggiungendo circa il 98% dei 300.000 soldati iracheni schierati. Il 4° gruppo PSYOP cominciò a trasmettere il programma radiofonico Voice of the Gulf il 19 gennaio 1991 e operò continuamente fino al 1° aprile dello stesso con più di 540 ore totali di trasmissione.



    Anche gli iracheni fecero operazioni di guerra psicologica. Scelsero un nome di donna (analogamente a quanto successo negli altri grandi conflitti) Baghdad Betty, per effettuare trasmissioni radiofoniche di propaganda e di dissuasione nei confronti delle forze avversarie. Una mancanza da parte degli iracheni fu che in questo tipo di operazioni non occorre conoscere solamente le dinamiche comportamentali dell’uomo, ma anche i valori e i costumi delle varie culture. Basti pensare che in una delle trasmissioni di Baghdad Betty sarebbe stato inviato un messaggio ai soldati statunitensi che li informava di come le loro mogli, rimaste sole nella lontana madrepatria, si tesso consolando cedendo alle lusinghe di personaggi del calibro di Tom Cruise, Brad Pitt e Bart Simpson. Ebbene, senza pensare a quanto sia ridicolo potesse essere per i soldati americani il solo fatto che le loro mogli fossero avvicinate da divi del cinema, l’errore madornale, che valse per sempre l’attendibilità dell’emittente, è stato commesso nel momento in cui, nonostante le probabili ricerche fatte nella cultura statunitense, fu l’inserimento di un personaggio dei cartoni animati (Bart Simpson) è stato inserito tra i potenziali seduttori.



    Ma l’errore fondamentale da parte commesso da Saddam Hussein e dal suo stato maggiore va al di là delle singole questioni di tattica e strategia(o degli errori nelle operazioni di guerra psicologica): essi hanno ignorato il fatto che sia i soldati che i civili iracheni erano stremati da otto anni di guerra contro l’Iran (che ha fatto almeno un milione di morti) e, sotto le manifestazioni di appoggio alle sue scelte, vi era scarso entusiasmo nell’affrontare un’altra guerra, dimostratasi molta più dura della prima.



    Per di più – quando dopo l’invasione del Kuwait Saddam Hussein restituiva all’Iran, per farselo alleato, il territorio conquistato in guerra e accettava il ritorno al Trattato di Algeri (1975) concernente la demarcazione dello Shatt el Arab – venivano a cadere le motivazioni patriottiche che l’avevano giustificata, demoralizzando l’esercito che aveva combattuto anni pagando un altissimo prezzo. Un altro colpo mortale al morale delle truppe, immobilizzate per sei settimane sotto i devastanti bombardamenti, veniva dall’annuncio di Saddam Hussein, trasmesso per radio mentre esse erano attaccate dalle forze terrestri statunitensi, che l’Iraq rinunciava alle sue rivendicazioni sul Kuwait e ritirava le sue truppe incondizionatamente.



    È nel complesso di questi fattori che va ricercata la ragione di quella che fu definita la “mancanza di volontà di combattere” dimostrata i soldati iracheni.







    LE ATTIVITA’ DA PARTE DEI SERVIZI SEGRETI ITALIANI NEGLI ANNI ‘ 60 IN MATERIA DI GUERRA PSICOLOGICA
    [31]





    A sviluppare le attività di guerra psicologica ci furono personaggi come il generale Magi Braschi.
    [32]



    Magi Braschi era non solo un fiduciario della CIA di alto livello, ma era considerato il maestro della guerra psicologica in Italia. Inoltre, aveva buoni rapporti con Ordine Nuovo, tanto che partecipava assiduamente anche ai loro incontri.

    (si ricorderanno le accuse: Fontana, Bologna, Italicus, etc. NDR)


    Nato a Genova nel 1917 morì nel maggio 1995. Magi Braschi bek 1981 diventa presidente del capitolo italiano della Lega anticomunista mondiale, la WACL.




    Per alcuni anni, dall’agosto 1971 al maggio 1975, è spedito in India, ma rientra spesso in Italia. Forse è solo una coincidenza, ma proprio durante la sua permanenza in India nasce a Verona il gruppo italiano Ananda Marga (Via della beatitudine eterna), alla quale aderirono alcuni membri del nucleo ordinovista veronese attratti dalle filosofie e dal settarismo esoterico, un laboratorio speciale di trasformazione delle personalità per i servizi adibiti alla guerra psicologica.



    Bisogna dire per correttezza, che i rappresentanti ufficiali di Ananda Marga hanno sempre negato ogni tipo di rapporto con elementi, ordinovisti e nazisti. Ananda Marga è un tentativo da parte dell’estrema destra di depistare, anche se non nega c’è stato un tentativo di infiltrarsi nel gruppo. Quando si sono resi conto dell’impossibilità, per loro, di assumere incarichi significativi all’interno del gruppo, hanno rinunciato ad infiltrarsi diffondendo nel contempo teorie come quella del fuoco purificatore, che non significa assolutamente niente per loro, e affermano di non capire come qualcuno possa averla associata alla filosofia dell’Ananda Marga.[33]



    Non sarebbe la prima volta che i servizi segreti, attraverso persone a loro vicini, tentino di infiltrare sette o organizzazioni esoteriche/mistiche per i loro fini. E che questi tentativi avvengano senza che la stragrande maggioranza degli aderenti sappia qualcosa (magari attuando l’emarginazione o addirittura l’eliminazione di chi si oppone ai loro piani).



    Magi Braschi nella sua casa sul lago di Bracciano, nei pressi della capitale, della quale facevano parte un immenso giardino di 14.000 metri quadrati e un pezzo di lago, Magi Braschi avevano allestito un altare formato da un’enorme spada medievale piantata su un piedistallo e una Bibbia. Nella sua biblioteca, il fondatore della guerra psicologica dell’esercito italiano teneva molti volumi sul reverendo Moon, Osho e il culto dei morti tibetano.



    Magi Braschi è seguace di Giuseppe Aloja, il generale sostenuto da Ordine Nuovo.
    Il suo nome non poteva mancare tra i relatori del convegno sulla guerra rivoluzionaria organizzato dall’Istituto Pollio: in questo convegno si discusse di guerra rivoluzionaria non ortodossa, quella che a un esercito molto preparato, militarmente attrezzato, oppone un esercito che non ha le medesime forze e si muove in modo asimmetrico, utilizzando la guerriglia. Se ne parlava molto negli ambienti militari negli anni ’60, soprattutto dopo la sconfitta della Francia in Indocina quando la guerra rivoluzionaria attuata dai comunisti vietnamiti aveva vinto sul potente esercito francese. Magi Braschi è un autentico osservatore di questi fenomeni e la sua ossessione è quella di trovare le armi più adatte per l’esercito anticomunista. Lui non ha dubbi: l’arma non ortodossa della guerra psicologica. Da questo punto di vista, tradisce la natura di classe della sua impostazione, dove riduce, il tutto ha una tecnica (utilizzo delle forze speciali miste militari/civile e soprattutto alla guerra psicologica). Come si diceva prima il fallimento di questa impostazione nel Vietnam ne è l’esempio evidente.

    (vedremo a questo proposito nello specifico il testo di Aquino e Valley, forte proprio delle esperienze Vietnamite, giàmaturamente satanico, e indispensabile per meglio comprendere l'evoluzione della PsyOp negli anni, fino appunto agli omicidi sempre più standardizzati globalmente di cui MDF è il campione. NDR)



    Maggi Braschi, per approfondire l’argomento della guerra psicologica studiò molto e fece un corso presso la Pro Deo, l’Università Cattolica. Questa disciplina era insegnata da un belga molto famoso: padre Felix Morlion, uomo di Chiesa ma anche agente del servizio segreto militare americano che gestiva una rete di nazisti (spacciati per ex) nella quale membro di rilievo era Karl Hass, il nazista che lavorava per il CIC.



    Le quotazioni di Maggi Braschi sono molto alte che il SIFAR apre un ufficio per la guerra non ortodossa e glielo lo affida.



    La documentazione dei documenti del Centro Alti Studi Militari (CASM) può fornire delle interessanti connessioni per la comprensione degli avvenimenti che vanno dalla caduta del governo Tambroni nel luglio 1960, passando per i convegni della Lega della Libertà che si svolsero nel dicembre 1960 a Parigi e nel novembre 1961 a Roma, i fatti inerenti al generale De Lorenzo nel 1964, il convegno dell’istituto Pollio e la nascita dei Nuclei di Difesa dello Stato.[34]



    Il documento più interessante è il reperto n. 34 “La guerra psicologica nel campo nazionale e nel quadro dell’Alleanza Atlantica. Sua organizzazione negli aspetti difensivo ed offensivo”. Curato dal CASM nel 1962.



    La relazione in copertina porta le firme dei generali Aldo Magri e Mario Peca dell’esercito, del gen. Francesco De Micheli dell’aviazione e del contrammiraglio Mario Gambetta, non è da escludere che essi siano stati solo i presentatori del testo, mentre gli estensori siano stati altri ufficiali di grado meno elevato.



    Sia questa relazione (assieme ad altre che furono prodotte) fu il prodotto della collaborazione fra il Nucleo Guerra Psicologica del SIFAR e il CASM.



    È interessante per capire la visione del mondo degli estensori del documento e quando elenca le case editrici presunte fiancheggiatrici del PCI (Einaudi, Feltrinelli, Parenti e Laterza). È interessante e significativo il fatto che mette nell’elenco delle case editrici che fiancheggiano il PCI la casa editrice Laterza che se l’ispirazione di sinistra dell’Einaudi e della Feltrinelli non è mai parsa in discussione, l’inclusione fra i fiancheggiatori del PCI della casa editrice di Benedetto Croce era cosa meno infrequente a rinvenirsi anche nella più accesa stampa anticomunista del tempo.



    Dal rapporto del CASM emerge qual è la psicologia delle gerarchie militari del tempo, soprattutto quando a pag. 101 si legge uno stizzoso commento che attribuisce il decadimento del prestigio delle forze armate <non solo all’esito sfortunato del conflitto ma anche alla propaganda antimilitarista ‘dalla diffusione di notizie scandalistiche nei confronti dell’ambiente militare, dalla pubblicazione di memoriali diari e polemiche coinvolgimenti vicende e personaggi militari, dalla programmazione di films italiani e stranieri a sfondo denigratore e antimilitarista’> la dice lunga, sulla frustrazione di una casta militare afflitta dai complessi per un non glorioso passato recente e avvolta nella retorica del “mancò la fortuna, non il valore”, che preferiva attribuirne la causa del decadimento dell’esercito italiano a film come L’armata s’agapò di Renzi ed Aristarco e senza dubbio a quello più “pericoloso” Il comandante con Totò.



    Da qui emerge la mentalità di una casta militare che cerca un proprio “riscatto” in un conflitto in parte immaginario. Con questo non intendo dire che la cosiddetta guerra fredda che vide il conflitto tra l’URSS e il mondo imperialista sotto la guida dell’imperialismo USA fosse un conflitto immaginario, esso vide anche momenti di conflitto aperto e convenzionale, ma neanche occasioni di guerra occulta e “non ortodossa”. Immaginaria fu la ricostruzione di scenario fatta dai comandi militari occidentali, che assimilando totalmente le ragioni del conflitto politico, ideologico e sociale interno, a quelle di quello che definivano l’espansionismo sovietico, cancellarono ogni margine di legittimazione ai partiti comunisti occidentali, considerati “quinte colonne”.



    Questa riduzione del conflitto politico, ideologico e sociale – che è fisiologico in ogni democrazia borghese – a mero mascheramento dell’attività avversaria, comportava una corrispondente riduzione della politica a una logica militare. I postulati della guerra psicologica rappresentavano in un’inversione della posizione di Clausewitz: la guerra non è più la prosecuzione con altri mezzi ma il contrario, ovvero “La politica è una prosecuzione della guerra con altri mezzi”.



    In questo quadro, le gerarchie militari ritengono di essere le uniche ad avere compreso la portata del “pericolo comunista”, mentre il ceto politico si attarda nei giochi di una senescente democrazia, incapace di produrre un’efficace azione di contrasto.



    È emblematico delle idee correnti fra le gerarchie militari atlantiche il testo del CASM soprattutto dove si afferma che <l’Occidente, che nel campo militare uno sforzo poderoso e profuso somme ingenti per creare una efficace barriera al dilagare dell’imperialismo sovietico, non ha saputo, viceversa reagire al nuovo e diverso indirizzo che i Sovietici hanno al loro programma di dominio mondiale> (p. 49).



    Quello che vogliono dire i militari e che l’URSS, constata la superiorità occidentale nel campo degli armamenti convenzionali <ha preferito orientare e concentrare la propria azione di c… Tanto da poter affermare che, se fino al 1949 la minaccia comunista era essenzialmente militare e europea, oggi essa si è trasformata in un pericolo, più che militare ed politico, economico ed ideologico estesosi dall’Europa al mondo intero> (p. 50).



    Lo svantaggio occidentale sarebbe prodotto anche dalla diversa visione del problema <infatti, mentre l’Unione Sovietica lo ‘vede’ da professionista e conseguenza lo sviluppo, anche perché al riguardo ha un’esperienza che risale ai primordi della sua rivoluzione dispone di uomini particolarmente versati e preparati, l’Occidente lo ‘vede’ con occhio da dilettante e vi si dedica con sistemi che si potrebbero definire artigianali.



    Il quadro dell’irrazionalità del comportamento delle Democrazie occidentali è completato dal fatto che, mentre da una parte esse si trovano nella pratica impossibilità di svolgere una efficace propaganda nei Paesi del Blocco Orientale, dall’altra concedono ai partiti comunisti interni, notoriamente operanti su direttiva sovietica, larghissime libertà costituzionali delle quali essi si avvalgono non solo per sostenere la linea d’azione del Comunismo internazionale, ma perfino per attaccare in ogni modo l’azione politica dei propri governi e per denigrare, ad ogni occasione l’Occidente e le sue alleanza: veri e propri Cavalli di Troia dei quali, a differenza di quello omerico, è perfettamente noto il contenuto e che, ciononostante permangono e prosperano nel Mondo libero”. (r. 34 pp. 52-3).



    Nella loro visione militarista i ceti militari vedono l’azione rivoluzionaria come pura tecnica che deve essere compiuta da professionisti. Perciò niente contenuti politici, niente ruolo delle masse. Vedono i partiti comunisti e il loro agire politico come quinte colonne dell’URSS senza nessuna autonomia e partendo da questo assunto intravedono l’azione di contrasto della loro azione prima di tutto con un opera di delegittimazione nei loro confronti poiché “estranei dalla nazione” e perciò di conseguenza bisogna lasciare da parte nei loro confronti ogni garanzia democratica, trascurando il loro ruolo determinante nella lotta antifascista e antinazista.



    Ma se questo è la situazione in Occidente, ancor più grave nella visione di questi gallonati , la situazione in Italia è ancora più grande <la situazione politica italiana è caratterizzata dalla esistenza di un partito comunista, forte ed in continua espansione asservito all’Unione Sovietica. Esso sostiene apertamente di perseguire la conquista del potere secondo il naturale processo democratico, ma, in realtà agisce secondo un disegno strategico nel quale i pretesti di legalità e di piena obbedienza costituzionale non rappresentano altro che uno dei momenti nella cronologia e nella metodologia dell’offensiva comunista contro lo Stato e la Società italiana< (R. 34 p. 79).



    Perciò <oggi in Italia è imperativo ed urgente per la salvezza del nostro avvenire, delle istituzioni democratiche e dell’intero paese, arrestare l’infiltrazione del comunismo e respingerlo dalle posizioni che ha conquistato. Occorre quindi preparare, organizzare con mezzi necessari e mettere in atto un piano di operazioni psicologiche a carattere non solo difensivo ma anche offensivo> (R. 34 p. 115).



    Bisogna fare alcune precisazioni: nei documenti del SIFAR per “operazione psicologica difensiva” si deve intendere un’operazione compiuta in ambito nazionale (o comunque atlantico) come risposta alla propaganda comunista, mentre per “offensiva” sta per iniziativa occidentale rivolta all’opinione pubblica dei paesi socialisti. In questo caso il significato è diverso: in entrambi i casi si sta parlando di iniziative da svolgersi all’interno del paese, per cui, per cui, operazione “difensiva” assume il significato più letterale di risposta alla propaganda comunista, mentre “offensiva” ha il significato di un contrattacco propagandistico finalizzato al ridimensionamento del PCI.



    Le gerarchie militari si sentono investite dal compito di ispirare e guidare l’attacco a un partito legale, che ha acquisito un ruolo determinante nella vita nazionale italiana, per via del ruolo che ha svolto nell’antifascismo e nella Resistenza, un partito che rappresenta un quarto dell’elettorato, nell’intento dichiarato di impedirli la conquista legale del potere attraverso le elezioni.



    Nel loro ruolo di condottieri della lotta anticomunista, i comandi militari sono indotti a guardare alla classe politica come a un peso morto: gente che ha (o forse non vuol comprendere, per meschini elettoralistici) la portata della minaccia <malgrado sia stato ripetutamente dichiarato dai nostri governanti che l’indirizzo della politica governativa non può essere che di netta contrapposizione al comunismo, ma, nei fatti e nell’azione è apparso che questo indirizzo politico sia stato sviluppato e seguito con il vigore e la decisione che dichiarazioni stesse promettevano.



    Troppo spesso i comunisti con i loro atteggiamenti, le loro dichiarazioni e le loro minacce, sia in Parlamento che in piazza, si sono posti contro la legge. Ma mai nei fatti nei loro riguardi si è saputo o si è voluto intervenire con il rigore necessario, ciò che li ha incoraggia a persistere nella loro azione illegale” (R. 34 p. 108-9).



    Non si poteva essere più chiari di così. Si afferma che la classe politica italiana è incapace di combattere il comunismo, che con quest’atteggiamento alla fine della fiera “pugnala alla schiena” la casta militare deputata a combatterlo (lo stesso atteggiamento avuto nei confronti dei rispettivi ceti politici da parte del fascismo in Italia e dal nazismo in Germania).



    Nel 1962 ci sono stati dei fatti che hanno determinato un indebolimento di quello che si potrebbe essere definito il “partito della controinsorgenza” in ambito NATO.



    Nel dicembre del 1962 il governo Adenauer cadeva e Strauss era estromesso.



    Sempre nel 1962, si ha la chiusura della guerra di Algeria – con gli accordi di Evian – aprendo così un processo a catena per il quale il generale De Gaulle, dopo aver cominciato a depurare l’esercito francese e i servizi segreti dagli elementi più sospetti di collusioni con l’OAS (e con la NATO), arrivando nel 1966 con l’uscita della Francia dalla NATO, pur confermando l’adesione all’Alleanza Atlantica.



    Si aprì all’inizio degli anni ’60 una divisione all’interno dei gruppi dirigenti dei paesi occidentali, tra i fautori dell’oltranzismo atlantico e quelli – approfittando del prevalere della presa del potere da parte dei revisioni nell’URSS e nel Movimento Comunista Internazionale – che volevano portare avanti una politica di distensione con l’URSS.



    Questo scontro vide il ridimensionamento dell’area dell’oltranzismo atlantico, sempre meno numeroso nelle sfere politiche (pur rimanendo predominante negli ambienti militari e dunque, in sede NATO), anche a causa dell’affermarsi di governi di Centro – sinistra in Europa (nel 1961 in Belgio, nel 1963 in Italia, nel 1964 vittoria del laburisti inglesi, 1966 in Germania, 1969 vittoria in Germania dei socialdemocratici).



    Quale fu l’evoluzine “del partito della controinsorgenza” a questa evoluzione del quadro politico sono note solo parzialmente e per il resto si possono fare solo delle ipotesi. Dalla documentazione emersa di diversi convegni (come il convegno c/o l’Istituto Pollio) si ha la netta percezione di un articolato piano politico—organizzativo (costituzione di un comando misto politico-militare, creazione di milizie irregolari, coordinamento internazionale dei servizi di “sicurezza”, formazione di una agenzia per gli aiuti ai paesi “sottosviluppati” ecc.) che avrebbe dovuto avere un carattere prevalente istituzionale anche se, talvolta semiclandestino. Alcune idee di quel programma trovarono una realizzazione istituzionale, altre invece restarono irrealizzate o assunsero forme abbastanza diverse nelle quali prevaleva la dimensione clandestina: ad esempio il piano Chaos o l’esperienza dei Nuclei di Difesa dello Stato che hanno visto all’opera i vari servizi segreti e che presentano aspetti che sono convergenti con le teorie controinsurrezionaliste (si teorizzava di usare le stesse armi dell’avversario), è difficile stabile quale livello istituzionale era coinvolto in questi progetti. Per esempio: il piano Chaos era un’iniziativa della sola CIA o era coinvolto il governo USA? O solo alcuni settori della CIA? I Nuclei di Difesa dello Stato furono un’iniziativa che coinvolse solamente le gerarchie militari, magari con approvazione dei comandi NATO, oppure vide il coinvolgimento di settori del mondo politico (e se si quali?)?

    E quasi certo che i settori più oltranzisti nell’anticomunismo abbiano trovato un coagulo ideologico e organizzativo nelle attività delle organizzazioni anticomuniste come la Lega della Libertà e il WACL.



    Si può affermare quasi certamente che la Lega della Libertà sorse iniziativa di ambienti atlantici, di cui costituì, per qualche tempo l’espressione ufficiosa di essi, ma in seguito divenne una sorte di gruppo di pressione – a callo fra apparati burocratici-militari e destra politica – finalizzato a contrastare la politica distensione a livello internazionale e di apertura a sinistra sul piano dei singoli paesi.



    Certamente la parte più interessante dello studio del CAS (R. 34) è quella riguardante lo sviluppo dell’azione “di contrasto”.



    Il 12 agosto 1958, il Governo (all’epoca presieduto da Amintore Fanfani) aveva trasmesso, alla Presidenza del Senato, il disegno di legge n. 94 inerente alle “Attribuzioni degli Organi del Governo della repubblica e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dei Ministeri”. Tale disegno di legge (che resterà inapprovato) offriva alle gerarchie militari – spalleggiate dal Ministro della Difesa che all’epoca era Giulio Andreotti – l’occasione per porre il problema della “difesa psicologica” ed istituendo una organizzazione ad hoc presso la Presidenza del Consiglio <a seguito di azione originata e tenacemente perseguita dalle autorità militari sin dal 1958, la Presidenza del consiglio dei ministri, nel marzo del 1961 (lettera 63742/11923/Ris del 17.3.1961 diretta al Ministero della Difesa) ha riconosciuto la necessità di costituire in Italia un apposito ‘Comitato Misto’ ad alto livello cui affidare lo ‘studio’ dell’attività psicologica nazionale> (R. 34 p. 142).



    <Soltanto nello scorso (1961) il Ministero della Difesa … ha prospettato alla Presidenza del Consiglio la necessità di dar vita ad un comitato, costituito da rappresentanti di vari dicasteri, al quale venisse affidato di esaminare la situazione del paese ai fini di una difesa psicologica sul piano nazionale> (R. 34 p. 109).



    Ma il testo lamenta che si era trattato di una concessione di principio, cui non era seguita alcuna misura pratica.



    Il Ministero della Difesa ebbe la presidenza del costituendo comitato e invitò gli altri ministeri interessati (Esteri, Interni, Poste e telecomunicazioni) a nominare i propri rappresentanti, questi non procedettero a tale nomina. Tutto questo mentre i comandi militari avevano proseguito la loro azione sfornando progetti di “massima” per l’organizzazione del coordinamento delle attività di guerre psicologiche, affiancando e sopravanzando l’azione del Ministero della Difesa.



    L’organizzazione politica proposta avrebbe dovuto essere permanente, totale (cioè in grado di coprire tutti gli aspetti della vita sociale) e unitaria, cioè diretta e coordinata al più alto livello gerarchico. Ciascun dicastero sarebbe stato responsabile dell’attuazione dei piani nel suo settore d’intervento nel rispetto della distinzione fra piani nel suo settore d’intervento nel rispetto della distinzione fra competenze militari e competenze politiche, pur con l’avvertenza che <… come non ci possono essere precisi confini tra difesa, azione e guerra psicologica, così non ci possono essere compartimentazioni ben marcate tra le competenze e le responsabilità delle autorità preposte. Nel campo della guerra psicologica si possono infatti individuare motivi e moventi di responsabilità prettamente politica, come si possono far risalire alla stretta competenza militare aspetti di difesa psicologica anche in campo nazionale> (R. 34 p. 155).



    Ovviamente, le più ampie attribuzioni sarebbero state attribuite la Presidente del Consiglio (impartire le direttive generali, sia in tempo di pace che di guerra, e assegnare a ciascun settore della struttura), valendosi dell’ausilio del Comitato interministeriale per la Difesa psicologica (composto dai ministri della Difesa, degli Interni, degli Esteri, della Poste e Telecomunicazioni, del Turismo s spettacolo, dell’Istruzione e Lavoro) e dell’Ufficio centrale della Difesa Psicologica (organo tecnico amministrativo direttamente dipendente al Capo del governo).



    Ai due organi principali, avrebbero dovuto affiancare un Centro Tecnico addestrativo psicologico con compiti di formazione del personale dirigenziale, tecnico e specialistico dei ministeri, di elaborazione dei regolamenti ministeriali in materia e, più in generale di centro studi.



    Il Comitato interministeriale sarebbe dovuto essere composto dai titolari dei dicasteri e non da loro rappresentanti, a rilevare l’impegnatività delle decisioni assunte.

    L’organismo di maggiore peso sarebbe stato l’Ufficio centrale per la Difesa psicologica che era indicata come il “centro di tutto il sistema organizzativo”.



    L’UCDP avrebbe dovuto:



    Essere il punto di raccolta delle informazioni sulle attività “psicologiche” avversarie in tutti i settori della vita pubblica.[35]
    Elaborare gli elementi necessari al Presidente del Consiglio per esercitare le sue funzioni di direzione della guerra psicologica.
    Preparare il materiale di discussione per le discussioni del comitato interministeriale.
    Curare l’esecuzione delle decisioni assunte dal Comitato interministeriale, inviando direttive, pini o programmi di dettaglio da inviare ai singoli ministeri.
    Seguire, per conto del Presidente del Consiglio, l’applicazione delle direttive nei singoli dicasteri.
    Orientare gli organi informativi militari e civili in relazione ai temi della guerra psicologica.
    Assicurare il coordinamento con le iniziative in campo NATO.
    Esercitare azione di guida e di controllo verso il “Centro tecnico di addestramento psicologico”, indirizzandone le attività di studio e ricerca.


    Presso ogni dicastero, inoltre, si sarebbe dovuto costituire un Ufficio di difesa psicologica – con competenze specifiche interne – che, amministrativamente dipendente dal ministro, lo sarebbe stato “tecnicamente” dal Capo dell’UCDP.



    Come si vede l’UCDP avrebbe esercitato il monopolio delle informazioni e, insieme sarebbe stato l’ispiratore della stampa considerata amica sia militare sia civile: in sostanza sarebbe dovuto diventare un centro di potere d’importanza strategica senza eguali.



    Nello schema del CASM (R. 34 p. 157), presupponeva la centralità della guerra psicologica, rispetto al quale avrebbe dovuto flettersi qualsiasi altro aspetto del programma di governo. Quanto era estesa il campo della cosiddetta “difesa psicologica” nella concezione di militari basti pensare che si pensava di <intervenire nell’ambiente di lavoro perché i lavoratori, specialmente quelli delle zone economicamente più progredite già schieratisi con i comunisti, si reinseriscano nel fronte democratico”. (r. 34 p. 19).



    Tutto questo significa l’ingerenza da parte dei militari nel campo sindacale e sociale per contrastare l’egemonia dei comunisti nelle organizzazioni dei lavoratori e in quelle sociali.



    Tutto questo, ovviamente avrebbe avuto delle ripercussioni politiche, prima di tutto quella di rendere impraticabile ogni intesa di Centro-sinistra, tra DC e PSI, poiché i socialisti all’epoca erano dipinti come infidi, e una sorta di “cavallo di Troia” dei comunisti e per questo motivo non poteva essere associati al governo del paese.





    la falange armata: una serie di operazioni di guerra psicologica





    Il 27 maggio 2013 si è aperto a Palermo, il processo per quello che è definita la “trattativa Stato-Mafia”. Dieci gli imputati: i capimafia Riina, Bagarella, Cinà, gli ex ufficiali del Ros Subranni, Mori e De Donno, il pentito Giovanni Brusca e Massimo Ciancimino. Poi ex politici come Dell’Utri e l’ex presidente del Senato Mancino.



    Nell’ambito di questo processo, il 25 giugno 2015 è venuto a testimoniare l’ambasciatore Paolo Fulci, un diplomatico di carriera che tra l’altro è stato dal 1985al 1991, ambasciatore alla NATO a Bruxelles, ed è tra l’altro un cavaliere dell’Ordine Sovrano militare ordine ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme detto di Rodi, detto di Malta che è un ordine religioso che dipende dal Vaticano. Egli finì la sua carriera diplomatica, come rappresentante permanente d’Italia alle Nazioni Unite (1993-1999). Nel gennaio del 1999 fu eletto all’unanimità presidente del Consiglio economica e sociale (ECOSOC),[36] dal 2011 è il presidente della Ferrero, la multinazionale italiana dei prodotti dolciari.



    Tra il 1991 e il 1993 egli fu il segretario generale italiano del Comitato esecutivo italiano per la sicurezza e l’intelligence (CESIS).[37]



    Questa lunga esposizione serve a mostrare bene che tipo di personaggio è Fulci, uno che la sa lunga e con un’ampia gamma di relazioni istituzionali e sociali.



    Egli al processo ha affermato che: “Un funzionario del Sisde, si chiamava De Luca, che ora è morto e lavorava con me al Cesis, mi portò due cartine: in una c’erano i luoghi dove partivano tutte le telefonate della Falange Armata, nell’altra i luoghi dove sono situate le sedi periferiche del Sismi… e queste due cartine coincidevano perfettamente”[38].



    Davanti ai Magistrati Fulci racconta la sua esperienza al vertice del CESIS, rilanciando tutti i suoi dubbi sulle missioni top secret di alcuni agenti della Settima Divisione del SISMI,(7th era anche il reggimento di JB, in America. NDR) il servizio segreto militare, che “maneggiavano dinamite e armi” e costituivano una cellula speciale, con “obiettivi di “guerriglia urbana” da lui stesso definiti totalmente estranei ai compiti istituzionali.



    La Settima Divisione non è la prima volta a essere in primo piano. Liberazione del 30 ottobre 1998, pubblica un’interrogazione parlamentare dei senatori del Prc Giovanni Russo Spena e Fusto Cò, al presidente del Consiglio Massimo D’Alema, al ministro dell’Interno Rosa Russo Jervolino, al ministro di Grazia e Giustizia Oliviero Diliberto e al ministro della Difesa Carlo Scognamiglio, con cui si chiedeva la lista completa dei membri della struttura clandestina Gladio.[39] In questa interrogazione si dice: “emergerebbe che tutti i componenti civili e militari della Gladio erano in possesso del Nos (nulla osta di segretezza) e ciò nonostante alcuni di essi fossero risultati provenienti da formazioni di estrema destra o iscritti a logge massoniche coperte, come tra l’altro risulta dalle inchieste di Cordova (…). In aperta violazione dell’art. 10 della legge n. 801 del 1977, veniva ricostituita la direzione di sicurezza interna (ex ufficio di sicurezza), fatta sciogliere dal presiedente del Consiglio Giovanni Spadolini (…). Presso la direzione sicurezza di Roma, via del Policlinico, 131, prestano servizio agenti della Gladio della VII divisione ed appartenenti alla sezione “K” tra cui il tenente colonello Cavataio (…). L’ammiraglio Martini nel 1987 poneva a capo dell’organo esecutivo Ucsi (ufficio centrale per la sicurezza) il generale Inzerilli, durante la cui gestione venivano concessi nulla osta di segretezza a ditte indagate per mafia o coinvolte in tangentopoli (…). In questo periodo il Sismi si sarebbe riappropriato di 250 mila fascicoli (dossier) di pertinenza della Presidenza del Consiglio (…). Sarebbero state autorizzate numerose missioni all’estero in paesi fuori della Nato impiegando il personale della sezione K per addestramento, forniture di armi ed apparecchiature di ogni genere.[40] Parimenti risulterebbe l’impiego di uomini della sezione K o dei nuclei Ossi o Gos in operazioni non attinenti ai compiti istituzionali (sequestro Moro, Dozier, rivolta nel carcere di Trani, sequestro Achille Lauro, aereo sequestrato a Malta, la cosiddetta “operazione Lima” (…). La sezione K risulterebbe rivivere sotto la nuova sigla di Falange Armata di cui farebbero parte alcuni componenti della disciolta VII divisione. Secondo quanto dichiarato ai magistrati dal segretario del Cesis Paolo Fulci, la Falange Armata sarebbe composta da 16 ufficiali della VII divisione, arruolati in modo clandestino dal generale Pietro Musumeci tra gli ex paracadutisti della Folgore; che la creazione della sezione K è ascrivibile al capo della Gladio Inzerilli” e ancora “risulta inoltre parimenti ascrivibile alla VII divisione la creazione di altra struttura clandestina risultante operante anche dopo lo scioglimento della Gladio: il centro Scorpione di Trapani.
    Tale centro, sorto in una zona ad alta intensità mafiosa, di logge massoniche occulte, di traffici d’armi e di droga, disponeva di un velivolo leggero e di una pista di atterraggio. Da numerosa documentazione sequestrata dai magistrati della Procura di Padova è emersa la falsità contabile tenuta dal centro che elargiva compensi a “fonti” inesistenti. Il capo centro, maresciallo Li Causi, non è stato in grado di fornire plausibili spiegazioni (…); con differenti nomi di copertura, risulterebbe aveva partecipato a numerose operazioni illegali condotte dalla VII divisione. Dati questi precedenti risultano ancora non chiare le ragioni della sua presenza in Somalia dove perse la vita, secondo la versione ufficiale, a causa di una pallottola vagante (…); ulteriori elementi sono emersi circa l’illegalità della esercitazione Delfino effettivamente svoltasi in Friuli. Tutto ciò contrariamente a quanto sostenuto nel 1992 dai magistrati della procura di Roma che definirono l’esercitazione una “ipotesi di lavoro”, una “esercitazione in vitro”, provvedendo ad incriminare e far arrestare le persone che indagavano e che avevano presumibilmente rivelato l’esistenza”.



    Fulci dopo aver scoperto una centrale di ascolto clandestina nel proprio alloggio nel proprio alloggio di servizio, subì minacce e ritorsioni, ma alla fine riuscì a fornire i nomi dei componenti della cellula: quindici persone, tutti della Settima Divisione, il famigerato reparto K, e si convince che questi potrebbero aver avuto un ruolo di telefonisti nelle operazioni della Falange Armata.



    Questi ricordi di Fulci costituiscono il cuore dell’inchiesta sulla cosiddetta “trattativa Stato-Mafia”, che ruota attorno alla Falange Armata: se quello che afferma Fulci trova dei riscontri, alla fine risulterebbe che esiste un filo diretto che collimerebbe il SISMI (o un pezzo del esso) alla Falange Armata che firmò le bombe del periodo 1992-’93, lanciando nello stesso periodo messaggi e intimidazioni ai protagonisti della trattativa.



    Tra gli imputati del processo a Palermo c’è il generale Mario Mori, che aveva cominciato la sua carriera all’interno del SID (l’antenato del SISMI) tra il 1972 e il 1975. Molto probabilmente, Fulci, per via della sua passata esperienza nei servizi (anche se afferma di averlo conosciuto quando era già comandante del ROS), gli affidò un’indagine per scoprire chi metteva le voci in giro su una sua presunta dipendenza da cocaina. In sostanza si era accorto, che si era messa in moto la macchina del fango per delegittimarlo (e i servizi segreti sono degli specialisti in questo tipo di operazioni).



    La scoperta delle cartine sovrapponibili, avvenuta nella primavera del ’93, poco prima della sua conclusione del suo incarico al CESIS e dalla sua partenza per New York, porta Fulci a elaborare una sua “teoria personale” (per sicurezza personale alla fine piuttosto che affermare che esistono prove oggettive, si mette il tutto nel campo delle ipotesi personali): “Mi sono convinto che tutta che la faccenda della Falange Armata di quelle operazioni psicologiche previste dai manuali di Stay Behid:[41] facevano esercitazioni, come si può creare il panico in mezzo alla gente… e creare le condizioni per destabilizzare il paese, questa è sempre l’idea”. E poiché gli inquirenti gli fanno notare che quando partono le rivendicazioni della Falange Armata, l’operazione Gladio è ufficialmente cessata, Fulci ribatte: “Qualche nostalgico”.[42]



    In maniera indiretta Fulci fa capire che dietro la sigla Falange Armata si nasconda in realtà un’operazione di guerra non convenzionale.



    Nel gergo militare si chiama guerra non convenzionale una strategia che preveda l’inquinamento dei flussi informativi, per aumentare il livello della tensione. E sicuramente era questo lo scopo delle chiamate della Falange Armata nei primi anni ’90 quando le stragi al tritolo (e gli omicidi dei poliziotti dell’Uno Bianca) sconquassavano il paese.



    Che ci sia altro e di ben pesante lo si può dedurre che la Falange Armata sia citata in un libro uscito nel 2001 dal titolo emblematico Guerra senza limiti edito dalla Libreria editrice goriziana, degli autori Qiao Lang e Wang Xiangsui, due ufficiali dell’esercito cinese che hanno svolto incarichi come Commissari politici presso i Dipartimenti politici dei comandi superiori come addetti alla morale, disciplina supervisione dei Comandanti e delle attività di propaganda. Il termine moderato dei loro incarichi non tragga in inganno: si tratta di due autentici revisionisti di fino. Il libro illustra l’evoluzione dell’arte della guerra, dai primi conflitti armati alla nostra epoca “di terrorismo e globalizzazione”. Quello che è messo ben in luce, è come muti l’approccio dei governi all’idea “fare la guerra”.



    Il tipo di guerra che libro in oggetto si occupa, stampato da una casa editrice reazionaria (del Friuli Venezia Giulia) legata all’esercito, è quella definita assimetrica che consiste nell’uso di diverse tipologie d’armi. Semplificando: militare tradizionale contro guerriglia o militare tradizionale contro diversi tipi di guerra.



    Nel capitolo Il volto del dio della guerra è diventato indistinto gli autori di Guerra senza limiti parlano del terrorismo (pagg. 83-84), dicono che “se tutti i terroristi limitassero le loro attività unicamente all’approccio tradizionale – vale a dire attentati dinamitardi, rapimenti, assassini e dirottamenti aerei – non otterrebbero il massimo terrore. Ciò che realmente scatena il terrore nel cuore della gente è l’incontro di terroristi con vari tipi di nuove tecnologie avanzate che potrebbero trasformarsi in nuove superarmi”, essi citano come esempi di terroristi dotati di superarmi i seguaci di Amu Shinrikyo che hanno cosparso il Sarin, un gas tossico, nella metropolitana di Tokyo e in contrapposizione questi killer che compiono eccidi indiscriminati cita “il gruppo italiano “Falange armata” è una categoria completamente diversa di organizzazione terroristica high-tech. I suoi obiettivi sono espliciti e i mezzi impiegati straordinari. La sua specializzazione consiste nell’irruzione in reti di computer di banche e di mezzi di comunicazione, nel furto di dati archiviati, nella cancellazione di programmi e nella divulgazione di false informazioni, vale a dire operazioni terroristiche classiche dirette contro reti e mass media. Questo tipo di operazione terroristica si serve della tecnologia più avanzata nei settori di studio più moderni e sfida l’umanità nel suo complesso una guerra che potremmo definire ‘nuova guerra terroristica’”. E c’è chi vuol ridurre gli avvenimenti dell’inizio degli anni ’90 nella semplice formuletta “trattativa Stato-Mafia”! In queste nuove guerre i campi di battaglia diventano infiniti, una volta che il bersaglio non è più solamente il corpo fisico da annientare, ma anche la psiche di quello è ritenuto il nemico. Un bersaglio che permette la progressiva erosione dei diritti civili, lo svuotamento dello Stato di diritto, tutto questo dentro un quadro di resa da parte delle persone colte e impegnate, che vede in sostanza un definitivo imbarbarimento della società che non fa che confermare quanto esporta Lenin ne L’imperialismo, aspetto che dopo il nazismo, non cera bisogno di altre conferme.



    Tutto questo coincide di quello che dice l’ex parà Fabio Piselli all’indirizzo http://fabiopiselli.blogspot.com/2008/01/1...-e-falange.html a proposito della Falange Armata: “Una ulteriore chiave di volta per comprendere i fatti nei quali il Moby Prince è stato coinvolto è rappresentata dalla cosiddetta ‘Falange Armata’, voglio per questo fornire quelle che sono le mie conoscenze ed i miei commenti rispetto a questa presunta organizzazione, con specifiche caratteristiche di guerra psicologica, che per molti anni ha fatto parlare di se fino a quando è stata disattivata, o meglio, posta in sonno.

    L’ultima volta che questa sigla è apparsa è stato durante le indagini relative alle presunte intercettazioni illegali della Telecom di Tavaroli e del Sismi di Mancini ed in merito al suicidio di Adamo Bove; dalle carte recuperate durante una perquisizione nei confronti di un giornalista loro collaboratore sono stati repertati alcuni fascicoli provenienti dai Servizi nei quali si relaziona che la falange armata era formata da ex operatori della Folgore e dei servizi, reclutati dopo il loro congedo. Mentre in altre informative provenienti dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri è stato ipotizzato che i coordinatori di questa struttura fossero stati una ventina di specialisti della Folgore, transitati alla famosa VII° divisione del SISMI.

    Ricordo che intorno al 1987, mentre prestavo servizio alla Folgore, frequentando Camp Darby, l’esistenza di voci rispetto alla formazione di piccoli nuclei autonomi parte di strutture indipendenti, rispondenti direttamente alla Presidenza del Consiglio dei Ministri in funzione di unità antiterrorismo, fatto che era più che regolare visto la natura operativa dei reparti della Folgore in quegli anni ed il quadro politico nazionale ed internazionale che li ha caratterizzati.

    La Folgore ha sempre fornito il proprio personale ai Servizi, sia per quanto concerne l’impiego di unità d’elite in funzione info-operativa, sia per quanto concerne gli operatori all’estero, sia per quanto riguarda gli ufficiali ed i sottufficiali transitati ai raggruppamenti di unità speciali o di difesa, Rus e poi Rud. Quest’ultimo reparto, il Rud, è quello nel quale potrebbero essersi addestrati anche coloro che una volta esternalizzati, cioè non più operativi ma congedati o tornati al proprio reparto di origine, hanno comunque continuato a collaborare con i Servizi in forma esterna, gestiti da un ufficiale il cui compito è stato proprio quello di coordinare gli ‘esterni’.

    Questa parola, esterni, è importante per capire come, in quegli anni, fra l’85 ed il ’94, molti ragazzi d’azione, e non d’avventura, sono stati reclutati, gestiti ed addestrati da singoli soggetti o piccole cellule di specialisti al fine di acquisire delle competenze in varie materie, una delle quali di tipo captativo delle comunicazioni e dei segnali elettronici, altre più riferibili alla esecuzione di azioni “psicologiche” idonee per destabilizzare un territorio oggetto di interesse.

    Non dobbiamo dimenticare che proprio l’ordinamento cellulare ha impedito, al singolo soggetto chiamato a condurre delle operazioni, di capire in modo ampio in cosa fosse stato coinvolto, questi sostanzialmente riferiva al proprio capocellula o capocentro, soggetto con il quale aveva già maturato un rapporto di fiducia, vuoi perchè era stato il suo ufficiale durante il servizio o la carriera militare, vuoi perchè questi ha fornito tutte quelle garanzie di affidabilità per ottenerne la fiducia.

    Ricordo che personalmente ho avuto modo di collaborare con alcuni ufficiali che avevo già conosciuto durante la mia carriera militare e con i quali avevo un rapporto di fiducia, saldato oltretutto dal condizionamento psicologico indotto dall’appartenenza ai reparti d’azione, dal fatto di sentirsi diversi dalle altre unità, di essere in qualche modo legittimati nel porre in essere delle azioni di spessore diverso da quelle condotte dalle normali unità delle FF.AA. o delle FF.PP. proprio perchè quel tipo di operatori, ‘operativi’, erano attivati laddove le altre unità incontravano i propri limiti.

    Azioni che richiedevano ardimento, coraggio, forza fisica, resistenza psicologica, competenza tecnica, devozione al reparto e al proprio comandante e soprattutto quella ‘sana’ sregolatezza tipica di ogni reparto cosiddetto speciale, perchè il tipo di operazioni da condurre rappresentavano certamente nel loro contenuto una violazione delle regole in generale, erano operazioni fondamentalmente caratterizzate dalla clandestinità e dalla mancanza di ortodossia, cellulari e parte di un programma di più ampio respiro del quale certamente il singolo operatore attivato per compierle non aveva conoscenza.

    La falange armata è stata una di queste operazioni, la cui sigla è stata fluttuante mentre gli operatori sono stati sempre gli stessi, salvo qualche transito di volta in volta avvenuto; la falange armata è stata perciò una “operazione” e non una ‘struttura’ con vita propria.

    Fra il 1985 ed il 1994 sono stati sviluppati dei programmi da parte degli uffici studi ed esperienze delle sezioni di guerra psicologica, originariamente americani e successivamente italiani e adattati al contesto sociale politico e culturale italiano, tali da coinvolgere tanti bravi ragazzi d’azione, in uniforme e non, in operazioni che se viste da un osservatore esterno avrebbero evidenziato numerosi fatti penalmente rilevanti, ma se interpretate dall’interno, con quella mentalità e soprattutto con il condizionamento nascente dal tipo di rapporto, di dipendenza, fra il singolo operatore ed il suo comandante, avevano invece quelle caratteristiche che hanno stimolato il singolo operatore, ardito, coraggioso, spavaldo, capace di accettare di porle in essere, specialmente laddove le difficoltà erano maggiori o magari richiedevano di superare degli ostacoli particolarmente difficili, per questo stimolanti l’ardimento tipico di questi operatori, gratificati non solo dalla riuscita dell’operazione, che come ho detto non conoscevano nel suo intero fine, ma soprattutto gratificati dalla possibilità di raggiungere dei livelli operativi tali da garantirgli non solo un ritorno economico importante ma anche il raggiungimento di una sostanziale impunità, sviluppando una progressiva forma autoreferenziale di superiorità, motivo per il quale ci sono state delle “smagliature” che successivamente sono state disattivate, quando non sono più state utili al programma di volta in volta applicato.

    Gli operatori della falange armata hanno avuto delle competenze specifiche nelle attività di captazione elettronica, di mascheramento, di intercettazione e di penetrazione di sistemi elettronici, oltre alla specifica competenza nel porre in essere quei depistaggi “psicologici” capaci non di indurre un inquirente verso una falsa pista investigativa, ma di confonderlo rispetto all’origine di coloro che hanno posto in essere dei fatti gravi. Gravi per la collettività, ma accettabili nel loro costo di innocenti vite umane se visto all’interno di un programma di destabilizzazione e di stabilizzazione di un assetto politico e soprattutto militare.

    La falange armata è stata una operazione modello, continuata e mai inquinata, compartimentata e soprattutto posta in sonno e mai disattivata da parte di un organo inquirente o ispettivo, ha raggiunto i propri obiettivi ed è stata semplicemente conclusa, i cui operativi hanno continuato a fare il proprio lavoro dedicandosi ad altre operazioni, lasciando gli inquirenti impegnati ad inseguire una ‘organizzazione’ e non una semplice ‘operazione’ con un nulla di fatto o con l’arresto di mere ignare pedine o di qualche povero innocente sacrificato per confondere gli inquirenti, il quale si è fatto qualche mese di galera ingiustamente la cui vita è stata rovinata.

    Laddove sono stati adombrati dei sospetti nei confronti dei paracadutisti indicati come i responsabili di questa sigla, immediatamente questi hanno cambiato la sezione operativa, rimbalzando da un raggruppamento ad una unità, transitando dal proprio reparto di origine alle collaborazioni “esterne” ma sono sempre rimasti operativamente validi, mai resi deboli e soprattutto mai considerati effettivamente colpevoli di qualcosa, laddove eventualmente lo fossero stati.

    Omicidi, rapine, attentati, sequestri, introduzione in opere militari e politiche, trafugamento di armi istituzionali, addestramento di civili in attività militari, spionaggio politico e militare, intercettazioni illecite, violazione ed utilizzazione di un segreto d’ufficio, peculato, attentato alla democrazia ed altro ancora è ciò che l’operazione falange armata ha posto in essere fra il 1985 ed il 1994 attraverso gli operatori attivati, singolarmente o in piccole squadre.


    Livorno ha certamente ospitato questi operatori, i quali non hanno potuto porre in essere le loro attività senza una rete di complicità e soprattutto di copertura offerta dalla già esistente rete che ha gestito e manipolato persone inserite all’interno di uffici istituzionali, che ha gestito l’erogazione di informative depistanti o peggio ancora utili per disattivare un soggetto considerato un rischio per i propri interessi, facendolo arrestare per reati mai avvenuti, ma denunciati da confidenti prezzolati oppure da transessuali utilizzati al fine di screditare la personalità di un soggetto, perché come ho detto, la psicologia, nelle attività dell’operazione falange armata è stata alla base di ogni programma.

    C’è stato, nell’autunno del 1986, un giovane paracadutista di carriera che aveva compreso che alcune efferate rapine compiute da una banda in Emilia Romagna (formata da un ex parà e non quella della uno bianca che sarebbe stata attivata poco dopo) avevano delle caratteristiche militari comuni al suo addestramento, il quale si è rifiutato di partecipare a talune attività, il quale è stato nel dicembre 1986 denunciato da un transessuale, povero soggetto debole gestito e manipolato da un operatore istituzionale. Quest’ultimo ha sviluppato in oltre un anno una informativa, non inviata immediatamente alla AG ma utilizzata ai fini di pressione contro il giovane parà che una volta preso atto della sua inutilità è stata inoltrata causandone l’arresto nel 1988, accusato di rapina è finito perciò in galera, rovinato socialmente e professionalmente e soprattutto screditato di fronte ai propri colleghi eventualmente capaci di rendere testimonianza; perchè l’isolamento all’interno di un reparto d’azione avviene non per cause legate a fatti violenti, ma per il timore di essere accomunati ad un collega che “dicono” essere mezzo “frocio”, amante di transessuali oppure mezzo pazzo, descrizione che è stata applicata in ogni fatto di cronaca che ha riguardato un paracadutista.

    Il paradosso e la magnificenza dell’operazione falange armata è stato proprio quello di utilizzare quello stesso paracadutista, posto in un supercarcere per 77 giorni, come un operatore idoneo per penetrare le celle di terroristi e trafficanti di armi e piazzare i sistemi di captazione dei colloqui ambientali, il quale pur se sottoposto a continue vessazioni all’interno di una gabbia, sia dalle guardie che dai detenuti, posto in un carcere civile e non militare perchè chirurgicamente posto in congedo poche settimane prima, pur se ingiustamente arrestato proprio a causa dei propri colleghi, pur se cosciente di essere stato sostanzialmente depersonalizzato ha comunque condotto positivamente il proprio lavoro, accettandone gli elevati rischi di ritorsione da parte di questi soggetti attenzionati, con i quali condivideva la prigionia.

    Questa è la “psicologia” di cui parlo, il condizionamento e la dipendenza per la quale un giovane operatore resta fedele al proprio reparto ed al proprio comandante nonostante questi siano la causa della propria situazione, accettata però come una forma di addestramento, proprio per dimostrare la capacità di gestire situazioni fisiche e psicologiche estreme e di eseguire lo stesso gli ordini ricevuti, perchè la caratteristica degli operatori speciali è proprio questa, gestire lo stress in situazioni estreme ed ostili e compiere il proprio dovere ugualmente con il raggiungimento della missione.

    Per riuscire a farlo l’addestramento, parallelo e clandestino, che conducono nel corso di almeno tre anni, non lo gestiscono le educande di un convento ma dei soggetti che del dolore fisico e della mortificazione psicologica fanno la base di questa formazione alla quale, se superata, segue la competenza tecnica di elevata qualità, che associata alla capacità non solo di lanciarsi col paracadute, immergersi, arrampicarsi, combattere con e senza le armi, parlare più lingue, medicare ed automedicarsi, uccidere, manipolare fanno di un simile operatore un soggetto od una aliquota idonea per condurre delle operazioni clandestine a lungo termine, anche dietro le linee nemiche, autonomamente e svincolato per lunghi periodi da una struttura di comando e controllo, quindi capace di organizzare e porre in essere delle attività il cui risultato è atteso in tempi lunghi, diverso dalle semplici operazioni militari speciali per le quali vengono impiegati i più ‘semplici’ incursori.

    (Torniamo a JB. Ovvio che se tutto ciò è realistico uno che fosse già americano, già esperto soldato, super competente in mille discipline, abbia rappresentato l'occasione per svolgere una serie di incarichi al minimo costo. NDR)

    Questo giovane paracadutista è stata la “cavia” per la quale da quella operazione, i cui risultati sono stati positivi, è stata ampliata l’operazione falange armata che da quel periodo sarebbe diventata falange armata carceraria per poi alternare le varie rivendicazioni negli anni successivi con le due sigle.

    L’omicidio in danno dell’operatore carcerario Scalone non è un fatto casuale ma la disattivazione di una smagliatura.

    Questi atti sono stati compiuti da parte di soggetti che hanno avuto modo ed opportunità non solo di gestire l’apparato di veicolazione delle informazioni di Polizia e d’intelligence istituzionale, quindi accreditati dai necessari NOS, ma anche di gestire lo strumento idoneo per veicolare false notizie di Polizia e d’intelligence in danno di soggetti che per varie ragioni hanno rappresentato un rischio o una smagliatura, fino alla eliminazione fisica laddove ve ne fosse stata l’esigenza.

    Chi ha gestito questa operazione è stato formato nelle migliori scuole di guerra psicologica ed ha avuto ai suoi ordini degli operatori capaci di dissimulare una operazione illegale trasformandola in una attività d’istituto, capaci di manipolare l’operato di ignari poliziotti e carabinieri con false informative, fino a rendere il soggetto attenzionato completamente screditato, oppure interdetto, o alla peggio farlo ritrovare morto in circostanze ambigue, legate a strani interessi sessuali, ritrovato in un località specifica rispetto a luoghi di scambi e d’incontri omosessuali, ucciso con il coltello da un amante occasionale e finito a pietrate, o addirittura dimostrare che era appena stato in casa di un transessuale per un “convegno carnale”, fatti poi ben relazionati in una conferenza stampa che riporterà negli articoli di cronaca quanto detto in buona fede da autorevoli rappresentanti delle FF.PP che hanno raccolto le varie informative, sia confidenziali che riservate ed hanno elaborato il contenuto delle notizie fino ad allora conosciute fra le quali spicca proprio il luogo ove è stato ritrovato il corpo, come detto luogo di scambi sessuali ambigui nei quali nessuno vuole essere coinvolto, specialmente sui giornali. Questo è un esempio classico per interdire a basso costo un potenziale soggetto, con il semplice uso del proprio ufficio.

    Chi ha gestito e presa parte all’operazione falange armata, è stato anche a lungo a Livorno, ove ha veicolato false informative, ove ha gestito il proprio ufficio dal quale ha presumibilmente potuto apprendere notizie utili per capire cosa ha causato la collisione del Moby Prince e la morte di almeno 140 persone.

    L’operazione falange armata ha rivendicato molti attentati avvenuti nel nostro paese, sempre dopo però, mai prima o nel tempo tecnico fra l’acquisizione della notizia e la sua divulgazione, ma l’ha fatto in modo tecnico, con gergo specifico, non sempre ma spesso, l’ha fatto dimostrando di conoscere dei dettagli, apparentemente insignificanti rispetto alla natura di un evento giuridico, ma troppo specifici sul conto degli inquirenti o degli strumenti da loro usati, tanto da voler dimostrare il proprio potere all’interno delle strutture dello Stato.

    Questi operatori non hanno mai dissimulato il proprio potere d’azione, specialmente in campo elettronico, capaci di intercettare e di penetrare dei sistemi computerizzati di elevato spessore, anzi al contrario hanno sempre lanciato dei messaggi cifrati all’indirizzo degli inquirenti, raramente raccolti, perché ritenuti depistanti o confusivi rispetto alle indagini, vero, ma vero anche che la strumentalizzazione della magistratura è stata una delle risorse per disattivare una smagliatura, offrendo l’opportunità per arrestarla dopo che ha commesso numerosi omicidi, come nel caso della c.d. banda della uno bianca.

    L’operazione falange armata ha visto i natali dentro le istituzioni dello Stato, i cui responsabili hanno molte medaglie sul petto, anche meritate perché fondamentalmente validi ed operativi nel loro servizio, ma non per questo necessariamente meno pericolosi.

    La rilettura storica di alcuni fascicoli processuali, il riscontro fra le notizie di Polizia scritte con dei fatti effettivamente accaduti, il confronto fra chi ha ricevuto quelle notizie e chi le ha originariamente erogate, laddove possibile, potrebbe fornire la conoscenza per comprendere come un depistaggio istituzionale può facilmente essere condotto in danno non solo del soggetto che ne subisce direttamente le conseguenze ma soprattutto della verità, giudiziaria, politica e storica di un evento grave che ha colpito il nostro paese, dalle bombe ai traghetti in collisione…”.

    In questo lungo racconto, pur essendo cauti nel valutare tutti gli elementi, ci sono degli aspetti interessanti:

    1° La Falange Armata è stata una serie di operazioni di operazioni, non è stata una struttura con vita propria. Questo tipo di operazioni sono tendenti alla destabilizzazione del quadro politico per stabilizzarlo maggiormente in senso reazionario. Che molte di queste strutture sono state in seguito scaricate quando erano d’impaccio (Uno Bianca).

    2° Gli operatori della Falange Armata aveva competenze specifiche in materia di apparecchiature elettroniche. Perciò possono usare anche armi cosiddette ‘non letali’ o strumenti per il controllo mentale.

    3° La storia di un giovane paracadutista di carriera accusato di rapina e perciò finito in galera, e che penetra nelle celle dei ‘terroristi’ e dei trafficanti di armi. In questo racconto si parla che la Folgore a “prestato” parecchie suoi elementi ai servizi segreti, perciò questa storia si può interpretare come i servizi segreti si sono “infiltrati” per tipi di operazioni “non ortodosse” nelle carceri.

    4° Parla dell’omicidio dell’operatore carcerario Scalone come una smagliatura. Vuol dire presenza all’interno delle carceri e contrasti all’interno di quest’operazione.

    Torniamo a Fulci. Quando tra maggio e luglio del 1993 esplodono le bombe a Roma, Firenze e Milano, egli torna dagli Stati Uniti in Italia per mettere a disposizione del generale dei Carabinieri Luigi Federici[43] le sue conoscenze riservate: “Ho letto la notizia che c’erano queste bombe a Firenze e a Roma… e i giornali dicevano: questi sono i servizi deviati … allora io dissi: qui c’è un modo semplice per chiarirla questa cosa… all’interno dei servizi c’è solo una cellula che si chiama Ossi, che è molto esperta nel fare questo genere di guerriglia urbana, piazzare polveri, fare attentati, basta che io ne parli con il generale… e che lui accerti dov’erano questi signori di cui gli do i nomi: perché io (i nomi) me li ero conservati per paura che mi facessero fuori”.[44]

    Nel consegnare i nominati al generale Federici gli dice: “guardi, per essere certi che i servizi non c’entrino niente, questi sono i nomi delle persone che sanno maneggiare… E lì feci una cosa che non avrei dovuto fare: ci aggiunsi il nome di Masina”. Il Colonello Masina non faceva parte né della Settima Divisione né dell’OSSI, ma era quello che gli spiava l’abitazione controllando la sua famiglia, riprendendo addirittura sua figlia mentre si fa la doccia.[45]



    A questo punto i PM di Palermo chiedono: “Ma questa settima divisione del Sismi Da quanti soggetti era costituita?”. E Fulci: “Da quelli che c’erano nell’elenco che io diedi al comandante dei carabinieri. Io ci aggiunsi Masina, ‘sto mascalzone, gliela dovevo far pagare’”. E chi erano questi misteriosi OSSI? Erano appartenenti a Gladio?

    Risponde Fulci “Non credo c’era stata una lettera dell’ammiraglio Fulvio Martini ai capi di Stato maggiore, perché indicassero soggetti leali e affidabili, cui dare questo compito: un compito che un servizio segreto non dovrebbe avere. Dissi a Federici: guardi, questa è gente addestrata nell’uso degli esplosivi, da dove metterli, questi sono gli unici all’interno dei servizi che a quanto mi risulta fanno questo lavoro, andate a vedere dove erano la notte degli eventi, se questi non erano a Roma, a Firenze, mi pare che potete stare tranquilli”.

    I magistrati insistono: gli americani conoscevano questi agenti speciali? “Penso di sì”, risponde Fulci. E chi era il capo della divisione? “Uno di questi, mi pare che poi morì in Somalia”. Fulci molto probabilmente si riferisce a Vincenzo Li Causi.

    Chi è Vincenzo Li Causi? Nato a Partanna, in provincia di Trapani, nel 1952, carabiniere, Li Causi s’addestra con i duri del Comsubin, gli incursori della Marina. A 22 anni entra nel Sid. Nel 1975 diventa istruttore di Gladio. In una lettera datata 23 settembre 1997 e spedita ai presidenti delle Commissioni antimafia e di Controllo sui servizi segreti, Falco Accame scrive che Li Causi faceva parte anche degli OSSI, la struttura segretissima di Gladio che effettuava operazioni di guerra non-ortodossa,[46] e che la Seconda Corte di assise di Roma ha dichiarato eversiva dell’ordine costituzionale. L’esistenza degli OSSI, del resto, era stato confermato, nel suo libro di memorie, dallo stesso ex direttore del Sismi ammiraglio Fulvio Martini.

    Tra l’80 e l’81, Li Causi segue l’attività di Abu Abbas, il leader del Fronte di liberazione della Palestina che, proprio in quel periodo, si sarebbe recato più volte a La Spezia per preparare il sequestro della nave Achille Lauro, poi avvenuto nell’ottobre del 1985. Partecipa a operazioni importanti, come la liberazione del generale Dozier, rapito dalle Brigate rosse (1981). Nel 1987, a Li Causi viene affidata una delicata missione in Perù, ufficialmente per addestrare la scorta del presidente Garcia e per consegnare materiale militare, nella realtà per contrastare la Guerra Popolare diretta dal PCP.

    Un ex gladiatore che ha voluto rimanere anonimo, ha rivelato ad alcuni giornalisti di Famiglia Cristiana,[47] che uno dei motivi – ovviamente nascosti – dell’intervento era quello di recuperare il denaro nascosto da Roberto Calvi dopo il crac del Banco Ambrosiano. Tra il 1987 e il 1990, Li Causi dirige il Centro scorpione di Trapani. Nel 1993 è in Somalia, al seguito del contingente militare italiano che opera nell’ambito della missione Unosom. Muore all’imbrunire del 12 novembre 1993.

    Sin da subito le versioni si contraddicono. Le prime notizie raccontano una rapina finita male, tentata da un gruppo di banditi somali appostati lungo la Strada Mogadiscio-Balad. Con Li Causi ci sarebbe stato un solo altro uomo. Ma il generale Carmine Fiore, comandante del contingente italiano, davanti alla Commissione parlamentare d’inchiesta sulla cooperazione sostiene che gli uomini con Li Causi erano quattro e che le cose andarono diversamente.

    C’è un fatto che il nome di Li Causi non figurava nell’elenco consegnato a Federici. C’è invece, nella lista, il nome di Giulio Conti, che si trovava accanto a Li Causi quando fu ucciso.

    L’ex gladiatore che è voluto rimanere anonimo afferma a proposito della sua morte che: “Li Causi il giorno dopo doveva rientrare in Italia per essere interrogato dai giudici che si occupavano di Gladio e del Centro Scorpione”,[48] aggiunge che “Vincenzo conosceva bene Ilaria Alpi e probabilmente ha parlato con lei di argomenti intoccabili”.[49] L’amicizia tra Li Causi e la Alpi ci è stata confermata dai colonnelli Giuseppe Attanasio e Franco Carlini, nonché dal maresciallo dei carabinieri Francesco Aloi.

    Torniamo alla testimonianza di Fulci. Che cosa successe dopo che Federici acquisì’ l’elenco? Racconta Fulci: “Mi arriva una telefonata del presidente della Repubblica Scalfaro e mi dice: dia subito i nomi anche a Vincenzo Parisi.[50] Dopo manco una settimana mi chiama Parisi: eh, ambasciatore, quel materiale era talmente grave che l’ho portato subito ai magistrati. Ah, benissimo, e ora che succede?”.

    Niente. Questa denuncia cadde nel vuoto, gli attentati targati Cosa Nostra cessarono e anche le rivendicazioni della Falange Armata.





    PARTE TERZA



    LE OPERAZIONI PISCOLOGICHE NEL PRESENTE



    Le PSYOP possono aiutare a (utilizzando la frase di Sun Tzu) “piegare la resistenza del nemico senza combattere”. Quest’obiettivo diventa importante se si vuole evitare forti perdite umane. In questo contesto le PSYOP hanno l’obiettivo di minimizzare le vittime militari e civili. Le Unità dedite all’effettuazione di operazioni psicologiche offrono ai governi degli Stati che le impiegano uno strumento più discreto e, spesso, più politicamente appetibile rispetto alle operazioni militari cosiddette convenzionali, concepite invece per portare l’avversario attraverso morte e distruzione.

    Nel passato esisteva una chiara distinzione tra i tre livelli di PSYOP, ovvero quello strategico, operativo e tattico. Nel periodo “post guerra fredda”, queste distinzioni sono diventate sempre più flessibili, fino quasi a scomparire. La modalità quasi istantanea di a notizie ed informazioni ovunque nel mondo rende praticamente impossibile localizzare una campagna informativa; ad esempio, un volantino disseminato dai cieli della Bosnia o dell’Iraq può essere mostrato nel telegiornale di qualsivoglia Network il giorno stesso ed essere visionato negli USA od un paese europeo alla stessa tregua che a Sarajevo o Baghdad. Le PSYOP strategiche, rifacendosi alla dottrina USA,[51] sono definite come aventi implicazioni globali e sono pianificate, inizialmente ed eseguite a livello nazionale. Le PSYOP militari, sempre in base alla menzionata dottrina, supportano quelle strategiche nell’ambito della pianificazione e, se ritenuto opportuno, attraverso il dispiegamento di assetti idonei.

    Le PSYOP condotte a livello operativo influenzano tutto il teatro operativo e, normalmente, consistono nella trasmissione diffusa di programmi radio e televisivi, nonché la distribuzione di riviste e giornali o la disseminazione di volantini; le Unità ivi impegnate sono spesso chiamate a competere con delle sofisticate organizzazioni mediatiche sia locali, che internazionali, ben organizzate ed tecnologicamente equipaggiate. Le unità PSYOP di un esercito occupante non dovrebbero essere in grado di disseminare tempestivamente dei messaggi via Internet o via satellite commerciale. Inoltre, la capacità delle Unità PSYOP di poter trasmettere dei programmi televisivi o radiofonici in aree remote è abbastanza ridotta tuttora; basti pensare che per quel che se ne sa gli USA dovrebbero possedere attualmente, come solo mezzo per la disseminazione radiotelevisiva, dell’aeromobile Command Solo,[52] che può trasmettere segnali radio in AM, ed FM e segnali TV in VHF e UHF da circa 6.000 metri di quota.

    Il concetto attuale di operazioni psicologiche a livello operativo vede il dispiegamento avanzato di un piccolo nucleo di elementi PSYOP che usufruiscono del supporto fornito dall’esistente Comander in Chief (CINC) nell’ambito del teatro delle operazioni. In base alla dottrina USA queste forze così impiegate sarebbe principalmente supportato da piani, programmi e prodotti di PSYOP provenienti direttamente da Fort Bragg (North Carolina), dove risiede il Comando centrale delle operazioni psicologiche USA. Tutto quello che si è detto sopra, conosciuto con il nome di reachbach concept, implica un uso massiccio di comunicazioni a banda larga attraverso canali di trasmissioni sicuri.

    Le attività PSYOP del livello tattico sono azioni intraprese in un’area circoscritta e prevedono un “impatto” molto localizzato. Operazioni con gli altoparlanti, volantini distribuiti a mano o lanciati da aerei,[53] trasmissioni radiofoniche locali e programmazioni televisive sono tipiche attività riconducibili alle PSYOP tattiche. La capacità di condurre questo tipo di operazioni al giorno d’oggi, abbastanza sviluppata e, nondimeno, gli elementi PSYOP messi a disposizione dei comandanti locali risulta essere numerosi.

    Già all’epoca della prima guerra del Golfo qualche idea non convenzionale balenò nella testa dei pianificatori dell’USAF; si trattava di proiettare un ologramma gigante sopra la città di Baghdad raffigurante la figura di Allah e, come sottofondo, una voce profonda che descriveva Saddam Hussein come un traditore della causa che doveva essere scacciato. Questo progetto incontrò tutta una serie di ostacoli, non ultimo il problema (non piccolo) che le immagini di Allah sono proibite nell’Islam (come si poteva proiettare un’immagine di Dio senza che nessuno ne conoscesse le sembianze?) e che i cittadini di Baghdad non sono dei superstizioni primitivi, pronti a fuggire alla vista di una sfocata immagine nel cielo e nel suono di una voce impersonale disseminata da casse acustiche. L’esempio, comunque, è utile per introdurre l’argomento della tecnologia che, in misura sempre maggiore, sta giocando un ruolo importante nell’ambito delle PSYOP. Per il momento il principale mezzo di persuasione sono le trasmissioni radio e televisive, e in questo campo è esclusivamente la piattaforma aeromobile Command Solo a operare efficacemente. Il passo successivo molto probabilmente sarà l’uso sempre più mirato dei satelliti, facendo in modo che gli stessi possano coprire zone sempre più vaste con una potenza sempre più elevate, tali da poter oscurare le emittenti avversarie.

    Alle PSYOP si può guardare anche da prospettive diverse dai canoni tradizionalmente militari nei quali le si fanno normalmente rientrare
    . Per introdurre questi concetti è opportuno ripartire da una definizione molto importante per definire gli scopi delle operazioni PSYOP: manipolazione della psiche di un avversario o di un gruppo attraverso informazioni, disinformazione e propaganda. Ciò coinvolge la gestione della percezione del singolo o del gruppo che si pone come obiettivi dell’azione di PSYOP, il controllo del loro pensiero e delle loro azioni. Ribaltando il ragionamento, si avranno le operazioni di PSYOP da parte delle forze avverse che cercheranno di condizionare le forze militari e civili. Nel mondo pre 11 settembre, una comune minaccia di matrice PSYOP, quale poteva essere l’indiscriminata diffusione in rete di email contenente annunci di virus informatici in agguato, poteva sortire effetti diversi: qualcuno dava seguito all’avvio rimbalzandolo a sua volta ad altri utenti mentre altri, unitamente alle grandi aziende e alla Pubblica Amministrazione, riuscivano meglio a discernere i falsi allarmi dal vero pericolo e non si lasciavano condizionare. Nel post 11 settembre è invece tutto diverso.

    Un singolo pezzo di carta con scritte delle frasi apparentemente minacciose può portare all’evacuazione immediata di un aereo. Si sta assistendo a una situazione di tensione generalizzata e di elevato livello di allarme anche nei confronti di eventi una volta considerati come innocui.

    Le PSYOP stanno inoltre avendo dei riflessi sull’apparato informatico dei vari paesi. Ad esempio negli USA il National Infrastructure Protectiom Center sta disseminando degli avvisi sul fatto che in un prossimo futuro, non ancora ben specificato, gli attacchi terroristici potrebbero avere natura informatica e cibernetica, andando a colpire infrastrutture critiche. Una vera e propria operazione di PSYOP interna, la quale, influendo sulle sensibilità dei singoli e delle organizzazioni, in un certo senso obbliga a innalzare la soglia delle difese informatiche.



    LO SCOPO DEL TERRORISMO è QUELLO SALDARE IL RAPPORTO TRA IL POPOLO ED IL POTERE.















    Riferimento alle note:







    [1] Teorico militare cinese dell’antichità, vissuto presubilmente negli stessi tempi di Confucio – ovvero tra il 551 ed il 479 a.C. – autore dell’opera L’arte della guerra.



    [2] Titan Rain fu il nome in codice che il governo USA diede nel 2003 a una serie di attacchi coordinati ai computer di tutta l’America. Gli attacchi furono chiamati in origine Popolo della Repubblica Cinese, data la loro precisa natura (es., spionaggio sponsorizzato dallo Stato, aziendale, o attacchi da singoli hackers) e la loro reale identità (es., dietro proxy o con computer considerati zombie infetti da spyware/virus) rimane tuttora sconosciuta. Visto in questi termini, anche il nuovo nome “Titan Rain” sembra adattarsi perfettamente alla tipologia di attacco.

    Intorno al dicembre del 2005, il direttore del SANS Institute, un istituto di sicurezza negli U.S., comunicò che gli attacchi furono per la maggior parte riconducibili al corpo militare cinese e risultato di loro attacchi finalizzati al ottenere informazioni sui sistemi informatici USA.

    I Titan Rain hackers riuscirono ad ottenere l’accesso a molte reti informatiche USA, incluse quelle di Lockheed Martin, Sandia National Laboratories, Redstone Arsenal e della NASA.



    [3] Moonlight Maze fu il nome in codice che il governo USA diede nel 1999 a una serie di attacchi coordinati ai computer del Dipartimento di difesa, importanti università ed imprenditori militari. Gli attacchi furono ricondotti a un mainframe computer [senza fonte] di Mosca, ma non è chiaro se da lì avessero avuto origine o fosse stato usato semplicemente come snodo.

    Il 20 settembre 1999, Newsweek pubblicò un articolo sul Moonlight Maze. In quel report dichiarò che gli hacker che conducevano gli attacchi riuscirono ad ottenere ingenti quantità di dati, come codici navali classificati o informazioni sui sistemi di guida dei missili, anche se non è mai stato confermato che tali informazioni furono di fatto compromesse. Gli attacchi sarebbero cominciati a bassa frequenza nel gennaio 1999[1], contrastati, quasi immediatamente, e ne fu rintracciata la loro sede a Mosca; questo non fermò gli intrusi che continuarono le loro intrusioni quasi silenziosamente, lasciando però qui e là tracce informatiche. Secondo quell’articolo, alcune cariche del dipartimento di difesa avrebbero affermato che l’attacco era:

    Reuters: L’U.S.A. Air Force si prepara a combattere nel cyberspazio. http://archivio.panorama.it/mondo/il-mondo...-LA-CLASSIFICA2



    [4] A Bichkek il palazzo presidenziale fu preso d’assalto e incendiato.



    [5] http://www.webalice.it/mario.gangarossa/so...mo_dossier/2010



    [6] c.s.



    [7] Technique du coup d’ètat, di Curzio Malaparte. Prima edizione 1931. Riedizione in formato tascabile, Grasset & Fasquelle (2008).



    [8] Propaganda di E. L. Bernays, Horace Liveright (1928).



    [9] The Engineering of Consent, The Annals of the America Academy of Political and Social Science, 1947, 250, p.113.



    [10] Manufacturing Consent: The Political Economy of the Mass Media, di Edward S. Herman e Noam Chomsky, Pantheon Book Inc (1988).



    [11] http://www.centrosangiorgio.com/subliminal...li/mass_media_e



    [12] Lippmann, che era passato dalle reti fabiane socialiste ai circoli di Thomas Dewey, divenne il portavoce della frazione imperialista USA che osteggiava la politica del presidente Franklin Delano Roosevelt.



    [13] Per approfondire sul Congresso della libertà della cultura Quand la CIA finançait les intellectuels européens di Denis Boneau www.voltairenet.org/article11249.html e Quand la CIA finançait les intellectuels italiens

    di Federico Roberti www.voltairenet.org/article157970.html



    [14] Frances Stonor Saunders, Chi conduce la danza? La CIA e la guerra fredda culturale (2003).



    [15] C.s.



    [16] V. I. Lenin, Opere, Editori Riuniti, Roma, v. 18, p. 77.



    [17] C.s. v. 11, p. 397.



    [18] Maurizio Blondet, chi comanda in america, EFFEDIEFFE, 2002, p. 154.



    [19] Joseph Brewda, Israeli psichiatrists and hamas terrorists: case study on how terrorists are manufactured, ottobre 2001.



    [20] Maurizio Blondet, chi comanda in america, EFFEDIEFFE, 2002, p. 155.



    [21] Raphael Patai, The arab mind, New York, 1976.



    [22] Terrorist talent scouts and the selections and management of youthful terrorists.



    [23] La liberazione della Corea dal dominio coloniale giapponese fu una delle conseguenze immediate della seconda guerra mondiale. Essa modificò radicalmente la situazione del paese. Il crollo del dominio coloniale del Giappone assestò un duro colpo ai suoi alleati coreani, gli agrari e la grande borghesia. La borghesia nazionale della Corea, interessata, che dopo la liberazione, il paese continuasse a svilupparsi lungo la via capitalistica, era debole e senza aiuti esterni, impotente a realizzare i suoi disegni. I suoi gruppi dirigenti erano compromessi agli occhi del popolo per aver collaborato con i colonialisti.
    rio.
    www.resistenze.org/sito/te/cu/st/custag21-007339.htm



    [24] Nella Corea meridionale la situazione si aggravava sempre di più. Dal 20 marzo all’8 maggio 1946 si svolsero i lavori della commissione mista sovieto-americana che, tra l’altro, avrebbe dovuto concorrere alla costituzione di un governo democratico provvisorio della Corea. La delegazione americana cercò di tener lontani dalle consultazioni i rappresentanti dell’opinione pubblica democratica coreana. Di fronte al deciso rifiuto sovietico di aderire a questa pretesa, la delegazione USA interruppe i lavori della commissione. Nello stesso tempo le autorità americane avevano iniziato un’offensiva aperta contro le forze democratiche della Corea meridionale: ordinanze e risoluzioni limitavano le possibilità di attività legate delle organizzazioni democratiche, le persecuzioni nei loro confronti furono intensificate, i loro dirigenti arrestati.



    [25] http://www.infoaut.org/index.php/blog/stor...rezione-di-jeju



    [26] www.resistenze.org/sito/te/cu/st/custag21-007339.htm



    [27] http://aurorasito.wordpress.com/2013/10/26...lo-spopolamento



    [28] Behold a Pale Horse, William Cooper, Light Tecnology Press. Sedona, AZ 1991 p. 166.



    [29] Nel 1971 apparvero sulla stampa americana i testi chiamati Le Carte del Pentagono (Pentagon Papers), documenti segreti resi pubblici da Daniel Ellsberg, un vecchio analista della Rand Corporation. In quel periodo venne anche pubblicato il libro The Jasons: The Secret History of Science’s Postwar Elite (La Storia Segreta della Scienza nella Guerra Fredda) di Ann Finkbeiner. Mentre i primi testi evidenziavano le macchinazioni del governo USA durante la guerra del Vietnam, il secondo rilevava l’esistenza di un’équipe segreta di scienziati che collaboravano con varie amministrazioni passate per Washington. Questo gruppo era conosciuto come Jason. L’origine di questo nome viene dalla mitologia greca, dalla storia di Giasone (Jason tradotto in inglese) e gli Argonauti alla ricerca del vello d’oro, oggetto che gli avrebbe dato vittoria e gloria. Ma nulla lega questi scienziati del Pentagono con i cercatori della leggenda greca, né con il verso Giasone, che scoprì la pelle di montone dorata appesa ad un albero di Dodona, il luogo denominato Iperborea al Polo Nord. Jason era quindi un’équipe segreta di scienziati che collaboravano col potere, e come ci racconta il professore di matematica catalano Salvador Lòpez Arnal, nel 1971 Jason rappresentava un chiaro impegno politico di un gruppo di scienziati che includeva le eccellenze della scienza fisica e biologica, compresi alcuni premi Nobel nella propria disciplina. Link. http://www.comedonchisciotte.org/site/modu...printe&sid=5934



    [30] Nguyen Van Vinh, The Vietnamese People on the Road to Victory, 1966, p. 7



    [31] http://www.ritaatria.it/portals/0/document...nuli_faldo9.pdf



    [32] http://www.misteriditalia.it/lestragi/piaz...ONORTODOSSA.pdf





    [33] www.cestim.it/argomenti/05verona/05verona_nera.htm



    [34] http://www.ritaatria.it/portals/0/document...nuli_faldo9.pdf https://books.google.it/books?id=jDxPBwAAQ...ologica&f=false



    [35] L’applicazione dell’assunto che la politica è la continuazione della guerra. Da qui la riduzione dell’attività delle varie forze politiche e sociali, ad attività di guerra psicologica che comporta di conseguenza alla militarizzazione dell’attività politica, vista come campo di battaglia non di interessi diversi e contrapposti che si esprimono in diverse linee politiche e ideologiche, ma come diversi eserciti che si contengono il campo della cosiddetta “società civile” dove l’obiettivo non è tanto il territorio ma le menti degli individui che compongono la massa.

    [36] Si tratta del Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite (detto appunto anche ECOSOC) che è l’organo delle Nazioni Unite con la competenza principale sulle relazioni e le questioni internazionali economiche, sociali, culturali, educative e sanitarie, e di coordinamento dell’attività economica e sociale delle Nazioni Unite e delle varie organizzazioni a esse collegate.



    [37] Il Comitato esecutivo per i servizi di informazione e sicurezza è stato un organo dei di coordinamento dei servizi segreti italiani, in attività dal 1978 fino alla cosidetta “riforma” dei servizi del 2007.



    [38] www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/servizi-segreti-ex-capo



    [39] http://www.reocities.com/cAPITOLHILL/4662/...diospenaco.html



    [40] Un esempio evidente di operazioni illegittime fu l’operazione Lima quando il SISMI su una sicura sollecitazione di B. Craxi per aiutare A. Garcia (l’APRA è membro dell’Internazionale Socialista) con l’invio di apparecchiature tecnologiche e istruttori in Perù. Da tenere conto che in Perù furono inviati mezzi, che all’epoca erano considerati sofisticatissimi: ponti radio, sensori a raggi infrarossi.



    [41] In italiano il nome della struttura è Gladio.



    [42] www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/servizi-segreti-ex-capo



    [43] Egli è un generale dei carabinieri molto particolare, ha sollevato molte polemiche quando comandava la brigata “Julia”, un suo intervento. Non nascondendo le sue perplessità sul nuovo modello di difesa e la necessità di trovare 40 mila volontari, Federici aveva ricordato che “attualmente i volontari sono 6800 e che nel 98% dei casi provengono da regioni meridionali“. Per il generale la previsione era che, anche a fronte di speciali incentivi, i nuovi volontari arriveranno dal Sud. Si era chiesto “se sia giusto affidare loro la difesa del nostro benessere“. Una questione, quella sui meridionali nell’ esercito, ripresa dalla Lega Nord in una interrogazione parlamentare (http://archiviostorico.corriere.it/1993/fe...930227107.shtml) .



    [44] www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/servizi-segreti-ex-capo



    [45] Qui sono fin troppo evidenti i fini ricattatori del controllo.



    [46] www.stpauls.it/fc03/0350fc/0350fc32.htm



    [47] C.s.



    [48] C.s.

    [49] In un’intervista alla trasmissione Report (che si può vedere Youtube) un agente segreto (mascherato per ragioni di ovvia precauzione) disse che Li Causi passava delle notizie a giornalista Ilaria Alpi sui traffici che svolgevano in zona, in particolare sugli scarichi di materiale radioattivo.



    [50] All’epoca il capo della Polizia.



    [51] Dottrina che, nello specifico, si uniforma ai dettami della Presidential Decision Directive 68 (PDD 68).



    [52] Consiste in un C-130E dell’US Air Force, opportunamente modificato e dotato di apparecchiature speciali.



    [53] Durante la guerra e rivoluzione (1936-1939), durante la battaglia di Guadalajara (1937) ci fu un esempio esemplare di un uso rivoluzionario di certi metodi della guerra psicologica. I capi politici italiani delle Brigate Internazionali (Gallo – nome di battaglia di Longo – Nenni, Nicoletti, Vidali) prepararono un piano di propaganda per i loro compatrioti che combattevano nel corpo di spedizione fascista che combatteva in Spagna. Manifesti furono lanciati dagli aerei e altoparlanti, minano attraverso le linee, il morale dei soldati. “Fratelli, perché siete venuti in un terra straniera ad ammazzare gli operai? Mussolini vi ha promesso la terra, ma qui non troverete altro che una tomba. Vi ha promesso la gloria e troverete la morte”. (Guadalajara pubblicazione governativa, pag. 18). A questi uomini, formati dalla propaganda fascista, esacerbati dalle parole d’ordine nazionaliste, venuti come conquistatori arroganti, i rivoluzionari garibaldini parlano di fraternità proletaria, di solidarietà internazionale. Gli chiedono di disertare, di unirsi ai repubblicani, di mettersi contro i loro capi che sono nemici dei lavoratori italiani e dei lavoratori spagnoli. In quel periodo (marzo) le operazioni sono rallentate dal cattivo tempo. Comincia a cadere la neve. Il morale delle truppe italiane comincia ad abbassarsi: prigionieri e disertori arringano a loro volta i loro camerati, dicendo loro come sono stati accolti, chiamando i loro amici perché li raggiungano.

    La vittoria di Guadalajara, riportata da un esercito popolare su un esercito regolare moderno con l’impiego di metodi rivoluzionari come il disfattismo nelle file nemiche, file di un esercito, cioè, meglio equipaggiato e addestrato fu la prima vittoria dei proletari sui fascisti. Agli occhi degli internazionali italiani e spagnoli, la fuga delle camice nere, la disintegrazione delle legioni italiane, prefigurava la sorte che attendeva tutti i regimi fascisti. Era dopo la vittoria di Mussolini e Hitler nei rispettivi paesi, la prima rivincita del proletariato internazionale, la sua prima vittoria.

    Vittoria strategica, ma anche vittoria politica, essendo stata coronata dalla conquista delle truppe del nemico di classe.

    [54] Protocollo: mezzo convenzionale per la trasmissione dei dati.



    [55] Programma utilizzato per la navigazione nei siti del World wide web.



    [56] http://debunkerfakeblog.blogspot.it http://aliceoltrelospecchio.blogspot.it/se...abel/Gatekeeper



    [57] Coloro che pongono in maniera eccessiva sul cambiamento dei stili di vita (magari con un fondamentalismo vegetariano/vegano) e non sul cambiamento del modo di produzione, a partire di chi è la proprietà dei mezzi di produzione e delle logiche del profitto. Nella sostanza marginalizzare o non mettere proprio per niente il quesito cosa produrre, per chi produrre e come produrre.



    [58] Queste superlogge sovranazionali vanterebbero l’affiliazione di presidenti della repubblica, banchieri, industriali. Secondo Magaldi Ur-Lodges sarebbero 36 e si dividerebbero tra progressiste e conservatrici e sarebbero loro a sponsorizzare la nascita delle associazioni para-massoniche tipo la Trilateral Commission o il Bilderberg Group.

    L'altro documento di cui avrei voluto parlarvi è questo, scritto da uno che poi è stato ucciso in un misterioso scontro a fuoco con la Polizia.
    L'ho trovato cercando i riferimenti ad Aquino e in questo testo ho trovato una cosa ancora più importante, che per fortuna trovo in italiano.

    BEHOLD A PALE HORSE William Cooper

    https://highlander.com/wp-content/uploads/...-Pale-Horse.pdf

    Una raccolta di documenti in cui torna anche il nostro Aquino e un'altra serie di considerazioni, dal titolo

    Armi silenziose per guerre tranquille. ne raccomando la lettura.
    http://www.agribionotizie.it/armi-silenzio...william-cooper/
     
    .
  2.     +1   Like  
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Mr Wolf
    Posts
    1,318
    Reputation
    +275

    Status
    Offline
    Per non essere tacciato di faziosa gomblottologia mi piace l’idea che questa pagina possa servire anche a chi -come il forumista ampiamente riportato e citato- si volesse cimentare per proprio conto a verificare e studiare, anche proprio in forza di fonti ufficiali.

    È mia convinzione ma purtroppo ancora mi manca la tenacia, il tempo e la pazienza di farlo in modo sistematico che dovremmo spulciarci Tutti gli atti del Foia delle varie divisioni americane.
    Io ogni tanto incrocio nomi e fatti nella banca dati della cia ma per ora escono cose si interessanti, prevalentemente articoli di giornali che la cia ha tenuto e tradotto, ma poche prove.

    In ogni caso, metto qui un po’ di documenti.
    Se si vorrà fare una più ampia analisi potranno costituire un buon canovaccio.

    È per questo che parto da Wikipedia. Non perché fonte più attendibile o ampia ma perché può costituire un terreno di partenza abbastanza solido e inattaccabile da chi prima di tutto mette sempre in discussione le fonti.

    Questo è from PsyOp to mindwar di Aquino e Valley

    https://zerogeoengineering.com/wp-content/...hael-aquino.pdf


    Interessante comunque, come dicevo, dare un occhio a Wikipedia.

    Che mi appresterò anche a tradurre modificando questo commento, abbiate pazienza.

    Psychological operations (PSYOP) are operations to convey selected information and indicators to audiences to influence their emotions, motives, and objective reasoning, and ultimately the behavior of governments, organizations, groups, and individuals.


    The purpose of United States psychological operations is to induce or reinforce behavior favorable to U.S. objectives. They are an important part of the range of diplomatic, informational, military and economic activities available to the U.S. They can be utilized during both peacetime and conflict. There are three main types: strategic, operational and tactical. Strategic PSYOP include informational activities conducted by the U.S. government agencies outside of the military arena, though many utilize Department of Defense (DOD) assets. Operational PSYOP are conducted across the range of military operations, including during peacetime, in a defined operational area to promote the effectiveness of the joint force commander's (JFC) campaigns and strategies. Tactical PSYOP are conducted in the area assigned to a tactical commander across the range of military operations to support the tactical mission against opposing forces.

    PSYOP can encourage popular discontent with the opposition's leadership and by combining persuasion with a credible threat, degrade an adversary's ability to conduct or sustain military operations. They can also disrupt, confuse, and protract the adversary's decision-making process, undermining command and control.[1] When properly employed, PSYOP have the potential to save the lives of friendly or enemy forces by reducing the adversary's will to fight. By lowering the adversary's morale and then its efficiency, PSYOP can also discourage aggressive actions by creating disaffection within their ranks, ultimately leading to surrender.

    The integrated employment of the core capabilities of electronic warfare, computer network operations, psychological operations, military deception, and operations security, in concert with specified supporting and related capabilities, to influence, disrupt, corrupt or usurp adversarial human and automated decision making while protecting our own

    PSYOP involves the careful creation and dissemination of a product message. There are three types of products that are used to create these messages. They include White products which are used in overt operations and Gray and Black products which are used in covert PSYOP. White, Gray, and Black don't refer to the product's content but rather the methods used to carry out the operation.

    In order for PSYOP to be successful they must be based in reality. All messages must be consistent and must not contradict each other. Any gap between the product and reality will be quickly noticed. A credible "truth" must be presented which is consistent to all audiences. Primarily it is a component of offensive counterinformation but can be used defensively as well. PSYOP are used in support of special operations, unconventional warfare, and counterinsurgency (COIN) operations. PSYOP can include military operations other than warfare and also include joint operations. They include counterterrorism operations, peace operations, noncombatant evacuation, enforcement of sanctions and maritime interception operations, strikes and raids, etc.



    Gray PSYOP Edit
    The source of the gray PSYOP product is deliberately ambiguous.

    The true source (U.S. Government) is not revealed to the target audience. The activity engaged in plausibly appears to emanate from a non-official American source, or an indigenous, non-hostile source, or there may be no attribution.

    Gray is that information whose content is such that the effect will be increased if the hand of the U.S. Government and in some cases any American participation are not revealed. It is simply a means for the U.S. to present viewpoints which are in the interest of U.S. foreign policy, but which will be acceptable or more acceptable to the intended target audience than will an official government statement

    Citato da: https://2001-2009.state.gov/documents/organization/96785.pdf

    Black PSYOP Edit
    The activity engaged in appears to emanate from a source (government, party, group, organization, person) usually hostile in nature. The interest of the U.S. government is concealed and the U.S. government would deny responsibility. It is best used in support of strategic plans.

    Covert PSYOP is not a function of the U.S. military but instead is used in special operations due to their political sensitivity and need for higher level compartmentalization. Further, black PSYOP, to be credible, may need to disclose sensitive material, with the damage caused by information disclosure considered to be outweighed by the impact of successful deception.[7] In order to achieve maximum results and to prevent compromise of overt PSYOP, overt and covert operations need to be kept separate. Personnel involved in one must not be engaged in the other.



    Citato da: https://fas.org/irp/doddir/army/fm3-05-30.pdf


    Process Edit

    In order to create a successful PSYOP the following must be established:

    clearly define the mission so that it aligns with national objectives
    need a PSYOP estimate of the situation
    prepare the plan
    media selection
    product development
    pretesting - determines the probable impact of the PSYOP on the target audience
    production and dissemination of PSYOP material
    implementation
    posttesting - evaluates audience responses
    feedback
    Before these steps can occur, intelligence analysts must profile potential targets in order to determine which ones it would be most beneficial to target. In order to figure this out, analysts must determine the vulnerabilities of these groups and what they would be susceptible to. The analysts also determine the attitudes of the targets toward the current situation, their complaints, ethnic origin, frustrations, languages, problems, tensions, attitudes, motivations, and perceptions, and so on. Once the appropriate target(s) have been determined, the PSYOP can be created.

    Psychological operations should be planned carefully, in that even a tactical message, with modern news media, can spread worldwide and be treated as the policy of the United States. The U.S. Army is responsible for military psychological warfare doctrine.[7] See the World War I section for an example of how a tactical leaflet, not properly coordinated, can cause national-level harm.
     
    .
  3.     Like  
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Mr Wolf
    Posts
    1,318
    Reputation
    +275

    Status
    Offline
    .

    U.S. PSYOP forces are generally forbidden to attempt to change the opinions of "U.S. persons" (meaning citizens and residents), in any location globally.[8][9] However, commanders may use PSYOP forces to provide public information to U.S. audiences during times of disaster or crisis. Information support to a noncombatant evacuation operation (NEO) by PSYOP forces to provide evacuation information to U.S. and third-country nationals would also adhere to the order.[7]

    Fonte https://fas.org/irp/doddir/army/fm3-05-30.pdf


    Poi fa la storia delle PsyOp ma arrivo direttamente ai reparti e momenti che ci interessano:


    Vietnam Edit
    Psychological operations were extensively used in Vietnam, with white propaganda under the United States Information Agency and Military Assistance Command Vietnam, and grey and black propaganda under the Central Intelligence Agency and the Studies and Observation Group.

    As early as August 1964, almost one year before the activation of the Joint U.S. Public Affairs Office (JUSPAO), General William Westmoreland told a CA and PSYOP conference that “psychological warfare and civic action are the very essence of the counterinsurgency campaign here in Vietnam…you cannot win this war by military means alone.” Westmoreland’s successor, Creighton Abrams, is known to have sent down guidelines to the 4th Psychological Operations Group (eccolo!) that resulted in the drawing up of no fewer than 17 leaflets along those lines. In fact, the interest in PSYOP went all the way up to the Presidency;

    NB!

    weekly reports from JUSPAO were sent to the White House, as well as to the Pentagon and the Ambassador in Saigon. In sum, it is a myth that the United States, stubbornly fixated on a World War II-style conventional war, was unaware of the "other war."[7]

    Stessa fonte, vedi sopra.


    Traduco brutalmente perché mi sembra di estremo interesse, il 4th si era posto in luce tanto che il presidente (1964) aveva report settimanali.

    Già nell'agosto 1964, quasi un anno prima dell'attivazione del Joint US Public Affairs Office (JUSPAO), il generale William Westmoreland disse a una conferenza di CA e PSYOP che "la guerra psicologica e l'azione civile sono l'essenza della campagna di controinsurrezione qui in Vietnam ... non puoi vincere questa guerra solo con mezzi militari. " Il successore di Westmoreland, Creighton Abrams, è noto per aver inviato le linee guida al 4 ° gruppo di operazioni psicologiche che ha portato alla stesura di non meno di 17 volantini in tal senso. In effetti, l'interesse per PSYOP è andato fino alla presidenza; rapporti settimanali della JUSPAO venivano inviati alla Casa Bianca, al Pentagono e all'ambasciatore a Saigon. Insomma, è un mito che gli Stati Uniti, ostinatamente fissati su una guerra convenzionale in stile Seconda Guerra Mondiale, non fossero a conoscenza dell '"altra guerra".

    Nota bene, il settimo battaglione del 4th, dove era JB, era a Da Nang.

    The 7th PSYOP Battalion was stationed in Da Nang and provided service to I Corps.

    Sulle battaglie del settimo battaglione, e mi si perdonerà I’m gioco di parole, che quindi mi sembra di interesse, cito per futuro maggior approfondimento (sto scrivendo dal telefono lavoro male)

    www.psywarrior.com/VietnamOBPSYOP2.html

    Dunque la storia ufficiale ci dice che i PsyOp riprendono grande importanza dal Vietnam, e che il 7th battaglione dice era JB, del 4th reggimento di PsyOp si mette in luce tanto che il presidente vuole i rapporti.

    Vediamo nel dettaglio cosa la storia ammette che facessero.




    Notate ad esempio molto attentamente questo volantino.
    Attached Image
    C657612A-5906-47E8-B008-A3B831E142D9

     
    .
  4.     Like  
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Mr Wolf
    Posts
    1,318
    Reputation
    +275

    Status
    Offline
    Vi ricorda niente?


    Ammetto che la mia ipotesi è che Joe fosse un maestro nelle uccisioni ma anche nel terrorismo psicologico.
    Per questo ha fatto una gran carriera.

    Sul volantino c’è scritto:

    The North Vietnamese will fail in their attempts to seize Quang Tri and Thua Thien Provinces. The Government of Vietnam and Allied firepower is defending every part of the South. You cannot survive if your invasion continues. You will be destroyed at Khe Sanh.

    Traduzione brutale:

    I vietnamiti del nord falliranno nei loro tentativi di impadronirsi delle province di Quang Tri e Thua Thien. Il governo del Vietnam e la potenza di fuoco alleata stanno difendendo ogni parte del sud. Non puoi sopravvivere se la tua invasione continua. Sarai distrutto a Khe Sanh.


    🤔
    😏
    Manca solo che ci scriva sarete i miei schiavi in paradise, dico bene?!?

    Andiamo avanti


    To the Men who Attack Khe Sanh

    The march to Khe Sanh was a long and dangerous one. Many of your comrades who have come over to us speak of the misery you faced before you reached the desolate battlefield. Since arriving you have seen nothing but suffering and death. You have seen the tremendous B-52 strikes with bombs which will soon find you as they have found your comrades. From the artillery that has poured on you all day and night do you now realize how strong the Army of Vietnam and the Allied forces are? Now look at the valley to which you have been sent to die. You are surrounded instead of us. You are in the kill zone. To stay here means suffering, death and ultimate failure in a place far from your dear family.

    If you want to get safely back to your family, leave now or rally to the National Government of Vietnam cause. Otherwise, Khe Sanh will be your useless grave.

    Trad.
    Agli uomini che attaccano Khe Sanh

    La marcia per Khe Sanh fu lunga e pericolosa. Molti dei tuoi compagni che sono venuti da noi parlano della miseria che hai affrontato prima di raggiungere il desolato campo di battaglia. Dall'arrivo non hai visto altro che sofferenza e morte. Hai visto gli incredibili attacchi B-52 con le bombe che ti troveranno presto come hanno trovato i tuoi compagni. Dall'artiglieria che ti ha riversato tutto il giorno e la notte, ti rendi conto di quanto siano forti l'esercito del Vietnam e le forze alleate? Ora guarda la valle in cui sei stato mandato a morire. Sei circondato invece di noi. Sei nella zona di uccisione. Stare qui significa sofferenza, morte e fallimento finale in un luogo lontano dalla tua cara famiglia.

    Se vuoi tornare in sicurezza dalla tua famiglia, parti ora o chiama il governo nazionale del Vietnam. Altrimenti, Khe Sanh sarà la tua tomba inutile.



    Firmato Zodiac 😂😂😂

    Studiando un po’ mi viene quindi in mente questa faccenda:

    Ancora il massacro di My Lai.
    Metà 68 ma viene scoperto solo il 12 novembre 1969.

    12 novembre 1969.
    Ora, considerazione personale alla luce di quanto abbiamo letto nel Ronald Stark, qui e altrove.

    Novembre 69.
    I moti studenteschi americani partiti da San Francisco stanno attecchendo anche in Italia.

    Al grido di Dreaming California però in Italia attecchisce, a differenza degli States in cui dare del comunista a qualcuno è e sempre è stato un insulto, anche la controcultura promossa dall’altro blocco.

    Anzi, l’emancipazione dai genitori e una via diversa da quella borghese finirà imposta, un mondo diverso da quello che si stava delineando è proprio i miglior spunto sociale e psicologico della propaganda di sinistra, nella gran confusione di quegli anni.

    Perché se è vero (operazione Chaos e limitrofi) che i servizi potevano avere interesse a promuovere un’idea di America liberale e in cui ognuno potesse dire la sua, gli hippies, le canne woodstock e quant’altro, qui da noi la rivelazione e la presa di coscienza definitiva che gli americani in Vietnam stessero anzitutto stuprando, bruciando, distruggendo era un evento pericoloso, che andava gestito a livello psicologico per evitare che l’uomo medio cominciasse a vedere di buon occhio le teorie Marxiste.

    Ebbene in questo contesto l’orrore di MY LAI era pericoloso.
    Non a caso, allora, si incarica di eseguire gli attacchi del 12 dicembre.
    Giusto il tempo di organizzarli.
    Un mese esatto dopo.
    Adesso che abbiamo i morti in casa quelli in Vietnam ci sembreranno più lontani.

    Solo ipotesi..?
    Chissà...
    Attached Image
    F97A4A8C-FAD6-4425-AC6E-CD1B88F59113

     
    .
  5.     Like  
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Mr Wolf
    Posts
    1,318
    Reputation
    +275

    Status
    Offline
    !
    Comincia a tornare proprio tutto se ci pensate

    Torniamo alle attività pubbliche del 7th battaglione in Vietnam.

    Anche questo volantino mi sembra di interesse, soprattutto nel testo.

    THE LIGHT OF FREEDOM

    During the cease fire period of Tan Hoi New Year, all United States, Vietnam, and other Allied bases will turn on their searchlight at night. The searchlight will help you to find freedom. Move toward the direction of light, hide your weapon and wait until the daylight to rally. When getting close to the Government of Vietnam or Allied units, shout aloud “CHIEU HOI.” You will be welcomes and receive good treatment. Guide the Government of Vietnam or Allied forces to recover your weapon for a reward.

    MOVE TO THE SEARCHLIGHT
    DO NOT LET YOURSELF GET KILLED IN THE DARK
    Attached Image
    B8504C21-9796-4D74-BE1D-01BF94F848AF

     
    .
  6.     Like  
     
    .
    Avatar

    Paladino di prima linea della Compagnia del Panino

    Group
    Administrator
    Posts
    2,536
    Reputation
    +455
    Location
    Dal multiverso

    Status
    Offline
    Davvero i miei più sinceri complimenti Dedo! Se in questi ultimi mesi sono stato anche un po' rompiscatole nel ripeterti alcuni suggerimenti, era perchè ero sicuro che mettendoli a frutto insieme al tuo talento avrebbero dato degli ottimi risultati! Ne sono molto felice constatandolo.
    Potrebbero venirmi varie considerazioni su tutta la tua esposizione, sicuramente, la prima che mi viene, è che vedo che hai scoperto il Centro Scorpione, con il suo ultraleggero, che citai tempo fa (credo sul vecchio forum)...
    Ecco cosa che fa riflettere, è che oltre quella, vi erano altre basi ad uso delle medesime strutture occulte...il Centro Ariete, e quello Libra sono i primi a venirmi in mente.
    Ora, questa per me è cosa nota da tempo, ma da quando lo faccio con gli occhi degli ultimi 2 anni, mi sembra un caso incredibile che questi nomi corrispondano proprio allo Zodiaco. Anche qua, se non era il Nostro il Deus Ex Machina, probabilmente gli era molto vicino, tanto da avere anche l'autorevolezza di indirizzarlo sulla scelta.


    A breve ho intenzione di fare un apposito tread sul Cas Centro Scorpione, e gli altri Cas Zodiacali.

    Edited by JimMorrison84 - 27/7/2020, 17:02
     
    .
  7.     Like  
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Mr Wolf
    Posts
    1,318
    Reputation
    +275

    Status
    Offline
    Ora che il paziente lettore avrà più o meno compreso di cosa si parla quando si dice PsyOp, e avrà pertanto compreso come la maggior parte delle cose possono essere distorte dai media per favorire gli interessi sanciti dagli stessi capi delle PsyOp -o dovremmo forse postulare che l'esercito più ricco del mondo ha interi reparti di gente con la missione di change influence la nostra psiche restando dichiaratamente allo scuro e poi questi non facciano niente?- vediamo le PROVE che il nostro Aquino ha eterodiretto gli anni più bui della nostra storia, o almeno alcuni.

    Qui troviamo gentilmente il curriculum di Aquino

    Schermata_2020-07-28_alle_17



    di base era lui quello che doveva occuparsi di organizzare le Black propaganda atte a demoralizzarci e torturarci psicologicamente.

    e in che anni infatti?


    Schermata_2020-07-28_alle_17_0


    già, proprio quando il mostro sta per impazzare. Non che il 74 sia scollegato, penso sia di JB, ma è da quando gli viene assicurata la massima protezione dalle più alte sfere dell'esercito che se la arrischia mettendo peraltro nel mezzo le note compartimentazioni (Vigilanti - Massoni - CDM e chissà quant'altri).

    mi sa che nell'82 addirittura insegna come trattarci png


    e per la gioia dei Franceschettiani è anche credo l'unico personaggio pacificamente ROSACROCIANO.
    rosacroce


    perché questa teoria, o meglio mi viene da dire questo "supporto" alla teoria, questa "griglia interpretativa" a mio modesto avviso essenziale per comprendere i delitti di quest'uomo, è pacifica e pacificatrice :)





    Ora, lo stesso Franceschetti si è ricreduto su quest'ordine. Anche perché detto tra noi l'avv. anni fa sfiorava il ridicolo, qualunque delitto era da attribuirsi alla super fantomatica Rosa Croca.

    Miti, e come in tutti i miti non c'è molto di vero ma un fondo di realtà possiamo trovarcelo, ovvero come sosteneva l'ottima Cecilia Gatto Trocchi esiste un collegamento tra le sette, e al vertice si sa tutto.

    Per questo bisogna un po' studiare il vertice.
    Mi sto leggendo un libro dell'immenso Giovanni Falcone e non è certo mia intenzione minimamente paragonarci a cotanta magnificenza e mai superato orgoglio dell'umanità, ma Giovanni è un luminare della scienza investigativa, oltre che un eroe assoluto.

    Lui cercava di capire i mafiosi e le loro logiche, dovette (grazie a Buscetta) imparare un linguaggio.
    Per capire Bevilacqua bisogna capire la logica di chi quei delitti li autorizzava, copriva dal massimo grado possibile, forse anche contribuiva a teorizzare.
    Temo che Aquino sia più colto ed istrionico di JB, a memoria il quadro di Botticelli poteva averlo lui, non Joe.
    Chi lo sa, forse esagero, certo è che qualcuno lo ha già accusato di essere il nostro Zodiac.


    Lo cerco e ve lo traduco per quanto posso.

    (piccola nota, se qualcuno non avesse mai sentito parlare di Rosa Rossa consiglio, con un leggero sorriso sulle labbra:
    https://petalidiloto.com/2018/03/rosa-ross...le-su-moro.html

    o qui da cui cito "Un rosacroce non ha bisogno di parole per riconoscere i simboli rosacrociani nei delitti del mostro di Firenze. " https://marcorundo.wordpress.com/2012/11/11/la-rosa-rossa/

    oppure: Basti pensare che i feticci umani del mostro di Firenze servivano per preparati curativi da somministrare agli aderenti all’organizzazione che ne facevano richiesta.

    scusate, ecco il curriculum di Aquino


    www.rachane.org/docs/AquinoVitae.pdf
     
    .
  8.     Like  
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Mr Wolf
    Posts
    1,318
    Reputation
    +275

    Status
    Offline
    Questo utente Reddit è abbastanza sicuro delle sue ipotesi.

    Che tradurrò per voi:

    ZODIAC CIPHERS SOLVED - Exposing Team of Agents
    So everyone is wondering about all the different letters and cards, and has a ton of questions behind the strange facts about the zodiac.

    https://preview.redd.it/fqg48yktx8511.jpg?...12e064e4da01a47

    Not many are ready to see the ciphers unfolding into a major umbrella operation that implicates known associates of both the Entertainment Industry, and at the same time exposing their Govt Agencies that control, handled, and manipulated the population into an entire era of "Programming" through their operations in the media.

    This thread is dedicated to the unraveling of the ciphers as they were created and the uncovering of crucial information within them that shows that the original agents involved were Aquino and LaVey, setting up a cult of personality with specific "Stars" that they had chosen to play their roles for them. This page reveals the mass of information that was inside of the ciphers and the evidence in the real world investigations that ties them into a complete investigation.

    In the times of the killings, Lt. Col Michael Aquino was apparently living in the Russian Hills of San Fran, where his Church of Satan was busy recruiting numerous pawns that they wanted to play their end game.....The Most Dangerous Game.

    http://i64.tinypic.com/2ynm51i.jpg[/IMG]

    This was of course at the same time that LaVey was employed in the San Francisco Police Dept Forensic's Office, where they were able to create the majority of the major "proof" that tied the many letters to the murders that they described.

    To carry on into the scenario of events ....... we see that at Lake Berryessa, that Aquino was witnessed hanging around in the parking lot while the newcomer, their recruit, was dressed in the official uniform of the Zodiac, wearing glasses.

    Tying and stabbing the couple there on the shore, he later escaped with the driver of the vehicle, that was seen smoking a few too many while waiting around for the killer, to help him leave the scene in a hurry.

    This is also the way that he was seen attacking the couple in their car. He had stalked them at Mr. Ed's, a local diner and drive in that the couple was hanging out at, and after they left to go get intimate, they were followed to the location where they were shot multiple times.

    Aquino would pick this guy up and drive him to select killings so that they could "give him more practice". It was how he earned his place in their command structure and how he proved his loyalty to their agenda.

    Who was the killer?

    We know who he was because they decided to send him on an errand after his affairs there in California, because LE and FBI were onto him, and because they wanted to spread their killings to other parts of the four corners of the country.

    To do this, and confuse the investigators even more, they split up into two teams. They sent "The Zode" to Vermont.

    http://i66.tinypic.com/2nt91li.jpg[/IMG]

    One letter that was written was never released and kept a secret in FBI Files until 2013 when a FOIA Request released it to the public.....it was called the "This State Is In Trouble Letter" and if you take a look at the link above, you will see who was "In the Hood" and "On the Bus". Not only does the letter say clearly GoVerment.....as in to "Go For The Government Life in Vermont", but also shows a cipher where there operations led to.

    http://i68.tinypic.com/k33vd5.jpg[/IMG]

    They conveniently let the 1980's Albany, NY Letter stand as proof he was there in New England, but at the same time never released the letter from 1969.....the one that gave the whole case away and the location of their "Money Pit".

    There is more.....the Z13 Cipher....the My Name Is Cipher....is stitched together with the name of the killer to show another location that cannot be overlooked, as the cards and letters show that over the years that they continued their killings and dumped the victims bodies in a Quarry in Vermont.

    http://i64.tinypic.com/i6xwtf.jpg[/IMG]

    Using the Vigenere Template, shifted with the phrase inserted vertically: WEDONTFORGIVEWEDONTFORGETZ, I was able to reveal the Z13's other side.....the part that decoded the cipher of the Z13's message, to locate it on the map. There, next to Sanders Rd, was the QUARRY that was mentioned in the 4 quadrants in the final cipher of the This State's symbol, as the words from the Z13 were laid on the quadrant representing Okemo, Jewel Hill, and White River Jct.

    http://i65.tinypic.com/2mfjghz.jpg[/IMG]

    From here one sees that the 13 hole punch card fits over the entire Quarry and reveals the "Big Thirteenth" is actually a huge mark in the ground, as well as a major tipping point for the ciphers, as it shows that they were dumping the bodies in the quarry to bury the evidence and that "some of them fought".

    http://i66.tinypic.com/2wf394y.jpg[/IMG]

    From this discovery you find that the Vigenere Template as it is shown is used to crack the Z340, to reveal the message once the Zodiac was long gone and in a position in the Govt, hiding in Burlington, Vermont. He wanted everyone to think he was even writing the This State letter about California, adding his score at the bottom of the page....

    There is a map, a point of reference, and a message in most of the ciphers that I have cracked. Some were made to blackmail their overseers, to keep quiet during the Church Hearings, about the CIA's covert programs and the many umbrella projects that they were involved in, causing them to reply as well from the agency.

    The CIA tried to communicate with him, knowing his identity.......in KRYPTOS in the 2nd Layer.The Plaintext that I derived when @CrackingKryptos was finished, revealed a phrase "Ol Wing Walcar" pointing to the NM location that Aquino moved to after the killings in California. They are still at it, to this very day.....as Aquino is now parading on TV once more, but this time as a Treasure Hunter named Forrest Fenn.

    http://i63.tinypic.com/14l5003.jpg[/IMG]

    You can see that they are DOD and Black Program Operatives in this card called the Peek Through The Pines Card.

    http://i64.tinypic.com/a1tjxl.jpg[/IMG]

    The background is hidden "Around in the Snow", hinted at by the one phrase pasted that way, and when inverted it shows the layout of the Kennedy Assassinations as blackmail to keep quiet. We see the later Church Hearing speak of the ringleader Sidney Gottlieb, but the names of the rest were blanked out. This should be enough to see them face front, complicit in many killings, and other operations that have global implications.

    http://i64.tinypic.com/a1tjxl.jpg[/IMG]

    https://www.reddit.com/r/ZodiacKiller/comm...fbEZOeHdtVGE3RA..
     
    .
  9.     Like  
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Mr Wolf
    Posts
    1,318
    Reputation
    +275

    Status
    Offline
    traduzione brutale (cifre=ciphers) :


    Non molti sono pronti a vedere le cifre che si svolgono in una grande operazione ombrello che coinvolge associati noti sia dell'industria dello spettacolo, sia allo stesso tempo esponendo le loro agenzie governative che controllano, gestiscono e manipolano la popolazione in un'intera era di "Programmazione" attraverso le loro operazioni nei media.

    Questo thread è dedicato allo svelamento delle cifre man mano che venivano create e alla scoperta di informazioni cruciali al loro interno che mostrano che gli agenti originali coinvolti erano Aquino e LaVey, creando un culto della personalità con specifiche "stelle" che avevano scelto di recitare i loro ruoli per loro. Questa pagina rivela la massa di informazioni contenute nelle cifre e le prove nelle indagini del mondo reale che le collegano a un'indagine completa.
    Ai tempi delle uccisioni, apparentemente il tenente colonnello Michael Aquino viveva sulle colline russe di San Francisco, dove la sua chiesa di Satana era impegnata a reclutare numerosi pedoni che volevano giocare alla fine del loro gioco ... Il gioco più pericoloso .
    http://i64.tinypic.com/2ynm51i.jpg[/IMG] (NON FUNZIONA)

    Questo è stato ovviamente nello stesso momento in cui LaVey è stato impiegato presso l'ufficio legale della polizia di San Francisco, dove sono stati in grado di creare la maggior parte delle principali "prove" che legavano le molte lettere agli omicidi che descrivevano.


    Per proseguire nello scenario degli eventi ....... vediamo che sul Lago di Berryessa si è assistito ad Aquino che gironzolava nel parcheggio mentre il nuovo arrivato, la loro recluta, era vestito con l'uniforme ufficiale di Zodiac, indossando gli occhiali .
    Legando e pugnalando la coppia lì sulla riva, in seguito fuggì con il conducente del veicolo, che fu visto fumare troppi mentre aspettava in giro l'assassino, per aiutarlo a lasciare la scena in fretta

    Questo è anche il modo in cui è stato visto attaccare la coppia in macchina. Li aveva inseguiti da Mr. Ed, un ristorante locale e ci ha guidato fino a che la coppia era in giro, e dopo che se ne sono andati per entrare in intimità, sono stati seguiti nel luogo in cui sono stati colpiti più volte.

    Aquino avrebbe preso questo ragazzo e lo avrebbe spinto a selezionare gli omicidi in modo che potessero "fargli fare pratica". Fu come si guadagnò il posto nella loro struttura di comando e come dimostrò la sua lealtà nei confronti del loro programma.

    Chi era l'assassino?

    Sappiamo chi era perché hanno deciso di mandarlo a fare una commissione dopo i suoi affari lì in California, perché LE e FBI erano su di lui e perché volevano diffondere i loro omicidi in altre parti dei quattro angoli del paese.
    Per fare questo, e confondere ancora di più gli investigatori, si sono divisi in due squadre. Hanno inviato "The Zode" nel Vermont.
    http://i66.tinypic.com/2nt91li.jpg[/IMG] non funziona purtroppo )


    Una lettera che è stata scritta non è mai stata rilasciata e ha mantenuto un segreto in FBI Files fino al 2013 quando una Richiesta FOIA l'ha rilasciata al pubblico ..... si chiamava "This State Is In Trouble Letter" e se dai un'occhiata il link sopra, vedrai chi era "In the Hood" e "On the Bus". Non solo la lettera dice chiaramente GoVerment ..... come in "Go For The Government Life in Vermont", ma mostra anche una cifra in cui ci sono state operazioni.
    http://i68.tinypic.com/k33vd5.jpg[/IMG]

    this


    Lasciarono convenientemente la lettera di Albany, New York degli anni '80 come prova che era lì nel New England, ma allo stesso tempo non rilasciò mai la lettera del 1969 ..... quella che diede l'intero caso e l'ubicazione del loro "Denaro" Pit".


    C'è di più ..... lo Z13 Cipher .... il mio nome è Cipher .... è cucito insieme al nome del killer per mostrare un'altra posizione che non può essere trascurata, poiché le carte e le lettere lo mostrano sopra gli anni in cui hanno continuato le loro uccisioni e scaricato i corpi delle vittime in una cava nel Vermont.

    my

    http://i64.tinypic.com/i6xwtf.jpg[/IMG]

    Usando il modello Vigenere, spostato con la frase inserita verticalmente: WEDONTFORGIVEWEDONTFORGETZ, sono stato in grado di rivelare l'altro lato dello Z13 ..... la parte che ha decodificato il codice del messaggio dello Z13, per localizzarlo sulla mappa. Lì, accanto a Sanders Rd, c'era la CAVA che è stata menzionata nei 4 quadranti nell'ultima cifra del simbolo di questo stato, mentre le parole della Z13 venivano posate sul quadrante che rappresentava Okemo, Jewel Hill e White River Jct.

    http://i65.tinypic.com/2mfjghz.jpg[/IMG]

    Da qui si vede che la scheda perforatrice a 13 buche si adatta a tutta la cava e rivela che il "Grande tredicesimo" è in realtà un enorme segno nel terreno, nonché un importante punto di non ritorno per le cifre, in quanto mostra che stavano scaricando il corpi nella cava per seppellire le prove e che "alcuni di loro hanno combattuto".

    http://i66.tinypic.com/2wf394y.jpg[/IMG]

    Da questa scoperta si scopre che il modello Vigenere, come mostrato, viene utilizzato per rompere lo Z340, per rivelare il messaggio una volta che lo Zodiaco era scomparso da tempo e in una posizione nel Governo, nascondendosi a Burlington, nel Vermont. Voleva che tutti pensassero che stesse persino scrivendo la lettera di questo stato sulla California, aggiungendo il suo punteggio in fondo alla pagina ....
    C'è una mappa, un punto di riferimento e un messaggio nella maggior parte delle cifre che ho infranto. Alcuni furono costretti a ricattare i loro sorveglianti, a tacere durante le udienze della Chiesa, riguardo ai programmi segreti della CIA e ai numerosi progetti ombrello in cui erano coinvolti, facendo sì che anche loro rispondessero all'agenzia.

    La CIA ha cercato di comunicare con lui, conoscendo la sua identità ....... in KRYPTOS nel 2 ° livello. Il testo in chiaro che ho derivato quando @CrackingKryptos era finito, ha rivelato una frase "Ol Wing Walcar" che indica la posizione NM che Aquino si trasferì dopo gli omicidi in California. Ci sono ancora, fino ad oggi ..... dato che Aquino ora sta sfilando di nuovo in TV, ma questa volta come un cacciatore di tesori di nome Forrest Fenn.

    http://i63.tinypic.com/14l5003.jpg[/IMG]

    Puoi vedere che sono DOD e Black Program Operatives in questa carta chiamata Peek Through The Pines Card.
    http://i64.tinypic.com/a1tjxl.jpg[/IMG]

    pinescard





    Lo sfondo è nascosto "Around in the Snow", accennato dall'unica frase incollata in quel modo, e quando capovolto mostra il layout degli Assassini di Kennedy come ricatto per tacere. Vediamo la successiva udienza della Chiesa parlare del capofila Sidney Gottlieb, ma i nomi degli altri furono cancellati. Questo dovrebbe essere sufficiente per vederli fronteggiare, complice di molti omicidi e altre operazioni che hanno implicazioni globali.
    http://i64.tinypic.com/a1tjxl.jpg[/IMG]








    tradotto malamente da: https://www.reddit.com/r/ZodiacKiller/comm...ntent=post_body
     
    .
  10.     Like  
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Mr Wolf
    Posts
    1,318
    Reputation
    +275

    Status
    Offline
    Opinione personale, chi mi segue sa che ammetto volentieri l'ipotesi di una setta di assassini, dove alcuni erano operativi fidati come il nostro, per quanto sempre ben compartimentalizzati e quindi per definizione magari anche ignari di certi aspetti o finalità generali, come degli operai specializzati che però conoscono solo un pezzo della produzione della Lamborghini che producono, e persone totalmente ignare, manipolate, controllate e addirittura soggette a brutali esperimenti mentali via via sempre più sofisticati per alterarne e dirigerne la (a volte le) personalità. Che poco o niente hanno capito anche di quel che stavano facendo.


    La letteratura è ampia in questo senso e in parte qui sopra riportata, nello specifico, vediamo cosa dicono i nostri colleghi d'oltreoceano, che inevitabilmente sono arrivati alle nostre stesse conclusioni da me ed altri riportate nelle lunghe discussioni specifiche, non senza qualche passata polemica.
    Pur non condividendo tutto il testo appena tradotto concordo con il forumista Reddit che non tutti siano pronti e reattivi nello stesso modo alle scoperte traumatiche sul sistema stesso che la teoria PsyOp-Cia-Satanisti implica. Me ne rendo perfettamente conto e sarò quanto più paziente possibile anche a chi vorrà in modo educato formulare dubbi o critiche, ci mancherebbe.

    In questa discussione ad esempio i colleghi si sono posti i nostri stessi identici dilemmi sull'origine simbolica della CROCE DELLO ZODIACo, www.zodiackiller.com/mba/zt/139.html

    (si veda anche www.zodiackiller.com/mba/gzd/23.html )

    Vi risparmio le prime battute visto che l'argomento è stato ampiamente dibattuto e credo che ormai sia pacifico, geniale e ciliegina sulla torta finale (non mia) l'intuizione della stessa croce della Nato come simbolo rappresentativo sia dell'origine dei delitti che del livello di segretezza-depistaggio-insabbiamento doveva necessariamente prevedere a chi fosse stato in grado di comprenderlo.

    Passaggi rilevanti anche sull'origine credenziale delle vittime come schiavi in paradise.

    Andiamo quindi a vedere i passaggi più di interesse del treat americano.

    al punto uno si chiede info agli altri appunto sulla croce.

    2) I culti satanici pongono grande enfasi sulle direzioni cardinali durante l'esecuzione dei loro rituali. La mappa che Zodiac ha inviato alla polizia mostrava una croce segnata in cima al monte. Diablo - spagnolo per "montagna del diavolo". Sembrava molto preoccupato per le posizioni delle scene dell'omicidio in relazione agli angoli specifici che emanano dal Monte. Diablo, il che mi suggerisce che potrebbe aver cercato di eseguire un rituale di qualche tipo.


    si riferisce al già citato Mt. Diablo letter, che riporto

    Mt_0


    È molto probabile che Zodiac possa in effetti aver cercato di eseguire una sorta di rituale del suo stesso disegno che includeva il Monte. Sito di Diablo. Il suo riferimento ai radianti, un angolo matematico un po 'esoterico, è qualcosa che ogni buon ricercatore della cospirazione assocerebbe all'istante alla massoneria!

    Ma la massoneria (secondo me) non è necessariamente una scienza "occulta", ma più una società segreta che era / è associata principalmente al cristianesimo, e non qualcosa che qualcuno che era interessato al satanismo avrebbe probabilmente incorporato in un rituale (a meno che ovviamente si voleva sostenere che a Zodiac non interessassero simili distinzioni!). Per quanto riguarda i "culti satanici" che pongono l'accento sulle direzioni cardinali, questo a prima vista sembrerebbe significativo, ma per intercettare le variabili, va notato che molte altre credenze religiose fanno uso anche dei quattro punti cardinali nei loro rituali (il La chiesa cattolica fa per uno, così come molte cerimonie dei nativi americani). È allettante voler associare il sinistro nome del Monte. Diablo con una connessione "occulta", ed è del tutto possibile che Zodiac lo abbia fatto nella sua mente, ma se così fosse, credo personalmente che sarebbe stato qualcosa che aveva un significato solo per lui come in realtà non esiste una sorta di "rituale" occulto di questo tipo.


    3) I culti satanici e le società segrete (specialmente quelle che cadono sotto l'ombrello della Massoneria) sono molto preoccupate della matematica di base della natura e degli eventi umani. Gli iniziati sono classificati secondo un sistema di gradi, come quelli usati per misurare gli angoli (da qui il fascino del killer con i radianti).

    Un buon punto per quanto riguarda l'associazione matematica con la massoneria, ma come notato sopra, la maggior parte degli studiosi occulti non associa la massoneria a quelle che sono considerate le forme più "tradizionali" di occultismo (ma ciò non significa che Zodiac non lo abbia fatto! Questo fa parte di ciò che rende questo caso così affascinante; le infinite variabili e possibilità).

    4) Il suggerimento dell'assassino che stava raccogliendo schiavi per l'aldilà suggerisce un coinvolgimento o un interesse per il satanismo e / o l'occulto.


    Ancora una volta, non conosco nessuna particolare credenza occulta o religiosa che implichi la "raccolta di schiavi" per un aldilà. La mia impressione è che i criptici riferimenti di Zodiac a (per mancanza di un termine migliore in questo momento) idee "New Age" di questo tipo mostrano una persona che era certamente interessata a idee che riflettono un insolito sistema di credenze di tipo religioso, ma ancora una volta, Non conosco alcuna religione, occulta o meno, che si occupa specificamente di tale convinzione.

    Anche se ho tentato di confutare le idee dell'Ayatollah in una certa misura nel mio commento sopra, ciò non significa necessariamente che io non sia d'accordo con il suo intero angolo "occulto" rispetto al mistero dello Zodiaco. Anzi, tendo a credere che probabilmente ce n'era uno. Le teorie dell'Ayatollah sono interessanti e dovrebbero essere esplorate ulteriormente. Per favore fatemi sapere qu
    alsiasi ulteriore informazione che voi o chiunque altro potreste scoprire in futuro.

    Curt,



    e aggiunge:



    In un altro thread, "Zodiac's Exoteric Religious Beliefs", "Glen" ha scritto:

    "Ho ricevuto questo comunicato di recente e mi chiedo se ci sia qualche opinione di supporto tra i membri del consiglio su questo."

    'Secondo me, gli ultimi 18 caratteri della cifra di 408 caratteri sono la firma dell'autore seguita dalla parola "Piti" (sic). Ho ottenuto questa opinione dopo aver studiato le connessioni religiose con la Z .... Anton Szandor LaVey di San Francisco, che era il capo, "sommo sacerdote", di "la chiesa di satana" e l'autore di "bibbia satanica" ha incaricato il suo seguaci per fare la loro dichiarazione, firmare il loro nome, seguito dal termine "pietà". Credo che Z abbia seguito queste istruzioni. '

    "Ho iniziato questo thread per cercare di inchiodare il background religioso di Zodiac, e questo sembra farlo molto bene. Qualcuno ha informazioni su Anton Szandor? Qualcuno ha familiarità con i testi citati?"

    Ho studiato a fondo tutti i materiali di LaVey e sono anche il proprietario di un tomo molto raro intitolato "The Church of Satan", una storia "non ufficiale" completamente indicizzata e riferita di The Church of Satan. Questa "storia" è un libro inedito scritto da Michael Aquino, membro fondatore della chiesa originale di Satana ed ex sommo sacerdote del tempio di Set. (Al momento in cui ho acquisito la mia copia, era disponibile solo per i membri di II grado o superiori del Tempio del Set).

    In nessun posto nella storia della Chiesa di Satana o in qualsiasi altra parte di cui io sia a conoscenza fa menzione di LaVey che istruisce chiunque a firmare documenti usando le parole finali "Pity".

    Sarei interessato a sapere quale fosse la fonte di quel po 'di informazioni.

    Spero che aiuti.

    Curt,



    Eduard risponde:
    L'ho già letto ed ero sempre stato sicuro che mi fosse familiare. Zodiac parla di rinascita e di raccolta di schiavi. Penso che questa sia una convinzione sostenuta dai praticanti del "lato oscuro" di Palo Mayombe. almeno il sentiero oscuro) comporta sia l'uccisione rituale degli animali che per risultati più potenti, gli Umani. Gli organi sono collocati in un "nganga". La convinzione è che lo spirito degli uccisi sia intrappolato per fare le "offerte del sommo sacerdote. crede anche che avrà il controllo su di loro nella prossima vita. Hai familiarità con il caso di Adolfo de Jesus Constanzo a Matamoros alla fine degli anni ottanta?. Ha gestito un tale culto e ha usato l'uccisione rituale in modo tale da ottenere il controllo di un impero della droga e come "protezione" contro le autorità. Il libro "Segreti sepolti" di Edward Humes offre un resoconto completo degli eventi in questo caso. Constanzo nel libro minaccia di uccidere e di far soffrire di più le vittime quando si unisce a loro l'inferno. Le sue ultime parole a una vittima di un omicidio sono "vuoi Mi serve all'inferno "Parla anche di rinascita e di ritorno. È una lettura affascinante se qualcuno è interessato e spiegherebbe le cose molto meglio di quanto potrei qui.



    un altro aggiunge: I vecchi egizi credevano nel seppellire gli schiavi (a volte vivi) nelle tombe del loro faraone. Il faraone aveva bisogno che i suoi schiavi lavorassero per lui nell'aldilà.


    WOW, leggiamo:


    Re: raccolta di schiavi e il Tempio del Set: esiste un oscuro gruppetto noto come The Church of Raven, la cui appartenenza presumibilmente include membri del Temple of Set - secondo un elenco del 1990. Hanno riti specifici che mirano a sollevare lo spirito di una persona recentemente deceduta e costringono questo spirito ad agire come loro schiavo allo scopo di distruggere i loro nemici. Non so davvero che questo abbia qualche rilevanza per Z, tuttavia sembrerebbe dimostrare che abbiamo sette molto più vicine di Mx. connessione (uno che si chiama così ndr.) che crede in questa raccolta di morti per i loro cattivi intenti.


    a conforto di questa teoria, o chiamiamolo scenario di fondo e supporto, alla più specifica teoria che il nostro sia il responsabile dei delitti da noi ipotizzati, c'è appunto anche quest'altra discussione.
    Qui il nome di Aquino non viene fuori ma ci si sofferma molto sul suo ex mentore e predecessore, anche da noi più volte trattato, LaVey, www.zodiackiller.com/mba/gzd/23.html

    Interessante anche che si confermerebbe quella rete di assassini da me ed altri ipotizzata, di cui farebbero parte Manson, S.o.S., e sono quasi sicuro De Angelo, il Golden State Killer che ha sostituito Zodiac-Bevilacqua quando questi è arrivato in Italia.

    Ad esempio qui proliferano altre connessione tra Manson e LaVey:


    Ho ricevuto questo comunicato di recente, e mi chiedo se ci siano opinioni di supporto tra i membri del consiglio al riguardo.

    "Secondo me, gli ultimi 18 caratteri della cifra di 408 caratteri sono la firma dell'autore seguita dalla parola" Piti "(sic). Ho preso questa opinione dopo aver studiato le connessioni religiose con la Z .... Anton Szandor LaVey di San Francisco, che era il capo, "sommo sacerdote", della "chiesa di satana" e l'autore della "bibbia satanica" ordinò ai suoi seguaci di fare la loro dichiarazione, firmare il loro nome, seguito dal termine "pietà". Credo che Z abbia seguito queste istruzioni. "

    Ho iniziato questo thread per cercare di inchiodare il background religioso di Zodiac, e questo sembra farlo molto bene. qualcuno ha informazioni su Anton Szandor? Qualcuno ha familiarità con i testi citati?

    chiede uno



    An-no, Davis non è mai stato al servizio, non era adatto. Uno dei suoi vecchi amici disse che lui e Bruce andarono a una PX e Bruce comprò un paio di scarpe militari - "gli piaceva indossarle" secondo il suo amico. Comprerebbe abbigliamento militare, zaini, equipaggiamento, coltelli, pistole (comprò un 9mm nel luglio del 69 'e la canadese Danny Decarlo, esperta di armi, comprò una pistola anche usando il nome Richard Allen!), ecc., in un negozio di surplus militari quando era in famiglia. Aveva un intenso interesse per Scientology e L'attenzione del fondatore Ron Hubbards era focalizzata sulla marina come era stata in marina. David era, come Manson ossessionato dai Beatles e credeva anche che le loro canzoni fossero "messaggi" che dicevano loro come avviare Helter Skelter. Una canzone menziona un uomo che va verso nord e i suoi capelli erano castani. Una canzone si chiama Its Only A Northern Song. Una canzone menziona un militare.-solo FYI.Manson e alcuni dei suoi erano nella zona della baia a metà dicembre 68 '! C'era la Sea Org di RH in cui la sua gente si sarebbe vestita in abiti navali. Davis fece una crociera su almeno una delle sue navi e David fu influenzato da RH. Manson voleva un tema militare nel suo gruppo in modo da portarli nella sua prossima rivoluzione. Avevano un membro che lavorava in una base militare e rubava persino una scatola di dinamite, militari, stivali, vestiti, ecc. per il gruppo. Un tipo era un esperto di esplosivi, un vero caso pazzo, ma conosceva le bombe, ecc. David "minacciava sempre di far esplodere qualcuno" secondo Van Houghton, ma disse che "era tutto chiacchiere". disse loro di vestirsi e fingere di essere chiunque volessero. Qualcuno ha cucito i propri costumi. Qualcuno ha scelto un abito in stile militare, ecc. Soddisfare le tue fantasie era l'idea. Dai un'occhiata ai siti web di Ned Kelly per una delle possibili ispirazioni per il costume di Zs Berryessa. Un punto di interesse è una lettera su cui un attaccante Manson ha scritto al membro duro di Sandra Good. Nella lettera Melton è arrabbiato per alcune cose che stavano dicendo su di lui e lui minaccia di 'ficcarsela' riguardo ad alcuni degli anni passati del 187, gli stessi che ho elencato nel mio libro! L'affermazione che mi interessava era quando scrisse: "Blue [Sandra Good, M le ha dato quel nome rappresenta l'acqua] che ha cucito il costume di Zodic (sic) per Brue [Bruce Davis] che non vuoi aprire abbastanza quella lattina di vermi, ha detto. "Ho sempre saputo che l'aveva cucito. Alcune ragazze erano maestre nel ricamo: hanno fatto di M un gilet che è stato incredibilmente ricamato e tessuto che raffigurava scene della loro storia. Si noti che Hartnell è stato colpito dal ricamo che ha formato la croce / cerchio e il cappuccio stesso. Tutti cuciti da "Blu"! Ricorderete che il dispatcher sentì "voci femminili" in sottofondo quando Z fece la sua chiamata il 27/09/69 a Napa PD. Melton è stato invitato nel 69 ', mentre fa emergere nella sua recente lettera, da Good, Fromme e un paio di ragazze, di salire a N. Ca. e uccidere alcune persone e che gli sarebbero stati dati coltelli, corde e tre ragazze per dare una mano - il rifiuto totale è stato rifiutato. L'intervista di Aitkins era sul Los Angeles Times (1969) che mi sono imbattuto nella biblioteca di Torrance su microfilm. Tutte le mie cose sono confezionate in tonnellate di scatole, ma le esaminerò man mano che avrò tempo. Ho sempre cercato di fornire informazioni. Per rispetto della sua eccellente ricerca, ho estratto una buona parte della roba Z e l'ho inviata a Tom qualche tempo fa. Devo anche scavare l'autopsia di Jensen per EdN. Alcune cose sul caso Dovrebbe essere trattenuto però. Il presunto occultista Crowley credeva negli "schiavi nell'aldilà". Manson / Davis erano in possesso degli insegnamenti di Crowleys e quando Davis era in Inghilterra i testimoni affermano che era con alcuni occultisti e streghe pesanti a Manchester che aderivano a AC e altri del suo genere. Ho ricevuto molto materiale da Dave Peterson anche su questo argomento. Dave e sento che ci sono tutte le ragioni per credere che Z fosse nell'occulto. Ammetto pienamente che non organizzo la mia ricerca. Sto studiando un gran numero di argomenti oltre a Z. Dammi un po 'di tempo. Sì, Allen era nella marina e questo è un vantaggio sul suo essere un sospetto. Ron Hubbard ha fatto almeno la "pericolosa" dichiarazione uomo / animale due volte in Dianetics.



    gli risponde un anonimo (che però pare abbia scritto un libro)

    Glen- ho riprodotto una busta contrassegnata "attenzione personale (" 1971) inviata da un membro di Manson, Sue Bartell, ad A.LaVey nel mio libro. La famiglia aveva legami con la chiesa satanica di La Veys con sede a SFManson credeva che fosse il diavolo (quindi il suo interesse per la chiesa di LaVeys) e anche Cristo! La vecchia chiesa nera era vicino al punto in cui Stine fu colpito. Puoi ottenere informazioni dalla rete e le tue biblioteche più grandi hanno informazioni su LaVey. Credo che L abbia scritto un libro sulla sua vita; è morto non molto tempo fa dopo una malattia persistente. Una delle interazioni con cui ho giocato sul terminale della prima cifra è: "o essere con me nella fossa", di ovviamente vedo questo mentre Mansons insegna che la Famiglia sarebbe andata nella "fossa" o "paradiso" come la chiamava M e che, come diceva Tex Watson nel suo libro "persone", avrebbe aspettato la Famiglia nell'aldilà nella fossa o Paradiso. Ovviamente, tutto il materiale cifrato è solo speculativo. Una donna scrisse il VPD e pensò che l'ultima parte della cifra dicesse: "Questo è il suggerimento Robert E. Lee". Ora di nuovo, poiché i miei due ragazzi Manson e Davis erano del sud e pensavano fortemente a Lee e che stavano provando a " programma "persone per la Rivoluzione che usano temi militari, l'eroe della guerra civile Lee era un possibile lontano, sì, come lo era Manson! Il mio libro approfondisce tutto questo a lungo. L'esperto di Zodiac Dave Peterson ha lavorato con me su questo tema. "Robert Emmett the hippi" è un possibile basato sulla mentalità M / D su tutto ciò che Irish-Emmett era, come sapete, rivoluzionario irlandese. Dai un'occhiata a Ned Kelly (irlandese) siti web molto interessanti come una delle possibilità. per Zs la scelta di un costume. Di interesse Manson dice che dobbiamo "programmare" gli "hippy per combattere nella prossima guerra perché sono troppo morbidi", ecc. La statua di Emmetts si trova nel Golden Gate Park e gli hippy erano soliti uscire vicino a questa statua negli anni '60. Dimentica la mia roba da matti, pensavo solo che le altre informazioni potessero aiutare sul codice.

    e un altro aggiunge:

    A proposito di Larry Melton, hai notato che la sua calligrafia è stranamente simile alla calligrafia dello Zodiaco? Con la sua propensione per l'ortografia? (Per i lettori che non sono a conoscenza di Melton, la sua calligrafia può essere trovata sotto l'intestazione White Rabbit in mansonmurders.com) Nelson descrive Melton come "depressivo". Forse Melton è stato costretto, manipolato o fatto il lavaggio del cervello a scrivere le lettere dello Zodiaco? Sto solo ipotizzando ...

    Per quanto riguarda la co
    nnessione con LaVey's Church of Satan, i lettori dovrebbero sapere che Susan Atkins si è esibita nei rituali satanici di LaVey alcune volte, qualche tempo prima di incontrare Manson. Penso che se ricordo bene, si è esibita come una vampira su richiesta di LaVey. Durante il rituale si sdraiava in una bara e si avvicinava alla stecca. Nella sua autobiografia ha detto che una volta era su LSD quando si è esibita nel rituale.


    Anche la Polizia di San Francisco si era in qualche modo interessata ad Aquino.
    Molto importante è questo documento, desecretato e rilevatoci dal buon W Cooper:
    http://whale.to/b/cooper.pdf#page=366


    Schermata_2020-07-29_alle_10

    Nel luglio 1981 il Temple Of Set inaugurava un grande evento, una nuova stagione di strategia, delitti e potere.

    E' infatti dall'79 ma soprattutto dall'81 che Aquino ha gli incarichi più importanti e sempre più pacificamente attinenti con la strategia psicologica che l'esercito americano decideva segretamente per le popolazioni alleate.

    E guardacaso è proprio dall'81 che il mostro diventa SISTEMA, progetto assiduo, e non solo lui, teniamo a mente tutte le morti collaterali che ormai sappiamo, fiorentine, romane, per non parlare della strategia della tensione che vede un divampare di fatti sempre più brutali e massivi, Bologna e MDF in primis, appunto.

    Comincio sempre più a pensare che JB più che un burattino divenne con gli anni un vero e proprio consulente stratega e valvassore emissario, l'esperto del terrore, e che era veramente lui a decidere modalità ed obbiettivi, mentre fino a poco tempo fa lo ritenevo un mero esecutore di piani decisi da altri.

    Alcune considerazioni ad esempio di Fosforo ma anche il treat su Stark di Jim mi fanno pensare che invece Aquino si fidasse del nostro, che aveva già visto e in qualche modo forse diretto come Zodiac, sicuramente coperto, e che conosceva il territorio italiano nello specifico assai meglio del più colto e fino Micheal, che forse però in Italia non c'è quasi mai venuto.

    Per cui JB può esser diventato il delegato delle PsyOp satinaste per l'Italia, chissà.
     
    .
  11.     Like  
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Mr Wolf
    Posts
    1,318
    Reputation
    +275

    Status
    Offline
    uno dei primi risultati quando si cerca Micheal Aquino è questo www.astro.com/astro-databank/Aquino,_Michael
    che ci mostra la sua carta del cielo

    I043495


    io non sono un esperto di robe zodiacali ma mi sembra ovvia la connessione con Mt. Diablo e tutti i riferimenti propriamente zodiacali (più che orologi o altro ad esempio)


    Mt_1


    pur non capendone molto sono quasi sicuro che in questa mappa o quel che è ci siano dei riferimenti o firme dei responsabili.
     
    .
  12.     Like  
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Mr Wolf
    Posts
    1,318
    Reputation
    +275

    Status
    Offline
    tornando ad Aquino, in questo vecchio filmato di repertorio viene tranquillamente accusato di sacrifici rituali

    (intorno al minuto 10)



    Aquino è stato riconosciuto da una vittima a quanto pare

    Schermata_2020-08-04_alle_22




    e poi da altre, anche se lo stesso ci tiene a precisare che per il CID non ci sono altre vittime.

    Schermata_2020-08-04_alle_22_0
     
    .
  13.     +1   Like  
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Mr Wolf
    Posts
    1,318
    Reputation
    +275

    Status
    Offline
    Nulla da dire sul fatto che il cid investigasse I satanisti?
     
    .
  14.     Like  
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Mr Wolf
    Posts
    1,318
    Reputation
    +275

    Status
    Offline
    In attesa che chiuda anche questa discussione come quella delle spie e più in generale tutta la discussione di 256 pagine del vecchio forum non appena sono state trovate verità pesanti, rispondo a JQuest come stavo facendo mentre un admin ha chiuso la discussione.

    Faceva notare la nostra, a pagina 5, che Aquino ha scritto un manifesto che si chiama DIABOLICon.

    La cosa forse era sfuggita all’attenzione dei più e invece mi sembra di interesse per cui ci proponiamo di analizzarla in quest’alto treat.

    Ecco intanto il documento.

    https://cdn.preterhuman.net/texts/religion...-Diabolicon.pdf

    Il titolo dovrebbe far saltare sulla sedia più di un veterano della scia di sangue (Vedi Doc: Diabolic).

    Presto aggiornamenti.
     
    .
  15.     +1   Like  
     
    .
    Avatar

    Dr.

    Group
    Cavaliere Onorario Della Compagnia
    Posts
    45
    Reputation
    +22

    Status
    Anonymous
    CITAZIONE (dedobiker @ 12/8/2020, 15:04) 
    Nulla da dire sul fatto che il cid investigasse I satanisti?

    questa si che è una 💣!

    l ambiente in cui gravitava JB inizia a delinearsi, e le ipotesi iniziano ad essere riscontrate
     
    .
282 replies since 25/7/2020, 16:29   11606 views
  Share  
.