"Veramente direi che troppo di parte sono gli amministratori di un forum che da un giorno all'altro, visto che stavano facendo la figura dei pagliacci a turno, hanno preso e cancellato un intera discussione su JB con oltre 300 pagine di interventi."

Ricordi sotto quale cartella era la discussione?

Ma neskeens chi è?Daniele Piccione?sul forum è insopportabile,l'altro giorno ha scritto che per lui credere a JB o a Pippo Baudo è la stessa cosa

Sulla data di produzione del quadro ( datato da Pacciani 1984) , porrei l'attenzione proprio sulle lesioni da spada fuoco/ acqua/ o altro al pube e quella specie di figura che origina dal seno della mummia. A mio avviso, la mummia ( rovesciata) e' la Pia Rontini, la prima che ha avuto una duplice escissione. Quindi o un progetto antecedente al Luglio 1984 o fra il 1984 ed il 1985. Ma vorrei tanto avere tra le mani questo quadro per 3 motivi: 1) vedere se nella stella a 6 punte c'e' il numero 42 ( teoria del giocatore di baseball della squadra per cui tifava nel NJ il Nostro). 2) Leggere cosa ci sia scritto alla base destra del quadro oltre alla firma ( forse una dedica di Pacciani al qualche investigatore privato dolce come la cannella). 3) ricercare il DNA presente e confrontarlo con quello del Nostro e un'altra cinquantina di DNA amplificando con PCR visto il tempo ed i danni sul materiale biologico. In quel periodo c'erano ancora le impronte digitali. Il DNA in Usa entra in ballo nel 1985.

Bianco Nero e Giallo (Lello Vecchiarino, RAF Editore, Ascoli Piceno, 2021, Pp. 86-88)

"Nell'estate del '96 ancora un Diabolik: percorre le rive del Po, nella Bassa mantovana, a seminare paura e mistero per via di inspiegabili incendi appiccati a cascine, porcilaie e covoni in rotoballe. La paura è di casa sulle rive del Po. I contadini di Gorgo, San Benedetto e di una vasta zona che confina con il grande fiume assistono sgomenti alle azione di quello che a tutta prima sembra essere un maniaco. Non soltanto i danni e il fuoco preoccupano polizia e carabinieri che, anche con l'ausilio di elicotteri, setacciano la zona: una buona dose di timore si aggiunge per il sol fatto che il piromane colpisce quasi perseguendo una strategia di sfida. E la conferma arriva puntuale il primo venerdì del mese di luglio. Quella notte a prendere fuoco è la barchessa di Senofonte Scaravella, un contadino che abita in via Argine Vecchio a San Benedetto Po. Poco distante dal rogo, i carabinieri trovano un biglietto vergato con pennarello rosso sul retro di un calendario dell'83. Sul foglio è scritto: "Alla pioggia ci pensa Dio, al fuoco ci penso io. Vedrete Gorgo e San Benedetto in fiamme. By Diabolik, il piromane della Bassa". I giornali - La Gazzella di Mantova in testa - registrano giorno dopo giorno la psicosi che dilaga per colpa di un "malato di mente". Ma è proprio giusta la diagnosi? La mattina di mercoledì 10 luglio, altro incendio a Gorgo: a farne le spese, la cascina di Fabrizio Ferrarini. A pochi metri dalle tavole incendiate, gli investigatori trovano un libro di preghiere e, più in là, un altro biglietto che ha le stesse caratteristiche del primo; e reca scritto: "Diabolik non è un mitomane, gli piace le fiamme. By Diabolik, il piromane."
Mostra di conoscere qualche parole di inglese. Alloga al punto giusto la punteggiatura, e quindi è da ritenersi che qualche errore di ortografia l'abbia commesso per depistare. Il giornale mantovano - dove giovani cronisti come Leonardo Bottani non conoscono la storia del Diabolich torinese - decide di interpellare il professor Francesco Bruno, titolare della cattedra di psico-patologia forense all'università La Sapienza di Roma. L'esperto analizza i biglietti e dice: "È molto pericoloso, tornerà a colpire. La sua perversione potrebbe sfociare in atti contro le persone. Potrebbe avere tra i 35 e i 40 anni, probabilmente diplomato. Il fuoco alimenta la sua onnipotenza. Non tenta di contraffare la sua scrittura. Forse un tentativo di depistaggio lo fa quando scrive Gorgo e San Benedetto. Lì è probabile che usi la sinistra. La prima parte del messaggio è scritta di getto, poi esita (lo dimostra il verbo vedrete) e infine mente, quanto cita le località. Sottolinea Dio (e questo è facilmente comprensibile) ma sottolinea anche in, e non si capisce perché. La preposizione semplice è scritta meglio di tutte le altre parole. Forse è un segnale. È certo che tornerà a colpire. Ma non lo farà dove tutti se l'aspettano, cambierà zona, perché segue un preciso programma."
Infatti, poche ore dopo che i cronisti ricevono il responso dell'esperto, il Diabolik della Bassa colpisce ancora. Brucia una porcilaia. Un giovane del luogo, Paolo Longhi, avvista col suo binocolo un uomo sulla quarantina che scappa: "indossava una camicia bianca". Il Diabolik che agisce sulle rive del Po è imprendibile; di lui si sa soltanto che per i suoi roghi usa la diavolina."



Diabolic Diabolich Diabolik. Tre storie vere ispirate dal «Re del terrore» (Andrea Biscàro, Daniela Piazza Editore, Torino, 2020, pp. 69-70)

"Diabolich – facciamo capolino nel campo delle illazioni – potrebbe essere ancora vivo? Chissà. Forse. Lo immaginiamo un anziano signore privo di rimorsi, con la mente tenuta in allenamento, ancor appassionato di enigmistica. Essendo un grafomane, è possibile che abbia operato un salto tecnologico, passando dalla carta carbone all'email e ai social.

Due anni dopo aver cercato, invano, il fascicolo delle indagini, il 22 luglio 2005, senza ragione apparente, ricevetti l'e-mail anonima che riporto:

"BuongIOrno
SOno ritornato in dietro,
vicino a quella CHIesa
È dopo tantissimi anni riprovo un briviDo
la casa non è cambIAta
torino è una BOLgia
ma I suoi misteri
CHi li conosce
non puo' dimenticare.
a risentirci."

IO SO CHI È DIABOLICH ha scritto l'internauta, facendo un errore grammaticale – «È dopo tantissimi...» – per costruire la sua frase. Che dire?

Non gli ho risposto e lui non si è fatto risentire. Pochissimi sapevano delle mie ricerche."

www.youtube.com/watch?v=8wueJbnet00

Posto qui, ma se c'è una sezione apposita su Diabolich, prego di spostare il post.
Premetto che l’ipotesi che JB sia anche Diabolich mi affascina e la trovo plausibile, per svariati motivi (lettere etc.)
Però ho un grosso “problema” con la timeline di JB.

Dal prospetto di Amicone, tradotto dall’originale OMPF, risulta che JB è stato in Germania (USAREUR, probabilmente a Kaiserslauten) dal 31/5/56 al 20/11/57. Era primo cuoco nel servizio di ristorazione.



Il 21/11/57 era negli USA come istruttore CBR.
La vittima, Mario Giliberti, ha fatto 6 anni di servizio militare, girando numerose caserme del Nord Italia (tra cui Merano).
Alla data della morte (14/2/58 circa) aveva 27 anni, quindi era del 1931. Probabilmente ha fatto il militare dal 1950 al 1956 e nel 1957 è arrivato a Torino, dove ha trovato lavoro alla FIAT.

Temporalmente possono essersi conosciuti, nel 1956/57, per quanto da Kaiserslauten a Merano ci siano 14 ore di treno.
Il fatto è che a febbraio 1958 e successivamente (marzo-luglio 1958) Diabolich era ancora in Italia, mentre JB era negli USA.

Inoltre, nell’ipotesi che Giliberti, Cugini e JB formassero il trio delle “tre monachelle”, non penso che Cugini abbia fatto anche lui 6 anni di servizio militare, ma non lo so.
Era coetaneo del Giliberti, probabile si siano conosciuti (presupponendo 12-18 mesi di naja) nel 1950-1951, massimo 1952.
Quindi che JB abbia conosciuto anche Cugini è ancora meno probabile dell’ipotesi che abbia conosciuto Giliberti.

Datemi una mano a far “quadrare i conti”, perché l’ipotesi JB = Diabolich = Zodiac = MdF la considero validissima.

😄ah, ah ah!! È vero, quella delle Officine Galileo mi ha fatto morire! E quella su YouTube dei sentieri CAI? Ne vogliamo parlare? E quella della spiegazione della lettera SDM di Trinipet, allora? 😀🙏🤣

Riguardo a Diabolich, prendo spunto da due dati:

1) Biglietto del 14 marzo '58 (non attribuito con sicurezza all'autore del delitto)



2) Da un blog

Dal punto 2) si apprende, verso la fine, che "Interrogando i vecchi commilitoni di Cugini e di Giliberti viene fuori che i due giovani erano spesso in compagnia di un terzo uomo, di più, pare che i tre fossero talmente inseparabili da essere soprannominati dagli altri soldati con un ben determinato appellativo. Un appellativo che potrebbe confermare tutti i sospetti in proposito. Le Tre Monachelle."

Giliberti e Cugini (che venne arrestato, incarcerato per 4 mesi e poi assolto) erano due omosessuali. Cugini voleva sposarsi. Gli inquirenti ipotizzarono che Giliberti lo ricattasse, per la sua storia con Giliberti (foto dei due con dedica trovata dagli inquirenti), e Cugini l'avesse ucciso.
Dalle "Tre Monachelle" , sembrerebbe che anche il terzo uomo, dell'inseparabile trio, fosse omosessuale. Probabilmente un "menage a troi".

Torniamo alla foto 1). Di sicuro qualcuno l'avrà già notato, ma se semplicemente leggete il messaggio in fondo, al contrario, c'è scritto :

"ATTENZIONE GIOVEDI SAPPROSSIMA ATTENZIONE NON INCOLPATE ALDO LUI NON SA AMARE COME AMO IO E NON SAPREBBE NEPPURE UCCIDERE COME UCCIDO IO"

Mi pare una chiara storia di gelosia tra amanti dello stesso sesso. L'autore ci tiene a scagionare "Aldo" che non "sa amare come fa lui". Quindi mostra "affetto" per Aldo Cugini, oltre ad aver ammazzato il GilIberti in modo brutale, per probabile gelosia.

Se JB è il terzo uomo, come credo, si potrebbe partire dal presupposto che fosse/sia omosessuale.

Su Diabolic - Diabolich, ci sembra essere quasi uno sdoppiamento, una doppia personalità.
All'inizio del messaggio, Diabolic avvisa prima, quando si esaspera, è Diabolich che uccide.
Forse non proprio una doppia personalità, ma una sorta di dottor Jekill e mister Hyde.
Stesso concetto alla fine del messaggio (prima della parte a rovescio) : "...potrà trasformare Diabolic in un pericolosissimo Diabolich"

in questo successivo biglietto del 15 marzo non sono riuscito a decifrare la parte "cifrata". A parte l'enigmatica allusione a "Mirella".



Non è semplicemente al contrario. Sembra quasi ci sia un'evoluzione, dalla lettera del 25-2 (sicuramente dell'omicida) con l'indirizzo nascosto nell'ultima sillaba di ogni riga, al biglietto del 3-marzo, a rovescio, a questo.
Per arrivare poi ai famosi cifrari di Zodiac, e al celeberrimo Z340, decifrato dopo decenni.

Qualcuno può darmi una mano a decifrare la parte finale del secondo biglietto del 15-3 ?

P.S. non sono sicuro che i 2 biglietti si leggano nella loro interezza, Mcafee mi dice che li ha bloccati (?), in caso fatemelo sapere, ma sono comunque 2 biglietti che avete pubblicato anche voi, precedentemente.

Ho semplicemente chiesto da dove avevate tratto le notizie sui suoi studi, associandomi alla domanda di un altro utente. Un semplice rimando era sufficiente.
Vedo dalle statistiche che avete 126 discussioni e 5263 messaggi... vorrà dire che mi limiterò ad un'attività contemplativa. Grazie per le pillole, e auguri per il forum.

Sempre interessanti e profonde le argomentazioni di Carlo Palego, espresse a più riprese anche sul forum gestito da Psy. Offre una visione della vicenda davvero alternativa e soprattutto inesorsta dai cosiddetti " mostrologi". Devo però dire che nei 2 video successivi a quello postato da Doctor1949, è rimasto ancora un po' sul vago. Sia ben chiaro, la mia non vuol essere una critica, tutt'altro. Dico solo che fin ad ora ha usato il guanto di seta su mano di velluto 😉. Mi aspetto, perciò, ulteriori sviluppi.
P. S. Devo dire cha ha mantenuto, almeno in parte, un lieve accento di Perugia, città che conosco bene, avendo in essa alcuni miei parenti.

Se non ricordo male, nei delitti di Zodiac furono usate 3 tipi di armi da fuoco, con 3 diversi calibri. Un calibro 22LR, come sappiamo, un calibro 9 Luger, che da noi equivale al 9 Parabellum ( 9x19mm) ed un calibro 45 acp ( 11,43x25mm) ; quest'ultimo calibro in Italia era vietato per uso civile fino al 1996, in quanto ritenuto un tipico calibro militare, molto in uso presso le Forze armate americane, almeno fino al 1986, con la classica semiautomatica colt 1911. Tuttora, in Italia, il sopracitato 9 parabellum è un calibro militare. Riassumendo , nei delitti di Zodiac killer sono stati usati 2 calibri militari su 3. Ma c'è da aggiungere che anche la High Standard, cal 22LR (che ha un calibro piccolo e con scarsa capacità di arresto), veniva utilizzata dai servizi segreti militari USA per " operazioni speciali", ovvero quando si doveva eliminare qualcuno in modo discreto, senza far troppo chiasso e con una pistola non troppo ingombrante e facile da nascondere. Alllo stesso modo, non a caso, il Mossad per scopi analoghi usava la nostra Beretta serie 70 e sempre calibro 22LR. Tirando le somme, abbiamo 3 calibri usati da Forze armate e servizi segreti militari. Sarà anche una coincidenza.....vista la persona maggiormente attenzionata in questo forum, ma.... Chissà.....

Io invece spero che l'americano si rovini la vecchiaia fino a perdere(veramente)la ragione,deve pagarla cara per tutto dolore che ha causato alle famiglie delle povere vittime e non solo...
Mi dispiacerebbe soltanto per la sua famiglia,seguo la figlia su FB e si vede che è una brava donna,inoltre quando raggiunge i genitori a Firenze non si risparmia nel farsi i selfie con l'adorato Daddy.
volevo farti questa domanda visto che sei un medico(a differenza dell'impostore de "i mostri di Firenze"),ho notato che nelle foto che si fa con la figlia,il nostro guarda sempre l'obiettivo da perfetto influencer,un soggetto malato di Alzheimer è così consapevole dell'ambiente che lo circonda?
Un mio parente era malato di Alzheimer e aveva quasi sempre lo sguardo perso nel vuoto..