Alessandra Vanni, Siena 22

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  1. Mefisto54
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    Riflessioni/domande sull’omicidio di Alessandra Vanni.
    Mi rifaccio all’ottimo post di Magnotta (a proposito… l’ho contattato varie volte ma non ha risposto… è per caso Trinchieri ?), e al post di Amicone, da cui metto la foto, con qualche aggiunta, nell'angolo superiore destro.

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    Il cerchietto rosso (a sinistra) messo da Amicone non è esattamente dove è stato commesso l’omicidio, ma è sul cerchietto rosso che ho aggiunto io (a destra). La differenza è poca, ma sul cerchio di Amicone la stradina è a corsia unica, mentre su quello a destra c’è un piccolo spiazzo.
    Il taxi è stato trovato col muso rivolto verso la ss242, da dove proveniva, quindi Alessandra, o l’assassino, ha fatto manovra sul piccolo piazzale, e da lì non si è più mosso. Chi ha scoperto l’omicidio, stava portando due materassi vecchi nei bidoni del punto di raccolta, che sono nel cerchietto verde, e se il taxi fosse stato sulla stradina, non sarebbe potuto passare. Il taxi era sulla piazzola, il teste l’ha visto, ha scaricato il materasso, e poi si è avvicinato alla macchina.
    Amicone ipotizza, come punto dove l’assassino ha posteggiato PRIMA la sua macchina, il cerchio giallo, a 340 mt dal luogo dell’omicidio, ma faccio notare che nell’ovale giallo (a destra nella foto), c’è uno spiazzo ovale, oggi adibito a parcheggio camper, che c’era anche allora. La distanza per raggiungerlo, in marrone, è molto minore.
    Sono notazioni di importanza minima.
    La foto sotto è di Magnotta. Il cerchio rosso è dove è avvenuto il delitto, vicino si vedono bene i cassonetti bianchi, e si vede parte del parcheggio (cerchio giallo aggiunto da me).

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    Magnotta ipotizza che Alessandra sia stata uccisa nella sosta a Fonterupoli, davanti alla bottega del fabbro. Dei testimoni (più di uno !?) videro scendere dal taxi un uomo che si infilò davanti accanto al guidatore. Magnotta ipotizza che, DOPO aver ucciso la Vanni, l’assassino sia salito davanti, lato passeggero, per non destare sospetti… e poi si sia messo al volante… un po’ troppo cervellotico, secondo me. Gli stessi testimoni che l’hanno visto salire davanti, avrebbero probabilmente visto qualcosa anche dell’omicidio.
    Un altro testimone… ma quanti ce ne sono in questa vicenda (!), se contiamo anche i numerosi avvistamenti a Quercegrossa dei due passaggi compiuti dal taxi davanti al bar… vede un taxi “svoltare bruscamente” nella stradina che porta al piccolo spiazzo. Saremo a un centinaio di metri dal luogo dell’omicidio, mancava un testimone nascosto nei cassonetti, ed eravamo a posto !
    Questa “svolta brusca”, se c’è stata… mi fa pensare che a guidare fosse Alessandra, sotto minaccia. “Gira qui, a destra” “Dove ?” “QUI !”. Se fosse stato l’assassino a guidare, avendo già visto la zona in precedenza, ed il luogo prescelto per ucciderla, avrebbe girato a destra tranquillamente.
    Magnotta stesso dice che è solo una possibilità, anche molto rischiosa, però… come spiegare, nell’ottica Z/MdF questo spostamento del soggetto visto dai testimoni ? Perché si va a mettere davanti, se poi la uccide da dietro ? Ammetto che questo spostamento, se c’è stato, è difficilmente spiegabile...

    D’altra parte, anche chi esclude Z/MdF… pensa a due soggetti seduti dietro, e uno poi si va a sedere davanti ? Dalla dinamica, chi tirava la corda era dietro, lato guidatore o passeggero, per ora non ha importanza. Perché fanno fermare il taxi e uno sale davanti ? Secondo l’ipotesi che “va per la maggiore” a Quercegrossa è salita un’altra persona, sul taxi. Dopo pochi chilometri si fermano , e uno sale davanti. Può essere perché stavano per ucciderla, e uno si mette davanti per aiutare, in caso, il complice.
    Per quelli che pensano a due soggetti, in macchina, faccio notare che qualsiasi essi siano stati, sequestratori, spacciatori di droga, magari sudamericani… delinquenti “comuni”, avrebbero perso del tempo prezioso a legare le mani di un cadavere ! Per farlo stare diritto e simulare che dormisse ? E’ una possibilità… ma perchè ??? Per guadagnare tempo prima della scoperta dell'omicidio ? Non ha nessun senso. Omicidio commesso dopo la mezzanotte, in una stradina isolata, in una località sperduta. L'avrebbero scoperto di sicuro (e non è detto... Scopeti indegna) il giorno dopo. 7/8 ore dopo l'omicidio, che "dormisse", o che fosse morta, non fa alcuna differenza.
    Diverso è il caso se l'omicidio avviene, metti alle 22, in un luogo abitato. Lì sì che la differenza può contare. Passa uno, vede la tassista "dormire" e prosegue, e l'omicidio viene magari scoperto da un altro passante, più curioso... 2/3 ore dopo.
    Tutti quelli che pensano a una "banda", devono rassegnarsi al dato, oggettivo, che il cadavere è stato legato !

    Questo indica serialità... c'è poco da fare !

    In aggiunta... uno sale a piazza Matteotti, a Siena, poi un altro sale a Quercegrossa. Il primo non è sicuro di dove abiti l’altro, e fanno un paio di giri. Il tutto per andare ad un misterioso appuntamento vicino al cimitero. E non potevano andarci coi loro mezzi, a quell’appuntamento ? Ne erano sprovvisti, o non volevano usarli, per non fare identificare la targa ? C’era bisogno di prendere un taxi, portandosi dietro una testimone, Alessandra, che poi giocoforza dovranno uccidere ? Vi pare plausibile, che una “banda” agisca in questo modo ?
     
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