Sneak JB Fellowship

Votes taken by dedobiker

  1. .
    Faccio notare anche qui che molti elementi continuano a tornare nell'interessante, anche se un po' prolissa, disamina di Palego.


    Invece la strategia in occidente fu più subdola: in certi contesti golpista, ad esempio in Grecia e poi in Cile, in altri, come in Italia il golpe non è mai stato considerato un'opzione veramente fattibile. L'opzione che fu seguita fu quella di creare un clima di tensione. Un clima di paura. Per far si che si associasse poi a delle istanze di cambiamento per via democratica ritenute pericolose, si associasse un'idea di insicurezza, di paura. di Sangue

    In sostanza si fece passare con questa strategia -che fu di successo- da un clima come quello degli anni 60, di scontro sociale certo ma anche di "figli dei fiori", proteste assemblee etcetra, agli anni di piombo. Negli anni di piombo le brigate rosse etcetra sono grandi alleate "involontari" del COMANDO OCCIDENTALE che voleva stabilizzare il continente. Perché hanno contribuito a creare quel clima, no?
    Ma come li hai spinti li?
    Con una strategia di guerra cosiddetta di GUERRA NON ORTODOSSA.
    Questa strategia fu portata avanti da nuclei decentrati del nostro territorio che facevano capo a determinati centri di comando.
    Alcuni tra questi centri che ricorrono nelle carte sono proprio i centri di controspionaggio del servizio di intelligence, prima sifar, poi sid e dopo il 67 sismi e sisde.

    Il nostro uomo, il capitano di Borgo Ognissanti, l'ho detto prima, era informatore e reclutatore, come dice l'agente Kasper, Vincenzo Fenili, che non è mai stato smentito del sifar- sid- SISDE di Firenze. Chi era il comandante...?

    MAROTTA: sono passate due ore.

    CARLO: Dico solo che questo comandante, un caso più unico che raro nella storia dei centri di controspionaggio militare è stato al comando per venti anni (...) questo colonnello prima era a Padova, fino al 71, poi passa a Firenze.
    Citerò solo un atto, molto importante, del procuratore di Padova, Tamburino, al quale poi hanno levato l'inchiesta perché il SID si accorse che diventava pericoloso e intervenne per far stare zitti due che avevano cominciato a parlare.
    (chi conosce il caso Giraudo-Virgilitto sa come vanno certe cose, ndr)
    Si chiamava ROSA DEI VENTI , inchiesta condotta dal giudice Tamburino, e i due che stavano parlando erano Amos Spiazzi, del comando forze terrestri mitteleuropee, insomma un centro di comando NATO, con personale italiano ma nell'ambito del sistema NATO. L'altro è Roberto Cavallaro, i due che furono indagati e anche arrestati per il caso ROSA DEI VENTI.
    Avevano i due cominciato a descrivere questa struttura.
    Questa struttura, fatta di nuclei decentrati sul territorio, i cui capi agivano autonomamente, con la propria rete e cooptando elementi che in genere erano appartenenti a gruppi di estrema destra, gruppi che avevano un curriculum di un certo tipo, ma ci furono anche contatti con la criminalità organizzata locale, per esempio la banda della Magliano a Roma.
    Però ricordo che nel fiorentino c'era l'anonima sarda, che condivideva alcune zone di campi paramilitari in Calvana.
    Questi campi non erano organizzati dall' MSI come qualcuno di recente ha detto, certo annoveravano tra le loro fila elementi del movimento sociale italiano ma non è lo sponsor: il foraggiatole di questi campi lo devi ricercare non in un partito politico.
    Lo devi ricercare in un centro di comando locale di GUERRA NON ORTODOSSA.
    Chi è il quadro?
    Chi poteva essere un centro di comando locale di guerra non ortodossa a Firenze in quegli anni?
    Il giudice Tamburino, nell'atto in cui chiede l'arresto del capo del SID, Vito MICELI, nel 1974, a seguito del caso ROSA DEI VENTI, interviene il SID, mettono a tacere Spiazzi e Cavallaro ma qualcosa dicono, tanto che Tamburino riesce ad incriminare Miceli.
    Ci sarà poi il processo, e Miceli si dovrà pure dimettere... (..)
    ma nell'atto leggiamo una cosa molto interessante: i NUCLEI PRINCIPALI DI GUERRA NON ORTODOSSA si trovavano in triveneto, vicino alle basi militari ovviamente, NATO e USA, che erano in triveneto, e chi ha fatto il militare lo sa perché il triveneto era considerato zona di confine con il nemico, e l'altro era in TOSCANA.
    E in triveneto una tra le basi più importante era Padova.
    Da Padova partono gli attacchi (credo si riferisca agli attacchi ai treni dell'estate precedente a Piazza Fontana. ndr) che arrivano al culmine della bomba di Piazza Fontana, che segna un passaggio importantissimo per innescare gli anni di piombo, perché quella bomba, lo testimoniano Curcio, Franceschini, ma lo si legge in tante fonti, la chiusura, tra quelli che erano gli anni sessanta, di protesta, occupazioni di fabbriche e università, e gli anni di piombo, no?
    (si, Carlo, ti basti vedere i miei due video e molti interventi su "la madre di tutte le stragi" ndr)
    La cassazione dice che fu la cellula padovana a rifornire l'esplosivo per Piazza Fontana.
    Questo colonnello era a Padova, poi viene a Firenze.
    E ricordiamoci che a Firenze c'è un nucleo importante e che lo dice il giudice Tamburino.
    Anche perché lì c'è una base molto importante:
    CAMP DARBY
    C'è un altro soggetto che frequenta Camp Darby, un americano.
    Questo americano lo troviamo li in zona. Certamente negli anni del mostro.

  2. .
    Dal nostro amico Luca:

    L'Ufficio Affari Riservati diretto da Federico Umberto D'Amato dal 1971 al 1974, anno in cui fu, ufficialmente, sciolto dipendeva dal Ministero degli Interni. D'Amato era titolare della 6° sezione, "Coordinamento squadre periferiche e gestione libro paga degli informatori" sin dal 1964. Dal 1967 però era direttore de facto e nell'ombra dell'intero UAR. L'UAR era autonomo rispetto agli altri apparati delle forze dell'ordine ed i suoi dipendenti operavano in segreto anche verso i colleghi delle questure. Le sedi dei centri UAR, ubicati in quasi tutti i capoluoghi italiani, erano anonimi appartamenti, classici uffici di copertura. L'UAR gestiva informatori, molti fissi a libro paga, propri uffici nei capoluoghi di regione, l'ufficio centrale a Milano. Tra gli informatori, molti insospettabili anche all'interno dei vari partiti sia di destra che di sinistra, erano molto attivi personaggi appartenenti a formazioni quali Avanguardia Nazionale ed Ordine Nuovo (per citarne, non a caso, alcune). Praticamente tutti i fatti delittuosi (nel senso lato del termine), i fatti sospetti o quelli ritenuti interessanti passavano dagli uffici UAR. Anche per delitti veri e propri o altri accadimenti di reato il personale UAR non esitava ad esser sul posto. Se il fatto era considerato minore veniva tralasciato, tanto se ne occupavano polizia ufficiale e carabinieri, altrimenti veniva gestito anche dall'ufficio locale UAR, sempre segretamente. Se invece la situazione era degna di interesse la pratica veniva direttamente passata alla direzione nazionale, a D'Amato in persona. Nessuno obbligo, tranne che sulla carta, c'era di trasmettere notizie di reato agli altri apparati delle forze dell'ordine. Se questo avveniva, veniva trasmesso in forma anonima tramite una procedura che facesse apparire la velina come trasmessa da un qualsiasi ufficio regolare delle questure o del ministero. Molte situazioni di vario livello di importanza però, su valutazione dei funzionari nazionali dell'UAR e quindi da D'Amato, non venivano trasmesse e venivano tralasciate per motivi di interessi o magari venivano coperte o nel caso gestite, sempre in segreto, direttamente dall'UAR stesso. L'UAR fu ufficialmente chiuso nel 1974 dopo la bomba di Brescia. In realtà D'Amato insieme ad alcuni uffici continuarono ad operare, non è chiaro se privatamente o regolarmente autorizzati, fino al 1984.
    Questo post, oltre a finalità "didascalica", nasconde una mia domanda.
    La storia dell'UAR... non vi ricorda qualcosa? E se si... in quello che vi ricorda, quanto c'è di vero e quanto di falso ricalcato proprio sulla storia dell'UAR?
  3. .
    intendi questa. l'abbiamo analizzata attentamente anche perché nei fascicoli si vede un identikit che non ha niente a che fare con MDF ma piuttosto con Mostro di Udine.


    Schermata_2022-06-07_alle_08
  4. .
    comunque cambia il vento eh?
    sarebbe interessante contattare Carlo e chiedergli di darci il testo dei beeeeeep e dei tagli operati dal Marotta.



    ormai tutti parlano di guerra psicologica o non ortodossa. ovvero PsyOp

    arrivate a 1 ora e 59 minuti vi prego, anche se è faticoso

    mi piacerebbe intervistare Palego senza tagli e censure. qualcuno ha il contatto? Doctor?
  5. .
    CITAZIONE (Luca282 @ 1/6/2022, 01:40) 
    Cosa c'entra Vigna con il mostro?ovvio che è collegato,era il procuratore.Queste sono supposizioni fantasiose,l'unico suo errore è di essersi imbattuto in una storia molto più grande di lui,molto più grande di tutti coloro che hanno ""indagato"" o che parlano di questa vicenda.Questo è il piano omicida di una persona estremamente sensibile,egocentrica e intelligente,oltre che preparato alla guerra.Non gli interessava nulla di chi ha ucciso,non era un fanatico religioso,nemmeno un purista o un sociopatico,nè tantomeno appartente a una setta satanica,sono strasicuro che non ha mai saputo i loro nomi,lo ha fatto per la cultura,la sua cultura,la stessa cultura di cui si parla ancora oggi.Non poteva fare a meno di farlo,lui voleva diventare un fenomeno cult,un fenomeno popolare.Era talmente sensibile,che ha deciso che il film ce lo avrebbe raccontato lui,unico protagonista.Non è il Mostro di Firenze o Zodiac,lui è l'uomo che li ha interpretati.Se questa storia viene fuori probabilmente il piano di questo individuo viene portato a termine.Le parole hanno un peso perchè è lui stesso a rappresentarle,tutte le persone che ho ammazzato saranno schiavi in paradiso.Col sennò di poi,è agghiacciante questa frase.Non c'è dignità,giustizia o una presa di coscienza collettiva,sarebbe sputare ancora di più sui morti e sulle loro famiglie.

    ma che c...?
  6. .
    CITAZIONE (Samuele Burlamacchi @ 29/5/2022, 14:43) 
    CITAZIONE (dedobiker @ 29/5/2022, 11:53) 
    Provaforense basterebbe guardare questo Report www.raiplay.it/video/2022/05/Repor...050f64649c.html che ho parzialmente sbobinato qui https://jbinvestigation.forumfree.it/?t=77804670
    e dopodiché riprendere le date dei delitti del mostro di Firenze con le notizie sulla P2 per comprendere che quei delitti non erano casuali temporalmente.
    Non era l'opera di un singolo pazzo.

    Sulle questioni che sicuramente per mio difetto non comprendo che rileva Luca282 dico che la questione degli Schiavi in Paradice è già stata ampiamente affrontata e sviscerata.
    Sia simbolicamente che militarmente.

    Denzel Washigton in un film in cui recita la parte di un ex agente dei servizi segreti dice che le sue vittime saranno suoi schiavi in paradiso. A loro piace dirti che ti pisciano in testa dicendoti sia piscio tanto la gente è talmente stupida che per non credersi complottista crederà comunque sia pioggia.

    Il caso è molto semplice.

    È proprio questo il guaio : il potere, tramite i suoi sgherri, ti dice in faccia che ti sta pisciando in testa, perché è il suo più grande divertimento ;divertimento che si moltiplica all'ennesima potenza quando constata la sciocca incredulità dei suoi sudditi, i quali pensano ancora che chi li domina agisca per il loro bene. Oltre agli " slaves in Paradise ", vi sono molti più schiavi in terra, che non sanno nemmeno di esserlo, o per incapacità di comprendere la realtà che li circonda, o per il semplice desiderio ( più o meno inconscio) di essere rassicurati. I principali artefici della loro schiavitù, sono gli schiavi stessi, che una volta portato il cervello all'ammasso non potranno più essere emancipati. Off topics mi viene in mente il giorno in cui Vigna disse, con l'ironia che lo contraddistingueva : " O perché un controllate la mia 'alibro 22? 😂😂😂". Da scompisciarsi 😂😂😂. Il Buon professor Francesco Bruno ( uomo che ha lavorato per parecchi anni nel SISDE, ora AISI) sulla calibro 22 del procuratore ci imbastì un bel rebus, finalizzato, ovviamente, alla difesa del Pacciani e rilasciò un'intervista al settimanale Gente, che scatenò l'ira funesta del magistrato mugellano, tanto che lo stesso Bruno fu costretto a "farci la pace", in quanto disse : " Non potevo permettermi un nemico come Vigna" , che nel frattempo era pure diventato procuratore nazionale antimafia. Del resto, un medico-psichiatra, criminologo dei Servizi, che si occupò del caso, per conto del Direttore del SISDE Parisi, almeno fin dal 1984, che fece parte del pool difensivo di Pacciani, volete che non sapesse chi ci fosse dietro i delitti del cosiddetto mostro? Come sappiamo, tutti i nostri Servizi sono infiltrati e controllati da quelli USA ( la reciprocità degli ufficiali di collegamento, presso le rispettive sedi di entrambi i paesi, dovrebbe farlo capire anche al più irrecuperabile dei minus habens), perciò è chiaro che anche una mente eccelsa come Bruno opta per il serial killer unico ( esclusivamente italiano, guai a parlagli di un tizio d'oltreoceano 😂) , quando si esprime pubblicamente. Se poi hai la fortuna di parlarci in privato, è capace di dirti ben altro, come accadde al convegno organizzato a Bastardo, comune umbro, dove c'era anche il procuratore Mignini, Franceschetti, la Stefania Nicoletti, Fabio Frabetti, Luciano Malatesta e tanti altri.....Insomma, come tutti coloro che lavorano in certi ambienti.... dicono una cosa, ne pensano un'altra e ne fanno un'altra ancora, come da copione.




    Su Vigna credo tu sappia come la penso. Non esiste alcuna teoria (o tesi JB) senza un suo ruolo. Il caso Gente io me lo ricordavo citato da Franceschetti sulla questione della moglie. Io sono andato a intervistare l'omino che ha il chiosco li al piazzale da mille anni, tutto quell'omicidio gli è parso molto strano. Anche solo il fatto che vi si trovi così poco è un po' strano, in una città come Firenze se moriva male la moglie del granduca ci si sarebbe aspettati sviolinate di articoli e soprattutto indagini, qualcuno in galera. Nulla.
    Ricordiamoci cosa fece leggere Vigna al suo funerale. "io sono cittadino... io sono nessuno."
    Ricordiamoci anche l'importanza della dualità in certe branche chiamiamole esoteriche, la scala dei massoni finisce con due persone al vertice, Dante e Beatrice, per me Vigna se non era il mostro come dice Franceschetti ma è vero che fosse quasi sempre presente aveva un altro ruolo, il cordone.

    Peraltro, una fonte che non rivelo per serietà, molto intima con Filastò, mi ha confidato chi era lo sbirro che l'avvocato sospettava: era uno degli uomini di Vigna, quando il procuratore una volta lo incontrò e si accostò con le sue auto blu uno dei poliziotti, quello alla guida, lo guardò con uno sguardo torvo, a suo dire rivelatore. Come a volerglielo confessare.
    Per me ha visto giusto l'avvocato ma quello sguardo di colpevolezza poteva non essere necessariamente una confessione della RESPONSABILITA'.
    Infatti credo che anche nella vulgata penso che si stia facendo largo l'ipotesi del delitto di stato, ben coperto dalle FFOO.

    Su Vigna voglio solo aggiungere che quando a casa di Moretti venne rinvenuto il procuratore che avrebbe dovuto su di lui indagare, a poche ore dalla strage di Bologna, il procuratore ebbe ovviamente qualche problema, la procura competente era quella di Firenze e indovinate un po' chi venne chiamato? Vigna.

    Come si fa a non vedere il piano, gli uomini, l'intenzione?
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    Provaforense basterebbe guardare questo Report www.raiplay.it/video/2022/05/Repor...050f64649c.html che ho parzialmente sbobinato qui https://jbinvestigation.forumfree.it/?t=77804670
    e dopodiché riprendere le date dei delitti del mostro di Firenze con le notizie sulla P2 per comprendere che quei delitti non erano casuali temporalmente.
    Non era l'opera di un singolo pazzo.

    Sulle questioni che sicuramente per mio difetto non comprendo che rileva Luca282 dico che la questione degli Schiavi in Paradice è già stata ampiamente affrontata e sviscerata.
    Sia simbolicamente che militarmente.

    Denzel Washigton in un film in cui recita la parte di un ex agente dei servizi segreti dice che le sue vittime saranno suoi schiavi in paradiso. A loro piace dirti che ti pisciano in testa dicendoti sia piscio tanto la gente è talmente stupida che per non credersi complottista crederà comunque sia pioggia.

    Il caso è molto semplice.
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    Minuto -38'' "Licio Gelli aveva coperture internazionali, lo testimonia il generale Notarnicola che fu al sismi dal 78 all'83, comandante della prima divisione, quella che si occupava di controspionaggio e terrorismo, e accusò i vertici del servizio di aver costruito i depistaggi della strage.

    Il generale, morto poco dopo l'intervista, descrive il contesto della bomba di Bologna.

    Pasquale Notarnicola: "se lei ricorda subito dopo a seconda guerra mondiale emersero due potenze egemoni che erano l'Unione Sovietica e gli Stati Uniti.
    La prima strategia a cui hanno pensato gli Stati Uniti, visto l'imperialismo dominante dell'Unione Sovietica, fu quello di fare colpi di stato.
    Fu così che i servizi statunitensi utilizzarono nel mondo, soprattutto in Sud America ma anche in Europa, i colpi di stato.
    Ma questi colpi di stato non furono producenti come loro speravano e spesso furono controproducenti, come in Grecia. Invece di compattare e di far diminuire la grande presenza comunista che c'era in Europa, la aumentavano.
    E allora, qualcuno, ha pensato una strategia nuova. Ma questa nuova strategia è una strategia criminale.
    Questa strategia fu teorizzata dal generale americano Westmoreland, capo delle forze aeronautiche americane. Una delle copie di questa "direttiva" del generale venne ritrovata nella borsa della figlia di Gelli, Maria Grazia Gelli.
    Moreland aveva pensato: non è producente il colpo di stato ma bisogna cambiare i governi affidabili o non affidabili dall'interno con una sostituzione, per modo di dire, dolce.
    E questa sostituzione all'interno prevedeva atti clamorosi, come le stragi.
    Ecco perché i servizi proteggevano i NAR, non solo i NAR ma in particolare i NAR."

    Giornalista: lei pensa che il tramite tra questa strategia statunitense, quella del documento Westmoreland, e colo che hanno eseguito materialmente la strage, il tramite, fosse...

    Notarnicola: "la P2"


    Poi il servizio comincia a parlare, incomprensibilmente, apparentemente, della Villa Palagonia, un edificio settecentesco di Bagheria, chiamata la Villa dei Mostri.

    Voice over: "lungo la villa musicisti caprini corpi deformi, mori, turchi, gobbi, storpi, chimere e nani barbuti. Pulcinelli, dei e dee, cavallo con mani umane ed un uomo con la testa equina, draghi e serpenti, cori di scimmie musicanti, un atlante che legge un otre, anziché una sfera celeste.
    Fu il principe di Palagonia a volerla così e Goethe, che la visitò nel 1787 contò di sedie piegate con piedi a diverse altezze, in modo che nessuno potesse sedervi e di spine nascoste sotto i cuscini di velluto.


    Sbobino questo testo per capire dove vuole arrivare il giornalista. Ricordo a chi legge che Report ha subito una perquisizione poche ore dopo l'andata in onda di questo servizio. Ascoltiamo:

    A Bagheria si credeva che le statue avessero un potere malefico, e che il principe fosse pazzo, frenetico, delirante, e perfino un po' deforme.
    O, forse, un emerito burlone, uno a cui piaceva beffarsi del prossimo e della CASTA a cui apparteneva.

    A trent'anni dalle stragi di mafia, la retorica delle commemorazioni ha deformato la storia.
    CI ha resi incapaci di ricordare, siamo circondati da "i mostri" che vollero quelle stragi e CONVIVIAMO CON UNA POSSENTE MANIPOLAZIONE DELLA REALTA'.

    Forse per questo villa Palagonia è così moderna, perché rappresentava una critica dei potenti. Eccoli là, i MOSTRI.

    www.raiplay.it/video/2022/05/Repor...050f64649c.html

    A seguire il servizio spiega anche come si è proceduto all'insabbiamento, come si è effettuata la contropropaganda delle PsyOp.

    <i>Verità deformate.. dalle ceneri della strage della strage di Bologna emerse dopo 40 anni quel filo che lega la P2 ai servizi segreti alla destra eversiva a cosa nostra e anche all''ndrangheta.
    Entità che quando vedono minacciato lo status quo che gli ha garantito il potere, gli affari e anche l'impunità reagiscono come fossero un corpo unico.


    E qui veniamo a Falcone e Borsellino.
    Ma anche a Delle Chiaie e i documenti rinvenuti in Sud America. Quelle carte "fanno pensare ad un vero e proprio piano di disinformazione, per scagionare l'estrema destra dalla paternità delle stragi."

    Si ricorda la fatica che gli scriventi hanno compiuto, ormai anni fa, nel proporre le stesse tesi comprovate da elementi granitici, come l'archiviazione di Piazza Fontana, l'evidente insabbiamento, la baseball research che e ha conseguito del grande Jim, etcetra etcetra.

    Quando ho inserito l'omicidio di Falcone e Borsellino nella stessa Matrice che portava alle stragi con bombe o pistola e coltello mi sono preso del pazzo da molti.
    Ma non importa. Prima o poi la verità viene sempre a galla come la merda.
    Intanto il castello di realtà apparente delle PsyOp sta raggiungendo il suo massimo splendore, non so quanto comprendere il passato possa aiutare l'orientamento nel presente.

    Comunque, giusto per tornare a Joe, altrimenti qualche Mostrologo vittima dei collegamenti scritti, perché quelli dettati dalla deduzione sono soggettivi, e ahimè la stragrande maggioranza degli appassionati al caso ancora si starà chiedendo "si ma che c'entra con il mostro?", vediamo al volo il curriculum, di Westmoreland e Bevilacqua.
    https://it.wikipedia.org/wiki/William_Westmoreland

    Come era ovvio erano entrambi in Vietnam nella stessa divisione.
    :ph34r:



    Questa è la differenza tra chi ha una teoria basata su ipotesi e chi ha una tesi basata sugli elementi inconfutabili.
    Chi ha ipotesi deve piegare la realtà per dimostrarle, omettendo dati o escludendo elementi.
    Chi ha la verità di una tesi comprovata potrà solo trovare conferme fattuali dalla storia. E infatti.

    WESTMORELAND

    Schermata_2022-05-29_alle_10

    JOE

    unnamed

    Edited by dedobiker - 29/5/2022, 11:31
  9. .
    Adesso, piano piano, tutti si allineano alla tesi deducibile dalle nostre scoperte. Da Report a Cremaschi.

    28 maggio, Strage di Brescia: il silenzio omertoso sulla NATO

    La strage di Piazza della Loggia a Brescia, 28 maggio 1974, oltre che fascista per la manovalanza, di stato per le complicità e le coperture, fu anche NATO per i mandanti di terzo livello.


    Tutta la faticosissima ricerca della verità, tra insabbiamenti e depistaggi che per decenni hanno tentato di nasconderla, alla fine porta a servizi segreti e a comandi militari NATO, in questo caso il comando di Verona.

    Per decenni gli USA, da soli prima e con la NATO poi, hanno condotto in Italia ed in alcuni paesi di Europa una guerra a bassa intensità contro le sinistre e tutto ciò che era considerato vicino al nemico sovietico.

    Il Portogallo con un regime fascista fino al 1974 e la Spagna con lo stesso regime fino al 1978, erano colonne portanti della guerra della NATO al comunismo, e non lo facevano gratis. Una vera e propria internazionale nera eversiva era alimentata da questi stati e dalle strutture di supporto e collegamento dell’Alleanza Atlantica. Il golpe che nel 1967 instaurò in Grecia la feroce dittatura dei collonnelli fu realizzato grazie al sostegno operativo della NATO e del fascismo europeo, da essa finanziato e anche militarmente istruito.

    In Italia gli USA prima e la NATO poi non solo hanno sempre fatto pieno uso delle forze eversive fasciste, ma anche della mafia. La prima delle lunga serie delle stragi politiche che hanno insanguinato il paese, quella del 1 maggio 1947 a Portella della Ginestra in Sicilia, fu compiuta contro lavoratori inermi dalla banda di Salvatore Giuliano, che però era stato coperto ed aiutato, prima di essere scaricato e ucciso, da servizi segreti italiani e stutunitensi. Tutta la lunga trama di sangue che percorre la storia italiana del dopoguerra vede comparire sempre tre livelli, quello della manovalanza fascista o mafiosa, quello di settori dello stato, quello della NATO.

    La strage di Piazza Fontana, quella di Brescia, quella di Bologna, l’assassinio di Falcone e Borsellino, hanno un brodo di coltura e forse ben altre cose in comune.

    Quando fu scoperta la P2 del fascista di Salò Licio Gelli, si scoperchiò solo una piccola parte del verminaio politico ed istituzionale coinvolto con il mandante del massacro alla stazione di Bologna del 1980. E poi bisogna ricordare quell’altro strumento clandestino delle operazioni speciali NATO in Italia: l’organizzazione Gladio.

    A differenza dei giornalisti di Repubblica che esprimono stupore, noi non siamo per niente sorpresi che le indagini sulla Strage di Brescia alla fine abbiano portato negli uffici della NATO.

    La NATO in Italia e in Europa non è stata uno strumento di libertà, ma di condizionamento, inquinamento, compromissione della democrazia. Partendo dalla nostra storia proprio noi dovremmo dire a finlandesi e svedesi: attenti a ciò che vi portate in casa.
    Il 28 maggio 1974 a Brescia una bomba colpiva una manifestazione sindacale antifascista uccidendo otto compagne e compagni e ferendone gravemente più di cento. Ricordare significa non dimenticare che la strage fu fascista, di stato e della NATO.


    https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-2...ato/6121_46427/
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    28 maggio, Strage di Brescia: il silenzio omertoso sulla NATO

    La strage di Piazza della Loggia a Brescia, 28 maggio 1974, oltre che fascista per la manovalanza, di stato per le complicità e le coperture, fu anche NATO per i mandanti di terzo livello.


    Tutta la faticosissima ricerca della verità, tra insabbiamenti e depistaggi che per decenni hanno tentato di nasconderla, alla fine porta a servizi segreti e a comandi militari NATO, in questo caso il comando di Verona.

    Per decenni gli USA, da soli prima e con la NATO poi, hanno condotto in Italia ed in alcuni paesi di Europa una guerra a bassa intensità contro le sinistre e tutto ciò che era considerato vicino al nemico sovietico.

    Il Portogallo con un regime fascista fino al 1974 e la Spagna con lo stesso regime fino al 1978, erano colonne portanti della guerra della NATO al comunismo, e non lo facevano gratis. Una vera e propria internazionale nera eversiva era alimentata da questi stati e dalle strutture di supporto e collegamento dell’Alleanza Atlantica. Il golpe che nel 1967 instaurò in Grecia la feroce dittatura dei collonnelli fu realizzato grazie al sostegno operativo della NATO e del fascismo europeo, da essa finanziato e anche militarmente istruito.

    In Italia gli USA prima e la NATO poi non solo hanno sempre fatto pieno uso delle forze eversive fasciste, ma anche della mafia. La prima delle lunga serie delle stragi politiche che hanno insanguinato il paese, quella del 1 maggio 1947 a Portella della Ginestra in Sicilia, fu compiuta contro lavoratori inermi dalla banda di Salvatore Giuliano, che però era stato coperto ed aiutato, prima di essere scaricato e ucciso, da servizi segreti italiani e stutunitensi. Tutta la lunga trama di sangue che percorre la storia italiana del dopoguerra vede comparire sempre tre livelli, quello della manovalanza fascista o mafiosa, quello di settori dello stato, quello della NATO.

    La strage di Piazza Fontana, quella di Brescia, quella di Bologna, l’assassinio di Falcone e Borsellino, hanno un brodo di coltura e forse ben altre cose in comune.

    Quando fu scoperta la P2 del fascista di Salò Licio Gelli, si scoperchiò solo una piccola parte del verminaio politico ed istituzionale coinvolto con il mandante del massacro alla stazione di Bologna del 1980. E poi bisogna ricordare quell’altro strumento clandestino delle operazioni speciali NATO in Italia: l’organizzazione Gladio.

    A differenza dei giornalisti di Repubblica che esprimono stupore, noi non siamo per niente sorpresi che le indagini sulla Strage di Brescia alla fine abbiano portato negli uffici della NATO.

    La NATO in Italia e in Europa non è stata uno strumento di libertà, ma di condizionamento, inquinamento, compromissione della democrazia. Partendo dalla nostra storia proprio noi dovremmo dire a finlandesi e svedesi: attenti a ciò che vi portate in casa.
    Il 28 maggio 1974 a Brescia una bomba colpiva una manifestazione sindacale antifascista uccidendo otto compagne e compagni e ferendone gravemente più di cento. Ricordare significa non dimenticare che la strage fu fascista, di stato e della NATO.


    https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-2...ato/6121_46427/
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    Mi piace come scrivi, anche se forse non la vediamo nello stesso identico modo.
    Questo forum è bello anche per questo siamo tutte persone con la stessa verità ma magari una visione e un approccio reciprocamente differenti.
    Se ci pensi solitamente nei gruppi accade il contrario.
    Citi Pasolini, ma rileggiti il famoso e abusato “io so” su Piazza Fontana al netto di ciò che abbiamo scoperto..
    Su Ted non dico niente perché mi sto studiando il suo libro che citi e credo che all’interno vi siano grandi verità.
    Il suo comportamento non incide sui suoi pensieri.
    Amerei ad esempio leggere un libro di Joe, o vedere i suoi dipinti.
    Il fatto che si sia macchiato di crimini orribili probabilmente nulla toglie all’intelletto e la profondità che abbiamo delineato con le nostre ricostruzioni.
    Non so come la vedete voialtri.
  12. .
    e pure su Ted Bundy le cose potrebbero essere un po' diverse
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    Sinceramente non sono un esperto di Ted Bundy, anzi non sono proprio un esperto, come hai capito se hai seguito i miei video, ma se volessi approfondire il caso di Ted partirei da qui. http://cavdef.org/w/index.php?title=Ted_Bundy
    Altri casi che ho approfondito, tipo S.O.S., alla prova dei fatti sembravano esattamente parte di un piano. S.O.S., in particolare, sembrerebbe più un Son of Joe che un son of Sam. In ogni caso, chi mai sarà quel Sam se non proprio lo Zio Sam?
    Non dimenticare che in certi circoli svelare l'ovvio dicendolo pure ma facendo leva sulla incredulità altrui per celarlo è gioco divertentissimo nonché raffinato.
    Con questo non sto dicendo che ogni serial killer sia stato una PsyOp o similia, non mi si fraintenda.
    Ma nell'elenco dei serial killer del blog che ti ho linkato potresti trovare molte sorprese, dai Chicago Murders in poi.
    Per non parlare ad esempio dell'altro Ted, una bomber. Su di lui almeno è pacifico che sia stata la CIA tramite l'mk-ultra a renderlo la macchina da guerra e garanzia di terrorismo interno per decadi. Sia su Theodore Kaczynski, di cui ora sto leggendo il manifesto, che di Berkowitz puoi trovare delle serie su Netflix che pacificano il fatto che questi mostri siano stati creati, voluti, o che comunque non sono stati soli nel loro processo omicida, anche se in modi differenti.
    Un'altra università dove l'mk ultra operava era il Maryland proprio dove si è laureato Joe.
    Ma a parte questa cosa, che mettiamo possa anche essere casuale, ci sono troppi elementi per non ammettere che la polizia sapeva chi fosse Joe e lo lasciasse fare, e questa cosa stride con il progetto omicidiario maniacale del singolo disorganizzato.
    Pensiamo alle telefonate ai parenti delle vittime del mostro, ai poliziotti americani che si mettono a cercare un nero dopo l'omicidio Stine, Cittadino Amico e chi più ne ha più ne metta.
    I serial killer sono stati un ottimo ed economico modo per incidere sulla psiche delle persone all'occorrenza, magari anche solo per parlare d'altro rispetto a scottanti fatti di cronaca, ad esempio riguardanti la P2 o il vaticano, et similia, in italia almeno.
    Con il senno di poi, abbiamo visto che il potere è capace di molto di peggio per incutere terrore a costo di uccidere una marea di gente indifesa e innocente..
    La differenza sta nella nostra percezione, costruita appunto dalle stesse organizzazioni che volevano terrorizzarci con l'uomo nero che può essere chiunque.
    Una favola per bambini.
    Poi certo, l'uomo nero in questione, l'operativo, doveva essere malato.
    Ma se sia stato scelto per la malattia, o se la malattia sia stata sapientemente estratta dal potenziale del personaggio con torture psicologiche come per Ted, resterà un mistero per sempre. Il dubbio, almeno, è lecito, se non sacrosanto.



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    cortesemente dissento. il fatto che uccidesse da solo non significa fosse un sk solitario.
    ammetto che si può ritenere una buona dose di indipendenza. Sono quasi certamente sue iniziative le povere nigeriane sul litorale di Anzio. Ma tutti quegli omicidi con forte impatto mediatico sono da me da attribuirsi ad operazioni. Ma è una pura speculazione che nulla aggiunge ai fatti
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    io la vedo come te, ma vedo che la gente fa fatica. il primo e più importate depistaggio, che tu evidentemente hai studiato, è proprio cittadino amico e l'attribuzione del 68 al MDF.
    A questo punto una persona con una minima intelligenza dovrebbe chiedersi "chi proprio non poteva essere accusato del 68?"
    La risposta è fin troppo ovvia, Joe, e chi in quel momento si trovasse ricoverato, in manicomio o in carcere.
    Joe era in Vietnam a massacrare bambini e civili innocenti lasciando le effigie dei demoni locali, perché era esperto in dissimulazione e terrorismo omicidiario-mediatico, quel che le PsyOp facevano.
    E queste non sono deduzioni sono prove forniteci da Panino.
    Ma poi le stragi..alla gente escono gli occhi dalle orbite quando gli dici che lo stesso che ha messo la bomba a piazza Fontana era Mdf e Zodiac.
    E che c'entrano le bombe con dei delitti?
    Chiedono allucinati.
    Ma no niente, se uno ha ucciso staccando pubi e seni doveva per forza essere solo un maniaco e non poteva avere niente a che fare con i servizi militari.
    Il fatto che i servizi militari se devono uccidere e terrorizzare una popolazione di certo avranno bisogno di far sembrare qualcosa di diverso da quel che è sembra non accarezzar loro minimamente la mente.
    Evidentemente nel loro mondo la cia o chi per essa quando uccide lo fa firmandolo in modo che poi i mostrologi non si confondano nelle ricostruzioni :D :XD:

    Eppure, è tutto così evidente. Non capisco cosa ci sia di difficile nell'ammettersi che erano omicidi di stato.
    Di certo non è una questione risolvibile con le prove, dopo la testimonianza Virgillito non c'è più alcuna prova da ottenere.
    E non credo sia una questione di dedizione alla storia, e neanche di intelligenza.
    E' solo che la maggior parte delle persone, psicologicamente, non può ammettersi che lo stato uccidesse coppiette con cal 22. Le bombe si, ci può arrivare, ma se l'assassino decide di posare l'esplosivo per un più reperibile coltello e cal 22 no, non è possibile.

    Era mia remota ma non nascosta speranza che l'indagine su Joe e tutti gli elementi valorosamente emersi e collezionati dalla compagnia avessero la funzione di far capire ai cittadini che il potere non è affatto detto che sia benevolo.
    Questa consapevolezza avrebbe forse aiutato la popolazione in questi due anni ad esercitare un sacrosanto e legittimo intuito, fiuto per le cazzate, diffidenza quando lo stato appone il segreto di stato sul raffreddore o le armi che sta inviando in aperta violazione dei diktat costituzionali.
    Macché.

    La tristissima realtà, amici miei, è che alla gente on gliene può fregare di meno.
    Di quasi nulla devo dire.
    Figuriamoci capire come stanno le cose su Joe.
    A quanti di voi sarà capitato di parlare agli amici più intimi o a consorti o parenti le nostre scoperte su quest'uomo. Sinceramente: reazione?
    Freddina nella maggioranza dei casi menefreghismo assoluto in quelli più platealmente inconsapevoli.
    Sono fatti cosi, li ammazzano, dicono loro che li ammazzano, ma quelli si convincono che non può essere così perché sono terrorizzati dal ritenersi "complottisti"
    Il primo grande risultato della PsyOp messa in atto dalla CIA fu proprio la ridicolizzazione di tutti quelli che indagavano e perseguiva teorie alternative, in particolare sugli UFO ma a ruota sui delitti omicidii che dagli Stati Uniti si sono diramati nel resto del mondo, e di cui Joe era semplicemente uno dei più efficienti.
    Questo processo di ridicolizzazione sta raggiungendo i suoi massimi e più pericolosi apici dopo i due anni di stigmatizzazione dei no vax, visti prima come ignoranti e poi come pericolosi, e continuerà nei confronti di tutti quelli che criticheranno anche solo minimamente l'entrata nella terza guerra mondiale e tutte le conseguenze illiberali che ne comporteranno, dai razionamenti agli abusi dell'irrigementazione.
    "Amico di Putin"
    E il discorso è chiuso.
    Certo, scoprendo che Giraudo aveva così temuto per la sua vita per aver indagato sulla Cia per Piazza Fontana un'ultima intervista mi verrebbe voglia di farla.
    Anche solo per far capire a tutti sti mostrologi da strapazzo, corrotti e depilatori, come stavano davvero le cose.
313 replies since 10/8/2013
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