Il creatore delle "Macchine della Morte"

Un filo che parte dalla "Bus Bomb Letter" di Zodiac, passa da Milano,Brescia,Bologna, da Una Bomber, e porta fino alle stragi di mafia dei primi anni '90

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    Ho deciso di creare un apposito tread, dove analizziamo e discutiamo l'ipotesi dei delitti portati avanti tramite la metodologia "By fire", o meglio forse dire "By bomb".
    In questo modo raduniamo in un unico tread una serie di dati:

    - Le analisi sulla Bus Bomb Letter di Zodiac.
    - Le analisi della coincidenza tra le date delle trasferte di baseball della squadra preferita di Jb (di cui è stato Presidente) e gli attentati di Brescia e Bologna.
    - La testimonianza di Alfredo Virgillito (scoperta da Dedo) nell'indagine condotta dal Maresciallo Giraudo sulla strage di Piazza Fontana al Banco dell'Agricoltura di Milano, e gli altri attentati simultanei di Roma, che incolpa un fantomatico Joe agente segreto che avrebbe conosciuto ed incontrato in diverse occasioni. Nello stesso fascicolo il canale di collegamento tra i due governi,si andò effettivamente ad individuare nel nostro, l'unico corrispondente alle caratteristiche in possesso ed in servizio, anche se si concluse che non poteva essere lui per alcune motivazioni, che non me la sento di definire totalmente scagionanti, e mi fa riflettere anche che individuarono diretti proprio lui.
    Allego in ogni caso il link:
    https://stragedistato.files.wordpress.com/...ito-p-67-82.pdf
    - Le analisi sulle strane coincidenze intorno ai delitti del mai identificato Una Bomber.
    - Un serie di collegamenti inquietanti, tra quest'ultimo caso e le stragi di mafia di primi anni '90.

    CITAZIONE (JimMorrison84 @ 6/6/2020, 08:12) 
    Mi trovi spesso d'accordo...
    Sullo schema della bomba, non mi sento di dire che era tanto rudimentale...anzi. Mi sembra un progetto abbastanza complesso.

    www.zodiacciphers.com/bus-bomb-letter.html

    "Hey pig doesnt it rile you up to have your noze rubed in your booboos?
    If you cops think I'm going to take on a bus the way I stated I was, you deserve to have holes in your heads.
    Take one bag of ammonium nitrate fertilizer + 1 gal of stove oil & dump a few bags of gravel on top + then set the shit off + will positivily ventalate any thing that should be in the way of the blast.
    The death machine is all ready made. I would have sent you pictures but you would be nasty enough to trace them back to developer + then to me, so I shall describe my masterpiece to you. The nice part of it is all the parts can be bought on the open market with no questions asked.
    1 bat. Pow clock -- will run for aprox 1 year
    1 photoelectric switch
    2 copper leaf springs
    2 6V car bat
    1 flash light bulb + reflector
    1 mirror
    2 18" cardboard tubes black with shoe polish inside + oute
    the system checks out from one end to the other in my tests. What you do not know is whether the death machine is at the sight or whether it is being stored in my basement for future use. I think you do not have the manpower to stop this one by continually searching the road sides looking for this thing. + it wont do to re roat + re schedule the busses because the bomb can be adapted to new conditions.
    Have fun!! By the way it could be rather messy if you try to bluff me. PS. Be shure to print the part I marked out on page 3 or I shall do my thing.
    To prove that I am the Zodiac, Ask the Vallejo cop about my electric gun sight which I used to start my collecting of slaves.
    "


    Ovviamente, ha scelto di usare componenti di uso comune (e non provenienti dal mondo militare), ma anche alcune soluzioni strane, come la cellula switch fotoelettrica.
    è un progetto originale, di chi conosce di cosa sta parlando, ha visto diversi altri schemi, ed ha le conoscenze e capacità di crearne uno suo.
    E specialmente per la miscela esplosiva usa:

    "Take one bag of ammonium nitrate fertilizer + 1 gal of stove oil & dump a few bags of gravel on top + then set the shit off + will positivily ventalate any thing that should be in the way of the blast."

    "Prendi una busta di fertilizzante al nitrato di ammonio + 1 gallone di olio per stufa e versa sopra alcune buste di ghiaia + quindi fai esplodere la merda + potenzierà positivamente qualsiasi cosa che dovrebbe essere sulla strada dell'esplosione
    ."

    Un chimico, con addestramento avanzato, che ha anche la passione del giardinaggio. Chi è appassionato di piante, può avere accesso a precursori chimici chiave, come il nitrato di ammonio, che viene normalmente utilizzato come concime.
    La stessa persona sa che va combinato con l'olio di stufa (gasolio o nafta) e pure nelle corrette proporzioni.
    Sotto ho postato le voci di riferimento, ovviamente si riferiva all'ANFO.
    In Italia in tempi successivi, probabilmente, ipotizzo, si sia fregato il Semtex dai Nasco al Nord-Est, poco prima che venissero smantellati ed il contenuto trasferito in Sardegna.
    Per quanto il nostro abbia conoscenze molto avanzate, credo sia impossibile fare plastico di quel tipo in casa.
    E per i casi che hai accennato Doc, solo il plastico ha una potenza esplosiva tale in rapporto alla massa.
    Per avere un risultato simile con il nitrato d'ammonio e l'olio di stufa penso gli servivano un paio di camion pieni...
    Penso inutile che vi ricordo il raffronto che ha fatto Panino tra questo schema, ed il disegno che Joe ha consegnato al processo Pacciani con la mappa di casa sua e della tenda dei francesi.


    https://it.wikipedia.org/wiki/Nitrato_d%27ammonio

    https://it.wikipedia.org/wiki/ANFO

    Mi chiedo se la miscela usata nelle bombette di legno all'interno dei pacchi anonimi mandati nei mesi scorsi sia la stessa...
    E se per caso anche in questa circostanza, nel meccanismo di detonazione è stato usato un componente foto-sensibile (che si attiva appunto all'apertura) come descritto nello schema di Zodiac.


    www.lastampa.it/cronaca/2020/03/11...roma-1.38578654

    CITAZIONE (Fosforo @ 6/6/2020, 16:14) 
    I vostri interventi sono sempre di qualità! A proposito di bombe e Nord-Est, sembra che praticamente tutti gli ordigni preparati dal più serio ma ironico e sprezzante del pericolo fra gli 'Unabombers' attivi nel Triveneto (quello che il 24 marzo 2003 va a collocare un ordigno nel bagno degli uomini adiacente all'aula 'Falcone e Borsellino' [situato per giunta sullo stesso piano dell'ufficio dell'allora Procuratore Domenico Labozzetta che indagava su Unabomber] del Palazzo di Giustizia di Pordenone, tanto per dire), contenessero una miscela di fertilizzanti e diserbanti con prevalenza di clorato di sodio mescolato con zolfo, nitrato di sodio e nitrato di ammonio. Si sarebbe oltretutto fatto molto presto a fare una capatina dagli amici della Herbatech di Verona per un po' di spese!

    Per quanto riguarda le fotocellule, l'azienda Telcoma S.r.l. di Conegliano in provincia di Treviso (originariamente Telcoma System S.p.A. di Fagarè della Battaglia ma non ne sono totalmente sicuro), si occupa proprio della loro produzione. Il 25 aprile 2003 a Fagarè della Battaglia sul greto del fiume Piave, esplode un ordigno installato all'interno di un evidenziatore giallo. E dato che in fondo tutto è collegato, sembrerebbe inoltre che i telecomandi utilizzati per far detonare le cariche di esplosivo della Strage di Capaci e della Strage di Via D'Amelio siano stati fabbricati proprio dalla stessa ditta.

    CITAZIONE (JimMorrison84 @ 18/6/2020, 18:15) 
    Volevo effettuare una rettifica circa la precedente analisi dello schema dell'ordigno di zodiac, dopo essermi visto bene lo schema.
    Il funzionamento delle due cellule fotosensibili agisce in questo preciso modo:
    Una delle due cellule la B è posizionata in una posizione sopraelevata, e quando è colpita dalla luce, apre il circuito.
    La A invece, sembra posizionata nascosta sotto il bus, e quando è colpita chiude il circuito.
    Per cui a rigor di logica, il testo un po' sconclusionato successivo, può voler dire implicitamente solo una cosa.
    In una giornata nuvolosa, la B chiude il circuito, per cui se si ha la possibilità di attivare manualmente la A, avrebbe creato una metodologia di attivazione a distanza, non radio, (per cui non soggetta ad interferenze).
    Ora, occhio, e croce, per farlo manualmente, in una giornata nuvolosa, credo che un puntatore laser, come quello per i fucili, sarebbe sufficiente.
    Vi dico questo, perchè sulla tematica della peculiare capacità nel creare originali meccanismi di detonazione, voglio tornare su degli altri casi, che voglio trattare e analizzare minuziosamente:

    1- Il caso Una Bomber, per esempio quando inventò il meccanismo casuale spazio temporale di innesco mediante il fiume (venne così definito dalla stessa squadra scientifica che si occupò del caso), in cui abbandonò alla corrente una bottiglia con un apparente finto messaggio.

    https://ricerca.repubblica.it/repubblica/a...-unabomber.html

    "A stupire i detective, infine, un dettaglio abbastanza inedito nella tecnica di Unabomber. L' utilizzo di quello che qualcuno ha definito un "innesco naturale", ovvero il fiume, che non ha permesso al bombarolo di scegliere con precisione il suo obiettivo, e nemmeno di collocare l' esplosione nello spazio e nel tempo. Secondo la ricostruzione, Unabomber avrebbe infatti abbandonato l' ordigno giù da uno dei tanti ponti che ci sono nei canali affluenti del Livenza, affidando così ai venti e alle correnti la selezione del bersaglio, che potevano essere alcune manifestazioni sportive che si tengono in questo periodo sulle acque del fiume oppure le spiagge di Caorle, affollate nei recenti giorni festivi."

    2- Il secondo caso, riguarda 3 fatti siciliani, che ritengo tra di loro collegati, e dall'ultimo intervento di Fosforo che mi ha segnalato la Telcoma, mi si è aperto un mondo, dove sembra aleggiare la stessa oscura presenza...

    I- Fallito attentato dell'Addaura.
    II- Strage di Capaci.
    III- Strage di Via D'Amelio.

    Vi dico la mia ipotesi a larghe linee, che vorrei in seguito sviluppare:

    Come riportato dalla recente inchiesta giornalistica del programma televisivo "Atlantide", l'attentato dell'Addaura, sarebbe stato preceduto, da una scoperta di Falcone, dei famosi collegamenti tra Cosa Nostra ed i servizi deviati.
    Per cui si crea un urgenza, ed una direttiva precisa ai vertici di Cosa Nostra, di portare avanti l'attentato dell'Addaura in fretta e furia.
    La mia ipotesi, è che quel primo attentato, fu operativamente organizzato da Cosa Nostra, che fece fiasco, e le motivazioni del fiasco, a mio parere, da quello che ho potuto apprendere, erano dovute al fatto, che quel tipo di ordigno e relativo detonatore, era roba da principianti in confronto ad i due venuti dopo.
    Se non dico una sciocchezza, anche se la memoria di varie ricostruzioni mi suggerisce questo, fu utilizzato un telecomando per modellini radiocomandati.
    Gli attentatori, fallirono, e vennero anche visti ed individuati, in quanto probabilmente come riportato sempre dalle varie ricostruzioni, erano su un gommone a poche centinaia di metri.
    Dopo questa figuraccia, ipotizzo sia stato mandato il numero 1. Big Joe, e qui si aprono i nuovi scenari dell' ombra americana, della testimonianza sullo strano soggetto italoamericano con le caratteristiche arcinote, che venne a fare scuola allo stato maggiore stragista corleonese, e della telefonata dal residence del Minnesota.
    E lo sapete perchè? Perchè ho scoperto che il sistema usato successivamente, era roba di altro livello.


    www.misteriditalia.it/lamafia/cosa-...imeindagini.pdf



    "Le ricerche esperite successivamente dal suo ufficio portarono all’individuazione del fabbricante, la
    “Telcoma System” di Treviso, che venne successivamente contattata; un ingegnere responsabile
    della produzione riconobbe la scheda come proveniente da uno degli apparati riceventi prodotti
    dalla “Telcoma” e collaborò poi per l’identificazione dell’apparecchio cui la scheda era appartenuta.
    Infatti, sulla scheda l’ingegnere individuò un componente che era stato impiegato nella produzione
    fino ad una certa data, così isolando un periodo di tempo entro il quale l’apparecchio era stato
    prodotto.
    L’ingegnere riferì che l’apparecchio in questione era stato prodotto in circa quattrocento esemplari
    ma non poté dare indicazioni utili per risalire all’acquirente.
    In quella stessa occasione la Polizia Scientifica provvide all’acquisto di un apparato trasmittente e
    ricevente analogo a quello cui era appartenuta la scheda, per poi effettuare i necessari studi
    comparativi.
    Il teste ha proseguito riferendo che nel setacciamento del teatro dell’esplosione venne anche
    individuato un pezzo di lamiera con un cavo coassiale inserito. I successivi accertamenti compiuti
    permisero di appurare che la lamiera apparteneva alla scocca della “126” esplosa e che, secondo i
    tecnici della “Telcoma”, il cavetto non faceva parte della dotazione originale dell’apparecchio, ma
    ben poteva fungere da antenna per l’apparato ricevente. Invece, l’antenna originale in dotazione
    all’apparecchio ricevente era abbastanza voluminosa e, considerando che necessariamente avrebbe
    dovuto essere posizionata all’esterno dell’autovettura, la sua presenza avrebbe dato nell’occhio.
    Nella medesima udienza ha deposto come teste l’Isp. Luigi LIZZOTTI, all’epoca dei fatti in
    servizio alla Polizia Scientifica di Roma.
    Ha riferito di avere partecipato alle indagini tecniche sui frammenti di schede elettroniche prodotte
    dalla “Telcoma”, anche recandosi presso lo stabilimento di quest’ultima, a San Biagio di Callalta in
    provincia di Treviso.

    La scheda in esame faceva parte di un apparecchio ricevitore che, abbinato ad analogo apparecchio
    trasmettitore, consente l’instaurazione di un ponte radio anche della distanza di venti chilometri,
    data la notevole potenza del sistema. Tali apparecchi, da quel che è stato appurato contattando i
    tecnici della “Telcoma”, vengono normalmente impiegati per usi industriali quali comando a
    distanza di apparati elettrici come pompe sommerse, sistemi di allarme, gru; trattandosi di sistemi
    piuttosto sofisticati e ad alta affidabilità, il loro costo è piuttosto alto, nell’ordine dei due milioni di
    lire per ogni coppia di apparecchi trasmittente-ricevente.
    La particolare affidabilità del sistema è data dalla possibilità di stabilire preventivamente un codice
    – scelto tra 1024 combinazioni differenti – impostandolo sia nell’apparecchio trasmittente che in
    quello ricevente, in modo tale che quest’ultimo si attivi unicamente con l’invio del segnale
    codificato dall’apparecchio trasmittente, così escludendo la possibilità di interferenze; nell’impiego
    industriale tali caratteristiche consentono il funzionamento di un apparato trasmittente con diverse
    riceventi, attivate con l’invio dei rispettivi codici prefissati.
    Nelle condizioni di impiego presenti in via D’Amelio e per gli scopi avuti di mira dagli attentatori,
    tali caratteristiche invece tornavano utili per escludere del tutto l’incidenza di interferenze radio
    eventualmente presenti nell’ambiente, evitando così il rischio di un’attivazione indesiderata del
    sistema e dunque un innesco involontario dell’ordigno.

    Nella medesima udienza è stato escusso l’ing. Tommaso BOVE, all’epoca dei fatti in servizio
    presso il Gabinetto di Polizia Scientifica di Palermo.
    Il teste ha descritto le caratteristiche tecniche del sistema trasmittente-ricevente cui era appartenuta
    la scheda in questione negli stessi termini già riferiti dal teste LIZZOTTI.
    Ha aggiunto che il ponte radio fra l’apparecchio trasmittente e quello ricevente viene instaurato alla
    frequenza di 445,025 megahertz e che l’apparecchio ricevente ha una tensione di alimentazione di
    12 Volt, che può venire fornita anche dalla batteria di un’autovettura.
    Attraverso gli accertamenti esperiti presso il fabbricante era stata appurata, in linea di massima,
    l’epoca di produzione dell’apparato utilizzato dagli attentatori in via D’Amelio.
    Schede del tipo di quelle rinvenuta sul teatro dell’esplosione erano state prodotte dalla “Telcoma”
    fino agli inizi del 1990: da ciò si è dedotto che l’epoca di produzione è anteriore a tale data. Inoltre,
    uno dei componenti elettronici presenti sulla scheda rinvenuta in via D’Amelio presentava la sigla
    “88-21”, la quale indicava l’epoca di produzione, ossia, la ventunesima settimana dell’anno 1988.
    Quest’ultima data, pertanto, costituisce un altro prezioso punto di riferimento, non potendo l’epoca
    di produzione della scheda essere anteriore a quella di uno dei suoi componenti; peraltro, si deve
    tenere conto che, tra la data di fabbricazione – avvenuta in Giappone - di quel componente e quella
    del suo impiego da parte della “Telcoma” nella confezione della scheda dell’apparecchio in
    questione, era trascorso sicuramente un discreto lasso di tempo.
    Pertanto, ha proseguito il teste, è assai verosimile che l’apparato utilizzato in via D’Amelio fosse
    stato commercializzato dalla “Telcoma” intorno al 1989-1990.
    La commercializzazione di tali apparati da parte della “Telcoma”, salvo sporadiche vendite a
    privati, viene fatta attraverso rivenditori specializzati; il teste ha spiegato che non era stato possibile
    accertare l’epoca di vendita degli apparecchi agli acquirenti finali.
    Nell’udienza dell’11.4.199537 il teste Gianni Giulio VADALA’ – direttore tecnico principale
    chimico del Servizio di Polizia Scientifica – ha riferito di avere partecipato anch’egli agli
    accertamenti compiuti presso la “Telcoma System” sulla scheda trovata in via D’Amelio; rispetto a
    quanto riferito dai testi le cui dichiarazioni sono state già riferite, il VADALA’ ha aggiunto che
    l’ingegnere che aveva progettato il sistema di apparecchi per ponti radio cui la scheda era
    appartenuta escluse che alla scheda in questione fossero state apportate modifiche.
    Nell’udienza del 14.4.1999 il teste VADALA’ ha riferito di avere ricevuto dal Procuratore della
    Repubblica di Caltanissetta il 23.4.1996 l’incarico di esaminare, descrivere e compiere i necessari
    accertamenti su una coppia di telecomandi “Telcoma” rinvenuti il 26.2.1996 in Contrada
    Giambascio, presso San Giuseppe Jato.
    Il teste ha poi sintetizzato la natura degli accertamenti compiuti, anche commentando le foto
    allegate alla relazione che gli sono state esibite durante l’esame.
    Nell’udienza del 22.4.1999 è stato escusso il teste Salvatore LA BARBERA, commissario capo
    della Polizia di Stato.
    Ha riferito in ordine alle caratteristiche tecniche del telecomando “Telcoma” rinvenuto in contrada
    Giambascio di San Giuseppe Jato, nel covo di Giovanni BRUSCA.
    Trattasi di due apparecchi - rispettivamente, trasmittente e ricevente – collegati da ponte radio e
    idonei all’uso industriale, per il governo a distanza di meccanismi di vario tipo, con alta affidabilità
    di impiego.
    Ha poi descritto partitamente le modalità di funzionamento del sistema"


    Qualcuno, che definirei un artista, nel creare, ha fatto ""scuola", e gli ha insegnato ad usare questi apparecchi di uso professionale più precisamente industriali, all'interno dello schema di un suo progetto.
    Vantaggi? Molteplici, leggendo l'estratto, dalla maggiore portata, alla criptazione del segnale, all'invio multiplo.
    Un apparecchio da due milioni di lire dell'epoca, contro qualche centinaio della soluzione precedente.
    Come potete leggere, poco dopo questi due fatti, Brusca viene beccato con due modelli successivi. Ha imparato, dopo il fallito attentato, perchè qualcuno lo ha istruito. E lo ha fatto una mente raffinata. Direi la numero uno in questo campo.

    Anche perchè in tutta franchezza, ho difficoltà a credere in un evoluzione creativa autonoma tale che ha portato all'elaborazione di una soluzione di questo tipo in così poco tempo per i soggetti in questione.
    Come Fosforo mi ha fatto notare, la Telcoma ha avuto sede a Fagarè della Battaglia, dove è avvenuto uno degli attentati di Una Bomber: un pennarello abbandonato in riva al fiume...

    www.repubblica.it/online/cronaca/nutelladue/sfida/sfida.html
    https://it.wikipedia.org/wiki/Fagarè_della_Battaglia
    citazione dall'estratto precedente
    - dalla “Telcoma”, anche recandosi presso lo stabilimento di quest’ultima, a San Biagio di Callalta in
    provincia di Treviso.
    -
    Fagarè della Battaglia è infatti una porzione di San Biagio di Callalta.

    CITAZIONE (JimMorrison84 @ 19/6/2020, 10:14) 
    Aggiungo, che non mi stupirei di scoprire, che nelle attività ufficiali di Joe, tra gli anni '80 e '90 siano esistite circostanze, in cui possano essere state impiegate queste apparecchiature della Telcoma in grado di creare ponti radio di Km e "idonee all’uso industriale, per il governo a distanza di meccanismi di vario tipo ( come comando a
    distanza di apparati elettrici come pompe sommerse, sistemi di allarme, gru) , con alta affidabilità di impiego
    ."
    Ipotizzo sia esistita questa circostanza, in cui il nostro ha scoperto l'arrivo di queste meraviglie della tecnologia (spesso pensate per scopi opposti) e le ha inserite nel progetto di una sua nuova macchina di morte (come l'ha definita nelle stesse lettere di Zodiac).
    Chissà se la pompa sommersa addetta al sistema di irrigazione di un'enorme struttura come quella di cui è stato guardiano, era comandata dalle stesse apparecchiature.

    Riporto i link degli articoli sull'ombra americana sulle stragi di Capaci e Via D'Amelio:

    www.ilfattoquotidiano.it/2019/11/1...enzano/5570362/

    www.antimafiaduemila.com/home/mafie...tati-uniti.html

    Trovo particolarmente significativo questo passaggio:

    "Nel '92 ho conosciuto un esperto di esplosivi a casa di Aldo Ercolano (capomafia catanese ndr) che mi disse: 'oggi hai conosciuto uno importante' - ha raccontato il pentito - Era poco più alto di 1.80, robusto, capelli scuri. Vestiva elegante. Mi dicevano che era venuto per dirci come si preparava un esplosivo. Aveva la parlata tipica dell'italo americano. Mi fu presentato come appartenente alla famiglia mafiosa americana di John Gotti. Ci disse come funzionava questo esplosivo potentissimo, come piazzarlo, come ottenere le frequenze giuste e l'utilizzo del detonatore. Mi fu presentato perché doveva partecipare alla strage di Capaci".

    Inutile dire, che ritengo che a questo capo mandamento sia stata detta questa cazzata per digerire bene il tutto "Mi fu presentato come appartenente alla famiglia mafiosa americana di John Gotti. "

    Edited by JimMorrison84 - 27/6/2020, 17:04
     
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    Lo schema acquatico delle "Macchine della Morte".

    Continuo a rafforzare gli argini della mia ipotesi, e se ho ragione, come spero, forse ho ricostruito una griglia analitica utilizzabile in questa situazione per individuare, isolare e comprendere altre firme ben leggibili, che caratterizzano la sua "Riverside Activity", anche qui in Italia, nella logica di creazione delle sue "Macchine della Morte".
    Su questo vorrei fare una considerazione: nel frangente lavorativo, il Nostro è molto più sterile e restio a lasciare firme, e forme di comunicazione, rispetto quando fa i suoi delitti artistici per passatempo. Però sono convinto lo ha fatto anche qui,sebbene in maniera più pacata e velata, come sto provando a dimostrare, dati alla mano.
    E penso che lo ha fatto, inserendo elementi acquatici, negli schemi delle "Macchine della Morte", create ogni volta per il relativo utilizzo (come ho anche evidenziato nei precedenti casi).
    Anche qua, il Nostro è stato geniale, e non mi stanco mai di riconoscerglielo, e di partire con la tiritera del talento sprecato nel lato oscuro...
    Vedete, serviva un soggetto, in grado di creare tanti, ma tanti ordigni diversi, non ricollegabili tra loro esaminandoli con i criteri classici della materia.
    Anche qui, sapeva attuare una perfetta controinformazione, come d'altronde ha fatto, con tutti gli aspetti balistici delle armi da fuoco impiegate nei suoi casi che abbiamo analizzato in precedenza.
    Sapeva bene:

    1- Creare uno schema di progetto generale diverso ogni volta.
    2- Sapeva scegliere una miscela esplosiva, più o meno differente ogni volta.
    3- Sapeva creare originali meccanismi di detonazione congeniali e su misura per ogni situazione.
    4- Sapeva che non doveva utilizzare componenti tracciabili, e di non lasciare impronte latenti su componenti, che sarebbero potuti resistere alla deflagrazione.


    Ma sono abbastanza sicuro, che non ha resistito a mettere la sua firma acquatica quà e là, bisogna solo saperla vedere.



    Ora su Bologna:


    - Ad aggiungersi alla straordinaria coincidenza tra la strage più famosa d'Italia, e la trasferta in loco della sua squadra di baseball preferita (di cui è stato anche Presidente Onorario), che alloggiava proprio dietro la stazione, nel Jolly Hotel (tra l'altro parliamo dello stesso albergo dove alloggiarono la banda di terroristi citati nel articolo che ho postato a seguire).

    www.fibs.it/it/pages/32507-risulta...eague-1980.html


    I6rG9G8


    - Ad aggiungersi che vari atti processuali, attestano anche la presenza oscura in loco (come praticamente in tutti i misteri) del suo grande amico FMB con cui era "culo e camicia".

    www.ilfattoquotidiano.it/2019/07/1...rovato/5314478/

    "La nuova perizia, svolta con tecnologie e mezzi che in precedenza non esistevano, riguardava proprio il ritrovamento di un interruttore elettrico di tipo “on-off” – sul quale è stata ritrovata l'”impronta” dell’esplosivo – incompatibile non solo con qualsiasi deviatore presente nella sala d’aspetto di seconda classe della stazione di Bologna dove venne posizionata la valigia contenente l’ordigno ma, anche, con materiale appartenente alle Ferrovie.
    Secondo quanto è scritto nella perizia, l’interruttore, simile ad un interruttore dei tergicristalli di un’auto, posizionato su una staffa di metallo, piegata da un lato, di circa dieci centimetri di lunghezza per 3 centimetri di altezza, trovato l’estate scorsa dall’esplosivista geominerario Danilo Coppe nel mucchio di materiale che venne ammassato all’epoca della strage all’interno della caserma di Prati di Caprara quando la stazione di Bologna venne sgombrata dai detriti dopo l’attentato, è compatibile con un interruttore di sicurezza artigianale realizzato da chi ha costruito l’ordigno ed è stato utilizzato per evitare l’esplosione durante il trasporto


    Pare ha utilizzato proprio " un interruttore dei tergicristalli di un’auto", guarda un po' il caso pure qua.
    Ricordiamoci, il significato della parola LAVARE (TO WASH) per Zodiac, come ci ha insegnato il nostro esperto Panino...

    Edited by JimMorrison84 - 12/2/2021, 10:35
     
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    Post scriptum:

    Riporto un vecchio intervento con link al video dell'intervista a Fioravanti che documentano le strane presenze che aleggiavano al Jolly Hotel, simultaneamente.

    CITAZIONE (JimMorrison84 @ 9/3/2020, 18:57) 
    Premesso che non so quanto siano attendibili le dichiarazioni di questo soggetto (che sicuramente non era uno stinco di santo anzi), ritengo che sia uno dei personaggi volutamente tirati in ballo in tutta la strategia depistante dei nostri servizi, che a loro volta sappiamo erano subalterni ad altri servizi...
    Bene, mi stupisce la dichiarazione che fa al minuto 14.00 che tira in mezzo questa testimonianza del portiere del Jolly Hotel, che riconosce in questa donna terrorista tedesca, un ospite dell'albergo...
    Ricapitolando...
    Al Jolly Hotel in quel preciso giorno, ci stava la squadra del Nettuno, forse il nostro, ed una terrorista tedesca invischiata con servizi vari?
    Oltre i vertici dei nostri servizi, e vari terroristi neri in zona...

    www.youtube.com/watch?v=aWMpUNxeiNo

    Tra l'altro sta faccenda è stata tirata fuori nello stralcio dell'ultimo processo...ora, io non credo alla pista palestinese.
    Mi stupisce ovviamente tutte queste presenze, ma trovo incredibile, che il Jolly, che è una specie di quartier generale di spie, quei giorni, ospitava il Nettuno, e forse pure il nostro.
     
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    Ora passiamo a Brescia:

    https://it.wikipedia.org/wiki/Strage_di_piazza_della_Loggia

    Iniziamo con un intervento del nostro Fosforo, che ha fatto un analisi interessante delle ricorrenze simboliche presenti sul luogo:

    CITAZIONE (Fosforo @ 8/6/2020, 18:20) 
    Proseguo con un presunto collegamento artistico-architettonico a Zodiac e al suo cursore. Questa costituirà la proverbiale "scoperta dell'acqua calda", in ogni caso avete notato che cosa raffigura il quadrante della Torre dell'Orologio di Piazza della Loggia sotto cui è stato collocato l'ordigno?

    Il porticato della Torre dell'Orologio con a destra la stele commemorativa della Strage di Piazza della Loggia



    5567150487_ba01942c3e_b



    Da Wikipedia:

    "Eretta fra il 1540 ed il 1550 su progetto Lodovico Beretta, architetto bresciano, tra gli autori di palazzo della Loggia, ospita al suo interno un complesso orologio astronomico meccanico, installato tra il 1544 e il 1546 probabilmente in sostituzione di un precedente meccanismo, che su due diversi quadranti segna le ore, le fasi lunari e i segni zodiacali. Il lato che guarda verso piazza della Loggia presenta un quadrante astronomico e il timpano dipinti da Gian Giacomo Lamberti nel 1547, mentre il secondo lato, che si affaccia su via Beccaria, presenta un quadrante dorato di autore non ancora identificato."

    Un altro particolare, estremamente pregnante per la molteplicità dei significati, rilevabile dalla prima fotografia: la presenza di due fontanelle in marmo - forse ispirate alla Fontana del Mascherone dei Farnese di Roma - addossate ai pilastri dell'arco dei portici.

    piazzaloggia-530x277

    Dettaglio della fontanella con accanto il pilastro sfregiato dall'esplosione



    piazza-della-loggia





    spl-t_0


    Poi ci sta un altra coincidenza temporale, con le partite di baseball pure qua come a Bologna...
    Non precisa come a Bologna avvenuta le stesso giorno, ma due giorni prima...tempo di passare da Milano a Brescia.

    CITAZIONE (JimMorrison84 @ 3/3/2020, 07:10) 
    25/26 Maggio 1974

    DoUHegI

    Dopo credo un giorno, 28 Maggio 1974 Piazza della Loggia Brescia.

    DQFohMB

    Io non so più che pensare...
     
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    Come ho detto anche a Panino in privato, a questo punto sarebbero fondamentali le perizie su Piazza della Loggia, e pure su Piazza Fontana.
    Vorrei poter leggere interamente tutte le perizie.
    Aggiungo anche degli attentati simultanei a Piazza Fontana, avvenuti a Roma... Mi sembra di ricordare che alcuni ordigni furono trovati inesplosi.
    Potrebbero dire molte cose.
    Ora ho intenzione di rivedermi tutti i casi di Una Bomber, al momento ho trovato due elementi acquatici molto evidenti (sia negli schemi, che nei luoghi), ma penso ne verranno fuori altri...
     
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    Kudos!, argomento mandatorio e ottima sintesi dei punti della questione. Nel caso del bombarolo del triveneto, di elementi acquatici negli ordigni ce ne sono diversi, come i tubi-bomba di tipo idraulico e l'ordigno nel tubetto di bolle di sapone (che ha tutta l'aria, o l'acqua, di essere un riferimento poetico al tema della vanitas). Sono state utilizzate anche delle bombolette per sifone Seltz, come nel caso del precedente tubetto di bolle del Mercatone Zeta di Pordenone e dell'uovo del Centro Commerciale Continente di Portogruaro.

    Come stiamo vedendo, i luoghi d'acqua sono eloquenti, e Joe Bomber in un'occasione è stato anche visto passeggiare tranquillamente sulla spiaggia di Lignano Sabbiadoro, travestito da vero lupo di mare:

    "Intanto in questura a Padova il consulente della Criminalpol disegna un identikit. Davanti a lui una donna. È molto concentrata, cerca di ricordare. Era in spiaggia a Lignano il giorno dell'attentato e non ha dimenticato quell'uomo in tuta mimetica con in testa un cappello da marinaio. "Faceva caldo, molto caldo", spiega la signora, "e lui era vestito in modo così strano...". La matita corre sul foglio e disegna un volto rotondo, riempito da una folta barba grigiastra e due occhi neri. Sarà lui?"

    1513847646462-unabomber-articolo-stampa-1996



    In uno dei primi attacchi, un tubo-bomba riempito di biglie è stato collocato nei pressi di un cespuglio di ortensie tra una fontanella e una cabina telefonica in occasione della 721ª edizione della 'Sagra dei Osei' a Sacile.

    Danilo Coppe, geominerario esplosivista, in merito alle tecniche adottate dal bombarolo nostrano, nell'appendice del libro Unabomber. Storia in venti bombe del criminale che terrorizza il Nord-Est, scrive:

    "Si chiamano 'booby traps', tradotte ingenerosamente 'trappole per idioti'. Una delle loro peculiarità sta nel fatto che vengono attivate dalle stesse vittime. Nascono come strumento militare per rallentare l'avanzata del nemico o per coprire la ritirata delle truppe. Uno scopo ottenuto sia con il ferimento del nemico, sia attraverso un effetto psicologico: il nemico non sa più 'di cosa può fidarsi' ed è costretto a stare sempre in ansia, sempre in guardia. I libri che trattano questi argomenti sono rari e spesso coperti dal segreto militare, ormai aggirato dall'avvento di internet. Sui testi base, uno degli esempi più ricorrenti che viene fatto è quello della sorgente d'acqua o della fontana. Se il nemico è in un territorio ostile, con poche possibilità di rifornirsi d'acqua, è 'ovvio' che all'approssimarsi di una sorgente o di una fontana, quindi smanioso di bere, allenterà le precauzioni e sicuramente cercherà di rifornirsi velocemente. In questo caso il 'trappoliere', che cerca sempre di prevedere i movimenti più ovvi del nemico, ha due opzioni: o posiziona l'ordigno vicino alla fontana, con l'innesco azionato per esempio da rubinetto, oppure lo colloca nel posto più comodo delle vicinanze.' E ancora: "La strategia del bombarolo è dunque colpire, come in guerra, cercando di anticipare 'gesti ovvi'. Se si lascia un pennarello in mezzo ai bambini, è 'ovvio' che prima o poi qualcuno lo stappi. Chi compra bolle di sapone è ovvio che prima o poi ne sviti il tappo. Se si lascia un tubo per terra è ovvio che prima o poi qualcuno lo raccolga."

    È un passaggio cruciale, che fa luce sul medesimo principio d'offesa e sulla strategia di matrice militare sottesa comuni a tutti gli attacchi esplosivi - o perlomeno a quelli in 'scala ridotta' messi in atto anche per corrispondenza dallo Zip Gun Bomber.

    Edited by L'Anönimö Venezianö - 4/5/2023, 00:32
     
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    Grandissimo Fosforo!!!!
    Stacco io, ed arrivi te...
    Ottimo, hai anticipato le verifiche che volevo fare, e vedo che tirando la rete fuori dall'acqua se ne trovano di pesci!
    Questa storia dell'identikit del vecchio Joe a spasso in spiaggia cammuffato da lupo di mare militare è fantastica!!!! Ma aveva pure la "barba finta "secondo voi???
    Sarebbe da reperire il disegno...e metterlo a confronto con la foto.
    Come abbiamo fatto con la foto di JB trentenne e l'identikit di Lake Berryessa...capace che esce un match al 100 % pure qui.
    Non ci scordiamo tra i vari episodi, quello che hai riportato in precedenza nel bagno del tribunale dove stava il pm che indagava su di lui...
    quanto ricorda il Mdf...

    CITAZIONE (Fosforo @ 6/6/2020, 16:14) 
    I vostri interventi sono sempre di qualità! A proposito di bombe e Nord-Est, sembra che praticamente tutti gli ordigni preparati dal più serio ma ironico e sprezzante del pericolo fra gli 'Unabombers' attivi nel Triveneto (quello che il 24 marzo 2003 va a collocare un ordigno nel bagno degli uomini adiacente all'aula 'Falcone e Borsellino' [situato per giunta sullo stesso piano dell'ufficio dell'allora Procuratore Domenico Labozzetta che indagava su Unabomber] del Palazzo di Giustizia di Pordenone, tanto per dire), contenessero una miscela di fertilizzanti e diserbanti con prevalenza di clorato di sodio mescolato con zolfo, nitrato di sodio e nitrato di ammonio.

    Sulle booby traps, anche qui hai trovato un riferimento storico-militare davvero calzante, chissà quante ne ha fatte in Vietnam Joe (e non solo)?!
    Sottolineo che il termine "boobos" viene precisamente usato da Zodiac in riferimento ai poliziotti da lui definiti "pig" (altra parola chiave per chi conosce tutti i retroscena più attuali) in uno dei suoi soliti strani giochi di parole, nella lettera sulla death machine di cui ho postato la trascrizione all'inizio di questo tread.


    Post scriptum:

    Tanto per ridere credo che la traduzione giusta del gioco di parole " Hey pig doesnt it rile you up to have your noze rubed in your booboos?"
    abbia pressapoco questo senso:

    Hey maiali, non vi infastidisce avere il naso legato ai coglioni?

    Edited by JimMorrison84 - 23/6/2020, 23:05
     
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    Ottima discussione come sempre.
    Ma Panino si è finalmente convinto del ruolo di JB nella storia d’Italia?

    Fosforo quel “faccione tondo” in mimetica è sicuramente lui, come il tipo elegante robusto che chiama Minneapolis e insegna a far esplodere l’esplosivo ai mafiosi per CAPACI.

    Io sono abbastanza convinto che anche la bomba dei Georgofili sia sua.
    Vigna che indaga, la scelta degli Uffizi a pochi metri dal suo amato dipinto di Botticelli...

    Mi da tanto tanto l’idea che sia opera sua, magari non le altre, soprattutto quelle inesplose.

    Sappiamo tutti quali sono i prossimi passaggi.

    Dobbiamo portare fino in fondo questa pista e le vie sono sempre più chiare.

    Sarebbe geniale rintracciare quella testimone di unabomber e fargli vedere una foto del nostro, con l’aggiunta della barba finta.

    Sarebbe ancor più meraviglioso trovare Virgillito e il Giraudo e chiudere definitivamente la questione Fontana.

    Per quanto riguarda Bologna sappiamo chi sono i testimoni. Datemi ancora qualche giorno e spero di riuscire a darvi approfondimenti in questa direzione.

    Sull’altro fronte, i silenziatori insabbianti dell’web hanno già rimesso in moto la loro macchina della sabbia.
    Ho condiviso Jim il tuo post sulla pagina del mostro ed è stato prontamente rimosso.

    Non che ci importi più di tanto ma questo episodio mi ha spinto ad una riflessione.
    Mettiamo anche che nelle prossime settimane riusciamo ad avere due/tre elementi abbastanza schiaccianti.
    E ci proveremo.

    A quel punto quale sarà la prossima mossa?
    Voglio dire, crediamo davvero che il giudice Salvini che ha proprio scritto recentemente oltre 600 pagine su Fontana, sottotitolo “i testimoni inascoltati, l’indagine insabbiata, la guerra tra procure” non avesse letto la corposa branca che rappresenta Vitgillito nell’archiviazione che è l’emblema stesso di quella guerra tra procure e l’ostinata e apparentemente insensata messa a tacere di test come il suddetto?! E così ogni altro libro che ho consultato, ho le foto dei glossari dei nomi. Mai Virgillito, Mai Bevilacqua.

    Perché Salvini può lamentare che non siano stati -altrettanto incomprensibilmente- ascoltati Toniolo e Casalini, gli evidenti autori dell’attacco ai 10 treni nell’agosto 69 ma non può permettersi neanche di citarlo il Bevilacqua o il Virgillito?

    Neanche citarlo! Peraltro Virgillito e Casalini vengono silenziati con la stessa facile scusa di precedenti depressioni che avrebbero compromesso l’attendibilità dei test, tanto da neanche sentirli.
    Toniolo non vale la pena ascoltarlo perché lontano e comunque non avendo fatto morti l’attacco ai treni è tentata strage e quindi prescritto, poco importa se è lo stesso Spataro a dire che quell’attacco è prodromico a Fontana, su cui si sta indagando/archiviando, e che non si prescrive manco per il cazzo.

    Perché ragazzi miei la verità è evidente, limpida e cristallina, e risponde Minniti dicendo che le questioni degli 007 americani su Piazza Fontana non possono mica essere desecretate.
    Punto e a capo.

    Sulle altre scuse del PM -che evidentemente non sa che inventarsi pur di mettere a tacere l’inchiesta di Giraudo e la testimonianza schiacciante di Virgillito- non entro neanche nel merito. Non si può insistere a sperperare soldi del contribuente in fantasiose ipotesi investigative, dice Spataro.
    Ma come? Indaga cazzo!
    Dopo processi depistati dallo stato, portati fino a Catanzaro, che in decadi e decadi non hanno prodotto nessuna carcerazione definitiva, con i famigliari delle vittime costretti a PAGARE le spese processuali che mai hanno fatto chiarezza, e davanti a uno che ti dice “guarda easy è stato Joe dell’ambasciata americana me l’ha detto lui” uno che trovi infatti in 15 minuti tu prendi e archivi?!
    Per conflitto di attribuzione? Per formalità metodologiche e trattando uno come Giraudo come se fosse uno scapestrato agente dei film americani con metodi poco ortodossi?

    (Capirai poi, intervistava Virgillito un po’ dove capitava visto che al Virgie le forze dell’ordine avevano fatto brutto dicendogli “mica è un bar la questura” ovvio magari non fosse a suo agio. Ma poi sti cazzi mi sta dicendo chi è stato a mettere la bomba un bravo sbirro prende e va a sentire! Fosse anche in discoteca alle due di notte. Che discorsi!)

    Archivia perché deve archiviare, è arrivato uno più alto in grado e gli ha dato un ordine, gerarchia delle fonti, che ahimè vedono gli interessi nazionali, diplomatici e militari molto sopra le indagini giudiziarie.

    Per cui qualunque cosa faremo un bel giorno arriverà un signore vestito bene, con un tesserino, a spiegarci che siamo incappati in un segreto di stato, e che se ne parliamo ancora commetteremmo una violazione gravissima.

    A quel punto che fai?
    È proprio questo il punto, alla fin della fiera, parlare di quest’uomo sarà anzitutto una battaglia e critica alla legittimazione stessa del segreto di stato in fatto come le bombe atroci di Fontana e Bologna e delitti come il MdF, Anzio, Alinovi, e quelli più certamente attribuibili a lui.

    Vedremo.
    Io vi voglio bene, credo si debba andare avanti quel che sarà sarà.

    Anche a livello più ampio voglio credere, o forse sperare, che siamo in un’epoca critica in cui molte forze stiano potenzialmente per cambiare, i disclosures sono sempre più frequenti e in vari campi, da Epstein ad Obama passando per Gates, Clinton e I reali di Inghilterra fino alla nostra magistratura, di cui il mainstream si sforza di parlare poco ma mi dicono possa essere sul punto di implodere per gli scandali intestini che la caretterizzano.

    Non voglio dire che questa storia cambierà il mondo, però assieme a tutte le schifezze che stanno venendo fuori beh un po’ si, è potenzialmente non solo un secchio del mare ma anche un sasso di una valanga, che ne stacca un altro e che insieme ne staccano un altro ancora.

    La storia ci darà ragione.

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    Io penso che Panino, abbia la necessità di riuscire a dimostrare il fatto (di cui ha ricevuto confessione dallo stesso interessato,e verso cui ha fatto regolare denuncia all'Autorità Giudiziaria) senza ombra di dubbio che è stato Zodiac ed il Mostro di Firenze, in quanto ci sta in ballo la sua credibilità di giornalista.
    Ora, quando noi apriamo queste "estensioni" della pista, diventa un arma a doppio taglio, perchè già è dura così, e se non riusciamo anche qua a dimostrarlo, il castello di carte crescendo sviluppa sempre più punti di vulnerabilità.
    Di riflesso, invece, riuscendo a dimostrarle, possiamo aiutarlo a consolidare e confermare ciò che ha già scoperto.
    E non dimentichiamoci il rispetto dovuto ( a prescindere dai differenti modi di vedere la situazione), anche perchè senza il suo lavoro staremmo ancora appresso alle varie cavolate che ancora circolano a bizzeffe...
    Sulle considerazioni sulle indagini mi trovi abbastanza d'accordo, e pure sull'attentato degli Uffizi hai ragione, bisognerebbe darci un occhiata accurata in effetti.
    E ti ripeto anche sugli attentati di Roma simultanei del '69, mi sembra, che il fatto che sono stati rivenuti inesplosi sia stato dovuto ad un fortuito ritrovamento...in ogni caso, come ho già detto, potrebbero dire molte cose per chi sa carpirle.

    Edited by JimMorrison84 - 25/6/2020, 20:13
     
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    Una volta escluso l'impossibile, cio' che resta, per quanto improbabile, non puo' che essere la Verita'. (A.C.Doyle)

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    CITAZIONE (dedobiker @ 24/6/2020, 10:49) 
    Ottima discussione come sempre.
    Ma Panino si è finalmente convinto del ruolo di JB nella storia d’Italia?

    Fosforo quel “faccione tondo” in mimetica è sicuramente lui, come il tipo elegante robusto che chiama Minneapolis e insegna a far esplodere l’esplosivo ai mafiosi per CAPACI.

    Io sono abbastanza convinto che anche la bomba dei Georgofili sia sua.
    Vigna che indaga, la scelta degli Uffizi a pochi metri dal suo amato dipinto di Botticelli...

    Mi da tanto tanto l’idea che sia opera sua, magari non le altre, soprattutto quelle inesplose.

    Sappiamo tutti quali sono i prossimi passaggi.

    Dobbiamo portare fino in fondo questa pista e le vie sono sempre più chiare.

    Sarebbe geniale rintracciare quella testimone di unabomber e fargli vedere una foto del nostro, con l’aggiunta della barba finta.

    Sarebbe ancor più meraviglioso trovare Virgillito e il Giraudo e chiudere definitivamente la questione Fontana.

    Per quanto riguarda Bologna sappiamo chi sono i testimoni. Datemi ancora qualche giorno e spero di riuscire a darvi approfondimenti in questa direzione.

    Sull’altro fronte, i silenziatori insabbianti dell’web hanno già rimesso in moto la loro macchina della sabbia.
    Ho condiviso Jim il tuo post sulla pagina del mostro ed è stato prontamente rimosso.

    Non che ci importi più di tanto ma questo episodio mi ha spinto ad una riflessione.
    Mettiamo anche che nelle prossime settimane riusciamo ad avere due/tre elementi abbastanza schiaccianti.
    E ci proveremo.

    A quel punto quale sarà la prossima mossa?
    Voglio dire, crediamo davvero che il giudice Salvini che ha proprio scritto recentemente oltre 600 pagine su Fontana, sottotitolo “i testimoni inascoltati, l’indagine insabbiata, la guerra tra procure” non avesse letto la corposa branca che rappresenta Vitgillito nell’archiviazione che è l’emblema stesso di quella guerra tra procure e l’ostinata e apparentemente insensata messa a tacere di test come il suddetto?! E così ogni altro libro che ho consultato, ho le foto dei glossari dei nomi. Mai Virgillito, Mai Bevilacqua.

    Perché Salvini può lamentare che non siano stati -altrettanto incomprensibilmente- ascoltati Toniolo e Casalini, gli evidenti autori dell’attacco ai 10 treni nell’agosto 69 ma non può permettersi neanche di citarlo il Bevilacqua o il Virgillito?

    Neanche citarlo! Peraltro Virgillito e Casalini vengono silenziati con la stessa facile scusa di precedenti depressioni che avrebbero compromesso l’attendibilità dei test, tanto da neanche sentirli.
    Toniolo non vale la pena ascoltarlo perché lontano e comunque non avendo fatto morti l’attacco ai treni è tentata strage e quindi prescritto, poco importa se è lo stesso Spataro a dire che quell’attacco è prodromico a Fontana, su cui si sta indagando/archiviando, e che non si prescrive manco per il cazzo.

    Perché ragazzi miei la verità è evidente, limpida e cristallina, e risponde Minniti dicendo che le questioni degli 007 americani su Piazza Fontana non possono mica essere desecretate.
    Punto e a capo.

    Sulle altre scuse del PM -che evidentemente non sa che inventarsi pur di mettere a tacere l’inchiesta di Giraudo e la testimonianza schiacciante di Virgillito- non entro neanche nel merito. Non si può insistere a sperperare soldi del contribuente in fantasiose ipotesi investigative, dice Spataro.
    Ma come? Indaga cazzo!
    Dopo processi depistati dallo stato, portati fino a Catanzaro, che in decadi e decadi non hanno prodotto nessuna carcerazione definitiva, con i famigliari delle vittime costretti a PAGARE le spese processuali che mai hanno fatto chiarezza, e davanti a uno che ti dice “guarda easy è stato Joe dell’ambasciata americana me l’ha detto lui” uno che trovi infatti in 15 minuti tu prendi e archivi?!
    Per conflitto di attribuzione? Per formalità metodologiche e trattando uno come Giraudo come se fosse uno scapestrato agente dei film americani con metodi poco ortodossi?

    (Capirai poi, intervistava Virgillito un po’ dove capitava visto che al Virgie le forze dell’ordine avevano fatto brutto dicendogli “mica è un bar la questura” ovvio magari non fosse a suo agio. Ma poi sti cazzi mi sta dicendo chi è stato a mettere la bomba un bravo sbirro prende e va a sentire! Fosse anche in discoteca alle due di notte. Che discorsi!)

    Archivia perché deve archiviare, è arrivato uno più alto in grado e gli ha dato un ordine, gerarchia delle fonti, che ahimè vedono gli interessi nazionali, diplomatici e militari molto sopra le indagini giudiziarie.

    Per cui qualunque cosa faremo un bel giorno arriverà un signore vestito bene, con un tesserino, a spiegarci che siamo incappati in un segreto di stato, e che se ne parliamo ancora commetteremmo una violazione gravissima.

    A quel punto che fai?
    È proprio questo il punto, alla fin della fiera, parlare di quest’uomo sarà anzitutto una battaglia e critica alla legittimazione stessa del segreto di stato in fatto come le bombe atroci di Fontana e Bologna e delitti come il MdF, Anzio, Alinovi, e quelli più certamente attribuibili a lui.

    Vedremo.
    Io vi voglio bene, credo si debba andare avanti quel che sarà sarà.

    Anche a livello più ampio voglio credere, o forse sperare, che siamo in un’epoca critica in cui molte forze stiano potenzialmente per cambiare, i disclosures sono sempre più frequenti e in vari campi, da Epstein ad Obama passando per Gates, Clinton e I reali di Inghilterra fino alla nostra magistratura, di cui il mainstream si sforza di parlare poco ma mi dicono possa essere sul punto di implodere per gli scandali intestini che la caretterizzano.

    Non voglio dire che questa storia cambierà il mondo, però assieme a tutte le schifezze che stanno venendo fuori beh un po’ si, è potenzialmente non solo un secchio del mare ma anche un sasso di una valanga, che ne stacca un altro e che insieme ne staccano un altro ancora.

    La storia ci darà ragione.

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    Come sempre, concordo con dedo. Le barbe finte sono sempre in azione. Rimango dell'opinione che acquisiti dati certi ed inconfutabili , occorra fare un dossier audio visivo ( varie copie) di cui una da un notaio, e portarne una a ciascuna Procura interessata ( Bologna, Milano, Brescia, Torino, Firenze e Roma). Contemporaneamente mandarlo alle principali testate giornalistiche di destra e sinistra. Una copia la manderei anche alla Ambasciata Usa a Roma ( dopo qualche giorno). Ritengo, come ho scritto, che il nostro amico abbia voglia di confessare, ma non si costituira' MAI, COME UN COMUNE CRIMINALE. PERCHE'CE' UN GENIO DEL MALE E COME TALE VUOLE GODERSI IL "TRIONFO FINALE". Del resto non e' perseguibile. E dopo 50 anni ormai sappiamo che tutta la fase stragista non ha avuto un colore politico, ma un unico committente, essendo il nostro Paese , dal 1945, l'ultima stella della bandiera USa. Una stella non ufficiale, diciamo la quinta colonna nel Mediterraneo. E sapoiamo quello che e' successo. Quale Segreto di Stato! Quindi andiamo avanti. Magari il NOSTRO ci legge e potrebbe anche richiamare FA per dare una confessione registrata da rendere pubblica ai posteri. Certo che senza FA eravamo tutti a scrivere di FN e CdM. Sarebbe giusto che fosse FA ad avere oneri ed onori. Ma alla fine basta che venga acquisita una Verita' Storica indipendentemente da chi la acquisira'. Importante e' che i dati siano condivisi da tutti in maniera tale che questo patrimonio di dati non sia perduto. Ci vorra' tempo ma sono convinto che si otterra'qualche risultato
     
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    La libera ricerca della verità è il motivo principale che mi ha spinto a creare questo forum, quella sera di qualche mese fa dopo essermi scambiato qualche messaggio con te, dopo l'ennesimo triste episodio di esternazione di pessimi comportamenti sul vecchio forum.
    Quel forum, se ti ricordi Doc, nacque proprio per la stessa ragione, stavamo sul vecchio (quello di Ale), e non potevamo discutere serenamente le ipotesi portate avanti dalle indagini dell'epoca.
    Quando sono tornato a frequentarlo, dopo diversi anni, richiamato dall'eco dell'inchiesta di Panino, e per capire un attimo di cosa si stava parlando, ho trovato un contesto differente da quello che ricordavo...purtroppo credo anche che l'assenza di molti storici amministratori ha contribuito a questo.
    Ricordo, delle scene vergognose, che mi hanno spinto a prendere una posizione ben precisa.
    Ricordo quei 4 fenomeni d'incapacità tanto arroganti, mettersi in cerchio a colpirlo per screditarlo...ma ricordo anche, che il sottoscritto, come te, e come altri in questo forum, hanno confutato le loro verità assolute,hanno minato quelle pseudo-roccaforti in cui si nascondevano, mettendoli in grave imbarazzo. Al punto da spingerli a censurare e cancellare il tutto quando non sapevano più su che specchio arrampicarsi.
    Il forum (questo forum), è servito a fare proprio quello che hai detto, a condividere il patrimonio di informazioni, che è di tutti.
    Come tempo fa dissi a Francesco, il mondo delle idee, non ha limiti e confini su cui si può estendere una proprietà esclusiva, a maggior ragione su faccende come queste che hanno senza dubbio un valore storico.
    Ogni scoperta è migliorabile, a maggior ragione se è una scoperta che ha valore, puoi migliorarla, sempre riconoscendo il merito delle scoperte altrui, anche laddove diventano un mattone di una tua nuova creazione.
    Questo è il senso della frase " I mediocri copiano, i geni rubano".
    E questo vale tanto nell'arte quanto nella scienza.
    Secondo voi Albert, se ti mettevi con lui a parlare degli sviluppi della relatività generale, ti avrebbe detto "è solo roba mia"?
    Oppure Leonardo, avrebbe nascosto i suoi quadri ed i progetti delle sue invenzioni, perchè non avrebbe desiderato che influenzassero altri menti in futuro?
    In poche parole, non si può essere gelosi in modo sciocco di una scoperta, perchè temi che te la rubano. Perchè non è questo che accade se essa ha realmente un valore, in grado di arricchire il patrimonio concettuale dell'essere umano.
    Il fatto che altri intellettuali prendano in considerazione il tuo lavoro (citandoti), è una chiara dimostrazione di stima, e la corretta conseguenza, che sei sulla strada giusta, ed hai svolto un buon lavoro. Trovo sia una paura limitante...e le paure (a parte le rare volte che ti proteggono realmente fungendo da meccanismo di difesa) quando si sviluppano in questo modo , a mio modesto parere, sono solo una zavorra.
    Per il resto, sono d'accordo, che è infantile stare preoccuparsi di chi l'acquisirà, perchè ritengo, che questo passo, lo stiamo facendo tutti insieme, e ognuno, facendo del suo meglio, ha messo un tassello in più.
    E da quando abbiamo iniziato, stiamo facendo proprio quello che hai detto, e stiamo condividendo tutto, e stavolta, nessuno può cancellare tutto con un click.
    Qualche mese fa, ci stava un forum vuoto, adesso non mi sembra sia così...ne sono stati acquisiti di elementi importanti, in alcuni casi, seguendo intuizioni (a volte, quasi un po visionarie) che poi hanno effettivamente portato a riscontri tangibili. E sta tutto qua, con firma, ora e data, accessibile a tutti.
    E ringrazio per l'ennesima volta tutti quelli che hanno partecipato. Anche se non sono entrato nello specifico di ogni caso, ricordo perfettamente il prezioso contributo di ognuno di voi.
    Poi sulle considerazioni sul nostro, e sul contesto in generale, non serve nemmeno ti dico il solito mi trovi d'accordo.
    Nel merito, su quello che hai detto come azioni pratiche da intraprendere...tempo fa mi dissi, trova un altra corrispondenza tra le partite e andiamo in Procura.
    Te ne ho trovate 4 (prendendo solo quelle lo stesso giorno o prendendo massimo a due giorni di distanza sennò credo ci sta pure qualche caso in più).
    - Alinovi.
    - Strage di Bologna ( che ringrazio Jack Impavido, di avermelo fatto notare, dopo che da giorni avevo lanciato la baseball research e portato i primi risultati).
    - Mostro di Bologna primi anni '80 (anche qua segnalazione di un amico poliziotto del buon Jack).
    - Strage di Brescia.

    Per cui, se realmente, vogliamo fare qualcosa, io sono l'ultimo che va esortato a farlo, per il semplice fatto che lo sto già facendo concretamente e pure investendoci non poche energie, e direi anche con discreti risultati.
    Fermo restando, che sono sempre felice, del contributo che ognuno può dare, seppur piccolo che sia, anche perchè sono un inguaribile ottimista, che cerca sempre di vedere il bicchiere mezzo pieno, pure in mezzo ad un deserto.
    Sul fatto che richiederà tempo, per poterne apprezzare l risultati, lo penso pure io.

    Edited by JimMorrison84 - 27/6/2020, 16:58
     
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    Stavo effettuando le varie verifiche, sugli atti della fase stragista successiva del '93, e tendo ad escludere una partecipazione attiva del nostro ad una prima analisi preliminare. Ci sta da dire che nel caso dell'attentato a Costanzo ed alla Galleria degli Uffizi ho trovato poche informazioni che mi interessano riguardo l'architettura degli ordigni utilizzati. Ed in effetti l'attentato a Costanzo ha qualche velo oscuro che percepisco ma non riesco ancora del tutto a comprendere.
    Invece sugli attentati a San Giovanni ed al Velabro, ci sta da ridere, perchè ciò che ho trovato rafforza la mia ipotesi, e mi spinge ad ulteriori considerazioni:

    dal sito

    www.misteriditalia.it/stragi1993/lasentenza/10VALUTPROVE.pdf

    "Nel tragitto verso casa Spatuzza, commentando l’intrapresa, diceva di non aver potuto collocare l’autobomba con la
    parte posteriore verso la chiesa per mancanza di spazio disponibile per la presenza di alcuni furgoni e perché Giuliano
    aveva acceso la miccia 50 metri prima del dovuto.
    "

    E qua mi viene da ridere...
    Questi stavano con la miccia da accendere stavolta! Una delle squadre, invece che con i sofisticati telecomandi-detonatori della Telcoma questa volta stava con una metodologia arcaica di 200 anni indietro.
    Ci sta da anche da dire, che nel caso specifico,per un attentato di questo genere nel pieno della notte, era una metodologia comunque sufficiente a conseguire l'obbiettivo.
    Per cui questo rafforza la mia idea, che un "Entità" abbia donato loro questa conoscenza superiore, questi magici telecomandi e relative schede, in occasione della strage di Capaci e Via D'Amelio, perchè in quel momento erano degli obbiettivi condivisi da entrambe le parti, e perchè nei due casi in questione Cosa Nostra ha raggiunto un picco di evoluzione creativa applicata alla distruzione in questo campo, mai registrato prima.
    Successivamente, l'entità ha abbandonato Cosa Nostra, e questa nell'immediato in alcuni casi si è trovata ad utilizzare metodi ancora più arretrati del fallito attentato dell'Addaura per portare avanti la propria strategia di lotta allo Stato.
    Solamente 4 anni dopo, Brusca venne trovato nel suo covo in possesso di una coppia di telecomandi e schede riceventi della Telcoma di modello ancora più avanzato...
    Questo mi porta a formulare 2 ipotesi:

    1- L'Entità X ha dato in vari incontri, più di una coppia di telecomandi e schede riceventi, e Brusca era l'ultimo rimasto depositario di questo "dono".

    2- L'Entità X ha dato solo una coppia di telecomandi e schede riceventi utilizzabili appunto solamente per le Stragi di Capaci e Via D'Amelio, e Cosa Nostra ha avviato un programma diciamo di retroingegneria portato avanti magari principalmente dallo stesso Brusca che dopo 4 anni ha portato all'acquisizione delle conoscenze in questione.

    Io propendo un po' di più verso la seconda ipotesi per il fatto che questi ultimi modelli sono più moderni come riferito in precedenza.

    Edited by JimMorrison84 - 2/7/2020, 15:16
     
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    Io rimango sempre sorpreso dal fatto, che spesso, riesci ad anticipare i temi che sto analizzando...

    www.corrieredellacalabria.it/crona...e-la-guerriera/

    http://www.antimafiaduemila.com/home/primo...a-d-amelio.html

    Kudos!

    Ora sono fuori, con calma ci sono molte considerazioni che vorrei aggiungere sul tuo intervento
     
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    Si Fosforo, anche io concordo.
    Questo tuo ultimo intervento merita l’acquisto di una stampante e carta pregiata.
    È oro.
    Ma secondo me puoi dirci ancora di più su quella donna, ad esempio.
    Ti sei fatto un’idea su chi possa essere?

    Per quanto riguarda Fo ricordi che Franca venne fatta stuprare dai fascisti.
    Anche allora era una sorta di avvertimento?
    Aveva forse anche allora alluso a qualche intrigo dei servizi?

    Complimenti sinceri
     
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    Una volta escluso l'impossibile, cio' che resta, per quanto improbabile, non puo' che essere la Verita'. (A.C.Doyle)

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    La strategia e' accertare gli avvenimenti di cui siamo sicuri al 90% verificando i testi sul Nettuno baseball. In secondo luogo fare le perizie calligrafiche. Non aspetterei molto, considerando l'eta' di lui e del gregario. La confessione sarebbe opportuna. Ma per far questo occorre interessare le varie Procure. In primis quella di Bologna ( bomba e Alinovi). In contemporanea preparare un dossier da pubblicare su Giornale/ Verita'/ Tempi o qualche giornale tipo Manifesto per sgomberare definitivamente le accuse sugli anarchici. La Nazione assolutamente no. Sulle bombe alle Gallerie, MAI un amante dell'arte le avrebbe costruite/ poste. Per lui l'Arte viene prima dei parenti. Poi negli anni 90 era ad Anzio. Lui uccide, non ferisce. Non possiamo perderci in troppi attentati. Siamo sicuri di alcuni. Focalizziamoci su questi e sui delitti che riportano un americano con zoppia o con un americano. Alinovi, Cesaroni, Lagana', Vanni, e forse Orlandi. Come si dice occorre quagliare perche' il tempo non e' infinito. E occorre scegliere un sostituto che sia ambizioso e voglia fare carriera. Una donna. Per contrappasso dantesco.
     
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