PACCIANI INFO-COPPIE

Pacciani collettava tutte le informazione sulle coppie.

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    Durante la maratona di FIR Aldo Angeli e Francis Trinipet hanno avuto una divergenza di vedute sul ruolo di Pacciani come guardone. E’ vero che per il maresciallo di San Casciano Antonio Minoliti, Pacciani non risultava un guardone, questo però non dimostra che il Pacciani non facesse monitoraggio sulle coppie. Che le coppie fossero monitorate e schedate dai compagni di merende è una tematica più volte ribadita da Francis che dice:
    - Lotti e Pucci spiavano Pia Rontini e Claudio Stefanacci tempo prima dell’omicidio.
    - Giovanni Faggi spiava Stefano Baldi e Susanna Cambi a Travalle
    - Pacciani aveva in casa un biglietto con la targa di un auto e la scritta coppia: l’auto era quella di Pitocchi e morosa che si salvarono.
    - Anche Vigilanti e il Reinecke, sempre per Francis, erano guardoni e quest’ultimo vide i tedeschi prima di essere uccisi, e dopo. Forse fu proprio lui a segnalarli alla rete dei guardoni, informazioni che probabilmente giunsero ai mostri. La compagna del Reinecke disse che “sentivo che erano morti” perché si definiva una sensitiva
    - Su Vigilanti guardone io non ho trovato nulla se non il noto episodio dei bagni, e quello del ragazzino seviziato, ma nulla più
    - Joe Bevilacqua, aggiungo io, definito guardone dall’avvocato Bevacqua, e amico di Pacciani in quanto guardone dall’avvocato Alessio Fioravanti, vide i Francesi prima di morire, il venerdì pomeriggio lo dice lui stesso al processo. Pacciani probabilmente li vide alla festa dell’unità di Cerbaia il venerdì sera. Anche la piazzola di Giogoli non era distante dalla casa di Pacciani e di Joe Bevilacqua.
    - Spalletti e Fabbri spiavano la ritmo oro di Carmela De Nuccio e Giovanni Foggi a Scandicci, da tempo, ne monitoravano il posto cioè la piazzola, i giorni e l’ora di frequentazione. Queste info-coppie se le scambiavano tra guardoni, magari alla stessa taverna del diavolo. E’ pure certo che alle coppie, la rete dei guardoni desse una votazione in base alle prestazioni, e che molti di essi i portassero nelle stesse piazzole , le compagne o le prostitute, con le quali avere rapporti, sicuri di essere visti dagli altri. E’ probabile che le stesse info-coppie fossero arrivate ai compagni di merende, o ad altri guardoni, o direttamente al mostro/mostri. La stessa cosa vale per Giovannini che spiava da tempo la Pettini con altri guardoni delle forze dell’ordine. E’ molto probabile che la rete dei guardoni fornì, inconsapevolmente delle info-coppie proprio ai mostri.
    Ci sono testimonianze su Pacciani guardone, per lo meno quelle pervenute, perché denunciare Pacciani non era facile per nessuno, a causa delle intimidazioni e minacce di quest’ultimo.
    - La Sperduto racconta che dopo averle fatto violenza Pacciani e Vanni andarono a spiare una coppia sempre nello spiazzo di Scopeti. Perché ci andarono? Per libido? Forse ma avevano appena avuto un rapporto, per me, ci andarono a monitorare una nuova coppia.
    - Enio De Pace vide Pacciani nel bosco di Scopeti con un pacco sospetto in vita, che a lui sembrò una pistola, indossava un impermeabile avana e un cappellino a visiera..
    - Daniela Bandinelli mentre era in intimità con il fidanzato nella piazzola di Scopeti fu disturbata da un guardone con una torcia. Riconobbe Pacciani nel guardone dal processo Pacciani 1
    - Paola Lantini Al processo disse “Si mi sembra intorno al maggio dell’80/’81, se non erro, in cui ero ferma con un mio ex ragazzo, perché attualmente sono sposata, ero ferma in una piazzola e in un momento lo vidi come guardone dietro alla mia macchina.
    - Benito Acomanni riconosce in Pacciani un guardone con cui aveva avuto uno scontro e che prese a sassate. Anche in questo caso indossava un impermeabile avana e un cappellino a visiera ( mi sembra più un abbigliamento da Joe che da Pacciani)
    - Laura Mazzei cugina di Mario Vanni al processo Pacciani disse che Vanni aveva paura di Pietro Pacciani: “ perché lui quando usciva insieme aveva in macchina una pistola. Io se questo che dice mio cugino è vero o è falso, questo non lo so.”
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    Che ci fossero segnalazioni sulle coppie emerge anche dai processi come ribadito sempre nella maratona FIR da Daniele Piccione.
    Tutte le info-coppie consapevolmente o inconsapevolmente, arrivarono a Pacciani, lui era il centro del mercato, conosceva il prodotto da vendere e conosceva i compratori, e cosa ne fece?
    Qui si aprono a rizoma (come dice Lavorino) varie ipotesi:
    - Pacciani serial killer unico che si tiene i feticci (tesi Perugini) ma per Mignini non vi è alcun dubbio che trovarono i feticci a Narducci
    - Pacciani utilizzò le info-coppie per uccidere, e vendere poi i feticci: che è la tesi degli inquirenti detta dei mandanti. Infatti il Lotti disse che i feticci li comprava un dottore, e che Pacciani si arrabbiò molto a Giogoli perchè erano uomini quindi non aveva feticci da vendere. Si ma se questo fosse stato il movente, perché fare il delitto a Rabatta senza feticci?
    - il Pacciani vendeva un pacchetto di servizi ai suoi compratori: info-coppie, più servizio d’ordine, più servizio lavanderia: è noto l’episodio di Pacciani che lava le braghe insanguinate al Narducci raccontato dall’avvocato Fioravanti. In questo caso gli omicidi li avrebbero commessi i compratori stessi, per riti di setta.
    - - Oppure queste info-coppie giungevano a Joe Bevilacqua ( tesi Amicone) sempre da Pacciani
    A riguardo delle varie ipotesi mi ha sempre colpito l’intercettazione di Vanni con Nesi, dove il Vanni afferma di sapere che Pacciani c’entrasse con i delitti: “Pacciani gli era nel bosco con le pistole” ( servizio d’ordine)
    Poi Nesi chiede al Vanni “il Lotti ha detto i fatti? (veri intende)” SI” risponde il Vanni dicendo anche che non disse nulla a nessuno perché aveva paura. Poi il finale con il mostro, il nero, ulisse, il negro, l’americano che li ha uccisi tutti, non li ha uccisi Pacciani. Ma Vanni non lo conosce Ulisse, dice solo che ha saputo dopo della storia. Quindi Pacciani nel bosco con le pistole e il nero ad ammazzare. Il Vanni continua: “il nero li ha morti tutti … ha lasciato una lettera,.. s’è ammazzato… e ha lasciato la pistola, ….e ha preso il procuratore ogni cosa.”
    Anche in questo caso Vanni viene a saper della storia probabilmente da Pacciani, e dice “l’han detto in tv” e ricorda molto la vicenda di Narducci che si è ammazzato, ha lasciato una lettera, poi sparita e per Salaris anche una pistola. Il maresciallo di Magione Salaris riferirà a verbale che essendo di nuova nomina in caserma passandogli le consegne gli agenti riferirono ( fa anche i nomi) che : " sul corpo di Francesco Narducci fu trovata una lettera dove confessava di essere il mostro di Firenze......intervenne PLV un magistrato fiorentino a Magione....e durante una perquisizione a casa di Francesco Narducci fu trovata una pistola".
    Quindi per me i personaggi sono due, non uno: Ulisse e il suicida. Chi sono?
    https://www.mostrodifirenze.com/wp-content...orenzo-Nesi.pdf
     
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